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Autore: _Naira    25/05/2014    1 recensioni
Due migliori amici, tormentati dal passato, un compleanno, un cambiamento, il passato ritorna.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Naira 
Le ore passano senza che ce ne rendiamo conto, il tempo è sfuggito al nostro controllo, abbiamo troppi pensieri che ci tengono svegli la notte ed è proprio per questo motivo che siamo sdraiati in un prato a guardare le stelle aspettando l'alba, cercando di smettere di pensare qualche ora, cercando di spegnere il cervello. Io e il mio migliore amico, il silenzio regna sovrano, non abbiamo bisogno di parlare, conosciamo a memoria i pensieri e la vita dell'altro, tuttavia qualcosa lo induce a rompere il silenzio.
"Ci pensi ancora a lui?" Chiede continuando a guardare il cielo. 
"Sinceramente è un po di tempo che non ci penso."
"Ma?!" 
"Ma è passato più di 1 anno da quando se n'è andato. Sono andata avanti e non ho intenzione di tornare indietro ne tanto meno stare ancora male per lui, anche per un solo secondo, non ho intenzione di pensare al male che mi ha fatto ne a quanto mi ha fatto bene." Inizio a piangere riscorrendo mentalmente i miei ricordi con lui e di lui, Marco si gira a guardarmi e mi abbraccia, mi stringo in esso cercando di calmare i miei singhiozzi, i ricordi mi annienteranno se non faccio qualcosa, mi raggomitolo contro il suo petto e lui mi stringe. Un'idea mi balena in testa, mi alzo e punto il mio sguardo nel suo.
"Andiamo a trovare Marta." Dico sicura.
"Se è quello che ti serve per andare avanti partiamo anche subito." Conclude il moro alzandosi. Un sorriso nasce sulle mie labbra causato dal pensiero di andare dalla mia migliore amica, lei abita in Sicilia e nonostante che sia salita a trovarmi fermandosi per 4 mesi, è difficile vivere separate, entriamo in casa, prepariamo una borsa per il viaggio e saltiamo in macchina, ci vogliono 15 ore per arrivare da lei. Sono quasi 10 ore che guidiamo facendo a turno e sono le 2 di pomeriggio, oggi Marta rientra alle 6 a casa quindi contiamo di arrivare per quell'ora. 



