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Autore: Despicable Meggs    23/05/2014    8 recensioni
"Erano ritornati a casa con la figlia il giorno dopo Natale.
Quell'anno avevano passato le feste nel modo migliore. Loro due, nella loro casa con la loro bambina"
Questo è il seguito della mia FF "Per una riga in più..."! :D
Vedremo Tony e Ziva alle prese con la loro nuova vita da genitori, dopo la nascita della loro primogenita Amira!
Tanto Fluff e tanto TIVA family! Spero vi piaccia! Enjoy! :D
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La gravidanza di Ziva era arrivata al termine.
Amira aveva compiuto cinque anni, avevano passato il Natale tutti assieme e ora era iniziato il nuovo anno.
I nove mesi erano finiti e adesso si trattava solo di aspettare che il loro secondo figlio nascesse.
La pancia di Ziva era diventata enorme e anche se era inverno e non aveva caldo non vedeva l'ora che nascesse. Ogni giorno era sempre più stanca e si sentiva sempre più inutile non potendo fare praticamente nulla.

La parte della giornata che Ziva preferiva era il dopo pranzo. Da dopo le vacanze di Natale aveva preso l'abitudine di andare a prendere la figlia a scuola subito dopo che aveva mangiato invece che aspettare il pomeriggio. Almeno così avrebbero passato un po' di tempo assieme.
L'unico inconveniente era che non poteva andare a prenderla in macchina. Ormai la sua pancia era troppo ingombrante in più non era sicuro per lei guidare.
Quindi se il tempo era accettabile andava a prenderla in autobus, se pioveva o faceva troppo freddo prendevano un taxi.

Quel giorno optò per il taxi anche se il tempo non era brutto. Aveva troppo male alle gambe per prendere l'autobus e in più sapeva che ad Amira piaceva girare per la città in taxi.

"Mammina!" gridò Amira correndo incontro a Ziva non appena la vide entrare nella scuola.
"Ecco la mia bambina!" disse lei abbracciandola come meglio poteva.
"Hai passato una buona mattinata a scuola?" le chiese.
"Si! Ho fatto un disegno per te" rispose Amira mostrando un foglio a sua madre.
"È bellissimo! Siamo io e te?" disse Ziva.
"Si, quando mi porti al parco e mi spingi sull'altalena" spiegò lei.
"Grazie, amore. Ora andiamo a casa?" rispose Ziva.

Amira annuì, si mise la giacca e andò a prendere il taxi che le aspettava fuori dalla scuola insieme alla madre.
In meno di dieci minuti erano di nuovo al caldo nella loro casa.

"Mamma, nasce oggi?" chiese Amira abbracciando Ziva e appoggiandosi alla sua pancia come se volesse ascoltare quello che succedeva dentro.

Da quando le avevano spiegato che il bambino poteva nascere da un momento all'altro non faceva altro che chiedere quando sarebbe successo. Era impaziente, come tutti.

"Oh, amore... Non lo so. Ma mi farebbe molto piacere se nascesse oggi. Mamma non ce la fa più... Perché non gli dici che è ora di uscire?" rispose Ziva.
"Hey! La mamma dove che devi uscire da lì dentro! E anche io voglio! Voglio conoscerti" disse Amira parlando alla pancia di Ziva.

Sollevò il volto e guardò la madre che in quel momento la fissava sorridendo, quasi commossa.

"Vieni che ci sediamo sul divano" disse Ziva prendendola per mano.
"Allora cosa vuoi fare oggi?" aggiunse.

Amira si fermò un attimo a pensare.

"Giochiamo a monopoli!" esclamò.
"Ottima idea! Lo vai a prendere tu dalla tua camera mentre sistemo sulla tavola?" le chiese Ziva.
"Si! Torno in un secondo" rispose scattando in piedi e correndo.

Quando tornò in salotto Ziva aveva appoggiato sulla tavola un piatto con dei biscotti e un sacchetto con un regalo.

