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Autore: _Lola99_    24/05/2014    3 recensioni
A volte non è facile essere l’uomo di casa qui nel distretto 4…
La mamma è sempre occupata con il suo lavoro che ci permette di mangiare. Dalla morte di papà sono passati circa sedici anni e la mamma fa ancora fatica a sopportare la sua mancanza.
Dice sempre che gli assomiglio troppo per dimenticarlo e andare avanti con la sua vita.
A volte mi chiedo cosa sarebbe cambiato se lui fosse ancora qui…
Piccola one-shot raccontata dal punto di vista del figlio di Finnick e Annie.
E' la mia prima fan fiction su Hunger Games per cui siate clementi e fatemi sapere cosa ne pensate.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annie Cresta, Bimbo Cresta-Odair, Finnick Odair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Essere come lui

Per Sara
Ami così tanto il personaggio di Finnick che 
non ho resistito a scrivere questa one-shot.
Spero che ti piaccia...

A volte non è facile essere l’uomo di casa qui nel distretto 4…

La mamma è sempre occupata con il suo lavoro che ci permette di mangiare. Dalla morte di papà sono passati circa sedici anni e la mamma fa ancora fatica a sopportare la sua mancanza.

Dice sempre che gli assomiglio troppo per dimenticarlo e andare avanti con la sua vita.

A volte mi chiedo cosa sarebbe cambiato se lui fosse ancora qui…

Di certo la mamma sorriderebbe di più e forse avremmo avuto più soldi…

Se quella guerra non lo avesse ucciso, lo avrei al mio fianco adesso che devo scegliere che voglio diventare una volta compiuti i sedici anni.

Il pescatore? Il guerriero? Il politico?

Non lo so ancora eppure il giorno del mio compleanno dovrò dire alla società che posto voglio ricoprire per il resto della mia vita.

- Philip! Scendi, ho bisogno.

Mi alzo dal mio letto e corro al piano inferiore.

Mia mamma sta cercando di trascinare dei pesanti scatoloni in cucina. Subito la aiuto e appoggio tutto sul tavolino che abbiamo al centro della cucina.

- Mamma cos’è tutta questa roba?

- Katniss e Peeta ce li hanno inviati dal distretto 12. Lavoro per me, ma credo che questo sia per te.

La guardo sbalordita e lei sorride mentre mi passa il più piccolo degli scatoloni.

- Riguarda tuo padre…

Il cuore mi si blocca. Non ho mai visto mio padre. E’ morto prima che io nascessi. Ho visto solo una foto di lui ed è sopra al caminetto. Quell’immagine ritrae mia mamma e mio padre da giovani, prima che lui andasse agli Hunger Games per la prima volta. Avranno avuto dieci o undici anni.

Apro leggermente il pacco e il respiro mi si blocca.

Una foto più recente di quella che abbiamo fa capolino dalla scatola.

- Ti lascio solo. Devo andare a mettere a posto tutti questi vestiti da aggiustare.

Annuisco distrattamente, mentre tiro fuori completamente la foto in biaco e nero di mio padre. Forse ha ragione la mamma quando dice che ci assomigliamo tantissimo.

Abbiamo gli stessi capelli, stesso colore degli occhi, stesso fisico… Ho preso poche cose da mia madre… forse solo la forma degli occhi, un pò più aperti rispetto a quelli di mio padre.

Nella foto, oltre a lui, c’è anche Katniss, Peeta e un bambina con i capelli biondi lunghi fino al sedere. Credo che quella sia Prim, la sorella di Katniss. Mi hanno parlato un pò tutti di lei. Dicono che era una ragazza stupenda, gentile e sempre disponibile, morta a causa di una bomba lanciata nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Sorrido vedendo il modo in cui mio padre nella foto torturava il povero Peeta, molto probabilmente con una battuta vedendo il sorriso dipinto sul volto delle due Everdeen. Sposto leggermente la foto, per poi prendere una lettera indirizzata a me da parte di Katniss.

 

Ehi campione, come va?

Sono sicura che va tutto bene visto che tra un pò è il tuo compleanno. Stai diventando vecchio, eh?

Visto che per quest’anno non ci vedremo perché secondo Peeta non “posso” venire al distretto  4 altrimenti mi stresserei troppo e non fa bene alla gravidanza, quindi ho deciso che il mio regalo per il tuo sedicesimo compleanno te lo spedisco un pò in anticipo!

Spero ti piaccia!

Contiene un paio di foto che abbiamo scattato al distretto 13 prima di partire per le missioni. Tuo padre era veramente un mito. Sapeva sempre cosa fare per farci ridere...E’ sempre stato al mio fianco anche quando Peeta era a Capitol City. Annie mi ha detto che gli assomigli molto ora che sei cresciuto.

