Sangue Blu
12 gennaio 18**
“Udite! Udite! Scomparso il primogenito del Duca *******, si attendono notizie!”
“Altra notizia! Una ragazza, Elsa Kelliber, si è suicidata ieri notte nel manicomio cittadino, sua dimora da ormai 5 anni!”
“Penso a qualcosa risalente tanto tempo fa, quelle memorie che mi regalavano pensieri sereni sono ormai troppo lontane per ricordarle pienamente, ma una cosa è ben nitida nella mia mente … sì … una sola … la rovina che ci portò quel duca assieme alla sua famiglia … lasciò questo piccolo angolo di villaggio a imputridire, tanto da diventare una delle più tetre zone della città, ove morte, criminalità e peccato macchiano ancora adesso un luogo ormai logorato dal male…”
Una figura incappucciata stava scendendo scale di metallo che a ogni suo passo producevano rumori agghiaccianti.
“Fa male … tanto male …” continuava a ripetere “ Li farò a pezzi … eh eh eh … li sterminerò dalla faccia della Terra … eh eh eh …”
Una volta scese le scale e percorso un piccolo corridoio spoglio e macabro, aprì una grande porta arrugginita e camminò fino ad arrivare vicino al suo ospite.
“Ehi ehi ehi! Buona sera, amico mio! Come ti senti?”
Tutto ciò che riuscì a ottenere dal suo interlocutore fu un singhiozzo soffocato.
“Senti, conosci l’espressione ‘di sangue blu’?” il ragazzo parve perplesso “ Sai, quella che si usa per indicare una persona che fa parte della nobiltà? Bhè … questa frase mi ha sempre incuriosito e mi sono sempre chiesta come mai.”
Ne seguì qualche attimo di silenzio, subito dopo l’unico suono udibile fu il rumore metallico di un’ascia già coperta di rosso che veniva conficcata nel tavolino di metallo dove era legata la vittima.
“Allora … vogliamo vedere se il tuo sangue è blu … ?”
“Rinvenuto il cadavere del figlio del duca brutalmente mutilato, tutta la famiglia è in lutto per l’inaspettato rapimento finito nel sangue, il criminale non è stato ancora trovato.”
15 gennaio 18**
Giorni dopo la tragedia il duca trovò una lettera sul suo scrittoio e ne lesse il contenuto:
“IO VI OSSERVO E PRESTO VERRO' A PRENDERVI”
Elsa Kelliber
Subito dopo l’uomo sentì una presenza dietro di lui.
“Sei pronto a morire?”