Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: FrancySpongy    25/05/2014    0 recensioni
Non potevo dimenticarmelo,mi aveva invitato a sedermi al suo tavolo per un caffè e con quella sua espressione dannatamente seducente mi aveva sedotta.Non sapevo chi era ma era riuscito a conquistarmi da quel giorno prendere il caffè con lui era diventata un abitudine.Mi piaceva sempre di più.Lui con aria sognante guardava il soffitto e poi si rivolse a me.
-Sai,ho sempre saputo chi eri,fin dalla prima volta in cui ti ho vista.-
A quell’ affermazione rimasi scioccata,lui aveva capito,lui sapeva. Mi aveva lasciato fare.Era ancora lì vicino a me,mi alzai e mi avvicinai al suo viso.
-Se lo sapevi perché sei venuto qui?Potevi fermarmi e non lo hai fatto perché?-
-Perché questa prigionia così come tu la definisci per me è il paradiso. Stare con te è il paradiso.Io ti amo e non ti lascerò andare.Sei troppo importante.-
Quello era troppo,mi stava diventando impossibile resistergli.Lui lo aveva capito.Mi prese i polsi e me li sollevò.Mi baciò.
-Dovresti sapere che chi gioca con il fuoco finisce per bruciarsi-
-Lo so…- Mi baciò ancora più delicatamente.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Pensi che sia un gioco?Non è così…Qui c’è in gioco tutto,non posso permetterti di uscire da qui-
Gli dissi quelle parole guardando dritto negli occhi,non potevo permettergli di sacrifare i miei sforzi.Il suo sguardo era gelido,quegli occhi glaciali mi spaventavano eppure mi attraevano.Era la giusta punizione, mi ero sbilanciata troppo.Ora dovevo pagarne le conseguenze.Mi piaceva,ma non gli avrei permesso di mandare a rotoli il piano.Chiusi a chiave la porta e mi diressi verso di lui. Non mi aveva risposto,mi osservava.Cercai di mantenere le giuste distanze.Lui era seduto ed io ero in piedi,ad un tratto si alzò e venne verso di me,mi diede un bacio e fu lungo e appassionato,ma dopo un po’ mi staccai  con forza da lui.
-Non è un gioco qui c’è in ballo tutto,Jake è stato un errore,solo uno stupido errore.Cerca di capirlo.-
-Solo un errore?-
Mi guardava in modo truce,io mi sentivo piccola rispetto a quel uomo.Ogni volta era così.Era dannatamente bello,i suoi capelli scuri gli occhi del colore del ghiaccio e il suo fisico perfetto.Per me non era stato un errore  innamorarmi di lui,ma per la mia missione si. Non potevo mandare tutto all’ aria.Lo guardai inmodo sicuro e freddo.
-Si,solo un errore. Dimenticami.-
-Dici che è stato solo un errore ma i tuoi gesti mi dicono il contrario.-
Aveva ragione,era così. Lo amavo.Prima di conoscerlo esisteva solo il piano ma ora non era più così sicura.
-Non importa cosa dicono i miei gesti,tu devi ascoltarmi!Non dobbiamo più vederci e non ti lascerò uscire fino a quando non avrò portato a termine il mio piano.-
-Non lascerò che finisca così!-Ringhiò.
Guardai l’ ora,erano le 9:00 alle 9:30 avrei dovuto agire.La mia camera d’ albergo era grande e spaziosa,le pareti era marroncine e il pavimento era rivestito da un tappeto rosso.C’era molto spazio.Presi la valigetta e controllai che ci fosse tutto.In quel momento sentì una mano che mi toccava la spalla,era lui.Presi la pistola e gliela puntai contro.Lui mi guardò divertito.
-Ti ricordi quando ci siamo conosciuti?-
-Certo…Perché?-Lo guardai stupita.
Non potevo dimenticarmelo,mi aveva invitato a sedermi al suo tavolo per un caffè e con quella sua espressione dannatamente seducente mi aveva sedotta.Non sapevo chi era ma era riuscito a conquistarmi da quel giorno prendere il caffè con lui era diventata un abitudine.Mi piaceva sempre di più.Lui con aria sognante guardava il soffitto e poi si rivolse a me.
-Sai,ho sempre saputo chi eri,fin dalla prima volta in cui ti ho vista.-
A quell’ affermazione rimasi scioccata,lui aveva capito,lui sapeva. Mi aveva lasciato fare.Era ancora lì vicino a me,mi alzai e mi avvicinai al suo viso.
-Se lo sapevi perché sei venuto qui?Potevi fermarmi e non lo hai fatto perché?-
-Perché questa prigionia così come tu la definisci per me è il paradiso. Stare con te è il paradiso.Io ti amo e non ti lascerò andare.Sei troppo importante.-
Quello era troppo,mi stava diventando impossibile resistergli.Lui lo aveva capito.Mi prese i polsi e me li sollevò.Mi baciò.
-Dovresti sapere che chi gioca con il fuoco finisce per bruciarsi-
-Lo so…- Mi baciò ancora più delicatamente-ma a me piace e anche se mi bruciassi ci saresti sempre tu pronta a curarmi.-Dovevo andare,dovevo oppormi eppure io volvevo restare lì,volevo stare con lui.
Eravamo una strana coppia,un assassina su commissione e un detective.Quel piano lo meditavo da una vita.Dovevo uccidere un grosso magnate che tempo prima aveva ucciso mio padre.Era un mio compito,dovevo farlo.Ero diventata un’ assassina solo per compiere la mia vendetta;ma davanti a quel detective non riuscivo a essere così fredda.
-Se ti dicessi che mollo il lavoro e tutto il resto per stare con te?-
Mi aveva colpita e affondata,aveva trovato il mio tallone d’Achille.
-Non dirai sul serio?-
-Mai stato così serio,fuggiamo!-Questa volta mi baciò con più passione.
-Devo portare a termine la missione!-
-Abbandonala!-
-Non posso è un obbligo che ho nei confronti della mia famiglia.- Mi guardò perplesso,quella parte non gliela avevo raccontata.-Vedi quello che devo uccidere stamattina e l’ uomo che ha distrutto la mia famiglia e non posso fargliela passare liscia. Mi lasciò andare.
-Non dovresti ucciderlo,ci sono altri modi per fargliela pagare!-
-Sei sicuro? La tua  amata giustizia non funziona poi così bene!-
-Non dire cosi Ashley!-
-Io invece lo dico,la giustizia non mi ha aiutata quando quell’ uomo ha fatto fuori mio padre e nonostante tutto c’erano le prove.-
Mi lasciai cadere e cominciai a piangere.Lui mi venne vicino e con delicatezza mi consolò.
-Io non sapevo quello che ti era successo.Mi dispiace.Ashley io ti amo e farei di tutto per farti felice.-
Lo guardai.
-Tutto?-
-Tutto-
-Allora amami,amami senza alcun limite!-
Mi baciò con passione.Mi abbracciò.Mi amava,io lo amavo.
-A questo mondo mi basti solo tu!-
Sorrise,era ancora più bello. Era il mio angelo.Lui era riuscito a farmi trovare il paradiso all’ inferno.
-Sei perfetta nella tua unicità.- Mi guardava in modo dolce ed io non potevo fare a meno di guardarlo.Lo baciai e cedetti tra le sue braccia.Non aveva portato a termine il mio piano ma avevo ottenuto qualcosa di meglio della vendetta.
 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: FrancySpongy