Pov Marta 
Sto rientrando in casa ora, decido di chiamare Naira, dato che non l'ho sentita tutto il giorno, ha il telefono spento, la richiamerò stasera.
Finisco di mangiare e la richiamo mi risponde. 
"Ciao Vita." Mi saluta.
"Ciao Vita, dove sei?" 
"Sono...ehm.. a ormea." Il suo tono è vago.
"Che hai?" Chiedo. 
"Niente, ora devo andare. Ciao vi." Non capisco la sua freddezza, ma cerco di far finta di niente.
"Ciao Vita, ci sentiamo domani." Chiudo rimanendo perplessa, vado a dormire. 
Sto facendo un giro per il paese quando un mio amico mi si avvicina dicendo che sono arrivati due forestieri.
"Ma sono italiani?" Chiedo.
"Si, un ragazzo e una ragazza." Mi spiega e nel frattempo arriva mio cugino che ci informa della stessa cosa.
"Almeno il ragazza è gnocco?" Sdramatizzo beccandomi un'occhiataccia dal mio migliore amico Gabriele. 
"Non sono finocchio, è alto sui 27 anni capelli neri occhi azzurri." Continua mio cugino. 
"E la ragazza?" Domando ancora.
"Lei mi sa di tossica ma non l'ho vista in faccia, gira sempre a testa bassa col cappuccio." Mi spiega, continuaiamo a camminare tranquillamente quando i due ragazzi sbucano, Gabriele gli va a parlare mentre noi rimaniamo indietro. 
"Che volevano?" 
"Nooo niente, un'informzione." Capisco quando mente e lo sta facendo. 
"E allora perché ridevi?" Chiedo scrutandolo. 
"Mi fa ridere il loro accento." Conclude trascinandomi dalla parte apposta di dove sono andati i due ragazzi. Monica, una mia amica, ci raggiunge tutta esaltata dicendo anche lei di aver visto i due ragazzi, dice che il ragazzo è gnocco e se li seguiamo, Gabriele cerca di protestare ma non ottiene ciò che vuole, iniziano a seguirli, voglio vedere sto tizio. Li troviamo seduti ad un bar, lei è girata di schiena e lui quando ci vede cerca di nascondersi dietro la ragazza, l'ho già visto ma non riesco a ricordare dove, chiedo se qualcuno li aveva già visti qui e mi rispondono di no, continuo ad osservarlo cercando di collegare dove l'ho visto, Gabriele fa un verso strano che mi spaventa e poco dopo un'altra voce lo ripete ma non so a chi appartenga, i ragazzi si alzano. Lei cammina con la testa appoggiata al petto del moro che la stringe a lui, mi fanno una tenerezza immensa, negli occhi di lui c'è un amore immenso, mi chiedo se mai un ragazzo mi guardarà con la stessa intensità. 
Torno a casa e poi la sera vado a una festa, prima di entrare guardo il telefono e faccio vedere a Monica un video che avevamo girato quando ero salita a trovare Naira, lei ad un certo punto urla.
"È il forestiero!!!" Sobbalzo. 
"Ma sei pazza! Mi è venuto un infarto." Guardo il video e... oh cazzo... è Marco!! Mi volto per andare dentro e sbatto contro qualcuno. 
"Hey! Guarda dove cazzo vai." Dico riprendendo l'equilibrio.
"Ciao Marta." Alzo lo sguardo e trovo il sorriso divertito di Marco, rimango pietrificata, Gabriele esce e si salutano, li guardo strania, poi collego che il biondo vicino a me lo sapeva e lo guardo male.
"Che cazzo ci fai qui?" Chiedo al moro.
"Ehm, in vacanza con la tipa." Spiega.
"Voglio conoscerla." 
"Non puoi. " risponde brusco Gabriele. 
"È antipatica, drogata, un bruttissima persona." Continua il biondo. 
"Non me ne frega niente, voglio conoscerla." Ribatto testarda. 
"Mh. Non so dove sia." Mente il moro. Sto per ribattere nuovamente ma una mano che si appoggia sulla mia spalla mi interrompe facendomi girare.
"Ciao Vita." Il sorriso dolce della mia migliore amica invade il mio campo visivo, ci metto qualche secondo per rendermi conto che è effettivamente lei, dopodiché le salto in braccio urlando e piangendo felice. Li trascino a ballare presentandogli tutti, scopro che dormiranno uno da Gabriele e l'altra da me, torniamo a casa tardissimo e ci infiliamo a dormire. 