"Mamma! Mi hai comprato i biscotti a forma di lettere! Tutti insieme dicono..." iniziò poi si fermò un attimo a pensare.
"Dicono Amira!" concluse felice.
"Esatto. E poi ti ho comprato un regalino, aprilo e dimmi se ti piace" rispose Ziva.

Amira prese il sacchetto e tirò fuori la maglietta che c'era dentro.

"Riesci a leggere?" le chiese Ziva.
"Mmm... Qui dice mamma... Ma non so questa parola" rispose Amira.
"Qui c'è scritto principessa della mamma. E se volti dietro, c'è scritto principessa di papà. Ti piace?" le disse Ziva.
"Si! La posso mettere?" rispose Amira felice.
"Ma certo, vieni che ti aiuto" disse Ziva togliendole la maglia che aveva addosso e mettendole la nuova.

Aveva deciso di comprarle un regalo perché sapeva che di lì a poco sarebbe nato il bambino e non voleva che Amira pensasse che l'avrebbero lasciata da parte.
Passarono il resto del pomeriggio a giocare e disegnare. Poi mentre Ziva preparava la cena, Amira aspettava sul divano sfogliando uno dei suoi libri.
Non appena sentì la porta aprirsi scattò in piedi e corse incontro a suo padre.

"Papà! Guarda la maglietta che mi ha regalato la mamma!" esclamò felice.
"Oh... Principessa della mamma... E papà nulla?" disse lui fingendosi offeso.

Amira si voltò mostrandogli la schiena.

"Ah! Allora sei anche la principessa di papà!" aggiunse prendendola in braccio e andando in cucina dove Ziva li aspettava.

"E come sta la mia dolce mogliettina molto incinta?" chiese entrando.
"Stanca. E affamata, molto affamata" rispose Ziva dandogli un bacio.
"Allora stai benissimo" la prese in giro lui.

Cenarono, passarono un po' di tempo assieme e poi misero Amira a dormire. Si fermarono entrambi sulla porta della sua camera a guardarla.

"Ci pensi che tra poco ne avremmo un altro, o un'altra?" disse Tony mentre massaggiava le spalle di Ziva.
"Non so se essere felice o terrorizzata dal fatto che potrebbe essere un terremoto come Amira" scherzò lei.
"Io più che altro non ho più voglia di aspettare... Non hai nemmeno idea di quanto voglia ho di abbracciare questo bambino per la prima volta" ammise Tony.
"Oh, Tony... Penso di sapere esattamente cosa stai provando" rispose mettendosi una mano sulla pancia proprio mentre il bambino le dava un calcio.
"Hey, è ora di uscire... Mamma e papà vogliono conoscerti, e anche tua sorella" bisbigliò Tony.

Andarono entrambi a dormire sperando, come tutte le sere, che il giorno seguente fosse quello buono.
Ma fu verso le tre di notte che Ziva si svegliò. Si sentiva strana e solo quando aprì gli occhi si rese conto di quello che stava succedendo.
Sorrise, il momento era arrivato.

"Tony... Tony svegliati" disse lei dandogli un colpetto sulla spalla.
"No, Zee... Voglio dormire ancora, non può essere già mattina" borbottò lui.
"Non è mattina, ma devi proprio svegliarti" rispose lei ridendo.

Sapeva che avevano ancora abbastanza tempo. Le si erano rotte le acque ma le contrazioni non erano ancora forti.

"Dieci minuti" implorò Tony.
"Ok... Ma dillo al bambino che sta per uscire dal mio corpo che vuoi dormire ancora dieci minuti" affermò lei aspettando la sua reazioni.

Solo a sentire quelle parole Tony scattò seduto sul letto. Si voltò e la guardò in faccia.

"O mio Dio. Cosa hai appena detto? Sta succedendo davvero?" domandò Tony nel panico.
"Si, sederino peloso. Mi devi portare in ospedale" rispose lei.

A quel punto Tony si alzò dal letto ed iniziò a vagare per la stanza senza sapere cosa fare. Si vestiva mentre continuava a dire a Ziva di stare calma e che sarebbe andato tutto bene.

