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Autore: ehjlawrence    24/05/2014    0 recensioni
- Voglio svegliarmi con la consapevolezza che tu sarai al mio fianco -
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Elena's POV
Quella settimana non era stata affatto facile per Elena, era stata assai movimentata e piena di preoccupazioni. Girava voce che Katherine, la ragazza che Elena aveva visto in foto parecchio tempo fa, più precisamente da quando stava con Stefan. Entrambi avevano tante cose da chiarire, da quando il ragazzo aveva lasciato la città per seguire Klaus, il vampiro originale, il loro rapporto era cambiato radicalmente, non erano più i ragazzi uniti di un tempo, ormai molto lontano. Ma nonostante ciò ella voleva riallacciare i rapporti, soprattutto con quello che stava succedendo non potevano dividersi, dovevano aiutarsi l'uno con l'altra, voleva la sua amicizia, anche se questa sarebbe stata un'impresa assai ardua, visti i trascorsi. Così una volta fuori non aveva intenzione di prendere la macchina, anzi aveva proprio voglia di farsi una lunga passeggiata, magari sarebbe riuscita a fare chiarezza e, a pensare ad un possibile discorso da potergli fare una volta essere giunta a destinazione. Ogni tentativo però sembrava vano, ogni qual volta che iniziava il suo ipotetico discorso c'era sempre qualcosa che non andava bene o meglio, sapeva che non sarebbe mai riuscita a dirgli tutto ciò che pensava, anzi molto probabilmente avrebbe fatto scena muta, il tutto era molto più difficile di quello che sembrava. Immersa nei suoi pensieri finalmente, senza nemmeno accorgersene, aveva raggiunto la grande casa di entrambi i fratelli. Si posizionò davanti la porta in legno e dopo aver preso un lungo respiro vi bussò velocemente con le piccole nocche delle mani, aspettando che qualcuno si decidesse ad aprire. Una parte di lei sperava che Stefan non ci fosse, sapeva bene che non avrebbe raggiunto la conclusione che ella voleva, ma dall'altra parte voleva togliersi il peso che si teneva da quando lui aveva fatto ritorno in città.
 
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Damon's POV
Damon era sdraiato sul divano rosso vicino al camino, aveva le braccia incrociate sopra il petto e il bicchiere di cristallo con del hisky e una bottiglia vuota sul tavolo. Molto probabilmente era ubriaco, ma pensava di poterla reggere una sbronza come quella. Aveva troppe cose per la testa,  troppi pensieri accavallati uno sopra l'altro e non capiva cosa volessero dire. Mentre cercava di fare 'ordine in testa' sentì un bussare veloce alla porta. Chi poteva essere ancora? Era stata una giornata piena, non voleva vedere nessuno, quindi cercò di lasciar perderema il bussare continuò, così, con poca voglia e un aspetto pessimo aprì la porta e si trovò una persona che credeva fosse l'ultima che potesse trovarsi là. - Ciao Elena - disse con un sorriso ebete stampato sulla faccia, mentre invitava la ragazza ad entrare in casa.
 
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Elena's POV
 
Aspettò davanti la porta per una manciata di minuti e notando che nessuno aveva intenzione di aprire, decise di bussare nuovamente, aggiungendo più forza ad ogni tocco sul legno di cui era composta l'apposita porta " Probabilmente non ci sarà nessuno." Pensò poi la ragazza roteando velocemente gli occhi, come per osservare ciò che la circondava in quel momento, sbuffando di tanto in tanto; Ma dovette subito ricredersi quando sentì il rumore della maniglia abbassarsi e non appena la porta fu aperta del tutto la ragazza scrutò l'altra figura partendo dai piedi per poi fermarsi a gli occhi glaciali, che l'avevano sempre colpita; Non era esattamente la persona che cercava in quel momento ma, non era di certo dispiaciuta nel vedere Damon, dato che per l'intera giornata non l'aveva ne visto ne sentito. Poco dopo egli la salutò, anche lui sembrava alquanto sorpreso nel vederla ed inoltre emanava anche un certo odore di alcool, aveva bevuto, come al suo solito d'altronde. « ciao anche a te Damon, hai un aspetto orribile! » Esclamò poi la ragazza in risposta, assumendo un'espressione infastidita nel vederlo in quello stato. Poco dopo appena egli la invitò ad entrare non se lo fece ripetere due volte, gli passò accanto e sorridendogli con i lati delle labbra entrò nel grande salotto. Osservando infine la bottiglia di whisky ormai vuota posizionata sul tavolino. Adesso si spiegava la condizione pessima di Damon; Ma chissà perché questo non le suonava affatto una novità.
 
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Damon's POV
Una volta fatta entrare Elena, si chiuse la porta dietro le spalle mentre cercava di non vedere doppio - Ma che dici! Io ho sempre un aspetto magnifico- Disse mentre tornava a sedersi sul divano. Cosa ci faceva lì la ragazza? Sapeva bene la risposta. Cercava Stefan. Non lui. Stefan, il ragazzo che tanto era amato da Eema. Ma cosa aveva il fratello che Damon non aveva? Non riusciva proprio a capirlo. Ora aveva ancora più pensieri per la testa, così si limitò a porle la domanda a cui sapeva già la risposta: Allora, che ci fai qui Elena?
La guardo per poi farle cenno di sedersi accanto a lui sul rosso divano di pelle.
 
