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Autore: vampiretta98    25/05/2014    4 recensioni
Questa è la mia personale visione di come è stata inventata la Mappa del Malandrino.
La fan fiction è ambientata al 5° anno e i protagonisti sono, ovviamente, James, Sirius, Remus e Peter, i nostri amati Malandrini.
Spero che vi piaccia, buona lettura e... "Fatto il misfatto"
Genere: Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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"Di lune piene, scorribande tra amici e mappe incantate"

 
Era una fresca mattina di aprile e dalla finestra socchiusa della Torre di Grifondoro entrava un’arietta frizzante che toglieva ogni traccia di sonno alle due sole persone che si trovavano lì in quel momento. Remus stava rileggendo i suoi appunti di Storia della Magia mentre Peter rispondeva a una lettera di sua madre in cui lei aveva voluto sapere, in modo decisamente apprensivo, il motivo per cui il figlio non era tornato a casa per le vacanze di Pasqua, come aveva invece sempre fatto negli anni precedenti.
Il letto di Frank era stato accuratamente rifatto dal suo occupante prima che lui tornasse a casa per vedere la famiglia. C’erano altri due letti altrettanto vuoti, anche se non altrettanto ordinati.
 
Peter non era il solo a essere rimasto a Hogwarts quell’anno, così avevano deciso di fare anche James e Sirius. I tre avevano trovato degli ottimi motivi per non tornare a casa. Il primo si era giustificato dicendo che aveva bisogno di ripetizioni perché non era affatto sicuro di riuscire a passare i G.U.F.O. mentre il secondo insisteva nel dire che voleva studiare insieme al resto della squadra le nuove formazioni per l’ultima partita di Quidditch (dettaglio irrilevante il fatto che oltre a lui fossero rimasti solo un Battitore e un altro Cacciatore). Il terzo, invece, aveva dichiarato che non voleva avere rapporti con la famiglia fino a quando non fosse stato costretto, a giugno, a tornare a casa. Remus aveva trovato un po’ strana la loro decisione, ancor di più riflettendo sulle loro cosiddette motivazioni, ma non aveva dato molto peso alla cosa, almeno non in un primo momento.
 
Remus si stava appunto chiedendo dove fossero finiti quei due poiché, quando si era svegliato, loro si erano già alzati da un pezzo: accusava ancora i postumi della luna piena passata da qualche giorno e per questo, quella mattina, era rimasto nel dormitorio un po’ più a lungo con Peter a fargli compagnia.
Nonostante la stanchezza e il dolore che lo perseguitavano, come sempre ogni ventotto giorni, quella mattina era di umore migliore del solito e questo era dovuto a un cervo, un cane e un topo di sua conoscenza. Quella appena passata era stata la prima notte di luna piena trascorsa con i suoi amici e non solo aveva sofferto meno, non solo fisicamente ma anche psicologicamente, ma si era addirittura, in qualche modo, divertito.
All’inizio, doveva ammetterlo, era stato contrario alla loro decisione di diventare animagi solo per aiutare uno come lui e, talvolta, quel pensiero era tornato presente nella sua mente. Ormai, però, il danno era stato fatto e a nulla erano serviti i suoi tentativi di far cambiare loro idea, le sue urla, i suoi silenzi. L’avevano seguito imperterriti lungo il passaggio che portava alla Stamberga Strillante e avevano trascorso la notte con lui. Alla fine non poteva essere scontento di quello che avevano fatto visto che grazie proprio alla loro decisione quelle dure notti sarebbero potute diventare sopportabili.
 