"Hey, Tony! Respira. Io sono calma, l'unico agitato qui sei tu" disse ridendo.
"Non ridere! È la prima volta per me, quando è nata Amira io non ero presente a questa parte" rispose lui.
"Ok... Ascolta io vado a cambiarmi in bagno, tu intanto chiama Ducky e digli di venire qui. Deve rimanere con Amira" disse Ziva mentre si alzava dal letto e andava in bagno.

Si erano accordati che nel caso fosse successo di notte sarebbe rimasto Ducky con Amira. Ziva voleva che Gibbs fosse in ospedale con lei. Mentre Abby e McGee si erano fatti promettere che li avrebbero fatti andare all'ospedale per essere lì quando nasceva il bimbo.

Quando Ziva uscì dal bagno, Tony era lì ad aspettarla con la borsa già pronta. Fece due passi per raggiungere di nuovo il letto ma una contrazione la fermò.
Tony non esitò un secondo ad andarle vicino ed aiutarla a sedersi.

"Fa molto male, amore?" le chiese massaggiandole la schiena.
"Un po'... Ma è ancora sopportabile" rispose lei respirando a fondo.

Non appena Ducky arrivò a casa loro, Tony e Ziva uscirono per andare all'ospedale. Non svegliarono Amira o altrimenti lei sarebbe voluta andare con loro. Per ogni evenienza c'era Ducky con lei, quindi erano tranquilli.

"Buona fortuna, mia cara. E chiamatemi non appena è nato" disse Ducky salutandoli.
"Certo. E grazie mille" rispose Tony prima di chiudere la porta e andare via con Ziva.

Quando arrivarono in ospedale gli altri erano già lì ad aspettarli. Gibbs per primo andò verso Ziva e l'abbracciò.
Era davvero felice per lei e non vedeva l'ora di conoscere il suo secondo nipote.
Tony entrò in sala parto con Ziva mentre tutti gli altri aspettavano con ansia in sala d'attesa.

Ci vollero alcune ore, durante le quali nessuno si mosse dalla propria sedia. Tim e Abby stavano scommettendo sul sesso del bambino mentre Gibbs leggeva una stupida rivista e cercava di tenerli buoni.

Più o meno alle sette di mattina Tony uscì dalla stanza in cui avevano portato Ziva. Poterono notare tutti la felicità e l'emozione sul suo volto.
Si alzarono e gli andarono incontro curiosi di avere notizie.

"Allora, dicci... Maschio o femmina?" chiese Abby curiosa.
"Maschio. Lo abbiamo chiamato Noah" rispose sorridendo.

Abby gli saltò addosso abbracciandolo.

"O mio Dio, congratulazioni!" esclamò quasi piangendo.
"Grazie, Abs... Ora mi lasci? Mi stai soffocando" disse lui.
"Tony sono così felice per voi! O mio Dio sono diventata zia di nuovo!" gridò sempre più felice.

Gibbs si avvicinò a Tony e gli diede una pacca sulla spalla.

"Congratulazioni, Tony" disse orgoglioso del suo agente.
"Grazie capo" rispose lui.

Anche Tim si congratulò e abbracciò Tony.

"Possiamo entrare a vederlo?" chiese McGee.
"Ehm... Ziva si deve ancora sistemare e poi vorremmo che la prima a vederlo fosse Amira... Se per voi non è un problema aspettare" disse Tony sinceramente.
"Certo che no, DiNozzo. Ora ci andiamo a prendere un caffè e aspettiamo" disse Gibbs.
"Va bene. Vado a casa a dare la notizia ad Amira e poi la porto qui" rispose lui.

Guidò più veloce che poteva e arrivò a casa. Quando entrò Ducky era sul divano, lui lo aveva avvertito che stava tornando e ora lo aspettava.
Non fece in tempo ad aprir bocca che Ducky lo interruppe facendogli le congratulazioni.

"Sono molto felice per voi Anthony. E Noah è un nome bellissimo" gli disse.
"Grazie... Amira dorme ancora?" chiese.
"Si, non si è svegliata nemmeno una volta. Sveglia tua figlia e dalle la notizia" disse il dottore.