Pov Naira 
Sono quasi 4 settimane che stiamo da Marta e le cose filano lisce, i miei ricordi non mi tormentano più, siamo tutti felici, domani è il mio compleanno, so che stanno architettando qualcosa, ma non ho ancora capito bene cose, Marco è sparito due ore fa per rispondere al telefono, mentre io, Marta, suo cugino e Gabriele siamo sdraiati sulla spiaggia a prendere il sole . Il moro ritorna cupo e capisco che c'è qualche problema, prende Gabriele e allontandosi gli spiega qualcosa che non riesco a sentire, Marta mi guarda alzando un sopracciglio, ricambio il suo sguardo, tornati i ragazzi andiamo a mangiare al burger King. È la mattina del mio compleanno, mi svegliano i  urlandomi gli auguri, dopodiché mi trascinano in paese dove tutti sono radunati intorno alla piazza, sbuchiamo dalla folla e vedendo i soggetti di tutta questa calca rimango pontificata. Davanti a me ci sono i pastori a cavallo che mi tendono la corda di Romeo e le altre corde ai miei amici, salto in sella e li abbraccio felice, non me li aspettavo, il sorriso abbandona le mie labbra quando la gente si sposta e mi rivela un ragazzo su un cavallo bianco, no. Non un ragazzo qualunque, quel ragazzo, Enrico, il ragazzo che se n'è andato un anno e mezzo fa, quel ragazzo che ho amato dal primo istante in cui ho incrociato i suoi occhi nocciola, l'ho incontrato così, su un cavallo bianco in mezzo a milioni di persone che hanno perso il motivo di esistere non appena l'ho guardato, non appena ho visto il suo sorriso proibito, non appena ho visto il suo sguardo immergersi nel mio. Rimango immobile mentre mi si avvicina, Marta ha gli occhi sgranati, invece Marco e Gabriele trattengono un sorriso.
"Ciao splendida." Mi saluta sicuro.
"Che cosa vuoi?" Chiedo ritornando in me.
"Voglio riprendermi ciò che mi sono lasciato scappare, voglio rivedere i tuoi occhi ogni mattina della mia vita, osservare il tuo sorriso ogni giorno e sentire il calore del tuo corpo ogni sera. Voglio farmi perdonare per tutto quello che ti ho fatto, voglio farti capire quanto abbia sbagliato allontanandomi dall'unica persona che mi abbia amato realmente e che abbia mai amato..." non so bene quando ho iniziato a piangere, so solo che quella voce, leggermente più roca di come la ricordavo è stata capace di ricucire tutte le mie ferite alla prima sillaba, rimettere insieme il mio cuore alla seconda e farmi perdonare tutto ciò che abbia mai combinato alle restanti. Lo guardo incapace di muovermi o parlare, anche Marta piange, i nostri due migliori amici si danno il cinque vittoriosi. 
"Io...io..." tento di formulare una frase senza successo. 
"Hey, sono qui e ci rimarrò per sempre, hai capito?" Mi prende il viso fra le mani incantenando i nostri sguardi. 
"Si." Rispondo con gli occhi velati dalle lacrime. 
"E adesso festaaaa!" Urla Gabriele salendo a cavallo per poi terrorizzarsi 30 secondi dopo. Facciamo una passeggiata per tutto il paese fino alle 4 del pomeriggio, poi tornati a casa ci cambiamo, sui nostri letti troviamo due scatole enormi, su quella di Marta c'è un biglietto con scritto: 'per la mia bella piccola, indossalo stasera cosi riuscirò a trovarti, sempre e per sempre.' 
Sulla mia c'è un altro biglietto con scritto: 'a te che sei la cosa Più bella della mia vita, stasera sarai la mia principessa, lo sarai per sempre.' Apriamo le scatole e rimaniamo a bocca aperta, quella di Marta rileva un vestito bianco a mezza sirena con la gonna larga, il corpetto ha una decorazione nera che scende lungo il fianco, il mio invece è composto dal corpetto con gonna larga puntellata dietro ogni 5 cm, blu notte con una decorazione bianca che parte dal seno e scende lungo la gonna spostandosi sul fianco. Rimaniamo a guardare i vestiti appoggiati sul letto per interminabili minuti, incapaci di realizzare cosa abbiamo davanti agli'occhi. Ci vestiamo col cuore che batte a mille, il cugino di Marta ci viene a prendere e ci benda gli occhi.


Pov Enrico 
Stiamo aspettando le ragazze, sono nervoso, chissà se Naira mi ha perdonato sul serio, se le è piaciuto il vestito, se mi ama ancora come un anno fa, ho milioni di domande a cui non trovo risposte, sento la porta aprirsi e mi volto, un'espressione stupita mi copre il volto, direi che sembro quasi scioccato. Davanti ai miei occhi c'è la cosa più bella che abbia mai visto, la persona più bella che abbia mai conosciuto, ci metto un  attimo a capire che è Naira, il vestito le sta a pennello e risalta i suoi occhi che brillano eccitati, il suo corpo perfetto, le sue labbra distese in un sorriso enorme, i suoi capelli raccolti parzialmente su una fianco le ricadono fino a fine schiena, si volta e incrociando il mio sguardo , se possibile, sorride ancora di più, la musica inizia e un ragazzo si fa avanti prima di me trascinandola a ballare.