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Elena's POV
Una volta essere entrata in quella casa che a lei era sempre piaciuta, aspettò che il ragazzo chiudesse la porta per poi voltarsi per osservare ogni singolo movimento che egli era intento a compiere. Successivamente appena Damon proferì quelle parole ella non poté fare a meno che ridacchiare lievemente. Molto probabilmente anche quello era uno dei tratti del ragazzo che l'avevano di più colpita da quando si conoscevano. Stranamente non lo voleva diverso, le andava bene così com'era; SI certo, a volte non lo sopportava per alcuni atteggiamenti ma, d'altro canto Damon era stato colui che quando Stefan l'aveva lasciata, abbandonando anche la città, non si era staccato da lei neanche un attimo, si era preso cura di lei e per questo la ragazza gliene sarebbe stata sempre riconoscente. Forse era anche grazie a lui se adesso non pensava più a Stefan, o meglio diverse volte capitava visto che ella aveva davvero provato amore nei suoi confronti, ma non riusciva quasi più a vederlo come un suo ipotetico ragazzo, non in quel momento. - Sempre Disse in seguito alla sua affermazione, con tono ovviamente sarcastico, mischiato allo scherzo. Ovviamente non aveva affatto ragione, lei lo conosceva fin troppo bene, sapeva che quando c'era un problema l'unico modo che lui aveva di sfogarsi era scolandosi un'intera bottiglia di whisky. Appena vide che il ragazzo prese posto nel divanetto in pelle, Elena avanzò di qualche piccolo passo, per avvicinarsi, ma si bloccò nel momento in cui le porse quella domanda. Doveva anche aspettarsela, dato che era entrata senza dare spiegazioni. « In realtà volevo chiarire alcune cose con Stefan, ma, a quanto pare lui non c'è. Quindi rimanderemo il tutto.» Rispose infine con tono sincero. Sperava solo di non averlo in qualche modo ferito, facendolo sentire la seconda scelta, cosa che non voleva assolutamente. Alla fin fine voleva semplicemente chiarire lo strano rapporto che si era andato a creare con il fratello niente di più, niente di meno. Lo fissò per qualche istante e notando il suo cenno con il capo andò a prendere posto in quel divanetto accanto a lui, aspettando una possibile risposta.
 
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Damon's POV
Ovviamente -Disse con tono realmente dispiaciuto e allo stesso tempo scocciato. Mai che venisse per lui, era sempre stato la seconda scelta, anche per Katherine. Forse era quello che lo faceva stare male, ma non ne era certo. Quando Elena si sedette a fianco a lui si avvicinò a lei in modo da poterla sentire con lui. Non capiva neanche il senso di questa azione, ma sapeva che era innamorato di lei, e quindi lei doveva essere sua. Ora doveva solo scoprire come. - Mi spiace, ma Stefan non c'è, ma ci sono io in compenso. - Disse divertito per poi mettere un braccio intorno alle spalle della ragazza e avvicinarla ancora di più a lui.
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Elena's POV
Notò subito il tono dispiaciuto usato dal ragazzo, lo conosceva fin troppo bene e sapeva che dicendogli il reale motivo della sua visita a casa Salvatore, si sarebbe sentito messo al secondo posto per l'ennesima volta. Voleva giustificarsi, dirgli che doveva solo chiarire con Stefan per il semplice fatto che voleva rimanere in buoni rapporti con lui, dato tutto quello che succedeva a Mystic Falls, che non era il periodo giusto per comportarsi da bambini per ciò che era successo in passato. Ma come poteva dirgli che ormai i suoi sentimenti erano cambiati? Come poteva dirgli che per lei, Damon non era affatto la seconda scelta? O per lo meno non dopo quello che entrambi avevano passato; Come poteva dirgli che i suoi sentimenti nei suoi confronti stavano cambiando? Era forse amore? Ci pensava in continuazione ma non riusciva a darsi una risposta sicura, l'unica cosa che sapeva era che quando stava con lui, si sentiva protetta, al sicuro. E di certo ciò non avrebbe potuto dirglielo, l'avrebbe messo in difficoltà, l'avrebbe fatto sentire in colpa nei confronti di Stefan e l'unica cosa che non voleva era dargli altri pensieri. Probabilmente un giorno l'avrebbe fatto, si sarebbe liberata di quel peso che si teneva dentro, avrebbe fatto chiarezza e avrebbe fatto sparire quella confusione che incombeva nella sua mente. Poco dopo una manciata di secondi il ragazzo si avvicino a lei e non appena proferì la sua ultima frase, Elena non poté fare a meno che sorridere istintivamente, come se fosse una cosa quasi normale. « Vorrà dire che dovrò accontentarmi. » Disse poi in risposta con tono ovviamente scherzoso, quasi come quello che aveva usato lui in precedenza. Alla fine non le dispiaceva affatto passare del tempo con il ragazzo, anzi non poteva che farle piacere. Magari quel pomeriggio le sarebbe stato d'aiuto. Successivamente Damon portò il suo braccio sulla spalla della ragazza seduta al suo fianco, come per farle cenno di avvicinarsi, ella si spinse verso di lui, avvicinandosi un po' di più, rimanendo con lo sguardo fisso al volto del ragazzo, soffermandosi sugli occhi, quegli occhi tanto glaciali quanto belli.
 
