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Autore: berryboo    23/05/2014    6 recensioni
Tra me e la Alice conosciuta da tutto il mondo per i suoi capelli biondi, gli occhi azzurri e per il vestitino adorabile sorgevano alcune differenze caratteriali, ma fisicamente eravamo -per mia sfortuna- uguali: stessi patetici capelli biondi, stessi banali occhi azzurri; anche se non mi sognerei mai di avere un gatto. I gatti sono stronzi, stronzi e terrorizzanti. Credo di avere una Gatto-fobia, o come diamine si chiama.
Caratterialmente eravamo totalmente contrastanti: lei era una di quelle sognatrici appassionate di animali e luoghi fantastici, mentre il mio più grande sogno è sempre stato prendere il tram in orario (o non fare tardi a lavoro). Entusiasmante.
Ma mai, e dico mai, avrei immaginato di potermi sentire nel Paese delle Meraviglie, tanto desiderato da tutte.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avete presente quei tiepidi giorni primaverili, dove il sole splende alto nel cielo e il cinguiettio degli uccelli ti accompagna per tutta la mattina?
Be', scordatevelo. Innanzitutto quella mattina pioveva a dirotto, nonostante fossimo a metà maggio e il giorno prima regnava un tepore assolutamente insolito rispetto al clima merdoso di Londra.
Gli uccelli probabilmente se ne stavano al calduccio, in una di quelle casette in legno costruite dai bambini desiderosi di salvare l'ambiente dopo aver visto un documentario sui pappagalli; o tra le gambe di qualche ragazza, non si può mai sapere.
Per di più ero in un clamoroso ritardo (non che io sia mai in orario, ma questa volta ero veramente in ritardo) e Liz mi avrebbe spellata viva, o peggio mi avrebbe decapitata assumendo quell'inquietante espressione che ha la Regina di Cuori quando decide la sorte della povera Alice (che non a caso porta il mio stesso nome).
Certo, tra me e la Alice conosciuta da tutto il mondo per i suoi capelli biondi, gli occhi azzurri e per il vestitino adorabile sorgevano alcune differenze caratteriali, ma fisicamente eravamo -per mia sfortuna- uguali: stessi patetici capelli biondi, stessi banali occhi azzurri; anche se non mi sognerei mai di avere un gatto. I gatti sono stronzi, stronzi e terrorizzanti. Credo di avere una Gatto-fobia, o come diamine si chiama.
Caratterialmente eravamo totalmente contrastanti: lei era una di quelle sognatrici appassionate di animali e luoghi fantastici, mentre il mio più grande sogno è sempre stato prendere il tram in orario (o non fare tardi a lavoro). Entusiasmante.
Ma questo non è il momento giusto di paragonare la mia emozionante vita ad un cartone Disney.
Dovevo raggiungere Liz alle 19.30, ed erano le 20.35, e più Liz aspetta, più diventa feroce quando ti vede.
Solitamente si limita a strillare come un topolino in agonia e, come si suol dire, "can che abbaia non morde"; o almeno spero, Liz è piuttosto imprevedibile.
Comunque, tralasciando i raccapriccianti pensieri riguardanti ciò che avrei potuto subire una volta pronta ad affrontare l'ira funesta della mia cara migliore amica, passiamo ai fatti: quel dannatissimo autobus era in ritardo.
Certo, magari potrei anche essere arrivata leggermente in ritardo alla fermata, ma ciò non significa che quegli stupidi macchinari rossi possano avere il diritto di farci inzuppare sotto il glaciale acquzzone primaverile.
Come se richiamato dalla forza del pensiero, uno dei famosissimi bus rossi a due pani londinesi frenò elegantemente davanti a me, beccando una delle tante pozzanghere e infradiciandomi i jeans già bagnati. Wow, di bene in meglio.
