Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: Warrior_1224    25/05/2014    0 recensioni
vi siete mai chiesti cosa voglia dire essere tra due mondo, tra due scelte che potrebbero cambiare la vostra vita e anche quella degli altri?
bhe per Christine Sparks era così, lei doveva scegliere, e per una ragazzina di 15 anni è difficile.
questa è la sua storia. la storia del suo grande amore trovato nella caserma in cui era stata mandata per il controllo dei suoi poteri e della sua scelta, la scelta che cambiò ogni cosa.
"svegliati e comincia a credere nell'impossibile"
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 La teneva in braccio e la mise nel retro della Jeep, diede dei colpi sul telaio che partì, il padre di Chris la guardava dormire, le tolse delle ciocche dal viso. Era uguale alla madre, aveva paura di tutto ma in qualche modo risolveva, dormiva nella stessa posizione da quando era bambina, stesa su un lato con il braccio sotto la testa i capelli scompigliati sopra alla coperta, aveva ancora la coda. Jack era di fianco a lui:<< ho paura per lei, sicuro che c’è la farà? >>, il padre si voltò a guardarlo e li toccò una guancia:<< Jackie dobbiamo esserne sicuri, deve farcela >> tornò a guardare la sua bambina dai capelli castani scuri, dai quei suoi occhioni color malva. Stava sognando si vedeva dalla sua faccia serena, si sedette di fianco a lei prendendole una mano e la strinse, non si era mai fatta toccare prima d’ora, da quando lui l’aveva accusata della morte della madre, ricordava i suoi occhi afflitti e le parole che li avevano rotto il cuore, la sua bambina che li urlava contro. Lo schiaffo che le aveva dato e le lacrime di lei mentre correva in camera, ci rimase per giorni, usciva solo per andare a scuola, le diede un bacio sulla fronte.



Era legata ad una sedia, cercava di liberarsi le corde che aveva ai polsi si stringevano sempre di più, le facevano male, si trovava in una stanza illuminata solo da una piccola lampadina gialla. Aveva del sangue intorno a lei, persone morte, stava piangendo. Un’ombra si mosse verso di lei, non riusciva a vederlo in volto, cercava di urlava ma la voce non le usciva, si spaventò ancora di più. Cercò di liberarsi, si guardava attorno cercando qualcosa per tagliare le corde, chiuse gli occhi. Quando li riaprì si trovava a casa sua, la madre era alla finestra, le si avvicinò lentamente:<< mamma… >> allungò una mano, quando la madre si voltò una visone orrenda, la sua faccia era un teschio che sanguinava piena di vermi bianchi, aprì la bocca:<< piccola… >> parlò con voce cupa si muoveva a scatti, del sangue cadeva dal suo vestito, cercò di scappare ma la creatura la prese per il piede facendola cadere e…..



Si svegliò di soprassalto, quando il sole le illuminò il viso sudato,  si passò il palmo della mano sulla fronte. Si guardò attorno era in una stanza marroncina con un letto, una scrivania e un bagno. Sulla scrivania c’era un biglietto e dei vestiti da recluta, si alzò e andò verso la scrivania prese il biglietto leggendolo. Lo buttò e si andò a fare una doccia, si lavò via il sudore e ma le immagini del sogno rimasero, uscì e prese la biancheria intima. Si mise i pantaloni e la maglietta nera che le metteva in risalto quel poco di seno che aveva, i pantaloni da militare e li stivaletti, si legò inoltre i capelli. Faceva avanti e indietro nella camera aspettando ordini, si fermò per guardarsi allo specchio, era piccola e gracile non sarebbe sopravvissuta,bene e adesso che faccio?, pensò. Aprirono la porta e lei si girò di scatto, era un ragazzo sui vent’anni , alto, spalle larghe, capelli lunghi castani chiari e occhi verdi smeraldo. C’era anche un'altra ragazza un po’ scura di pelle, alta quanto lui, capelli legati con una cosa e neri i suoi occhi erano marroni quasi neri. Li osservava in silenzio, strinse i suoi piccoli pugni lungo i fianchi, il ragazzo fece un passo avanti:<< recluta Sparks, benvenuta >> fece un lieve sorriso. Alla parola recluta il cuore le si strinse in una morsa e le si formò un nodo in gola che non le permetteva di parlare, quindi si limitò ad annuire. La ragazza la fissava con quei suoi occhi neri, Chris cercava di non farci caso guardava altrove, il ragazzo si schiarì la gola:<< sono il sergente Winsot , il capitano mi ha chiesto di portarti da lui per maggiori informazioni della tua vita, qui in accademia >>, detto quello di voltò e uscì seguito dalla ragazza, in quel momento Chris sospirò e li seguì. Erano in un corridoio stretto, grigio, ai lati del corridoio c’erano diverse porta che si aprivano al passaggio del sergente e dei ragazzi uscivano. Arrivano nella sala Magna, all’interno c’erano computer, schermi e una mappa del mondo che gli umani conoscevano, di fianco ad essa c’era la mappa del mondo Amber. Vide il padre e capì all’istante, lui era il capitano che addestrava le reclute, si fermò di colpo come se ci fosse una barriera che divideva lei da lui, il padre si voltò per guardarla e le sorrise, avanzo verso di lei. Vedendo il padre aprire le braccia scartò di lato per non doversi trovare fra le sue braccia. Lo guardò:<< capitano, avete degli ordini per me? >>, si stupì del suo tono, era calmo e neutro. Il padre annui e li diede un foglio con gli orari dei suoi allenamenti:<< sarai allenata da Sebastian e Clarissa, questo e tutto, puoi andare >>, mentre lasciava la stanza seguita dal sergente e dalla ragazza vide il fratello sorriderle, ricambiò il sorriso. Camminava per il corridoio in silenzio quando la ragazza disse sotto voce:<>, il ragazzo fece una risata silenziosa, Chris aumentò il passo arrivò alla porta e la aprì, stava entrando quando il ragazzo la prese per il braccio facendola girare:<< mi chiamo Sebastian e lei è Clarissa, sarai nel nostro gruppo perciò controlla i tuoi poteri intesi? >> la guardava negli occhi poi di scatto tolse la mano come se Chris stesse bruciando e la fulminò con lo sguardo, lei piegò leggermente la testa di lato:<< ops >>, li chiuse la porta in faccia. Si accasciò contro la porta, guardò l’ora fra un po’ sarebbe andata ad allenamento, si mise la testa tra le gambe per calmare l’ansia. Quando era piccola credeva che questo posto fosse solo una favola e che non ci sarebbe mai andata, adesso era li, guardò il soffitto e chiuse gli occhi respirando con calma, c’è l’avrebbe fatta lei era il Minster. 

SPAZIO AUTRICE:
Salve, spero vi piaccia. è frutto della mia pura immaginazione, è la prima volta che scrivo e pubblico di solito lo facevo per me. bhe che dire basta, spero vi piaccia e al prissimo capitolo. 

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: Warrior_1224