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Damon's POV
Ormai erano davvero vicini, se si fosse sporto ancora l'avrebbe potuta baciare. E forse l'avrebbe anche fatto. Se fosse stato sobrio. Invece iniziava sempre a dire cavolate sotto l'effetto dell'alcool. Stavolta cercò di trattenersi. Sentiva lo sguardo fisso di Elena nei suoi occhi e sentiva perfettamente il suo respiro, era fresco in confronto a quello di Damon, e aveva un buon profumo come al solito. Le passò lentamente una mano tra i capelli scuri e morbidi e le accarezzò la guancia rosea. Le fece un sorriso da ebete, come quello fatto poco prima. Essendo sbronzo non riusciva a fare uno dei suoi sorrisi conquistatori. Ma sapeva di andare bene così. Aveva autostima e sapeva che anche con un sorriso ubriaco piaceva ad Elena. Però sapeva che avrebbe rovinato tutto, quindi fece per alzarsi, nom avrebbe voluto dire cavolate.
 
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Elena's POV
Erano davvero vicini. Così vicini che sarebbe potuto scattare anche un bacio, non che questo alla ragazza potesse dispiacere, anzi tutt'altro. Diverse volte le tornava in mente l'idea delle loro labbra unite e anzi che scacciare via i pensieri preferiva stare in quel piccolo mondo dove esistevano solo loro due. Si stava forse innamorando di Damon? Questa era la domanda che si poneva da un paio di settimane, data la confusione. Se glielo avrebbero chiesto qualche mesetto fa avrebbe risposto che sarebbe stata una cosa totalmente impossibile, che non avrebbe mai potuto provare qualcosa per un ragazzo così diverso da lei. E adsso invece? Adesso non avrebbe saputo dare alcuna risposta. Forse quello che la stava facendo innamorare era il fatto che nonostante fossero così diversi lei non lo volesse diverso, le piaceva realmente per com'era. Si fissarono per qualche istante facendo regnare il silenzio, i loro respiri aumetavano, poi il ragazzo le passò una mano fra i capelli, toccando in seguito le sue piccole guancee rosee. Elena al suo tocco non potè fare a meno che sorridergli debolemente, con i lati delle labbra. Solo con quella carezza si sentiva a suo agio, sentiva le guancie accaldarsi. Forse si sentiva in imbarazzo vista la vicinanza. Imbarazzo però destinato a durare poco dato che il ragazzo continuando a stare zitto decise di alzarsi. « E adesso dove vai? Non ti sembra di aver bevuto abbastanza? » Chiese lei retoricamente, con tono quasi dispiaciuto, in realtà non voleva che lui si allontanasse, non in quel momento. Sapeva che non era del tutto sobrio, che magari avrebbe detto o fatto qualcosa che non pensava o sentiva realmente ma voleva comunque averlo li, accanto a lei.
 
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Damon's POV
Penso - Disse alzandosi e prendendo la bottiglia di whisky vuota, per poi riportarlo nello scaffale apposito e passarsi una mano tra i capelli - Di avere bisogno di una doccia - Guardò di sfuggita la ragazza notando che forse era preoccupata per lui, forse per una volta non era la seconda scelta forse quel piccolo gesto l'aveva conquistata, ma non riusciva a capirlo, non in quello stato. Così si diresse barcollando verso la camera da letto, si tolse la maglia scura e tornò da Elena. -  Aspettami qua, ci metto poco - Esitò un po' prima di decidere se farlo o no, ma si  avvicinò al viso della ragazza, si piegò verso di lei, le prese il mento con un dito e le diede un bacio sulla fronte. Era un segno d'affetto, forse d'amore, ma lo faceva stare bene. Poi, senza dire niente, andò verso il bagno e aspettò una qualche reazione della ragazza.
 
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Elena's POV
Scrutò con attenzione ogni singolo gesto che il ragazzo era intento a compiere in quel momento. Posò perfino la bottiglia di whisky nello scaffale insieme alle altre, un gesto che non aveva poi così tanto senso dato che di bottiglie proprio in quella casa non ne mancavano, anzi a quanto pare i fratelli Salvatore erano abbastanza forniti di queste cose. In seguito ai suoi strani gesti, Damon tornò a guardare la ragazza, proferendo quelle parole con il classico tono di una persona per niente sobria, ma che stranamente aveva anche ragione. Forse una bella doccia sarebbe stata il rimedio migliore per farlo ragionare forse un po' di più. - Lo penso anche io, credo ti farebbe bene. - Aggiunse la ragazza con tono apprensivo, anche se non troppo ovviamente. Non era di certo un bello spettacolo vederlo in quelle condizioni, non per lei. Si preoccupava per le persone a cui teneva e, lui stranamente era una di quelle persone. Sapeva bene che quando arrivava a scolarsi un'intera bottiglia di whisky c'era qualcosa sotto, che non lo avrebbe fatto senza una ragione. Successivamente Damon si recò nella sua camera tornando poi in salotto privo della sua classica maglia nera. Elena lo scrutò attentamente senza aprire bocca, non sapeva che dire in determinati casi, si sentiva quasi bloccata ma poi quando il ragazzo si avvicinò a lei alzandole il viso per poi stamparle un bacio sulla fronte, la ragazza tirò un profondo respiro, credeva che le avrebbe dato il famoso bacio che probabilmente entrambi aspettavano, ma quando non lo fece non ci restò male; Se doveva succedere, doveva essere sentito, lui doveva farlo perché lo voleva e non perché era spinto dall'essere ubriaco per poi non ricordarsi più nulla il giorno dopo. «Tranquillo, ti aspetterò qui.» Concluse poi in risposta con un filo di voce. Conosceva i rischi che correva rimanendo li con lui, ma ciò non la spaventava affatto, anzi in quel momento non voleva trovarsi in nessun altro posto che non fosse quella casa con Damon come compagnia, in quel momento non desiderava altro. 
 
