Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: SkyFullOfStars_    25/05/2014    0 recensioni
Kurt è un'apprendista stilista in un delizioso appartamento a New York.
Ma il destino ha deciso di giocherellare un po' con lui, facendolo capitolare in un evento, che gli farà incontrare un certo Blaine.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

37. The Reason
 

 
















 
 
 
 
 
 







Non poteva essere successo davvero.
Non poteva.
Gli occhi di Blaine fissavano con stanchezza la parete del reparto davanti a lui: bianca, inespressiva.
Ecco, si sentiva così.
Quando aveva visto il corpo di Kurt crollare davanti ai suoi occhi, poco prima, per strada, il suo cuore aveva cessato di battere.
E lui aveva smesso di respirare.
Gli occhi gli si erano gonfiati di lacrime. Ed aveva cominciato a correre, correre, correre verso Kurt.
Non poteva abbandonarlo.
“E se fosse qualcosa di grave?”
“E se non si risvegliasse più?”
“Se andasse in coma?”
No. Questo non poteva pensarlo. Sapeva benissimo cosa significasse e si rifiutava di aggiungerlo alle altre opzioni.
Restava comunque il fatto che il senso di colpa lo stava divorando vivo.
“Se non avessi reagito in quel modo, a quest’ora saremmo insieme, a casa, o da qualunque altra parte, Non all’ospedale…”-
Solo ripetendosi queste parole, le lacrime venivano richiamate e cominciavano a tracciare il loro solito percorso, accarezzando la pelle liscia del moro.
-Blaine.-
Conosceva troppo bene quella voce per non poterci volgere il viso.
Papà.
Carl si sedette vicino a lui, su quelle scomode e solite sedie degli ospedali.
Dovevano parlare.
-Ho appena sentito il dottore, e mi hanno detto che sta bene, non è nulla di grave, solo uno svenimento dovuto ad un grande sforzo.-
Blaine aveva smesso di guardarlo ora.
Il suo sguardo era di nuovo concentrato su quella stessa parete pallida. Pareva capirlo più di chiunque altro.
A quelle parole un peso si sciolse lentamente.
Il suo Kurt stava bene.
Cominciò a piangere più forte.
Tentò di trattenersi, ma non era abbastanza forte per farlo.
Non voleva piangere, non davanti a suo padre, ma non ne poteva più.
Tutte quelle ore ad aspettare notizie di Kurt…Non aveva mangiato, né dormito.
Iniziò a sentire le lacrime scenedere, fino a che non fu costretto a coprirsi il viso con entrambe le mani.
-Oddio, Blaine, no, non piangere.-
Le calde braccia dell’uomo lo accolsero, facendolo accoccolare sul suo giacchetto di pelle sintetica.
Blaine non si mosse. Tutto ciò che fece, fu lasciarsi circondare da suo padre.
I singhiozzi che vennero fuori dal pianto di Blaine si fecero sempre più forti, fino a creare un pianto di sfogo…Un pianto liberatorio.
Non ricordava di aver pianto così tanto in vita sua. E non ricordava di averlo fatto per un ragazzo.
Il calore che sentiva dentro di sé, era dovuto all’enorme sollievo che aleggiava dentro di lui ed alla forte presenza di suo padre.