Mentre stava facendo questa riflessione, la porta del dormitorio si spalancò, James e Sirius entrarono correndo, euforici. Sirius portava un fagotto, il Mantello dell’invisibilità di James, sotto il braccio mentre quest’ultimo sventolava raggiante un foglio di pergamena.
-Remus, Peter, non indovinerete mai che fantastica idea abbiamo avuto!- esclamò.
-Calmati, James. Altrimenti si prenderanno un colpo…- intervenne Sirius, ridacchiando.
-Ah, sta’ zitto,- rispose l’altro -smonti sempre le mie uscite migliori. Comunque, ascoltate voi tutti e osservate attentamente.- continuò aprendo il foglio e rivelando un bozzetto di alcune parti dell’immenso Castello che comprendevano la Torre di Grifondoro, la Sala Grande, il Salone d’Ingresso e alcuni corridoi e aule dei diversi piani.
-Cosa sarebbe questo?- chiese Peter.
-Che avete intenzione di fare, disegnare un piano d’evacuazione di Hogwarts e venderlo agli studenti?!?- fece Remus, ironico.
-Ahahahah! Ti conviene fare meno lo spiritoso e ascoltare il mio geniale piano.- rispose James, serio -Ho passato quasi tutta la notte a disegnare con il fondamentale aiuto del mio compare- continuò ammiccando a Sirius -e non ho intenzione che tutta la mia fatica vada sprecata!-
-Comunque,- riprese Sirius -ieri io e James stavamo pensando che nessuno ha avuto o avrà modo di conoscere Hogwarts e il suo parco quanto noi e..-
-Che vuoi dire?- lo interruppe Remus -Non vedo proprio come potremmo conoscere Hogwarts più di qualsiasi altro studente…-
-Davvero non ci arrivi?- chiese James, perplesso -Veramente credi che potremmo passare le notti di luna piena dei prossimi due anni in quella vecchia catapecchia decrepita?-
-Non vorrete andare a spasso per Hogwarts con me trasformato?- riprese Remus, incredulo, alzandosi di scatto, come se così facendo avesse potuto cambiare il significato delle parole appena udite.
-Perché no? Ci saremmo noi con te, di che ti preoccupi?- replicò James.
-Già, ha ragione, un cane e un cervo saranno più che sufficienti a tenerti a bada nel caso si dovessero creare delle situazioni difficili- lo sostenne Sirius.
-Allora non vi è servito proprio a niente quello che avete visto l’altra notte? Non avete capito come divento?!?- fece Remus, esasperato.
-E’ vero,- intervenne timidamente Peter - potrebbe essere rischioso…-
-Sai cosa ti dico, Remus? Sei un grandissimo egoista. Noi abbiamo fatto tutto questo per te e poi quando proponiamo qualcosa noi e ti chiediamo un favore tu bocci sempre tutto!- riprese James in tono offeso.
-Non capisci! Non si tratta solo di me, se dovessi assalire qualcuno? Come la metteresti?- rispose l’altro.
-Ti ho già detto che non accadrà, fidati di noi. In ogni caso, se le cose dovessero volgere al peggio, c’è sempre il buon vecchio Peter pronto a tornare in forma umana e sacrificarsi per l’umanità.- intervenne Sirius, dando una scherzosa pacca alla schiena del diretto interessato, che sembrò non gradire minimamente la battuta.
-Cosa hai detto?!?-
-Niente, niente, Peter.Non ti preoccupare.- rispose Remus - Comunque, andate avanti con il vostro piano astruso.-
-Accidenti, quanto sei scettico…- riprese James -Allora, ammesso che il qui presente idiota decida di collaborare, la nostra idea è questa: con le informazioni raccolte sul Castello e il suo territorio durante la luna piena creeremo una mappa che potrebbe essere usata da noi durante il giorno e che ci tornerebbe sicuramente utile fino al termine della nostra permanenza a Hogwarts. Poi potremmo sempre lasciarla ai posteri per testimoniare la nostra grande abilità.- concluse con un ampio sorriso.
