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Autore: Evil Devil    25/05/2014    3 recensioni
Il passato dei personaggi di Hellboy è sempre molto nebuloso così, un pò inventando e un pò cercando su Internet, ho cercato di ricostruire ciò che erano prima di diventare agenti del B.P.R.D.
I capitoli saranno così suddivisi:
1 Johann Krauss
2 Abraham Sapien
3 Elizabeth Sherman
4 poi si vedrà...
Beh, buona lettura!!
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ecchime!! Sono tornata! Scusate il ritardo...

Sono nata nel 1962 a Kansas City.
Ricordo ben poco dei miei primi anni di vita: genitori religiosi fino a sfiorare il fanatismo, un fratellino dispettoso con quattro anni meno di me, vita tranquilla.
Ma dopo il mio decimo compleanno tutto cambiò...
Un giorno rubai un giocattolo a mio fratello e lui mi diede uno schiaffo e disse di odiarmi.
Ovviamente non sapeva nemmeno cosa volesse dire, era solo arrabbiato, ma io la presi malissimo e mi chiusi in camera.
Mi misi a piangere e di colpo tutto il mio corpo diventò caldissimo e le mie mani presero letteralmente fuoco, senza scottarsi.
All'epoca attribuii l'avvenimento ad una specie di punizione divina per i miei peccati, i miei genitori mi avevano abituata così...che stupida, come se Dio si preoccupasse di punire tutte le ragazzine che tolgono i giocattoli ai loro fratellini!!
Per un po' andai avanti bloccando i miei poteri con un misto di preghiera e semplice forza di volontà e, inaspettatamente, bastò!
Come curare un moribondo con un'aspirina, praticamente.
Nel 1973 fui invitata alla festa del ragazzino di cui ero perdutamente innamorata, nonché mio vicino di casa.
Ero al settimo cielo!
Mi vestii con l'abitino più grazioso che avevo e mi feci le codine, che mi aveva detto che gli piacevano tanto.
La festa stava per finire quando io mi avvicinai a James, questo era il nome del ragazzo, per dichiarargli tutto il mio amore.
Lui si mise a ridere e mi tirò con forza le mie codine, dandomi della stupida e della pazza.
Piangevo e tutto cominciava prendere fuoco, gli invitati sembravano inorriditi e qualcuno mi lanciò perfino qualcosa...
Non riuscii a frenarmi.
Un'esplosione,
un botto fortissimo,
tutto in cenere.
Svengo sempre quando i poteri sfuggono al mio controllo, così, quando mi svegliai, ero in una stanza di ospedale ignifuga, con attorno delle persone che borbottavano qualcosa sul l'essere rimasta illesa nell'esplosione, su dei misteriosi poteri, sulla mia famiglia.
Erano morti.
Erano morti tutti: i miei genitori, mio fratello, tutti i miei amici, l'intero isolato era ridotto in cenere.
Dei tizi con la sigla B.P.R.D. stampata sulle giacche discutevano animatamente con mia zia Polly e mio zio Herman.
Volevano tenermi con loro, ma i miei zii protestavano dicendo che io ero sotto la loro custodia e ottennero il permesso di portarmi a casa loro.
Erano convinti che non fossi io la causa dell'incendio.
Sfortunatamente avevano torto ed io mi premurai di dirglielo, dicendo che mi sarei impegnata a controllare i miei poteri...loro si rifiutarono di crederci, ma i miei "attacchi" divennero sempre più frequenti e si dovettero arrendere all'evidenza.
Quello che non mi aspettavo era che, appena scoperto che ero stata veramente io, mi mandassero al B.P.R.D., da quei signori in giacca e cravatta tanto esperti di sovrannaturale.
Anche per loro la soluzione più logica e sicura era rinchiudermi in una stanza antincendio e non mettermi in contatto con nessuno, tranne gli scienziati muniti di tute ignifughe.
L'unico a provare un po' di compassione era il prof. Trevor Bruttenholm, il capo del dipartimento nonché massima autorità come studioso dell'occulto.
Ogni tanto veniva a parlarmi, ovviamente con una tuta addosso, ed era gentile e cordiale ma si capiva che mi considerava diversa...ma almeno si preoccupava per me.
Potendo entrare in contatto solo con dei cervelloni in scafandro andai in depressione, convincendomi di essere un pericolo per tutto e per tutti.
Forse, se non ci fosse stato LUI, sarei ancora in isolamento o forse sarei stata soppressa, non so... So solo che Hellboy entrò nella mia vita come un fulmine a ciel sereno.
Aveva 31 anni e ne dimostrava 16.
Era il 1975 e stavo pregando dentro la mia stanzetta ignifuga quando vidi entrare un ragazzo con la pelle rossa, un paio di corna spezzate, un enorme braccio di pietra, la coda e un lecca-lecca in mano.
Per una ragazza credente come me vedere un demone in carne ed ossa mi lasciò un po' spiazzata...ma era così gentile!
Mi si avvicinò, si sedette accanto a me e mi offrì il lecca-lecca.
Io, schiva per natura, non fui tanto simpatica...dissi qualcosa come -Sei un incosciente o cosa? Ti potrei incenerire in un istante.- ma lui non si scompose -Mi sta bene baby, ma quanto meno voglio morire vedendo una ragazza sorridente, non imbronciata!- io mi impermalosii e presi fuoco, ma senza esplodere.
Lui era proprio accanto a me, le mie fiamme lo lambivano, ma non faceva una piega.
Anzi, ruppe la telecamera della stanza, uscì un sigaro dalla tasca, lo accese con le mie fiamme, tirò una boccata e sussurrò -Non lo dire a nessuno, papà non sa che fumo...- e mi schiacciò l'occhio.
Fu un primo incontro alquanto particolare, ma per la prima volta in vita mia non mi sentivo fuori posto.
HB convinse suo "padre" ,che scoprii essere il prof. Bruttenholm, a togliermi dall'isolamento e farmi trasferire in un alloggio qualunque da agente del B.P.R.D.
Ricordo ancora quando gli chiesi come poteva il prof. Broom essere suo padre...
-Dunque, lui è tuo...padre?- dissi con un tono particolarmente perplesso -Sì, non noti la somiglianza?- fece lui ridacchiando per poi riprendere, più serio -È il mio padre adottivo...l'altro è un po' lontano da raggiungere e non ci tengo più di tanto!-.
All'inizio fu come un fratellone per me, ma con il tempo diventò qualcosa di più, soprattutto da quando sono diventata un agente operativo ed ho potuto seguirlo nelle sue missioni.
Ora, incinta di due gemelli, posso dire che non ho dubbi che Red, con tutti i suoi difetti sarà un ottimo padre...perché è dolce e sa farti superare i momenti più bui.
La mia vita non è diventata normale come speravo diventasse quando pregavo nella mia stanzetta, ma non sono sicura che sia meglio una vita borghese di una come agente del paranormale!!



Angolo dell'autrice:
Ormai ho preso l'abitudine di scrivere i capitoli di "The Past" in una notte... Che mi dite?
Io sinceramente non sono soddisfatta, ma l'ho detto anche per gli altri due chappy!
Allora...capitolo per un personaggio di cui adoro i poteri ma che non mi appassiona più di tanto.
Spero che non si sia sentito nel racconto e scusate i per il capitolo corto, non c'è molto materiale su Liz.
Ringrazio Cho/Sakura yamamory e Ludomasan per le recensioni e tutti i lettori silenziosi, più chiunque voglia farmi una rece!
Non mi pare ci sia altro da aggiungere, a presto!!
  
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