Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |      
Autore: Elefantina98    25/05/2014    4 recensioni
Due gruppi: Custodi e Ribelli vengono inviati sulla Terra per andare a scuola e compiere i loro doveri, che li porteranno a diventare dei veri e proprio Custodi e Ribelli. I doveri dovranno essere condivisi da due membri dei due gruppi riguardanti un Terreno a compiere le proprie scelte sia giuste che sbagliate. La Grande Legge, vietato esporsi, toccare ed ostacolare il lavoro del proprio partner, mantiene l'ordine tra i due gruppi che non devono per nessun motivo entrare in contatto con il proprio Terreno.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elsa, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un suono insistente mi trapana l'orecchio destro. Con molta fatica tiro fuori la mano da sotto il mio lenzuolo verde acido per spegnere definitivamente la mia sveglia che segna le 06:30. Il Sole inizia a brillare nel cielo in una luce fioca ed appena visibile.
-Oh, no...pensavo che questo giorno non sarebbe mai arrivato. Guarda in che cosa mi sono cacciata!-penso tra me e me rintanandomi sempre di più nel mio lenzuolo.
"Elsa, mio fiocco di neve, è ora di alzarsi. Non vorrai fare tardi proprio questo giorno, no!?"urla una voce dall'altra parte della porta.
-Non sono psicologicamente pronta...succederebbe qualcosa se rimanessi a letto oggi!?-mi chiedo alzando un braccio segnalando a mia madre di aspettare qualche minuto.
Butto la testa nel cuscino candido e appena sento che qualcuno mi stava massaggiando la testa, la alzo. Mi scontro con il becco del mio adorabile pettirosso di nome Trinket. La guardo nei suoi occhi e so già cosa sta cercando di dirmi anche se non parliamo esattamente la stessa lingua.
"Credo che tu abbia ragione Trinket. Non ho scuse per arrivare in ritardo oggi. Ok...ok, mi alzo!"urlo delicatamente togliendomi il lenzuolo di dosso e volando sopra di esso grazie alle correnti di aria fredda che ho creato.
Creo una polverina bianca e la faccio ricadere su di me riuscendo così a cambiare il mio pigiama con dei vestiti decenti: una maglietta azzurra, un cardigan blu chiaro, dei jeans celesti e le mie amate Converse/All-Stars argentate. Trovandomi ancora in aria, mi stiracchio ridendo e sbadigliando. Mi dirigo verso lo specchio per pettinarmi i miei capelli biondo platino e per lavarmi la faccia con dell'acqua gelida togliendo la stanchezza dai miei occhi azzurro oceano. Ritrovandomi davanti al portagioie indosso degli orecchini fatti di madre perla, un anello pieno di diamanti e una collana a forma di fiocco di neve entrambi d'argento.
-Mi mancherà tutto questo...soprattutto le persone che lascerò qui. Ormai ho 15anni...è ora che vada via.-penso guardandomi attorno con sguardo malinconico proiettato verso il cielo nuvoloso al di là della finestra con le tendine bordeaux.

 
* * *

In compagnia del mio pettirosso e della mia valigia argentata, volo fuori di casa dopo aver salutato disperatamente mia madre.
-Tranquilla mamma...ritornerò e sopravviverò senza di te al mio fianco. La cosa peggiore è che non so cosa aspettarmi lontano da casa mia. Addio Arendelle.-penso lasciandomi scendere qualche lacrima solitaria.
Volo sopra le strade fermandomi a quasi ogni semaforo rosso mentre Trinket svolazza entusiasta su se stessa.
"Qualcuno qui è impaziente! Trinket le famiglie di nobili origini hanno sempre la precedenza su di noi. Sono stupendi. Anche io un giorno brillerò di luce propria come loro."dico al mio animaletto fantasticando sul mio futuro ad occhi aperti.
"Sì...sì, come no. Prima pensa a quello che ci succederà tra qualche ora. Ciao Elsa."interviene una voce a me molto familiare.