-Va bene.- intervenne Remus -Diciamo che mi avete convinto, ma che facciamo se qualcuno trova la mappa e ci scopre? Voglio proprio vedervi davanti a una McGranitt furiosa e un Silente sbalordito che cercate di spiegare come mai non solo siete stati con me durante la luna piena a zonzo per il parco, ma, oltretutto, siete anche diventati animagi senza essere segnati nel registro, illegalmente! Avete idea di ciò che vi potrebbe accadere?-
-Giusta osservazione- intervenne Sirius con tono professionale -Per questo si dovrà trovare una formula di apertura e chiusura della mappa.-
-Sì, come no. Vediamo…Chi vota per “apriti sesamo”?-
-Ahahah! Che ridere!- disse James riprendendo la parola- E’ inutile che cerchi di boicottare l’idea, ormai è deciso, giusto?- continuò guardando gli altri due che fecero un cenno di assenso. -Comunque oltre alla proposta di Sirius io avrei qualcos’altro da dire. Innanzitutto la mappa deve assolutamente avere un nome dopo tutta la fatica che faremo per completarla. Inoltre se davvero vogliamo che qualcuno in futuro si ricordi di noi e ci rivolga almeno un dovuto pensiero di ringraziamento dovremmo firmarla in qualche modo.-
-Intendi dire che dovremmo scriverci i nostri nomi?- chiese Peter perplesso, mostrandosi per la prima volta dall’inizio della discussione davvero interessato -Così ci scoprirebbero subito!
-Ma no, zuccone! James proponeva di usare dei nomi in codice, dei soprannomi- rispose Sirius.
-Calma gente, aspettate un attimo.- lo interruppe James -Andiamo con ordine. Prima dobbiamo dare un nome alla mappa, poi inventare un modo per aprirla e chiuderla e infine firmarla.-
-Ok, io come nome propongo “La mappa di Hogwarts”.- disse Peter.
-Sei davvero banale, Peter! Per la nostra memorabile creazione ci vuole qualcosa d’incisivo, che colpisca l’attenzione di chi la apre.- rispose Sirius, perentorio.
-Ben detto,- riprese Remus -Allora perché non “La mappa di James il pazzoide”? Più incisivo di così…-
- Non fai ridere, lupastro. - fece James un po’ offeso -Che ne dite invece di “La mappa del Malandrino”?-
-Wow, questa si che è una buona idea, io voto a favore- rispose immediatamente Peter.
-Sì, non è niente male! Hai fantasia da vendere, lasciatelo dire.- esclamò Sirius.
-Va bene, allora. Proposta accettata. Adesso andiamo avanti.- concluse Remus.
-Per quanto riguarda la formula di apertura penso che l’ideale sia qualcosa che ha a che fare con il nome della mappa- disse Sirius, prendendo la parola.
-Bella idea!- proruppe James -Qualche proposta?-
-Perché non qualcosa del tipo “Prometto di comportarmi male”?– propose Peter, scherzoso.
-Sai, non è una cattiva idea- intervenne Remus. -Dovremmo cambiare un po’ le parole ma il contenuto è buono… Potrebbe essere qualcosa come “Giuro di non avere buone intenzioni”?-
-Questa è fantastica, vedi che quando s’impegna anche lui è di qualche utilità- rispose James fingendosi sorpreso -Comunque visto che, come si è già detto in precedenza la Mappa è molto importante, anzi straordinaria, io aggiungerei “Solennemente”, secondo me ci sta pure bene. “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni”. Che ve ne pare?-
-Direi che è perfetto- intervenne Sirius -Va benissimo. E come formula di chiusura io direi che se s’inizia dicendo di non avere buone intenzioni qualcosa si dovrà aver fatto prima di chiudere la Mappa, no?-
-Geniale amico, davvero- rispose James -A questo punto perché non “Fatto il misfatto”? Corrisponde perfettamente a quello che hai appena detto.-
-Per me va bene, non ho niente in contrario. Voi?- disse Sirius rivolgendosi a Remus e a Peter.
-E’ perfetto, si vede che è stato a pensarci su tutta la notte- convenne Remus, scherzando.
