Serie TV > NCIS
Ricorda la storia  |      
Autore: Emily27    25/05/2014    6 recensioni
Tony muore dalla voglia di dire a qualcuno ciò che ha appena scoperto...
(Fan fiction partecipante al Contest "Fattela 'Na Risata [60 Prompt]" indetto da Slanif sul Forum di EFP)
(Prompt: Matrimonio)
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Wedding planner


 


Tony si allungò sulla sedia, stiracchiandosi e sbadigliando sonoramente senza alcuna compostezza: era solo alla sua scrivania, nessuno lo avrebbe notato. McGee era a casa con l'influenza, Gibbs si trovava già dal mattino a un incontro col Segretario e Ziva, per la seconda volta, era andata in un liceo a esporre come si svolgeva il lavoro del NCIS. Appoggiò la testa sulle braccia incrociate all'indietro e lasciò vagare lo sguardo oltre i vetri, dove il sole riscaldava quello stupendo pomeriggio di primavera. Tony avrebbe preferito uscire a godersi la bella giornata, invece di restare inchiodato alla scrivania a sbrigare il noioso lavoro d'ufficio. Pensò all'estate, alle ferie e alla vacanza alle Maldive che non era ancora riuscito a fare, mentre si vedeva sdraiato su un comodo lettino in una spiaggia dalla sabbia bianca, sorseggiando un cocktail e contemplando le ragazze in bikini...
« Buongiorno! »
Una voce squillante interruppe bruscamente il corso dei suoi pensieri e gli fece quasi perdere l'equilibrio sulla sedia. Prontamente, si ricompose, trovandosi davanti una visione celestiale. Al di là della scrivania, due grandi occhi verdi lo stavano scrutando da sotto una cascata di lunghi riccioli ramati, che contornavano un viso grazioso dal naso alla francese.
« Salve... » salutò a sua volta Tony, incantato.
« Sono Dorothy Cooper » si presentò lei tendendogli la mano con un sorriso da togliere il fiato.
DiNozzo gliela strinse. « Agente speciale Anthony DiNozzo, ma puoi chiamarmi Tony » disse strizzandole l'occhio.
« Molto piacere... Tony » fece la ragazza rivolgendogli uno sguardo carezzevole.
« Posso aiutarla? » le domandò alzandosi e uscendo dalla scrivania, per accorgersi con piacere che, oltre alle curve generose rivelate dalla profonda scollatura della maglia e su cui aveva già puntato gli occhi, Dorothy possedeva anche due belle gambe lasciate scoperte da una minigonna e slanciate da un tacco dodici. Nell'immaginario di Tony, comparve anche lei sulla bianca spiaggia delle Maldive...
« Sono qui vedere il signor Gibbs. »
« Gibbs è fuori, non ho idea di quando tornerà. »
« Mi ha chiamato poco fa chiedendomi di venire qui ad aspettarlo, dovrebbe arrivare a momenti. Abbiamo alcune cose da definire » spiegò Dorothy accennando alla cartellina che teneva sotto il braccio. « Immagino che voi agenti federali siate sempre molto impegnati. Lei si dedica solamente alle faccende d'ufficio? »
« Oh, no, niente affatto! » si affrettò a chiarire Tony. « Oggi è un'eccezione, per lo più lavoro sul campo. Appostamenti, sparatorie, arresti... cose di questo genere. »
« In poche parole, prende i cattivi. Il suo è un mestiere eccitante ma rischioso, è da ammirare. »
DiNozzo si schermì con un risolino, mentre il suo ego subiva un'impennata. « Faccio semplicemente il mio dovere. Lei di che cosa si occupa? »
« Sono una wedding planner, organizzo matrimoni. »
In quel momento comparve Gibbs, giungendo con la sua camminata svelta e tenendo in mano alcuni fogli.
« Buongiorno signorina Cooper, mi scusi se l'ho fatta aspettare. »
« Non c'è problema, l'agente speciale Anthony DiNozzo mi ha intrattenuta »  disse Dorothy spostando lo sguardo da Jethro a Tony. Questa volta fu lei a strizzare l'occhio.
« Non avevo dubbi » affermò Gibbs. « Venga, accomodiamoci in sala riunioni, là staremo più comodi » invitò poi gentilmente la ragazza.
« Arrivederci Tony » lo salutò Dorothy, regalandogli un altro sorriso in grado di sciogliere l'intero Circolo Polare Artico.
« A presto... » disse DiNozzo, seguendola con lo sguardo mentre si allontanava preceduta da Jethro.
Chissà se avrebbe avuto modo di rivederla. Pensò quasi di chiedere il suo numero a Gibbs, o magari lei sarebbe tornata alla base per incontrare nuovamente il capo. Curioso, si domandò quali potessero essere le loro “cose da definire”, poi, all'improvviso, un pensiero gli balenò nella mente. Dorothy aveva detto di essere una wedding planner, questo poteva significare solo una cosa: Gibbs si sposava, per l'ennesima volta.
Stava frequentando la dottoressa Ryan e le poche volte che li aveva visti insieme gli erano parsi molto affiatati. La loro relazione doveva andare così a gonfie vele che il suo capo aveva deciso di scommettere nuovamente in un matrimonio, convolando a nozze con quella che sarebbe diventata la sua quinta moglie.
Eccitato da quella sensazionale scoperta, moriva dalla voglia di dirlo a qualcuno.