Quando quelle stupide porte si spalancarono, mi precipitai dentro più in fretta di Severus Piton davanti a un flacone di shampoo*. 
Il bus riprese la sua corsa ed io, come una perfetta imbecille, dimenticai di appoggiarmi alla sbarra di ferro, cadendo vergognosamente su uno dei sedili alla mia destra.
Mi aspettavo di finire addosso a chiunque, perfino a Andrew Garfield, ma non addosso a Lui.
<< Non riesci neanche a contenerti sul bus, Corner? So che la mia bellezza e sonvolgente, ma questo mi pare troppo eccessivo >>.
Signore e signori, ecco Zayn Malik in tutto il suo irradiabile splendore da pallone gonfiato.
<< Se non ti fossi seduto qui non ti sarei finita addoso, Malik >> ribattei << e comunque avevo dimenticato di agrapparmi >> mi giustificai, rimettendomi in piedi dignitosamente.
Malik inarcò un sopracciglio con fare divertito, squadrandomi << Ma guarda, di quanto sei cresciuta? Due centimentri? >> chiese ironico, alludendo alla mia umiliante statura da liceale del terzo anno.
<< Tappati il becco, Jawaad >> calcai sull'ultimo nome con fare provocatorio, consapevole di quanto odiasse essere chiamato così.
<< Non chiamarmi Jawaad >>
<< E tu non fare battutine sul mio metro e sessantasette >>
Malik mi guardò scettico, prima di chiedermi con fare stranamente gentile << Vuoi sederti?  >>.
<< Ti pare? Cadere addosso alla gente è il mio passatempo preferito >> risposi sarcastica, mentre lo incitavo spingendolo a farmi spazio sul sedile, sul quale mi gettai senza troppe cerimonie.
<< Quanta grazia >> commentò Lui, sbuffando.
Lo guardai torva, per poi incrociare le braccia e sbuffare.
<< Cosa fai adesso? >> chiese Malik, appoggiandosi con il gomito sul finestrino.
<< Sono su un bus? >>
<< Idiota, intendo  se studi, lavori o fai qualcosa di non illegale >> disse alzando gli occhi al cielo.
<< Sbaglio o eri tu quello che traumatizzava i primini insieme a Payne? >> gli feci notare, con sguardo accusatorio. << E comunque, frequento un'università di merda vicino il liceo, e ogni tanto faccio qualche turno allo Sturbacks >> risposi. << Tu? >>
Ciò che uscì dalle sue labbra fu l'unica cosa che non mi aspettai di sentire << Continuo gli studi >>. Mi trattenni dallo scoppiargli a ridere in faccia, limitandomi a ridacchiare.
<< Be'? >> disse, evidentemente infastidito dalla mia poca serietà.
<< Sono solo sorpresa >> mi giustificai, alzando le mani in segno di resa e continuando a ridacchiare. << Insomma, chi si aspetterebbe il celebre Malik chino sui libri di studio? Sbaglio o non vedevi l'ora di finire il liceo? Non so, magari per trafficare marjuana illegalmente o organizzare una rapina in banca >>.
Malik scrollò le spalle << Sono cambiato >> certo, e io amo i gatti ciccioni.
Lo guardai inarcando un sopracciglio << Sei serio? >>.
<< Sembra proprio di si >> disse lui, passandosi una mani tra i suoi morbid... tra i suoi capelli neri.
<< Wow >> mi limitai a dire, guarandolo sorpresa.
Il bus frenò bruscamente, esattamente davanti il quartiere dove abita Liz.
<< Be', devo scendere >> annunciai, alzandomi.
<< Aspetta >> Malik mi trattenne per il gomito << il tuo numero? >>.
Lo guardai scettica << Perchè dovrei concederti questo illustre onore? >>.
<< Perchè siamo riusciti a conversare civilmente dai tempi del liceo? >> mi fece notare, saggiamente.
Lo guardai un attimo. << Scordatelo, e comunque adesso devo andare. Ci vediamo Jawaad >>.
<< Contaci, Nana >> ribattè, beccandosi un coppino in testa.