"Jill! Mi sei mancata molto. Perché sei qui?"ammetto abbracciando la mia amica sin dall'infanzia.
Jill Bridges è la gentilezza e la delicatezza fatta persona accentuate soprattutto dalla sua pelle di porcellana e dai suoi occhi verdi macchiati di azzurro che vanno in contrasto con i capelli rossi. Indossa una maglietta bianca, un cappotto marrone, dei jeans e delle ballerine nere abbinate ai suoi occhiali da Sole. Ridiamo in un primo momento prima che mi faccio seria e la fisso negli occhi.
"Ehm...pensavo che sarebbe stato meglio andare insieme..."balbetta in difficoltà arrossendo, mangiandosi le unghie e abbassando lo sguardo.
"Ok, tranquilla."la incoraggio mettendole le mani sulle spalle.
"Forza, si faccia avanti la prossima!"ci richiama un vigile o un guardiano.
"Ora tocca a te, Elsa. Sei tu la prossima."mi incoraggia Jill massaggiandomi un braccio.
"Ci rivedremo Jill."la saluto prima di darle un ultimo sguardo pieno di dolcezza.
"Certo...mi sembra il minimo. Siamo o non siamo migliori amiche!?"ci stringiamo la mano prima che la lascio dovendo dirigermi verso il guardiano.
"Sei pronta Elsa?"mi chiede il guardiano rivolgendomi uno sguardo di sottecchi.
"Speriamo..."sussurro con un fil di voce sbarrando gli occhi per la paura.
"È la tua prima volta, vero!? Stai lasciando la tua città, la tua casa e la tua famiglia. Spero che non ti cacci mai nei guai"mi guarda riuscendo a paralizzarmi con il suo sguardo indagatore di colore nero mentre io annuisco arrossendo.
Dalla sua giacca bianca tira fuori una chiave argentata per aprire un enorme portone che luccica grazie alla luce del Sole rendendolo più imponente.
-Bene...è arrivato il momento di far vedere chi è la vera Elsa.-mi faccio coraggio stringendo la mano sulla maniglia della valigia e sbuffando.
"Forza! Avanti! Non avere paura."mi incoraggia ulteriormente il guardiano spingendomi con la sua mano sulla mia schiena.
Cammino sul terreno bianco dirigendomi verso il portone e mettendo una mia mano sul pomo argentato della porta. All'improvviso la porta scompare rimpiazzata da un risucchio violento e pauroso. Sento la paura scorrermi nelle vene e urlo disperata sperando che qualcuno mi aiuti. Nessuno arriva e sono costretta a lasciarmi risucchiare dal vortice seguita dalla valigia e da Trinket urlando come una disperata. Appena riapro gli occhi, la luce attorno a me è scomparsa e adesso mi trovo in volo su un cielo leggermente più nuvoloso. Non riuscendo a ristabilire il controllo, sono costretta ad atterrare su un terreno di un grigio spento e cupo. Dei rumori assordanti disturbano le mie povere orecchie e vedo qualcosa sfiorarmi e correre via lasciandosi dietro una scia di un grigio poco opaco e non respirabile. Tossisco e sbianco vedendo un veicolo verde foresta venirmi contro a tutta velocità. Urlo disperata mettendomi le mani davanti al mio viso per proteggermi dall'imminente urto. Quando non percepisco nessuna botta, apro gli occhi accorgendomi di essere invisibile per tutto ciò che abitasse in questo posto.
"Hai una faccia assurda! Ti do un consiglio: finché non togli quelle ali fatte di neve nessuno di questo pianeta di vedrà, fiocco di neve."mi informa un ragazzo appoggiato ad un lampione.