Pov Naira 
Entro in sala esaltata, è enorme, tutta addobbata a festa, c'è pieno di gente, mi guardo intorno e lo vedo, mi sta guardando sorpreso, ha uno smoking nero, non l'ho mai visto vestito elegante, ma devo ammettere che è ancora più bello, i capelli ha cercato di domarli col gel, gli occhi nocciola che si illuminano e mi ritrovo a pensare che potrebbero illuminare l'universo, le labbra che sorridono, di quel sorriso proibito. Muovo un passo verso di lui ma Andrea, un amico di Marta mi trascina a ballare, mentre ballo lo cerco con lo sguardo senza trovarlo, sono due ore che lo cerco ma non lo trovo, decido di uscire a fumare una sigaretta. Sto cercando l'accendino in borsa quando il respiro pesante di un cavallo mi fa sobbalzare,  alzando lo sguardo ritrovo il suo  muso color notte e il sorriso di Enrico comodamente seduto in sella.
"Dai, sali." Mi dice tendendomi la corda di un altro cavallo.
"Mi spieghi come potrei riuscirci?" Rispondo indicando il vestito lungo fino a terra. 
"Ti do una mano, pronta?" Continua saltando giù e mettendomi le mani sui fianchi. Una scarica di brividi mi invade ogni cellula del corpo, mi obbligo a non guardarlo, ad ignorare il suo fiato caldo sul collo, le sue mani sui miei fianchi.
"s..si." balbetto cercando di sembrare tranquilla, mi aiuta a salire e poi, salito anche lui, fa partire il suo cavallo indicandomi di seguirlo. Dopo mezz'ora di cammino si ferma e mi si avvicina, lo guardo impaurita.
"Vieni con me." dice tendendomi le braccia.
"Dove?" Chiedo. 
"Fidati di me, vieni." Ripete, mi appoggio con le mani sue spalle e lui mi tira giù da cavallo, mi prende per mano camminando verso un sentiero dove passa una persona alla volta, stringo la sua mano con tutta la forza che ho. Ad un certo punto si sposta su un fianco liberando la visuale per permettermi di vedere dove mi ha portata. Una spiaggia, il mare, un falò, due torce, due asciugamani, un'amaca enorme, uno stereo e un cartellone.
"Buon compleanno stellina mia." Lo dice ad alta voce sovrastando i miei pensieri. 
Guardo tutto stupita, no è troppo poco. Non ho parole per descrivere questa bellezza, mentre rimango immobile ad osservare ogni dettaglio lui si spoglia e si tuffa in acqua, mi risveglio e decido di andarmi a sedere vicino al falò, dopo pochi minuti Enrico arriva e si siede vicino a me.
"Ti piace? " mi chiede dolcemente. 
"È... è... è...  sono senza parole." Rispondo gesticolando felice.
"Posso chiederti una cosa?" 
"Certo." 
"Hai mai smesso di amarmi?" Chiede guardandomi negli occhi. 
"No." Ammetto abbassando lo sguardo. Le sue dita mi sfiorano il mento e mi tirano su il viso, i suoi occhi si perdono nei miei,  le sue labbra si avvicinano alle mie, lo guardo negli occhi cercando di capire cosa vuole, lui ricambia il mio sguardo e mi bacia, mi perdo in quel bacio, le sue mani accarezzano il corpo fino a soffermarsi sulle cosce, si stacca sorridendomi malizioso, in un attimo mi prende in braccio e corre verso l'acqua, urlo di farmi scendere ma in cambio ricevo la sua risata, si lancia in acqua tirano me con lui, inizio a ridere e a schizzargli acqua in faccia. Giochiamo fino all'alba poi ci stendiamo sull'amaca abbracciati e guardiamo il sole sorgere. Penso solo una cosa: 'lo amo.'


Pov Enrico 
Mentre l'abbraccio col sole che ci illumina penso solo ad una cosa: 'la amo.'



spazio autrice.
Piccola one shot scritta con l'aiuto della mia vita: Marta. Spero vi piaccia.
Un bacione _Naira. 
  
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