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Damon's POV
Poteva essere ubriaco quanto voleva, ma era impossibile non notare il dispiacere nella voce della ragazza. Che si aspettasse qualcosa da lui? Da quando Elena aveva messo piede in casa fiumi di domande gli avevano invaso il cervello. Forse avrebbe dovuto bere di più, ma se lo avesse fatto non avrebbe nemmeno riconosciuto la ragazza. Si sciacquò la faccia, forse avrebbe scacciato questi pensieri e le sue future azione sarebbero state più pensate. Quasi fosse stata magia, il che non si poteva escludere, si era sentito meglio. Aveva ancora i postumi della sbronza, ma era perfettamente riacquisto il controllo delle sue azioni. Così si asciugò la faccia e imprecò con un 'Vaffanculo' e andò dalla ragazza. Una volta lì, le prese il viso con le mani e la baciò. Entrambi aspettavano quel bacio, forse dal primo momento che si erano incontrati oggi. Fu un bacio lento, deciso e passionale, e forse dopo si sarebbe sentito in colpa per aver baciato la ragazza che piaceva al fratello, ma se ne fregava, si era tolto un peso che aveva da troppo ormai e ne era felice di averlo fatto.
 
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Elena's POV
Appena il ragazzo se ne andò in bagno, Elena rimase per qualche istante con lo sguardo fisso nel vuoto, molto probabilmente stava approfittando della sua assenza per riflettere su ciò che sarebbe successo nei giorni a seguire; Ma dopo una manciata di minuti, vedendo che Damon non faceva ritorno si alzò dal divanetto in pelle iniziando a fare avanti e indietro come per mandare via i brutti pensieri e trovare qualcosa da fare per non annoiarsi. Si posizionò davanti ad un grande scaffale, dove il ragazzo precedentemente aveva riposto la bottiglia ormai vuota, rimase ad osservare tutti gli alcolici per qualche istante, poi però decise di voltarsi, trovandolo li, un po' distante da lei. Quasi sicuramente si era sciacquato la faccia, magari la sbronza era quasi finita e quindi qualunque cosa avrebbe detto, sia giusta che sbagliata, non avrebbe potuto giustificarla in alcun modo. Rimasero a fissarsi dritti negli occhi per qualche istante, senza proferire parola e quando lei si decise ad avanzare di qualche piccolo passo verso di lui, egli era ormai davanti a lei e dopo averle afferrato il volto, le loro labbra si ritrovarono unite. Finalmente era arrivato il bacio tanto atteso da entrambi. Uno di quei baci che riescono a togliere il fiato, all'inizio lento, aggiungendo sempre un po' di passione. La ragazza attendeva da tanto quel momento anche se non glielo aveva mai confessato, o meglio non riusciva nemmeno a confessarlo a se stessa. Non riusciva ad ammettere che il ragazzo bello e dannato era riuscito a farle perdere la testa, senza che se ne accorgesse. Ma dopo questo bacio che sarebbe successo? Entrambi gli avrebbero dato una certa importanza oppure avrebbero fatto finta di niente? E Stefan? Quello era forse il problema principale, il ragazzo era ancora innamorato di Elena, non l'avrebbe presa bene. Per una buona volta però ella decise di non pensare a nulla, nemmeno ai sensi di colpa, aveva bisogno di quel bacio in quel momento, era da fin troppo tempo che lo aspettava e di certo non avrebbe rovinato il momento con le sue paranoie mentali. Non voleva interrompere quella magia che si era creata per parlare di Stefan. - Damon -  Mormorò con le labbra ancora attaccate alle sue, accarezzandogli il collo ormai quasi del tutto asciutto. Riuscì a dire solo quelle parole, solo il suo nome, adesso non sapeva che fare, che dire. Sperava solo che questo gesto era stato fatto solo perché lo voleva realmente dato l'amore che provava verso i suoi confronti. Sperava che lei non era una fra tante, che non si sarebbe pentito di averlo fatto; Che non era ancora troppo ubriaco per poi scordarsi tutto.
 