-Sono d’accordo anche io.- rispose Peter -Ora mancano solo i nomi dei creatori.-
-Visto che l’idea è partita dalle notti di luna piena perché a questo punto non pensare a qualcosa che abbia a che fare con gli animali in cui ci trasformiamo?- propose Remus.
-Vedo che cominci a prenderci gusto, bravo, così si fa- disse James, entusiasta. -Ovviamente nessuno dovrà inventare il proprio soprannome, vi pare?-
-Va bene- acconsentì Peter ridacchiando -Allora perché per James non scegliamo “Cornuto”?
-Ahahah! Oggi tu e Remus fate a gara di battute? Comunque sono assolutamente certo che il cuore dell’Evans sia ancora libero quindi no, mi dispiace, ma la tua idea è stata respinta- ribatté James, solenne.
-Eh già, non fate così che sennò ci rimane male- intervenne Sirius -Per lui ci vuole qualcosa d’importante, quasi poetico. Non l’avete ancora capito…- continuò, scuotendo la testa e fingendosi deluso -Io propongo “Ramoso”.-
-Tu si che mi capisci, non come questi due insensibili.- disse James con voce commossa e continuò.- Bene, visto che il mio nome è stato deciso, andiamo avanti. Per Remus io direi che andrebbe bene “Lunastorta”. Perché no? Cos’ha che non va? -domandò perplesso vedendo che Remus si era messo a ridere.
-Beh,- si giustificò Remus -Vi pare giusto che io nel mio soprannome abbia quella sottospecie di astro che mi ricorda ogni istante la mia maledizione?-
-Uffa! Guarda un po’ più in la del tuo naso!- proruppe Sirius scocciato dalla mancanza di collaborazione dell’amico -Dopo tutta la fatica che abbiamo fatto per convincerti della nostra idea a causa del tuo solito caratteraccio, passare alla storia con un soprannome così sarebbe il minimo…-
-E va bene, mi arrendo. Fate come volete, non dico più nulla.- rispose l’altro sdraiandosi sul letto e chiudendo le tende del baldacchino.
-Come volevasi dimostrare- intervenne James, ridacchiando -Comunque per Sirius, allora, che nome scegliamo?-
-Secondo me “Bavoso” andrebbe benissimo. Non avete notato che pozza c’era l’altra mattina all’ingresso del passaggio sotto il Platano?- disse una voce da dietro una delle tende del letto.
-Non eri tu quello che non doveva dire più niente?-
-Tranquillizzati, Sirius, non serve a nulla litigare- disse Peter conciliante- Secondo me come nome per te sarebbe adatto “Felpato”. Lungo il corridoio che portava alla Stamberga si sentiva solo il rumore degli zoccoli di James.
-Giusto, Peter. Ottima osservazione, vada per Felpato.- rispose Sirius -Ora manchi solo tu.
-Per lui proporrei “Codaliscia” intervenne di nuovo Remus.-Non ho mai visto un topo con una coda più lunga della sua.-
-Non ti eri ritirato dalla discussione? E da quando in qua sei un esperto di topi? -chiese James.
-Per me va benissimo. E’ un bel nome altisonante, accettato- disse invece Peter, entusiasta.
-D’accordo- riprese James -E anche con i nomi ci siamo. Facciamo in modo che appaiano subito dopo la formula di apertura? Tipo “Tizio, Caio e Sempronio vi presentano la Mappa…-
-Ma no!-disse Remus uscendo finalmente dalle tende e prendendo attivamente parte alla discussione -Ci siamo scervellati per trovare delle formule solenni e vuoi renderle vane usando un inizio così scontato?-
-Per una volta Remus ha ragione- ribatté Sirius guadagnandosi un’occhiataccia dal diretto interessato -Ci vuole qualcosa in linea con il resto della Mappa, il significato è quello, però deve essere reso in modo migliore, ecco.-
Sorprendendo tutti, James con uno scatto andò ad aprire il baule, estrasse un rotolo di pergamena già usato per fare alcuni calcoli astronomici e iniziò a scrivere come un forsennato.
Quando ebbe finito, mostrò agli altri quello che aveva scritto:
 