    
                                                                      ***

<< Adesso: o mi dai una spiegazione convincente che giustifichi il tuo ritardo di un'ora e mezza, o assumerò seriamente il ruolo dell'assasino di turno! >> minacciò Liz sbraitando, non appena misi piede nel suo appartamento << E perchè sei completamente zuppa? Dio, Alice, mi stai bagnando il parquet! >>.
Guardai Liz offesa << Cioè, spiegami bene: io potrei prendermi una polmonite a causa della pioggia e morire, e tu ti lamenti perchè ti sto bagnando il parquet? >>.
Ma dopo l'occhiata assassina della mia amica, decisi di lasciare perdere il discorso riguardante la mia morte.
<< Ti do ancora l'ultima possibilità >> mi avvertì, entrando in salotto e buttandosi sul divanetto di pelle.
<< Hanna mi ha chiesto di chiudere stasera >> mi giustificai, sedendomi accanto a lei << e il tram ha ritardato >>.
<< Il tram? >> chiese scettica Liz, sbuffando.
Sbuffai << Io ho ritardato. Contenta? >> Liz annuì, soddisfatta << Comunque, come mai tanta urgenza? >> continuai.
<< Niall viene a cena stasera >> disse accendendo la televisione << e vengono anche Louis e altri tre tizi >> continuò, guadagnandosi una mia occhiataccia.
<< E hai pensato bene di chiamare l'intrattenitrice per gli altri quattro, in modo che tu e il biondino abbiate la possibilità di darvi alla pazza gioia? >> domandai sarcastica, mentre osservavo la mia amica fare zapping con il telecomando. << Esattamente >>. << Molto gratificante considerato il bordello che ho dovuto affrontare pensando il peggio, dato il tuo tono di voce allarmato al telefono >>. << Ma sei arrivata con quasi due ore di ritardo! >> protestò Liz, indignata. Scossi la mano << Dettagli. Comunque, tra quanto arriva l'onor virile? >>. << Venti minuti >> 
<< Che cosa?! >>
<< O anche quindici >>
<< Liz! Sono impresentabile! >> protestai, alzandomi in piedi come una molla.
<< Ti presto qualcosa io >> disse lei, scrollando le spalle in un modo maledettamente simile a quello di Zayn. Un momento, cosa diamine c'entrava Malik?!
<< Sei una grandissima approfittatrice, lo sai vero? >> le feci notare, uscendo dal salotto ed entrando in camera di Liz.
Aprii l'armadio, prendendo la maglietta preferita di Liz che quella sera avrei casualmente macchiato, e un paio di jeans.
Entrai in bagno e cominciai a cambiarmi, per poi asciugare la massa di capelli informi che inondava la mia testa in crespe e gonfie onde bionde.
L'urlo soave di Liz risuonò adirittura sopra il rumore del phon. << Alice! Sono arrivati ! >>. Sbuffai, spegnendo l'asciugacapelli e lasciando metà della mia testa umida.
Spensi la luce ed uscii dalla camera, raggiungendo la mia amica e i cinque tizi con sguardo basso ed imbronciato.
<< Corner? >> quella voce mi fece alzare lo sguardo, facendomi trovare di fornte l'interlocutore.
Non era possibile!
<< Ma è una persecuzione! >> sbottai, allargando le braccia.
<< Felice di rivederti anche io >> commentò ironicamente Malik.
<< Tappati il becco, Jawaad >>
<< Mi dispiace interrompere la vostra conversazione >> intervenne Liz, ridacchiando << ma la cena è pronta >>.
I ragazzi si avviarono verso la cucina, mentre io bloccai Liz per un braccio << Tu sapevi chi erano gli altri tre tizi >> sibilai, offesa.
<< Potevo anche avere qualche idea >> 
<< Approfittatrice >>
<< Liz, tesoro, vieni? >> l'urlo di Niall interruppe la nostra discussione; ci avviammo in cucina, non prima di averle sussurrato un "non finisce qui" che Liz aveva tranquillamente ignorato.
Presi posto accanto a Louis e a un ricciolino che ricordai come Styles, il ragazzo dai quattro capezzoli molto ambito tra le ragazze del liceo.
<< Da quanto non ci si vede, Corner! >> esclamò Louis, con un sorriso a ottantacinque denti.
<< Da quando ti ho lasciato copiare il tema di fisica >> gli feci notare, servendomi del non-invitante cibo cucinato da Liz.
<< Ah, già >> ricordò lui, mentre si versava della birra.
<< Ti ricordi di me? >> chiese il riccio, attirando la mia attenzione.
Annuii << Si, eri piuttosto popolare tra i racconti delle nottate di sesso della Robinson >>. Harry sospirò, divertito << Era brava a letto >>.
<< Grazie per averci illuminati, ma puoi tenerti per te le tue nottate selvagge >> commentò una voce matura dall'altro capo del tavolo, appartenente a Liam Payne.
<< Ehilà, Payne >> salutai con un cenno, cercando di inghiottire quella disgustosa massa di cibo nel mio piatto con scarsi risultati. << Ciao, Alice >> ricambiò lui.
Finii con lo sputare il cibo nel tovagliolo di Harry << Liz, lasciatelo dire: in cucina sei pietosa >>.
Liz sbuffò << A me non sembra che agli altri dispiaccia, giusto? >> aggiunse rivolta ai ragazzi.
Ci fu un susseguire di " No, Liz, cucini divinamente", "Ma scherzi? E' superbo" e un "Ma no, amore. E' tutto squisito"da parte di Niall, palesemente finti ma a Liz bastarono per scoccarmi un'occhiara del tipo: "che ti avevo detto?".
Sbuffai, tornando a concentrarmi su quello schifoso ammasso di verdura nel piatto.
Niente da fare, non avrei mangiato un boccone in più.