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Damon's POV
Sentendo il suo nome si staccò lentamente dalle sue labbra e le sorrise leggermente. - Volevo rischiare - Sussurò piano accarezzandole con la mano destra i capelli, lasciando la mano sinistra sulla sua guancia e senza distogliere lo sguardo. Aveva atteso tanto quel momento, e ora che l'aveva fatto si sentiva più libero. Però ora affiorarono troppi pensieri. C'era Stefan a cui pensare. C'era un dubbio su di loro: cosa sarebbe successo tra loro? Sarebbero diventati una coppia o avrebbero fatto finta di niente? Forse aveva paura ma di cosa? Di perderla? Che venissero a sapere del bacio? Troppe domande senza risposte. Ora però non aveva voglia di pensarci, voleva godersi il momento. Voleva rimanere lì con lei. Forse l'amava, forse lei ricambiava e forse sarebbero stati insieme. Ma c'era troppo da pensare. Lui preferiva agire. Lui agiva.
 
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Elena's POV
Dopo aver pronunciato il suo nome le loro labbra si staccarono del tutto rimanendo comunque a pochissimi centimetri di distanza. Entrambi si guardarono dritti negli occhi senza proferire parola, forse in quel momento non c'era poi così tanto da dire, o meglio il da dire c'era ma nessuno dei due voleva rovinare il momento che a quanto pare aspettavano da un bel po' di tempo. Poco dopo il ragazzo cercò di giustificarsi, facendo nascere un involontario sorrise nelle piccole labbra di Elena. Un sorriso che non era per niente forzato, anzi in quel momento non poteva fare a meno che essere felice, per una buona volta in vita sua lo era sul serio e la causa era Damon, il ragazzo insopportabile, tremendamente bello e dolce solo con chi lo meritava e capace di essere diverso, di amare realmente una persona nonostante continuasse ad affermare che amare fa solo male. « Sono contenta che tu l'abbia fatto. » Rispose con un filo di voce rimanendo vicina al suo volto, una vicinanza che permetteva anche i respiri altrui; Facendo scendere le mani che prima si trovavano sul suo collo nel petto, abbassando per un piccolo istante lo sguardo. Dopo tanto tempo aveva fatto qualcosa perché lo sentiva davvero, senza rifletterci più e più volte. Non voleva avere rimpianti e in quel momento essere così a contatto con il ragazzo era l'unica cosa che desiderava. Provava forse amore nei suoi confronti, dopo quel bacio? Questa era una delle tante domande che si poneva in continuazione, domanda che però fu interrotta da un pensiero ancor più grande il cui nome era Stefan. Non si sentiva di certo in colpa per averlo fatto, ma sapeva bene quanto il ragazzo ci tenesse a lei e sapeva anche che non l'avrebbe presa nel migliore dei modi. « E adesso? » Chiese infine alzando nuovamente lo sguardo ai suoi occhi, pentendosi subito dopo di quello che aveva detto, dandosi continuamente della stupida per ciò che aveva detto. Non voleva di certo rovinare quel magico momento che si era andato a creare, ma aveva bisogno di alcune risposte, aveva bisogno di sapere come si sarebbero comportati entrambi dopo quel bacio. Voleva assolutamente sapere cosa sarebbero diventati. Sarebbero rimasti semplici amici? Oppure una coppia pronta ad affrontare il giudizio comune?
 
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Damon's POV
Al sentire quella domanda lui capiva di doverle dare una risposta ferma e decisa. - Adesso dovrai scegliere tra me e mio fratello, ma sappi che, chiunque tu scelga, uno dei due ne rimmarrà ferito. - Voleva essere sincero su questa questione, forse avrebbe scelto Stefan, il più delle volte era successo e lui aveva sempre represso i sentimenti. Ma stavolta non sarebbe stato così, stavolta si sentiva di avere la meglio sul fratello. Lui non si faceva vedere da settimane, mentre Damon era sempre stato accanto ad Elena, voleva una risposta e la voleva presto, non avrebbe aspettato e non si sarebbe pianto addosso per una risposta negativa. Non era da lui. Così continuò a tenere lo sguardo fisso su gli occhi scuri della ragazza in attesa della risposta decisiva.
 