“I Signori Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso Consiglieri e Alleati dei Magici Malfattori sono fieri di presentarvi La Mappa del Malandrino”
 
-Ahahah! Fantastico! Sei davvero geniale quando ti ci metti!- convenne Remus. -Avevo in mente proprio qualcosa del genere. Che ne pensate?-
-E’ perfetto, veramente. Hai messo i nomi così a caso o con un ordine preciso?- domandò Sirius, mostrando un particolare interesse per la cosa.
-Ovvio che li ho messi in ordine, per chi mi hai preso?- rispose James fingendosi offeso -Sono andato in ordine crescente di collaborazione–
Alla sua affermazione risero tutti, nessuno escluso, e la solita atmosfera di allegria e serenità tornò nel Dormitorio.
Sirius puntò la bacchetta sul bozzetto del Castello e in testa alla pagina apparvero le parole scritte da James poco prima questa volta però in una calligrafia più precisa, raffinata e di colore verde.
-Con tutti i colori che ti potevano venire in me proprio il verde dovevi scegliere?- chiese Peter stupito e un po’ irritato, visto che gli erano venuti in mente i colori della Casa dei Serpeverde.
-E’ un’idea fantastica invece,- spiegò Remus -sarebbe difficile pensare che la Mappa sia stata creata da un Grifondoro dopo aver letto la scritta di quel colore-
-Vedi che qualche volta anche tu sai far funzionare quel cervello che ti ritrovi per qualcosa di utile e non soltanto per compiti e ricerche?- intervenne James.
-Grazie per la fiducia. -ribatté l’altro sarcastico.
Peter ebbe un’esclamazione di sorpresa nel vedere che Sirius dopo aver finito di scrivere la presentazione stava puntando con la bacchetta la Mappa, producendo un lampo azzurrino.
-Che stai facendo?- domandò Remus, leggermente preoccupato.
-Aspetta e vedrai!- replicò Sirius -Non abbiamo mica passato una notte in biblioteca per niente. Ci sono molti libri utili tra gli scaffali se si sa cosa cercare.-
Quando ebbe terminato, mostrò agli altri il risultato.
-Prego, a voi l’onore- disse rivolgendosi a Remus e Peter.
Questi fissarono la pergamena tornata bianca senza capire e James prese l’iniziativa.
-“Giuro solennemente di non avere buone intenzioni”- annunciò puntando la bacchetta sul foglio.
Comparve l’ormai nota scritta con sotto la parte di Hogwarts che avevano disegnato e, osservando attentamente si potevano vedere dei piccoli cartigli che riportavano sopra delle scritte. Proprio nel loro dormitorio, nello spazio centrale tra i letti, si vedevano ora quattro di quei cartigli con sopra i nomi dei quattro occupanti della stanza.
-Come mai ci sono dei nomi sparsi per il Castello?- chiese Peter.
-Aguzza l’ingegno ogni tanto: segnano dove si trovano le persone in questo momento e, se provi a spostarti, vedrai che si sposterà anche il tuo nome sulla Mappa.- rispose Sirius, un po’ spazientito.
-Avete deciso di inserire i nomi delle persone per non farvi beccare da nessuno mentre andate a zonzo per il Castello?- domandò Remus, sorpreso.
-Sì, esattamente. Insomma, che ne pensate? Esprimetevi come si deve, per una buona volta- chiese James entusiasta dell’opera compiuta.
-E’ meravigliosa. Quando siete entrati in questa stanza urlando, nemmeno un’ora fa, non avrei mai pensato che la vostra idea sarebbe stata davvero realizzata- rispose Remus, quasi stupito delle sue stesse parole.
A Peter s’illuminarono gli occhi e Sirius sorrise.
Bene allora,- fece quest’ultimo- ora non ci resta che impiegare gli ultimi due anni che passeremo qui per completare del tutto La Mappa e usarla come si deve.
Puntò la bacchetta verso la pergamena -“Fatto il misfatto”.-




 

 
 
 
 
*Angolo Autrice*
Salve,
è da un’eternità che non pubblico più nulla, qui su EFP. Ebbene, sono tornata con una ff sui Malandrini e sull’invenzione della loro mappa che, a dir la verità, inizialmente era nata più come una riflessione di Remus sulla Luna Piena e la sua maledizione in rapporto con la sua vita, poi ho lasciato correre la penna ed è venuta fuori questa cosa.
Spero che questa One-Shot vi sia piaciuta e che leggerla non vi sia sembrata una perdita di tempo, grazie mille a tutti quelli che sono arrivati a leggere fin qui e a chi avrà voglia di lasciare una recensione.
 
Vampiretta98

 
 
 
 
 
  
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