AVVISO: tutti i personaggi di questa fan fiction non mi appartengono. I fatti narrati o descritti sono puramente tratti dalla mia folle, a livelli di Peter, mente. Tutti gli elementi, personaggi, luoghi descritti e citati nella storia appartengono a Jeff Davis.
 
 

Halinski?

[ovvero come Claudia e Talia scelsero questo nome.]

Talia lo sapeva prima di morire e lo sa anche adesso che è morta che Derek non ha la stoffa per fare l’alpha.

È stato cresciuto come un beta mentre il posto dell’alpha sarebbe dovuto toccare a Laura per diritto naturale.

Ma anche lei era morta per mano di Peter che Derek aveva ucciso a sua volta e ora si trovava a ricoprire il ruolo di Alpha, con gli occhi rossi, i sensi più sviluppati di prima a muovere passi incerti come un bambino piccolo.

Tutto sommato non se la cava male, pensa ogni Talia mentre lo osserva dall’alto di quello che si potrebbe definire il Paradiso.

Claudia invece l’ha sempre saputo, sia quando era in vita sia ora che è morta, che il suo unico figlio avrebbe avuto la stoffa per diventare un perfetto alpha, capace di prendere le decisioni migliori nei momenti più critici.

Se la cava egregiamente, pensa Claudia mentre lo osserva, solo.. parla troppo.

E pensano insieme, Talia e Claudia, ai loro bambini mentre discutono di come siano ciechi.

C’era, anzi c’è, un contratto stipulato tra le due famiglie, Hale e Stilinski, che prevede un matrimonio tra la primogenita, o primogenito, della famiglia Hale con la rispettiva primogenita, o primogenito, dell’altra famiglia.

Teoricamente Laura avrebbe dovuto sposare Stiles, se non fosse morta e se non fosse che il ragazzo  è gay e non avesse una cotta enorme per Derek. Ricambiata.

Claudia e Talia ridono dall’alto delle loro postazioni mentre vedono i loro bambini farsi gli occhi rossi e sbattersi contro il primo muro che trovano o minacciare di dichiarare guerra all’altro clan, quando sono con i componenti dei rispettivi gruppi per poi spalleggiarsi a vicenda quando succede
qualcosa di grave e leccarsi a vicenda le ferite quando sono da soli.

 
 
Stiles sbatte nuovamente al muro Derek tenendolo per il collo e gli mostra le zanne e gli occhi rossi mentre Derek fa lo stesso.

Le due donne si guardando, disperate e divertite perché in tanti non è mai cambiato niente  tra di loro, mentre il padre di Derek, di cui Claudia deve ancora scoprire il nome, si da uno schiaffo in fronte.

Poi succede qualcosa che nessuno si aspettava, specialmente in quel momento.

Derek ritira le zanne, afferra Stiles per le spalle e se lo tira contro annullando la poca distanza che c’è tra loro, baciandolo.

E il signor Hale, che Claudia ha deciso si chiamerà Dave perché ha una faccia da Dave, quasi si strozza con la propria saliva.

Quei due sembrano non doversi lasciare nemmeno per respirare tanto sono incollati uno all’altro, gli arti incastrati a formare un corpo solo.

Ci sono le mani di Stiles tra i capelli di Derek e le mani di questo che stringono i fianchi al ragazzo e la cosa si protrarrà ancora a lungo, pensa Claudia, quando sente un gemito scappare dalla gola di suo figlio.

Se fosse viva gli griderebbe di prendersi una camera e non consumare contro quel muro come due animali!

Ma ci pensa Peter Hale, dall’alto dei suoi trentanove anni, una morte e una resurrezione, con una relazione clandestina con Lydia Martin, componente del gruppo di Stiles e un piacevole trascorso con Chris Argent, ha interromperli con un melodrammatico:

“Dio mio, non avrete intenzione di fare sesso addossati a quella parete! Abbiate un po’ di decenza umana di prendervi una camera, quella è una bellissima parete dove si potrebbero appendere tante belle foto! Ma non se voi ci scopate su senza pietà! Le pareti vanno preservate ragazzi miei!”

Il primo a staccarsi dal bacio, e dall’intreccio di corpi, è Stiles che ringhiando verso il beta si trascina dietro Derek che smania dalla voglia di uccidere suo zio, ma la priorità è trovare la sua camera, il suo letto, barricarcisi dentro e fare sesso con il ragazzo che lo sta trascinando via fino a sfinirlo e a sfarsi sfinire, solo allora potrà prendere il considerazione di uccidere di nuovo Peter, ma sta volta farà in modo di tenere molto lontano Lydia dalla sua tomba.

E quando entrano in camera e Stiles sbatte la porta alle loro spalle Talia e Claudia decidono che è il momento di andare e lasciare da soli i loro piccoli bambini, discutendo già del nome, improponibile a detta di Dave, che potrebbe avere il nuovo branco.

Halinski , forse, mentre Talia tiene per mano Dave e parla con Claudia, come se fossero già una famiglia, ma infondo tutti e tre sperano che da tutta quella passione nasca qualcosa di stabile con un po’ meno di sbatacchiamenti e minacce di morte, da parte di entrambi.
 
 
 
 











Angolo autrice.
 
Buonasera a tutti, questa è la prima oneshot che scrivo in questo fandom e mi sento un tantino emozionata, quindi siate clementi con me, vi prego.
Un paio di chiarimenti post lettura:

1. Ho sempre sognato una Alpha!Stiles/Alpha!Derek, perché si trattano già come pari, anche se Stiles ne prende sempre troppe, quindi cosa cambiava? Nulla, tranne un paio di occhi rossi e un paio di zanne affilate a seguito, piccolezze, inzomma.
2. Ho voluto introdurre la narrazione con i punti di vista di Talia e Claudia perché sono personaggi che mi intrigano molto e di cui si sa davvero poco, della prima meno della seconda.
3. Siamo in universo AU dove sono bellamente tutti werewolf e Claudia, come Talia, è l’alpha perché mi pareva giusto rimarcare la sua posizione all’interno della storia.
4. “Farsi gli occhi rossi” è un modo di dire che ho trovato in un libro tanto carino, di cui mi sfugge il nome, che indica minacciarsi. In questo caso va preso alla lettera, in quanto sono alpha e quando si minacciano mostrano gli occhi rossi!
5. Ho un amore sconsiderato per Peter che si trastulla tra Lydia e Chris, aw. È un po’ indeciso il nostro ragazzone.
6. Halinski è nato dall’incrocio del cognome Hale/Stilinski, se non si era capito(?)
7. Dave Hale ovviamente non è il nome di Papa Hale, ma mi ispirava e quindi gli ho dato quello.

 
So che è un po’ una boiata, nata da un momento di scazzo tra la definizione di “generi sommi di Platone da non confondere con la definizione che da di essere Aristotele!” e uno dove stavo mangiando ma spero che vi piaccia e chi mi facciate sapere cosa sembra a voi!
Giuro, se lasciate una recensione io non mordo, non sono Derek Hale, ew.
 
Rei.