Era legata ad una sedia, cercava di liberarsi le corde che aveva ai polsi si stringevano sempre di più, le facevano male, si trovava in una stanza illuminata solo da una piccola lampadina gialla. Aveva del sangue intorno a lei, persone morte, stava piangendo. Un’ombra si mosse verso di lei, non riusciva a vederlo in volto, cercava di urlava ma la voce non le usciva, si spaventò ancora di più. Cercò di liberarsi, si guardava attorno cercando qualcosa per tagliare le corde, chiuse gli occhi. Quando li riaprì si trovava a casa sua, la madre era alla finestra, le si avvicinò lentamente:<< mamma… >> allungò una mano, quando la madre si voltò una visone orrenda, la sua faccia era un teschio che sanguinava piena di vermi bianchi, aprì la bocca:<< piccola… >> parlò con voce cupa si muoveva a scatti, del sangue cadeva dal suo vestito, cercò di scappare ma la creatura la prese per il piede facendola cadere e…..
Si svegliò di soprassalto, quando il sole le illuminò il viso sudato, si passò il palmo della mano sulla fronte. Si guardò attorno era in una stanza marroncina con un letto, una scrivania e un bagno. Sulla scrivania c’era un biglietto e dei vestiti da recluta, si alzò e andò verso la scrivania prese il biglietto leggendolo. Lo buttò e si andò a fare una doccia, si lavò via il sudore e ma le immagini del sogno rimasero, uscì e prese la biancheria intima. Si mise i pantaloni e la maglietta nera che le metteva in risalto quel poco di seno che aveva, i pantaloni da militare e li stivaletti, si legò inoltre i capelli. Faceva avanti e indietro nella camera aspettando ordini, si fermò per guardarsi allo specchio, era piccola e gracile non sarebbe sopravvissuta,bene e adesso che faccio?, pensò. Aprirono la porta e lei si girò di scatto, era un ragazzo sui vent’anni , alto, spalle larghe, capelli lunghi castani chiari e occhi verdi smeraldo. C’era anche un'altra ragazza un po’ scura di pelle, alta quanto lui, capelli legati con una cosa e neri i suoi occhi erano marroni quasi neri. Li osservava in silenzio, strinse i suoi piccoli pugni lungo i fianchi, il ragazzo fece un passo avanti:<< recluta Sparks, benvenuta >> fece un lieve sorriso. Alla parola recluta il cuore le si strinse in una morsa e le si formò un nodo in gola che non le permetteva di parlare, quindi si limitò ad annuire. La ragazza la fissava con quei suoi occhi neri, Chris cercava di non farci caso guardava altrove, il ragazzo si schiarì la gola:<< sono il sergente Winsot , il capitano mi ha chiesto di portarti da lui per maggiori informazioni della tua vita, qui in accademia >>, detto quello di voltò e uscì seguito dalla ragazza, in quel momento Chris sospirò e li seguì. Erano in un corridoio stretto, grigio, ai lati del corridoio c’erano diverse porta che si aprivano al passaggio del sergente e dei ragazzi uscivano. Arrivano nella sala Magna, all’interno c’erano computer, schermi e una mappa del mondo che gli umani conoscevano, di fianco ad essa c’era la mappa del mondo Amber. Vide il padre e capì all’istante, lui era il capitano che addestrava le reclute, si fermò di colpo come se ci fosse una barriera che divideva lei da lui, il padre si voltò per guardarla e le sorrise, avanzo verso di lei. Vedendo il padre aprire le braccia scartò di lato per non doversi trovare fra le sue braccia. Lo guardò:<< capitano, avete degli ordini per me? >>, si stupì del suo tono, era calmo e neutro. Il padre annui e li diede un foglio con gli orari dei suoi allenamenti:<< sarai allenata da Sebastian e Clarissa, questo e tutto, puoi andare >>, mentre lasciava la stanza seguita dal sergente e dalla ragazza vide il fratello sorriderle, ricambiò il sorriso. Camminava per il corridoio in silenzio quando la ragazza disse sotto voce:<
SPAZIO AUTRICE:
Salve, spero vi piaccia. è frutto della mia pura immaginazione, è la prima volta che scrivo e pubblico di solito lo facevo per me. bhe che dire basta, spero vi piaccia e al prissimo capitolo.