PROLOGO
I lunghi capelli color cioccolata ondeggiavano al vento andandole negli occhi e posandosi sulle larghe seppur esili spalle. Piangeva. Soffocando i singhiozzi nella manica del largo impermeabile beage, piangeva. Lei, che nulla scalfiva. Lei, dura, invulnerabile, piangeva. Lacrime salate le rigavano il volto generalmente pallido, ora però puntinato di chiazze rosse per il pianto. Soffriva. Soffriva da morire. Eppure aveva il cuore leggero. Come l'aria. Perché finalmente aveva capito. Aveva compreso... No. Non aveva senso. La sua vita non aveva un senso. Se non quello di aggiungere dettagli a quelle altrui.