Credimi se ti dico che è il più bel complimento che una persona possa farti. Tuo padre era un vero eroe oltre ad essere un buon amico per tutti noi… Spero che apprezzerai le foto che ti ho mandato… Ci sono delle altre lettere indirizzate a tua mamma. Lei le ha già lette e quando ha saputo della morte di tuo padre ha deciso che dovevo tenerle io. Una è indirizzata a te. Prima che Peeta mi rubi la penna dalla mano ti dico un’ultima cosa: devi scegliere cosa diventare… pensaci bene e forse dopo aver setacciato questa piccola scatola avrai la tua risposta.

Un bacio enorme

Katniss

 

Appoggio la lettera sul tavolo e sorrido.

La mamma si è sempre chiesta perché Katniss non abbia mai legato con qualcuno, ma con me è diversa. Io penso che sia perchè ci teneva davvero a mio padre e questa ne è la prova.

Dopo aver guardato una miriade di foto di mio padre, vedo che infondo alla scatola ci sono un paio di buste bianche indirizzate a mia madre.

Le prendo e comincio a leggerle.

 

Cara Annie,

qui tutto bene. Scusa se non ti dico dove sono, ma la posta  potrebbe essere intercettata. Siamo in missione da solo 2 settimane e mi manchi talmente tanto che più volte ho pensato di tornare da te. Purtroppo mi sono fermato perché la rivolta ha bisogno di me.

Qui stanno tutti bene. Peeta si sta lentamente riprendendo e tutti sono molto felici dell’accaduto.

Scrivimi presto

Tuo

Finnick




 

Dolce Annie,

Siamo stati in missione e per fortuna non ci sono stati gravi danni al dipartimento. Ormai non ti scrivo più che mi manchi perché lo sai perfettamente. Nella tua ultima lettera mi hai detto che sei triste per tutto quello che sta accadendo nel distretto 4. Non ti preoccupare, presto finirà tutto e io tornerò a casa. Aspettami mi raccomando.

Scrivimi

Finnick

 

Annie,

Tu neanche immagini quanto io sia felice che tu mi abbia risposto subito e delle belle notizie che mi porti. Davvero sei incinta? Sono contento che sia un maschio così potrà crescere forte e bello proprio come noi. Quasi non ci credo che diventerò papà. Qua sono tutti felici per me e io non vedo l’ora di conoscere nostro figlio. Spero che abbia i tuoi occhi… sono così belli.

Non vedo l’ora di vederti. Ho chiesto un permesso e posso tornare da te per un paio di giorni. Appena finita questa missione parto e in due giorni sarò lì. Non vedo l’ora di riabbracciarti e tenerti tra le braccia.

Saremo felici Annie…. Me lo sento…

 

Appena ho finito di leggere cerco altre lettere, ma nulla. Questa deve essere l’ultima che ha scritto. Un dolore al metto mi invade sapendo che non è mai tornato da quella missione e non ha più riabbracciato mia madre. Rimetto tutto dentro.

Appena prendo l’album fotografico un piccola busta fuoriesce cadendo per terra. Leggo il destinatario… sono io.

Con mano tremante la apro e riconosco subito la calligrafia di mio padre.

 

Caro piccolo me,

come prima cosa ti chiedo di non dire alla mamma a proposito della storia “piccolo me”, so già che mi assomiglierai molto per cui ho voluto azzardare.
Questa lettera è solo per te. Quando la leggerai sarai già grande e appena l’avrai finita costringimi ad andare a pesca con te, perché molto probabilmente sarò troppo pigro per andarci ancora. Sto scrivendo questa lettera per dirti che nonostante tu non sia ancora nato già ti voglio un bene dell’anima. Quando tornerò dalla guerra e rivedrò tua madre, staremo insieme finalemente, come una vera famiglia. Sono sicuro che sarai un ragazzo stupendo, ma ti chiedo di lasciarmi un pò di tregua quando mi chiederai di correre saltare e giocare. Forse non sarò più così tanto giovane.

Sicuramente ti starai chiedendo perchè io stia programmando il futuro se non so se sopravvivrò alla rivolta. Ti sto scrivendo in questo modo per avere qualcosa per cui lottare, un futuro migliore…

Non vedo l’ora di conoscerti, abbracciarti e insegnarti tante cose come  pescare, combattere e  difenderti (non ti preoccupare, convinceremo la mamma).

Per adesso mi limito a mandarti un bacio.

Ti voglio bene

Papà

 

Una lacrima scorre solitaria  lungo la mia guancia. Metto tutto a posto e mi siedo su una sedia. Aveva ragione Katniss. Ora so cosa fare…

Voglio essere come lui: coraggioso, leale, divertente e a volte bastardo…

Voglio essere come mio padre.

Il grande Finnick Odair





Come prima cosa vi dico che questa è la mia prima one-shot su Hunger Games e vi chiedo in anticipo perdono se ci sono alcuni errori sia grammaticali (la grammatica non mi è mai piaciuta) sia riguardanti i libri. Li ho letti molto tempo fa e alcune cose non me le ricordo benissimo.
Detto questo spero che vi sia piaciuta questa piccola storia che personalmente mi piace...
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacione
Lola

  
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