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Elena's POV  
In quella stanza regnò il silenzio più totale,come se in casa non fosse presente nessuno. Silenzio che era destinato a durare poco, dato che poi il ragazzo si decise a proferire parola, dicendo quella frase che tanto turbava Elena nelle ultime settimane. Una frase giusta, una frase che era destinata ad arrivare prima o poi, dato il rapporto che si era andato a creare fra di loro nelle ultime settimane, più precisamente da quando Stefan aveva lasciato la città non facendosi sentire per giorni e giorni. Elena adesso si trovava davanti ad una scelta, quella scelta che si portava dietro settimane.Quella scelta doveva farla per il suo bene, ma soprattutto per non essere egoista con i ragazzi. Non poteva di certo tenerseli entrambi e continuando con la sua confusione avrebbe fatto del male anche a loro. Ci teneva fin troppo ad entrambi, lei non era Katherine, non voleva giocare con nessuno dei due e nonostante uno dei due ci sarebbe rimasto male, lei avrebbe comunque provato a far nascere un'amicizia, un impresa che in quel momento si presentava davvero difficile. Per un attimo non disse nulla, continuava a pensare e ripensare a tutto ciò che aveva passato con entrambi. Da una parte c'era Stefan e l'amore che aveva provato in passato, un amore incondizionato a tal punto che nonostante tutto sarebbe stata disposta a stare al suo fianco, o per lo meno questo era quello che affermava di provare un paio di mesi fa, quando lui era ancora li con lei. E dall'altra parte c'era Damon, il ragazzo dannatamente insopportabile, capace di irritare chiunque. Ma anche quel ragazzo che le era stato sempre accanto, senza mai lasciarla un attimo, sempre pronto a proteggerla soprattutto quando il fratello l'aveva abbandonata. Era il ragazzo che aveva sofferto tanto, che si era sentito messo al secondo posto da tutti coloro che lo circondavano. Il ragazzo che cercava di non provare nulla, ma che in realtà aveva un cuore grande quanto una casa. Lei non voleva più farlo star male, non voleva più farlo sentire al secondo posto, e lo sceglierlo non sarebbe stata solo gratitudine anzi, si stava mettendo in gioco e per una volta non stava avendo paura di sbagliare, era convinta della sua scelta e in quel momento la sua scelta era lui. Così si allontanò lievemente indietreggiando di qualche piccolo passo e guardandolo negli occhi prese un profondo respiro. «Sai una cosa? É vero, devo scegliere, basta giocare, basta giri di parole, basta confusione. Tu, sì, proprio tu sei il ragazzo imperfetto, con un carattere orribile, capace di far perdere la pazienza a chiunque. Prendi sempre le decisioni sbagliate, decidi anche per me. Ma devo essere ssincera,  non mi dispoace averti incontrato. Non , mi dispiace affatto l'essermi innamorata di te Damon.» Disse tutto d'un fiato rimanendo con gli occhi fissi su di lui, finalmente si era tolta quel peso che si portava dentro da tanto tempo.
 
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Damon's POV 
Sentendo quelle parole capì finalmente di essere sinceramente innamorato di lei. Uno dei suoi più splendidi sorrisi si stampò sulle labbra di Damon, felice della risposta che gli aveva appena dato la ragazza. Per una volta non veniva posto in seconda scelta. Lui aveva sempre amato Elena, ma doveva sempre lasciare il posto al fratello, si era sempre fatto da parte. Finalmente Elena aveva detto ciò che sentiva e lui si sentiva felice e felice veramente. Poteva avere la ragazza che amava, poteva amare Elena e l'avrebbe fatto. - Anche se tutti gli aggettivi che hai usato sono totalmente falsi -   Ovviamente il tono usato era totalmente ironico, perché sapeva perfettamente di non essere proprio un ragazzo gentile e altruista. - Sappi che non ho mai smesso di amarti dal primo giorno che ti ho vista. - Mentre diceva quelle parole non distolse nemmeno per un secondo lo sguardo dalla ragazza. Il contatto visivo era quello che, in quel preciso istante, contava di più, poichè si poteva capire se si dicesse la verità. Lui con Elena era sempre stato sincero e non avrebbe smesso ora di certo.
 
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Elena's POV
Dopo aver fatto la sua parte in quella situazione, aspettò una qualche reazione o risposta da parte del ragazzo. Dal sorriso spuntatogli poco dopo capì che sentendo quelle parole l'aveva reso felice, com'era giusto che succedesse. Notò subito la sua espressione meravigliata, notò la sua gioia nel sentirsi messo per una buona volta al primo posto dalla ragazza che amava come non era successo in passato. L'intento di Elena era anche quello, non si meritava più di soffrire nonostante il suo carattere assai difficile, adesso era arrivato il loro momento e nessuno avrebbe potuto rovinarlo, nemmeno il ritorno di Stefan. Lei avrebbe sempre messo in chiaro le cose, non aveva più alcuna intenzione di sentirsi confusa, o in colpa per una scelta che evidentemente la faceva stare bene, che la faceva sentire viva come ormai non succedeva da parecchio tempo. Così non appena lui disse le prime parole ella non poté fare a meno che ridacchiare lievemente allargando a poco a poco i lati delle labbra. Nonostante tutto era sempre il solito e lei ne era innamorato soprattutto per quello, non lo voleva assolutamente diverso. « Io invece dico che questi aggettivi sono veri  Disse poi la ragazza mantenendo anche lei un tono ironico come quello usato precedentemente dal ragazzo. Poco dopo appena lui continuò a parlare, Elena avanzò verso di lui a piccoli passi così da poterlo guardare meglio, per poter fissare quegli occhi, che avrebbe guardato per l'eternità e quelle labbra che avrebbe sempre baciato senza mai staccarsi. Aveva davvero perso la testa per il ragazzo senza nemmeno accorgersene, senza accorgersi del sentimento smisurato che continuava a crescere da ormai diverso tempo. Successivamente non appena concluse il discorso, ammettendo i suoi reali sentimenti per la ragazza, ella fece comparire sulle sue labbra un piccolo sorriso da ebete. Era felice, per davvero, e il tutto era merito di Damon. Con quelle parole l'aveva resa la ragazza più contenta del mondo, aveva fatto in modo che dopo tutto quello che aveva passato lui in passato risvegliasse i sentimenti. Adesso anche lui era capace di amare, di amarla. « Ti amo anche io. » Concluse infine con un filo di voce, portando la sua piccola mano sulla guancia sinistra del ragazzo, accarezzandogliela delicatamente; Rimanendo a poca distanza da suo volto, scrutandolo con attenzione in ogni minimo dettaglio, tornando poi agli occhi glaciali, avendo sempre la costante di perdersi al loro interno. Cosa che le era successa solo con il ragazzo in questione.
 