Tony entrò lentamente in camera e si sedette sul bordo del letto della figlia.

"Hey, piccolina di papà... Ti svegli?" le sussurrò.
"Forza... Ti devo dire una cosa" aggiunse.

Amira si stropicciò gli occhi e lo guardò.

"Che ore sono?" chiese mezza addormentata.
"Presto... Ma devo darti una buona notizia" rispose lui.

Amira lo guardò senza dire nulla, era ancora confusa. Ma stava per riprendersi in un secondo.

"Sei appena diventata una sorella maggiore" le disse.

Amira spalancò gli occhi.

"Che cosa?" chiese sedendosi sul letto.
"La mamma è in ospedale e il bambino che aveva nella pancia è uscito" le spiegò Tony.
"Davvero? O mio Dio! Sono una sorella maggiore!" gridò mettendosi in piedi e iniziando a saltare sul letto.

Era ancora più felice di quando la svegliavano per il suo compleanno.

"Hey, ranocchietta! Calmati o ti farai male!" le disse afferrandola e facendola smettere di saltare.
"Papà, ti prego. Adesso dimmelo: è un maschio o una femmina?" chiese Amira impaziente.
"È un maschio, si chiama Noah. Hai un fratellino amore, sei felice?" le chiese Tony.
"Noah... Ho un fratellino! Oh, papà" rispose lei saltando in braccio a suo padre.

Tony la strinse, poi si accorse che stava piangendo.

"Piccolina, perché piangi?" chiese preoccupato.
"Perché sono felice! Papà, voglio vedere il mio fratellino" rispose Amira.

Tony le diede un bacio e la strinse ancora più forte, era emozionato anche lui e vedere sua figlia così felice lo fece commuovere.

"Ma certo che adesso lo vedi. Ora ci vestiamo e andiamo all'ospedale dalla mamma insieme a Ducky che è stato con te mentre dormivi" le disse.

E così fecero, meno di un'ora dopo lui e Amira stavano entrando nella stanza di Ziva.

"Mamma!" gridò Amira correndo sul letto dove era sdraiata Ziva.
"Amore mio, hey..." le disse aiutandola a salire e abbracciandola.
"Papà mi ha detto che è nato il mio fratellino... Grazie mamma" disse Amira stringendo sua madre.

Tony si avvicinò e diede un bacio in fronte a Ziva.

"Si è messa a piangere quando glielo ho detto" le bisbigliò. Ziva sorrise vedendo la figlia.
"Hey, Amira. Vuoi prendere in braccio il tuo fratellino?" le chiese.
"Si, per favore" rispose lei felice.
"Allora siediti comoda qui sul letto che papà te lo porta" disse Ziva aiutando la figlia a mettersi seduta.

Quando Tony diede Noah in braccio ad Amira la bambina rimase a bocca aperta.

"Tienilo stretto, mi raccomando" le disse Tony.
"Papà... È così piccolo" disse Amira toccando una delle manine del fratellino.
"Anche tu eri così, amore. Ti ricordi le foto?" le spiegò Ziva mentre le accarezzava i capelli.
"Ti piace, amore?" le chiese Tony.
"Si... Posso dargli un bacetto?" chiese lei sorridendo.
"Ma certo... Sulla fronte e fai piano" si raccomando lui.

Prima di fare entrare tutti gli amici Tony scattò una foto ad Amira con in braccio il fratellino. Quando aveva saputo che Ziva era incinta per la seconda volta tutto si sarebbe aspettato, tranne che vedere sua figlia così felice.
Ma ora vedendo quella scena capì che aveva pensato male. Amira era una bambina splendida ed era ovvio che avrebbe accolto il fratellino a braccia aperte.

Lasciarono entrare tutti e a turno ognuno prese in braccio Noah complimentandosi per quanto fosse bello e perfetto.
Amira non faceva altro che dire quanto fosse felice di essere diventata una sorella maggiore ed elencare tutto quello che avrebbe fatto per il suo nuovo fratellino.

