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Autore: GWEN_e_TRENT    25/05/2014    4 recensioni
Poniko mi ha colpita molto come personaggio.
Credo sia un personaggio molto importante, visto che ha un grande spazio anche nel manga.
Così ho deciso di scrivere i pensieri di Madotsuki su di lei, e sul suo mondo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Madotsuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Poniko, ed il suo mondo
Appoggiai la testa sul cuscino, ed eccomi di nuovo lì. In quel folle mondo.
Mi guardai intorno, avevo esplorato molti luoghi, mi rimanevano poche porte, fra cui la mia preferita. Era così bella, col suo color viola, mi dava una sensazione strana. L'avevo tenuta fra le ultime.
Mi guardai ancora intorno, e pensai alle cose spaventose che avevo visto, a quei mondi bui e tristi, e sperai che quella porta non fosse l'introduzione ad uno di questi.
Sospirai, ed afferrai la maniglia, chiudendo gli occhi, ed incrociando le dita.
Quello che mi trovai davanti mi lasciò a bocca aperta: neve, un'immensa distesa di neve!
Se c'era una cosa che amavo era la neve, così bella... Come quel mondo: puro, inattaccabile, perfetto.
Iniziai a camminare, in cerca di qualcos'altro, e notai che le mie orme sparivano immediatamente dopo esser state impresse nella neve.
Arrivai, dopo un po', fino ad un igloo. Normalmente non mi sarei fidata ad entrare, ma quel mondo mi dava un senso di sicurezza indescrivibile.
Entrata, trovai una specie di portale, e quasi senza pensarci, entrai.
Mi ritrovai in un altro posto del mondo, forse meno confortevole, ma continuai a camminare.
Trovai una casetta, ed entrai. Non l'avessi mai fatto.
Dentro trovai la manifestazione umana della perfezione. Era una ragazza alta e snella, dai lunghi capelli biondo cenere legati in una coda, e dagli occhi azzurri come il ghiaccio.
Era bellissima. Chiunque avrebbe voluto essere come lei: era il modello che ogni ragazzina seguiva. Rimasi a guardarla: era proprio come quel mondo: pura. Quanto volevo essere anche io così...
Mi girai, per andarmene, quando la stanza divenne ad un tratto fredda, e mi sentì risucchiata da qualcosa alle mie spalle.
Mi girai di scatto, e al posto della bellissima ragazza di prima, c'era un mostro. Il peggiore dei mostri: che prima ti attirava, dolcemente, e poi ti tradiva, risucchiandoti nel suo vuoto.
Fu così che capii i miei sogni, tanto stupidi ai miei occhi, ma che in realtà significavano molto.
Mi trovai a ripetere il mio nome: "Madotsuki" ovvero finestra.
Già. I miei sogni erano una finestra sul mondo, e Poniko (fu quello il nome che diedi alla ragazza), così come il suo mondo, rappresentava l'umanità, rappresentava la persona.
Così perfetta, bella, pura... fuori. Ma se sei disposto a guardare oltre, a guardare dentro, c'era un mostro, pronto ad uscire quando giri le spalle.
  
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