Era lì con lui ora. Gli era vicino. Non pensava l’avrebbe fatto.
-Papà…-mormorò, -mi dispiace.-
-No,- lo interruppe Carl, accarezzandogli quei ricci ribelli – sono stato cattivo con te…Dovevo accettarti per quello che sei già tempo fa.-
Sospirò.
-Oh, Blaine, se solo non avessi permesso che quella volta andassi via…-
-Se l’avessi fatto non avrei mai conosciuto Kurt…-
Gli occhi di Carl si velarono all’improvviso di un leggero strato di lacrime.
-Mi sento terribilmente in colpa.-
Non aveva mai visto suo padre piangere. Eppure gli ricordava tanto una persona fragile…
-Papà, non sentirti in colpa…Tu non hai colpe…Ti voglio bene.- lo abbracciò di nuovo.
Non importava più parlare…I gesti avevano poteri curativi.
Sentire suo figlio rivolgergli quelle dolci parole, per Carl era una vittoria.
Aveva riconquistato suo figlio.
Tutto questo anche grazie a Kurt.
-Papà?- chiamò ancora Blaine.
-Mh?-
-Credo di essere innamorato di lui.-
-Lo so.- sorrise Carl, mentre con una mano gli portava via quelle lacrime posate sul viso del giovane.
-O meglio, lo sapevo. Quando ancora eri in coma, Kurt veniva qui ogni giorno.-
Il cuore del ragazzo si fermò.
-Lo vedevo soffrire. S’incolpava così tanto per averti mandato in ospedale, che stava quasi per perdere se stesso. Eppure non mollava.-
Sul serio aveva fatto tutto questo per lui?
Gli occhi dell’uomo brillavano mentre parlava, quasi incantato dalle sue stesse parole.
-Mi ricordo una volta, prima che io e Kurt diventassimo amici, perché all’inizio io gli avevo detto di stare lontano da te, sai?-
Blaine lo guardò.
-E’ stato il secondo sbaglio più grosso della mia vita, a parte quello di non averti accettato.- continuò dopo aver passato una mano sulla guancia di suo figlio, il quale lo ascoltava assorto, ancora protetto dalle sue braccia.
-E…dopo che gli hai detto di andarsene…cos’ha fatto?-
-E’ tornato e me ne ha dette quattro.- rise lievemente Carl. –Non ti ha mai lasciato, Blaine.-
Quelle parole andarono ad infiltrarsi nel suo petto, quasi a toccare il suo cuore.
-Ha messo da parte i suoi impegni e la sua carriera per stare vicino a te e per confortare me. Se questo non è amore, beh, che Dio mi fulmini in quest’istante!-
Blaine si strinse di più a suo padre e sorrise.
-Ha dato forza a me anche quando non l’aveva lui. Mi ha aiutato. Ed ha aiutato anche te.-
Un piccolo sorriso commosso apparve sulle labbra di Blaine, mentre quest’ultimo si sentiva riscaldato da uno strano tepore, oltre a quello di suo padre.
“Non mi ha mai lasciato.”- ripeté tra sé.
-Grazie, papà.-
Il padre lo accarezzò dolcemente per rispondergli.
-Credo che però tu debba andare da Kurt ora: gli farà piacere vederti.-
Incoraggiato dal sorriso paterno, Blaine fece un sospiro e si diresse verso la camera di Kurt, la numero 14.
“Mi è familiare…”- pensò corrugando la fronte.
Poi, con coraggio, anche se infastidito dal senso di colpa, entrò.
 