Quando, poco prima dell'ora di pranzo tutti uscirono dalla stanza di Ziva, Amira si era addormentata sdraiata di fianco alla madre.
La sveglia di mattina presto e tutta l'emozione del momento le avevano fatto tornare sonno.
Tony ringraziò che Amira dormisse, così poteva avere un momento da solo con Ziva.

"Amore, va tutto bene?" chiese Tony vedendo Ziva assorta nei suoi pensieri.
"Si... Si, benissimo" rispose.
"Stavo pensando a quando è nata Amira e tu mi hai chiesto di sposarti" aggiunse.
"Sembra ieri... E invece ora abbiamo un altro bellissimo bambino" rispose Tony baciandola.
"Si... Non pensavo che una cosa così bella potesse capitare a me. Voglio dire, avere due bambini meravigliosi e un marito che mi ama così..." ammise Ziva.
"Ma te lo meriti, amore mio" rispose Tony mentre le accarezzava i capelli.
"Ti amo da morire Tony, lo sai vero?" disse lei.
"Certo che lo so, perché anche io ti amo da morire" rispose lui baciandola di nuovo.

Ziva sorrise e guardò di nuovo Amira che dormiva.

"Sarà una sorella fantastica" commentò.
"Certo che lo sarà" le disse Tony.
"Hai fatto davvero un ottimo lavoro oggi, Ninja" aggiunse.
"Grazie, amore" rispose lei.

Rimasero per un po' a parlare mentre Tony la coccolava. Era talmente felice in quel momento che non si sarebbe staccato da Ziva nemmeno un attimo.

"Mi sembri stanca... Perché non ti riposi un po' anche tu? Io resto sempre qui con voi" disse ad un certo punto Tony.
"Non è una cattiva idea... Ma prometti che non esci di qui" rispose Ziva.
"Prometto" disse dandole un bacio.

Ziva si addormentò in pochi minuti, era stanchissima e doveva recuperare le forze. D'ora in avanti si sarebbe dovuta occupare di due bambini.
Non appena si addormentò Tony prese in braccio Amira per evitare che disturbasse la madre.
Si sedette comodo sulla poltroncina presente nella stanza e pensò per un attimo alla sua vita.
Guardò Ziva dormire, Amira che lo stringeva mentre russava leggermente e il bambino che aveva appena avuto riposare poco lontano da lui.
Sentì una sensazione di felicità pervaderlo. Chiese gli occhi e si addormentò anche lui pensando a quanto perfetta fosse la sua famiglia.












Angolo dell'autrice:

Gosh. Questa è la seconda FF che finisco questa settimana.
Che immensa tristezza.
Mi mancheranno queste due storie.

Beh a differenza dell'altra storia questa è finita in modo più prevedibile, cioè tutti si potevano più che immaginare che avrei concluso la storia con il fratellino di Amira che nasceva. Ahahahah XD
Comunque... Maschio, che altro poteva essere! XD cioè ci stava, così ora hanno una bambina e un bambino, meglio di così!! XD

Come per l'altra storia vi dico che non so se ci sarà un seguito per questa FF... Vi dico solo che da venerdì inizierò una nuova storia!
Molto ma molto diversa da ogni storia che io abbia mai scritto!
Quindi state pronti, magari l'idea vi piacerà! LOL

Bene, prima di lasciarvi devo dirvi nuovamente grazie! Anche per questa FF siete stati fantastici!
Spero che vi sia piaciuto questo finale e che la storia nel complesso vi abbia soddisfatto!
Perciò grazie a:

21giulia94
angel blu 90
Antney
Bakyta12
BellaAlice22
Carlycalvo
cisse94
Fedies
frencia92
Happy Zuccherino
MeggieRairse
Phoebe90
slurmina
Tiva_Giuly96
TinaTiva99

Davvero grazie a tutti siete fantastici! :)
Ora vi lascio, ci vediamo venerdì prossimo se volete provare a leggere la mia nuova storia! XD

A prestooooooooo
Baci, Meggie.
  
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