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Autore: JordanKyle97    25/05/2014    5 recensioni
Guardando il Libro Alec si sentì sbiancare. Non poteva dire sul serio, no! Non gli importava più niente dell’immortalità di Magnus, non doveva preoccuparsi… L’ultima volta che ne avevano parlato… Alec si detestava ancora per quello che aveva fatto –Magnus, io non… Non voglio, non mi importa più… Davvero…- cercò di dire. “Non di nuovo! Non un’altra volta!” pensava.
Volete sapere cosa succede? Per l'Angelo! Aprite e leggete, lasciate una recensione se volete
Apollo mi ha fregato la rima -.-
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Presidente Miao
Note: Lime | Avvertimenti: Mpreg
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Era ancora buio a casa di Magnus, quando Alec si svegliò. Era presto, molto più presto del solito, fuori aveva appena cominciato ad albeggiare e la camera era ancora immersa nell’oscurità.
Solitamente si svegliava quando il sole era già sorto da un pezzo, quando Magnus gli stampava un bacio sulle labbra e lo salutava con: -Buongiorno Fiorellino-
Alec odiava i soprannomi del genere e Magnus ne trovava sempre di nuovi per stuzzicarlo.
Facendo attenzione a non svegliare lo stregone, Alec si liberò dall’intrico di braccia e gambe che quello gli aveva avvolto intorno al corpo. In quella posizione si sentiva veramente accaldato, restando così avvinghiato a Magnus stava cominciando a sudare, quindi decise di andare a farsi una doccia.
Appoggiando i piedi a terra, ignorò completamente le pantofole gonfie e pelose che Magnus gli aveva regalato. Sembravano due enormi pulcini e i piedi cuocevano in quegli affari. Alec non le usava mai, lo stregone gliele aveva regalate per chissà quale misterioso motivo… Erano però diventate il rifugio preferito del Presidente Miao. Adorava quelle pantofole.
Il Nephilim si alzò e si stiracchio, prese dal cassetto una maglietta nera, un paio di pantaloni, neri, leggeri e un paio di boxer, neri anche quelli, e si diresse verso il bagno.

Rilassato, sotto il getto caldo della doccia, Alec ripensò alla notte appena trascorsa, e alla notte precedente, e a quella prima ancora.
Lui e Magnus erano ormai diventati una coppia di fatto e le loro serate prevedevano film noiosi (scelti, solitamente, dallo stregone, per poter poi raggiungere i suoi scopi personali), baci, coccole varie e… Vediamo di non scendere troppo nel dettaglio.
Mentre passava la spugna lungo il collo, il ragazzo pensò alle lunghe sedute di baci inflittegli da Magnus. Non che fossero una tortura, per l’amor dell’Angelo, ma suscitavano in lui voglie e desideri mai provati prima. Erano tutte sensazioni nuove per Alec, ma non gli dispiacevano affatto. Magnus sapeva bene cosa provava il Cacciatore, per questo  adorava stuzzicarlo in quel modo, lo baciava dolcemente, lo accarezzava lungo il corpo, moolto lentamente, infilava le mani sotto i suoi vestiti per provocare la sua eccitazione (Alec era piuttosto sensibile al contatto fisico), prima di passare alle “cose serie”.

Un dolce profumo di sandalo aleggiava nel bagno quando Alec uscì dalla doccia e si avvolse in un asciugamano.
Guardandosi allo specchio non si stupì affatto di essere punteggiato di macchioline rosse, le più evidenti sul collo.
Sorrise al pensiero di ciò che avrebbe detto Isabelle vedendolo in quello stato. Una volta era lui, in veste di fratello maggiore, a fare la ramanzina a Izzy quando passava la notte fuori dall’Istituto, in compagnia di ragazzi d’ogni genere, e tornava con il collo ridotto a un colabrodo.
“Ma questo è diverso” si disse “Iz stava con quei tipi come passatempo, non aveva una storia seria come la tua con Magnus, non può dirti niente, rilassati!”
 Jace invece, molto probabilmente, guardandolo si sarebbe messo a ridere e avrebbe fatto qualche commento malizioso che Alec avrebbe dovuto ignorare.
Con i capelli ancora umidi e vestito, il Cacciatore tornò in camera da letto, pronto a tornare tra le braccia di Magnus, ma il letto era vuoto.
-Ce ne hai messo di tempo- un brivido corse lungo la schiena di Alec. La voce dolce, intensa di Magnus proveniva dalle sue spalle, troppo vicino.
-Credevo di dover venire a controllare che andasse tutto bene- sussurrò. Le sue labbra sfioravano l’orecchio del Nephilim mentre parlava, le braccia erano corse a cingere i suoi fianchi –In effetti… Un po’ ci speravo
Alec fremette al contatto delle labbra di Magnus dietro al suo orecchio, e poi giù, lungo il collo, le mani, insinuate sotto i suoi vestiti, accarezzavano dolcemente la pelle del ragazzo che appoggiò la schiena contro il corpo di Magnus che sorrise.
-Torniamo a letto Alecuccio?- il soprannome suscitò in Alec l’effetto desiderato. Si voltò, guardandolo infastidito
 -Non chiamarmi così. Sai che non lo sopporto- vedendo lo sguardo dello stregone però non poté mantenere il muso a lungo.
Magnus si sporse verso di lui e lo baciò teneramente, dischiudendo appena le labbra in modo da poter sentire il sapore di Alec.
Quello lo afferrò per le spalle, tenendolo stretto a sé e approfondì il bacio, esplorando con la lingua la bocca dello stregone che emise un lieve gemito.
Lo spinse poi, sul letto, e si mise a cavalcioni su di lui
-D’accordo allora, Nussy- gli occhi di Magnus brillarono divertiti. Adorava provocare Alec in quel modo, trovava così carini i tentativi di Alec, cercava di essere più sicuro, meno timido, ma con il Sommo Stregone di Brooklyn, ne aveva di cose da imparare!