I suoi capelli tendono sul bianco candido con una ciocca nera che va in contrasto con i suoi occhi azzurro cielo. Indossa un maglione panna, un giacchetto blu, dei jeans grigi e degli stivaletti marroni. Il suo collo è coperto da un ermellino bianco con qualche peletto colorato di nero mentre in mano teneva una tazza marrone piena di cioccolata calda e marshmallow. Mentre io ho le ali, lui ha sia le ali ghiacciate che un bastone marrone. Prendo la mia valigia volando verso il ragazzo che mi osserva con le braccia conserte dall'alto verso il basso.
"Spiritoso! Io sono Elsa, tu sei...!?"cerco di fare conoscenza con l'unico essere apparentemente simile a me.
"Sono Jack...per gli amici Frost. Come fai a non conoscermi...quasi tutti parlano di me! Ora ci conosciamo. "mi informa iniziando a ridere per avermi tolto la sua mano che stavo per stringere.
Trinket per vendicarsi si para davanti al viso di Jack per punzecchiarlo, ma viene fermata dal suo ermellino che cerca di morderla.
"Vieni qui Trinket. Non c'era bisogno che mi facessi questo scherzo!"lo rimprovero guardandolo truce con le mani sui fianchi.
"Ti sei offesa? Volevo solamente aiutarti...conosci La Grande Regola, giusto!? Se devi andare a scuola, sei in netto ritardo!"mi fa aprire gli occhi puntando un dito dietro alle mie spalle mentre io sbuffo.

 
* * *

Sono dentro la scuola da diversi minuti e non ho la minima idea di dove andare.
-Dove devo andare!?-penso esasperata mentre volo nei corridoi luminosi grazie alle vetrata con la mia valigia affiancata da Trinket.
"Non mi sei d'aiuto Trinket se mi becchi la spalla! Ma...ma quella è la mia aula! Salve, sono Elsa. Sono qui per il test d'ingresso e mi scusi per il ritardo, ma non riuscivo a trovare l'aula."urlo esasperata, ma contenta quando vedo la porta aprirsi e pararmi contro un insegnante alato e dalla folta barba bianca.
"Non ho bisogno delle sue scuse! Che non si ripeta mai più! Qui ci occupiamo delle anime, compresi i cuori, degli abitanti sulla Terra. Se commettiamo un errore, per il terreno è la fine visto che si ritroverebbe tra le braccia del nostro nemico. I tuoi compagni sono a lavoro...dovrò limitarmi al minimo indispensabile. Sarai la custode del terreno George che ha 14anni. È costretto ogni secondo della sua vita a scegliere ciò che è bene e ciò che è male. Dovrai dirigerlo verso la diritta via senza, però, prendere le decisioni al posto suo. Non devi costringerlo a fare del bene e se dovessi intervenire...dovresti toglierti quelle ali di neve. Il tuo pettirosso ti permetterà di trasformarti. Domande?"mi chiede il mio insegnante dopo avermi spiegato tutto.
Il mio terreno George è riflesso su un pannello e so benissimo come è fatto. I suoi capelli sono spettinati e marroni mentre i suoi occhi sono di colore verde...insomma un bel ragazzo.
"Ehm...sì! Che cos'è La Grande Regola?"chiedo ricordandomi di ciò che mi aveva detto Jack.
"È una legge in cui noi dobbiamo custodire e proteggere i terreni, mentre i nostri nemici tentano i terreni a compiere le scelte sbagliate. Entrambi non possono esporsi, toccare ed ostacolare il terreno e il nemico. Non trasgredire mai questa legge."mi informa gesticolando con le mani.
"Scusi...ma come sconfiggo il nemico se non posso nemmeno guardarlo!?"chiedo esasperata grattandomi la testa.
"Se tu e il tuo nemico lottaste, mettereste il vostro terreno in una situazione più difficile. Se tu stai lavorando con il tuo terreno, il tuo nemico non ti può interferire e la stessa cosa varrà per te. Aspetta con pazienza il tuo turno."
"Secondo quale criterio si sceglie chi inizia?"
"In quel momento...vi dovrete sfidare."ammette sorridendomi.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: Elefantina98