Dopo vari litigi su cosa fare una volta aver terminto di cenare con quella spazzatura non commestibile, Liz vinse con uno dei suoi strilli inquietanti, appoggiata anche dal povero Horan.
Perciò mi ritrovai sul divanetto di pelle, incastrata tra Louis e Zayn, che non aveva aperto bocca per tutta la sera. Tipo loquace.
Ovviamente, la Regina di Cuori terminò anche con il scegliere il film.
<< Alice in Wonderland! >> annunciò, mentre tutti si giravano verso di me, divertiti dallo sugardo omicida con cui fulminai la mia amica, che non si scompose.
Sistemò il dvd, mentre Liam spense le luci, giustificandosi con un "Fa più atmosfera".
Non appena il film partì, iniziai ad elencare una serie di imprecazioni contro Liz Taylor e il biondino ossigenato che gli faceva da spalla. Scherzavo, Niall era impossibile da odiare con quegli occhioni teneri e le guanciotte da bambino.
<< Se devo essere sincero >> sussurrò Zayn, facendomi sobbalzare << tu sei più carina rispetto a quella Alice >>.
Lo guardai stralunata << Hai parlato! >>.
<< E canto anche: era una casa, molto carin->>
<< Si si, non mi interessa >> lo interruppi, mentre le parole dette da lui prima mi tornavano in mente. << Sul serio pensi che io sia più carina di Mia Wasikowska? >> chiesi, come per accertarmi che quella parole furono seriamenre uscite dalla sua bocca. 
Malik annuì, scrollando di nuovo le spalle << Wow, mi hai appena fatto un complimento >> osservai, confusa.
<< Be', non che quella tipa sia poi così bella, eh >> commentò, guadanandosi un secondo coppino.
<< Non rovinare questo momento memorabile con la tua boccaccia >> lo rimbeccai, guardandolo male.
Tra noi due calò di nuovo il silenzio ed entrambi tornando a fare finta di concentrarci sul film, con risultati pessimi.
<< Non mi hai ancora dato il tuo numero >> disse ad un tratto Zayn, con tono serio.
<< Non puoi semplicemente chiederlo a Liz? >> chiesi, scocciata.
<< Non è la stessa cosa >> ribattè lui, confonendomi.
<< Silenzio! Arriva la parte con la Carter! >> annunciò Niall, entusiasta.
<< Oh si, arriva la parte di Liz >> commentai acida, beccandomi una manata sulla gamba da lei.
E da lì calò il silenzio.

  
                                                                                     ***

<< Alice! >>
<< Cosa c'è? >> chiesi, raggiungendo Hanna.
<< Altri clienti, occupatene tu, sono piuttosto indaffarata >> si, spettegolare con Courtney deve essere estenuante.
Annuii imbronciata, tirando fuori la penna ed attraversando la massa di gente. Quel giorno lo Sturbacks era piuttosto affollato.
Raggiunsi i "nuovi clienti", e non appena li vidi mi venne l'istinto di affogarmi nel cappuccino della signora al tavolo tre.
<< Corner! >> ditemi che è un incubo.
<< Ciao >> salutai, per niente entusiasta. Vidi lo sguardo ghignante di Malik, e mi venne voglia di prenderlo a schiaffi.
<< Cinque caffè >> annunciò Harry, sorridente. << Per favore >> aggiunse Liam, gentilmente.
Mi rivolsi al biondino << Tu non vuoi nient'altro, Horan? >>.
Con mia grande sorpresa, egli scosse la testa.
Girai i tacchi, tornando al bancone per preparare i caffè. Voltata verso la macchinetta, non mi accorsi di Lui.
<< Serve una mano? >> sobbalzai, facendo schizzare il liquido sulla parte.
<< Dio, Malik! Ma sei idiota?! >> sbraitai, tenendomi una mano sul petto.
Zayn sbuffò << Per una volta che mi rivelo gentile, tu mi gratifichi così >>.
Lo guardai divertita << E come dovrei ripagarti, scusa? >>.
Lui parve pensarci un po' su, poi rispose << Con il tuo numero >>.
Sospirai ridacchiando, per poi alzare gli occhi al cielo << Sei impossibile >>.
<< Allora? >> insistette lui.
<< Allora cosa? >>
<< Il numero? >>
Ci pensai su; in fondo perchè no?
<< Facciamo così: se ti rivelerai utile aiutandomi con le ordinazioni, te lo concederò >> proposi, guardandolo negli occhi color caramello.
<< Accetto >> 