 
 
 
 
 
-Blaine!-
Il corpo di Kurt era seduto sul letto d’ospedale, mentre il riccio lo guardava con gli occhi velati di lacrime, alla vista del suo ragazzo, ancora vivo.
Non seppe come, ma con due balzi gli venne incontro e lo abbracciò come non avesse mai abbracciato nessuno in vita sua.
Kurt fu sorpreso di sentire il suo ragazzo piangere singhiozzante tra le sue braccia, così cercò di tranquillizzarlo, stringendo ancora di più la presa ed accarezzandolo.
-Ehi…Sono qui, calmati.-
Il dolce sussurro del biondino raggiunse le orecchie di Blaine e le vezzeggiò lievemente, regalandogli una sensazione indescrivibile.
-Mi dispiace…-
-Shh, non è niente. Ora sono qui, no? Sto bene.-
-Se non avessi reagito in quel modo…ora saremmo…-
-No, Blaine, ascoltami.- lo prese per le spalle, -non è colpa tua. Non è colpa di nessuno. Oramai è successo.-
Blaine tirò su col naso.
-Forse ho sbagliato io. Non avrei dovuto far venire tuo padre senza il tuo permesso.-
La mano tremante del riccioluto andò a posarsi sulla guancia destra del biondo.
-Tu mi hai dato la possibilità di rivederlo e di riallacciare il legame perso. Tu mi hai aiutato, mi hai aperto gli occhi quand’ero cieco di rabbia.-
Kurt sorrise, mentre con i suoi occhi blu marino s’immergevano in quelli dell’altro ragazzo.
Lo abbracciò di nuovo, come se sapesse di doverlo perdere per sempre.
-Non ti lascerò andare, mai.-
Il viso del moretto si staccò dalla spalla di Kurt dove era poggiato ed andò a scontrarsi con quello dell’altro, terminando in un lungo ed appassionato bacio.
Kurt fu estasiato da quel gesto: si sentiva di nuovo vivo.
Il corpo tremante di Blaine lo fece intenerire e lo baciò con più foga, mettendo in chiaro che non l’avrebbe abbandonato per nessun motivo.
-Adesso capisco come ti sentivi quand’ero in coma…- singhiozzarono gli occhi di Blaine, osservandolo.
-Avrei dovuto capirlo prima.-
-Capire cosa?- lo sfiorò Kurt con il palmo della mano.
-Che ho trovato la mia ragione  per andare avanti.-
I battiti si fecero più forti a quel punto; il sangue circolò più velocemente e l’emozione salì alle stelle.
Il respiro del biondo si fermò per pochi istanti, fino a che non fu costretto a baciare il suo ragazzo, per farlo ripartire.
Credeva fosse tutto un sogno. Credeva che quelle parole se le fosse inventate. Ma il tocco delle labbra di Blaine con le sue cambiò tutto.
Infatti non era così. Era tutto reale.
La pelle di Blaine, i suo baci, le sue carezze, il suo respiro ed il suo battito…Era tutto reale.
Poteva avvertire i brividi, quelli veri, quando una mano calda gli s’intrufolò sotto la maglietta, fino a delimitare i bordi dei suo addominali.
Trattenne il respiro per pochi secondi, fino a che non sentì la stessa mano accarezzandolo vicino la vita.
Aveva così voglia di Blaine.
E Blaine aveva voglia di lui.
Si staccarono da quel bacio colmo di passione, senza smettere di far toccare le loro fronti.
Tra l’affanno, sorrisero entrambi, lieti di essersi cibati di nuovo delle loro labbra e di essersi ritrovati.
Kurt ripensò allora alla sua mamma ed al sogno riguardo la vera felicità…Ora aveva capito.
Aveva capito che la sua felicità aveva un nome.
 La sua felicità si chiamava Blaine.













 

AnGoLo DeLl'AuTrIcE------------------------------------------------------------------------------------------------------------


Hi everybody :')
Spero che non vi siate sciolti dalla dolcezza (si spera) di questo capitoletto :D Altrimenti come faccio senza fanfictioners assassini che seguono questa ff??!?!?!?!!?!
Ho bisogno di voi.... *fa il visino da cucciola*
Bando alla sweetaggine (?)...come vi sembra???
Vorrei ringraziare tutti quelli che mi seguono e/o che mi hanno seguito fino qui, perchè...SIETE ADORABILIIIII! VI MERITATE UN MIO APPLAUSOOO :>   *batte le mani a mo' di Kurt fangirlizzante*
Cooooomunque, spero (come sempre) che vi sia gustato mucho (e commosso, se ci sono riuscita :P)
Beh, che dire.......ALLA PROSSIMAAAAAAAA <3                                                                                                         -SkyFullOfStars_



P.S. Calcolate che ho scritto questo capitolo ascoltando "The Reason (Hoobastank)" a ripetizione: anche per questo si capisce la scelta del titolo (eheheheheh <3)....Quindi, potete immaginare i miei (ed ora i vostri) poveri feels come possano essere ridotti <3 Basta, vi lascio in pace...CIAOOOOOOOO

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: SkyFullOfStars_