 
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Damon's POV
Finito di parlare aspettò di ascoltare ciò che aveva da dire Elena, e rimase felice quando sentì le parole 'ti amo'. Accarezzò la mano che la ragazza aveva posato sulla guancia di Damon per poi avvicinarsi a lei e, senza distogliere lo sguardo, le sorrise dolcemente. - E ora sarai la mia ragazza? - Disse quelle parole dolcemente, ma anche con timore per una risposta negativa da parte della ragazza, anche sapendo che magari avrebbe risposto di sì. Per una volta non si sentiva in colpa per aver agito alle spalle del fratello, perché l'aveva fatto per una 'giusta causa'. L'avrebbe fatto anche Stefan dopotutto, quindi non doveva preoccuparsi più di tanto. Ora l'unica cosa di cui doveva preoccuparsi era la risposta di Elena. Sarebbe stata positiva o negativa?
 
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Elena's POV
Sapeva bene di aver proferito delle parole assai importanti quanto profonde. Delle parole che non si dicevano mica tutti i giorni, avevano un certo valore. O per lo meno Elena glielo attribuiva, era da parecchie settimane che rifletteva su un possibile sentimento così grande per il ragazzo e adesso che era arrivata alla conclusione della sua confusione era certa di ciò che provava quando stava a contatto con lui. E adesso poteva benissimo affermare che si trattava di amore. Non un'amore qualunque, una amore che riesce a togliere il fiato, un'amore così terribilmente imperfetto ma capace di affrontare tutte le difficoltà. SI perché lei sapeva che con lui al suo fianco sarebbe riuscita ad affrontare tutto e tutti; Sarebbe anche stata capace di andare oltre l'opinione comune, dato che molti delle persone che la circondavano la vedevano meglio con Stefan, pensavano che con Damon non sarebbe durata a lungo, che avrebbe sofferto. Ma a lei tutto ciò non importava molto, voleva mettere tutto in discussione per lui e, se un giorno sarebbe finito beh, ci aveva provato, non avrebbe vissuto con alcun rimpianto. Poco dopo il ragazzo le fece quella domanda, come se non sapesse la risposta che a quanto pare dopotutto era anche scontata visto ciò che era successo poco prima. « E sentiamo, tu cosa vorresti? » Replicò poi la ragazza con un'altra domanda, usando una sottile ironia in quel tono. Era ovvio che sarebbe stata la sua ragazza o, per lo meno era quello che lei desiderava più di ogni altra cosa. Se non avrebbe voluto stare con lui, non avrebbe ammesso i suoi sentimenti dopo così tanto tempo. In quel momento Stefan era anche scomparso dalla sua mente, nessun senso di colpa incombeva dentro di se. In quel momento l'unica cosa importante erano loro e quello che stava accadendo fra di loro, l'evolversi del loro rapporto era il suo pensiero principale. Non voleva pensare a niente, non voleva preoccuparsi del dopo, del come avrebbero fatto, voleva semplicemente godersi il momento, con lui.
 
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Damon's POV
- Io voglio... - Lo disse con un tono allegro e scherzoso, lasciando un pizzico di suspance mentre avvicinava il corpo della ragazza al suo. La guardò negli occhi e continuò. -  Io voglio te al mio fianco. - Dette queste parole riprese dolcemente il viso della ragazza e le lasciò un bacio a fior di labbra, sorridendo poi dopo aver lasciato quelle labbra che non avrebbe mai voluto lasciare. Ormai nessun pensiero gli vagava più nella mente. Grazie a quel bacio che si erano dati dei minuti prima si era liberato da tutti i pensieri, positivi e negativi che si era fatto vedendo e parlando con Elena.
 