                                                                 ***

<< Devo ammetterlo, te lo sei meritato >> porsi a Zayn il fatidico pezzetto di carta, con su scritte le cifre appartenenti al mio numero telefonico.
<< Potremmo uscire qualche volta, che ne dici? >> propose lui, segnandosi il numero sull'Iphone.
<< Chiamami quando vuoi >> dissi, chiudendo il negozio. << Ci vediamo >> salutai, porgendogli un inaspettato e imbarazzante bacio sulla guancia.
Lui sorriso di rimando, prendendo il telefono, mentre io mi incamminai verso casa.
D'un tratto il telefono prese a vibrare nella tasca dei pantaloni; sul display era spuntato "Numero sconosciuto".  Risposi.
<< Pronto? >>
<< Ti va di uscire con me? >>
Risi di gusto, girandomi e trovando Zayn a pochi metri di distanza con le mani in tasca.
<< D'accordo >> cedetti, divertita.
<< Domani sera alle 20.00? >>
<< Perfetto >>

 
<< E ti ricordi quando la Stimpson ha incendiato tutta l'aula di chimica? >> disse Zayn, ancora tra le risate.
<< E come scordarlo? >>.
Quella serata stava trascorrendo magnificamente. Zayn mi aveva portata su un piccolo ristorante nel centro della città, rifiutandosi di farmi spendere un solo centesimo.
<< Sei cambiata rispetto al liceo >> osservò, squadrandomi.
<< Anche tu >> risposi, imbarazzata da quello sguardo.
Ed era vero: fino alle superiori era un ragazzo odioso e immaturo, sempre in cerca di qualche sgualdrinella da infilare tra le lenzuola del letto.
Adesso, invece, era diverso; sia fisicamente che caratterialmente.
Tralasciando il fatto che più i minuti passavano, più diventava bellissimo. Era più maturo, cordiale, per non dire gentile. 
Cioè, Zayn Jawaad Malik gentile. E' come dire che i gatti sono adorabili.
E il suo sguardo era, non so, ipnotico: non era sprezzante e irritante come quello di qualche anno fa; era sincero, profondo e dolce.
Credo che stesse iniziando a piacermi, e sul serio anche.
Sarebbe stato davvero così strano vedermi insieme a lui? Insomma, era cambiato, ed ero cambiata anche io. Tutto è possibile, no? 
<< Alice, ci sei? >> chiese, sventolandomi una mano davanti gli occhi.
Mi riscossi dai miei ragionamenti contorti << Cos.. oh si, scusa stavo pensando >>.
<< A cosa? >>
Perchè non dirglielo? In fondo sono tutti abituati alla mia sfacciataggine.
<< E' strano, ma credo di provare una sorta di insolito e inaspettato interesse per te >> confessai, abbassando lo sguardo.
Zayn ridacchiò << E' un modo vago per dirmi che ti piaccio? >>.
<< Frena la lingua, Malik! >> sbottai imbarazzata << Non ho detto piacere, ho detto una sorta di interesse, che non è la stessa cos..- >>.
Qualcosa di caldo e morbido interruppe la mia insensata filippica. Ci misi una cosa come dieci secondi per comprendere che quel "qualcosa" di caldo e morbido erano le labbra di Zayn.
Lì per lì rimasi estremamente strabiliata, ma Zayn baciava da Dio per restare imbambolata  in quel modo, perciò mi abbandonai a quel bacio così... così.. meraviglioso, ecco.
Perchè per quanto possa volerlo negare, in quel momento mi sentivo veramente nel Paese delle Meraviglie.




Salvesalvesalve!
Premetto che questa è la prima one-shot che pubblico in assoluto. Premetto anche che non so come mi sia venuto in mente di pubblicare qualcosa, ma la mia stupidità ha preso il sopravvento, perciò eccomi qui a frantumarvi le palle.
Sul serio, cercate di compatirmi. Non andate TROPPO pesantemente con le critiche (ciò non vuol dire che non abbiate il diritto di inserire commenti negativi sulla storia).
Non supplico nessuno di lasciare recensioni; chi vuole commentare che commenti pure (le accetto con piacere), chi non vuole.. beh, amen.
Detto questo, vi lascio alla vostra vita sociale.
Baci <3 

  
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