In sala riunioni, Gibbs e la signorina Cooper sedevano l'uno di fronte all'altra e in mezzo a loro sul tavolo erano sparsi alcuni fogli. Jethro inforcò gli occhiali e prese una penna dalla tasca interna della giacca, mentre lei apriva la cartellina ed estraeva altri moduli.
« Mi rincresce di non essermi potuto trattenere per le formalità questa mattina, ma avevo un appuntamento importante cui non volevo tardare » si rammaricò Gibbs.
« Non si preoccupi, piuttosto sono io che devo scusarmi per averla tamponata a quel semaforo. Non so dove avevo la testa! » fece Dorothy desolata.
Jethro le sorrise e parlò in tono rassicurante: « Sono cose che capitano, tutto si aggiusta. Se non altro, darò un po' di lavoro al mio carrozziere. »
La ragazza annuì e sorrise a sua volta.
Riempirono i moduli da consegnare alle rispettive assicurazioni, poi Gibbs accompagnò Dorothy fino all'ascensore, dove si salutarono con una stretta di mano.
Mentre si dirigeva verso l'open space, Jethro s'imbatté in un giovane agente reclutato da poco.
« Buongiorno agente Gibbs. Congratulazioni! »
Aggrottò la fronte, non certo di aver udito bene, ma prima che potesse domandare al ragazzo per che cosa si fosse congratulato con lui, questi si era già allontanato.
Mossi alcuni passi, incrociò la signora Hollis, un'impiegata dell'amministrazione la quale camminava svelta reggendo un faldone.
« Le mie felicitazioni agente Gibbs! » disse lieta senza fermarsi.
Gibbs invece lo fece, voltandosi a guardarla mentre si allontanava, perplesso e confuso: perché tutti si congratulavano con lui?
Con questo interrogativo, scorse l'agente Dorneget venirgli incontro con tutta l'aria di stare cercando proprio lui.
« Agente Gibbs! » esclamò quando fu alla sua altezza. « Le faccio i miei migliori auguri! Anche alla dottoressa Ryan, naturalmente, sono felice per voi. »
« Che cosa... » cominciò a dire Jethro, ma Dorneget, nella sua foga, non lo lasciò continuare.
« Se avesse bisogno di un aiuto per i preparativi, non esiti a chiedere. Potrei consegnare le partecipazioni! » si offrì zelante. « E anche... »
« Dorneget! » lo interruppe Gibbs. « Di che cosa stai parlando? »
« Del suo matrimonio » rispose l'altro come se fosse ovvio.
« Il mio matrimonio?! »
Jethro era esterrefatto: a quanto pareva tutti credevano che si sarebbe sposato. Non riusciva a spiegarselo.
« Si può sapere chi ti ha riferito questa enorme sciocchezza? » s'inalberò.
« L'agente DiNozzo, signore. Ha detto di aver parlato con la sua wedding planner. »
« Con chi?! » proruppe Gibbs, domandandosi perché diavolo DiNozzo si fosse inventato quell'assurdità.
« Con la sua... » Dorneget non fece in tempo a terminare la risposta che Jethro l'aveva già abbandonato, dirigendosi a grandi passi verso le scrivanie.

Tony, seduto nuovamente al suo posto, iniziò a sistemare un incartamento: aveva perso fin troppo tempo, era ora di mettersi all'opera.
Trascorso appena un minuto, la voce tuonante di Gibbs gli fece alzare la testa.
« DiNozzo! »
Il capo stava avanzando verso di lui, minaccioso come una nuvola temporalesca.
Venendo a sapere che lui aveva sparso la voce del suo matrimonio, aveva previsto che Gibbs si sarebbe alterato, ma era stato più forte di lui diffondere la notizia. Tuttavia, in quel momento, “alterato” non gli sembrava l'aggettivo corretto per descriverlo, “furioso” rendeva maggiormente l'idea. Una reazione, la sua, forse un po' esagerata, in fin dei conti prima o poi avrebbe annunciato le sue nozze, lui aveva soltanto anticipato i tempi. Non capiva perché se la stesse prendendo in quel modo.
Jethro era quasi davanti alla sua scrivania, ma prima che potesse dire qualcosa, una Abby elettrizzata irruppe nell'open space.
« Gibbs Gibbs Gibbs! »
Travolse letteralmente il capo in un abbraccio, per poco non facendogli perdere l'equilibrio.
« Tu e la dottoressa vi sposate, come sono felice! Ti voglio bene Gibbs! »
Al di sopra della spalla di Abby, Jethro lo incenerì con lo sguardo.
DiNozzo deglutì e si preparò alla sfuriata.
Comunque, la cosa non lo preoccupava. Preso dai preparativi, Gibbs avrebbe presto dimenticato la sua malefatta, e probabilmente gli avrebbe perfino chiesto di fargli da testimone. Anzi, ne era sicuro.
Moriva già dalla voglia di dirlo a qualcuno.











 
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS / Vai alla pagina dell'autore: Emily27