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Elena's POV
Dopo avergli posto quella domanda, Elena attese una risposta dal ragazzo e, la voleva in fretta dato che sentiva l'ansia aumentare, la cosa più brutta che sarebbe potuto accaderle e che Damon non avrebbe dato importanza a tutto ciò che era successo, alle frasi dette in precedenza. Ma sapeva bene che non era il tipo di ragazzo che conosceva, non uno che mentiva così spudoratamente su dei sentimenti. Così appena iniziò a parlare per poi interrompersi avvicinandosi sempre di più a lei, Elena sentiva le farfalle allo stomaco.. No, anzi no, non le farfalle, gli elefanti. Non sapeva cosa dire e come lui avrebbe continuato quella frase. I secondi che continuavano a passare sembravano lunghe ore e, lei mai si era sentita in quel modo, mai si era sentita così pesantemente pesante, nemmeno per gli esami di terza media. Quello era più di un esame, dalla sua frase sarebbe cambiato tutto fra di loro, o negativamente o positivamente. Stava per aprire bocca come per interrompere quell'attesa che sembrava non voler finire mai, quando però venne interrotta dalla voce del ragazzo che ormai teneva il suo corpo attaccato a quello della ragazza difronte a lui. E appena completò la frase con quelle parole terribilmente dolci, Elena non poté fare a meno che sorridere ampiamente, facendo diventare gli occhi quasi lucidi per l'emozione. Non poteva desiderare di meglio; Aspettava quelle frasi da fin troppo tempo e adesso che finalmente sarebbero stati liberi di essere una coppia si sentiva finalmente completa. Passarono pochissimi secondi quando il ragazzo le prese il viso per poterle stampare un bacio, così dolce e caldo facendo calmare i famosi elefanti che prima vagavano nello stomaco di Elena. « Mi hai fatto passare due minuti infernali. » Mormorò con tono divertito sulle labbra del ragazzo per poi dargli un altro bacio. Non aveva alcuna intenzione di staccarsi, così gli circondò il collo con il suo piccolo braccio e alzandosi lievemente sulle punte si staccò anche se a malincuore rimanendo comunque a pochissima distanza dal suo volto, fissandolo dritto negli occhi. Il fratello Salvatore era riuscito a conquistarla, ce l'aveva fatta pure bene e adesso entrambi erano pronti ad affrontare il mondo che li circondava fuori, senza vergognarsi o sentirsi in colpa di qualcuno.
 
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Damon's POV
-  Addirittura infernali? - Sentendo le parole della ragazza si era messo a ridere, ovviamente una piccola risata, di certo non si rotolava a terra dalle risate. Ma aveva capito benissimo chr intendesse dire: aveva aspettato una risposta a lungo e quindi era complicato restare calmi. Le posò le mani sui fianchi e la guardò attentamente. Ora lei poteva essere sua? - E tu invece cosa vuoi? - Sorrise mentre le poneva la domanda. Voleva sentire la sua risposta, Damon si era esposto, ora toccava a lei, ma sapeva che per lei era più facile. L'aveva osservata varie volte con Stefan e si era reso conto che la ragazza riusciva ad esporre dei sentimenti che lui neanche aveva mai provato forse. Per una volta non si sentiva all'altezza? " Damon salvatore è sempre all'altezza della situazione " pensò fra se e se. Ma allora cos'era?
 
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Elena's POV
Appena il ragazzo le pose quella domanda con tono ovviamente quasi divertito vista la sua affermazione fatta in precedenza, Elena annuì velocemente con il capo facendo ricadere una piccola ciocca di capelli nel suo volto che spostò subito dopo portandosela nuovamente dietro l'orecchio per poi poggiare entrambe le mani al suo collo. Poi non appena lui la prese dai fianchi, la ragazza non poté fare a meno che sussultare lievemente come succedeva ogni volta che lui la sfiorava a toccava. Quelle mani erano grandi, calde e delicate anche se a primo impatto non poteva sembrare possibile, ma intanto ogni volta che si trovavano così vicini ella non poteva fare a meno che sentirsi protetta, al sicuro da tutti. Perché si, sapeva che Damon ci sarebbe sempre stato per lei, sempre. Sapeva che lui l'avrebbe protetta da tutti e tutto e che mai l'avrebbe abbandonata, o lasciata sola. Molto probabilmente l'aveva capito nel momento in cui il ragazzo iniziò a prendersi cura di lei quando Stefan l'aveva lasciata completamente sola, senza farsi ne vedere ne sentire. Poco dopo egli le fece una domanda, una domanda sciocca, che avrebbe ricevuto una risposta assai scontata ma, a quanto pare lui voleva sentirselo dire, magari sarebbe stato un tantino più felice di quello che non era già. Lui si era esposto e adesso toccava a lei, dopotutto era anche giusto. Così potò il palmo della sua piccola mano e accarezzandogli la guancia lo fissò dritto negli occhi, accennando un piccolo sorriso. « Voglio svegliarmi la mattina con la consapevolezza che tu sarai al mio fianco » Rispose infine con un filo di voce avvicinandosi sempre di più al suo volto, facendo sfiorare le loro labbra, in modo tale che essi avessero la possibilità di sentire il respiro dell'altro, una sensazione assai bella e piacevole. In quel momento si sentiva quasi diversa, si sentiva come una ragazzina alle prese con la sua prima storia d'amore, quando non riusciva a capire bene cosa fosse l'essere innamorati di qualcuno. Anche se lei in passato aveva provato un grande amore per il fratello, questa volta era tutto diverso. Magari cominciava proprio in quel momento il vero innamoramento, quando nonostante le ferite sul cuore, i rischi e la paura di stare nuovamente male lei voleva provarci, mettere in discussione tutto solo per lui e per quell'amore che agli occhi degli altri poteva anche essere impossibile. Ed entrambi ce l'avrebbero fatta a superare tutti gli ostacoli che si sarebbero creati in futuro?

 
 
         ***SPAZIO AUTRICE***
HELLO PEOPLE!
vorrei specificare che questa shot non è solo mia, ma è stata scitta anche da una mia amica, 
ed è stato un parto per entrambe lol
comunque, vi piace? Io amo la Delena, quindi spero di sì ahahah
lasciateci una piccola recensione, dicendoci, magari, quale è 
a vostra parte preferita e perchè.
love you.
 
  
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