Gli sorrise maliziosamente, appoggiando le mani sul suo petto nudo. Non ricordava nemmeno di avergli tolto la maglietta, forse se l’era tolta da solo… L’occhio gli cadde sul Libro Bianco, appoggiato al comodino, come fosse un normale libro da leggere la sera, prima di andare a letto, e gli venne un’idea.
Con tutta la serietà di cui era capace disse –Prima che tu faccia qualsiasi cosa… Noi dobbiamo parlare- inflisse un tono grave in quelle parole, Alec rimase di sasso. Sapeva quanto quelle parole potevano essere pericolose… Non portavano mai buone notizie.
Deglutì con fatica, la gola improvvisamente secca –Ehm… Di cosa dobbiamo parlare?-
Il Figlio di Lilith sorrise, ce l’aveva in pugno –Di noi due, è chiaro! E di una cosa che ho trovato, leggendo quello- rispose indicando il Libro Bianco
Guardando il Libro Alec si sentì sbiancare. Non poteva dire sul serio, no! Non gli importava più niente dell’immortalità di Magnus, non doveva preoccuparsi… L’ultima volta che ne avevano parlato… Alec si detestava ancora per quello che aveva fatto –Magnus, io non… Non voglio, non mi importa più… Davvero…- cercò di dire. “Non di nuovo! Non un’altra volta!” pensava.
 
Lo stregone appoggiò l’indice contro le labbra del Cacciatore, sempre seduto sulle sue gambe –Sssh! Fammi parlare prima!- Magnus cercò di mantenere un’espressione neutra, seria –Ho trovato un incantesimo di fertilità- disse poi –da usare sui Figli di Lilith… Mi sembrava interessante e l’ho testato
Il Cacciatore aprì e richiuse la bocca senza produrre alcun suono
-Beh? Non dici niente?- insistette Magnus
Ci riprovò –Cosa…? Io… Si, cioè… Insomma… Su chi?
Magnus alzò gli occhi al cielo –Ma su di me, sciocco!- gli sorrise
Alec non riusciva a capire –Ma che senso avrebbe testarlo su te stesso? Cioè, è una buona cosa che tu sia fertile… Come fai a sapere se funziona?– lo sguardo confuso di Alec fece venire a Magnus una gran voglia di ridere, era così buffo!
-Oh, beh! Funzionare funziona benissimo!- si aprì in un sorriso smagliante
Il cacciatore si infilò le dita tra i capelli –Magnus spiegati! Non ci sto capendo niente!- disse esasperato
Magnus appoggiò le mani alle spalle di Alec –Avrei voluto aspettare a dirtelo, volevo che fosse una sorpresa- tutte le forze dello stregone erano concentrate a rimanere serio –Aspetto un bambino!- esclamò poi esibendo un sorriso a trentadue denti

Alec cadde a terra e lo fissò sbalordito. Magnus non resistette più e scoppiò  ridere. Esibendosi in una capriola all’indietro atterrò dal lato opposto del letto, vicino alle pantofole pelose di Alec. Prese in braccio il Presidente Miao e lo grattò dietro le orecchie, godendosi l’espressione di Alec mentre capiva di essere stato preso in giro. Grosse lacrime di ilarità cadevano dagli occhi di Magnus. Alec, a terra, lo fissava con un’espressione strana in volto, un misto di consapevolezza, fastidio e malizia.
Si alzò in piedi e lo indicò –Magnus Bane non è divertente!- gridò
-Oh! Si, lo è! Dovresti vedere la tua faccia in questo momento!- disse mettendo a terra il gatto –Vorrei poterti fare una foto- ridacchiò
 -Vieni qui Magnus. Avanti
-Che vuoi fare Shadowhunter? Denunciarmi al Conclave?- lo stregone si asciugò una lacrima –Per essermi preso gioco di te?
Alec sorrise e saltò sul letto –Quando avrò finito con te, non so chi sarà quello da denunciare
-Ti amo quando fai così, Alexander- rispose Magnus mentre veniva preso per la camicia e trascinato sul letto dal Nephilim
-Ti sei divertito Bane? Ottimo, ora tocca a me- e lo inchiodò al letto, portandosi sopra di lui lo baciò con foga, senza dargli il tempo di riprendere fiato, bloccando i suoi polsi contro il cuscino.

Mentre lo baciava, Magnus pensò che forse, quella volta, si era sbagliato.
Forse Alec aveva imparato a lasciar da parte la timidezza e a rendere più sicuri i suoi gesti, o forse era solo la frustrazione dovuta allo scherzo a muoverlo, ma la cosa, doveva ammetterlo, non gli dispiaceva
   "The End"
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>>L’ANGOLO DI DEB <<

L’ispirazione di questa ff mi è venuta a notte fonda
 E non ho potuto fare a meno di scriverla
L’idea di un Magnus “incinto” mi fa morire dalle risate :’3
Ce lo vedrei bene come mamma, voi no?
Anyway, spero vi sia piaciuta
Un ringraziamento a tutti coloro che leggono le mie storie
Un saluto a tutti quelli che mi conoscono <3
E grazie a chi lascerà una recensione
 Sperando con tutto il cuore che la Malec sopravviva a CoHF
Un bacio a tutti <3

ATTENZIONE:
SE LA MALEC
NON DOVESSE SOPRAVVIVERE:
CASSIE,
VENGO A PRENDERTI.
  
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