~Misunderstood
Tu prova ad avere un mondo nel
cuore, e non saperlo esprimere con le parole...
[Fabrizio de Andrè, Un Matto.]
Già, provate voi
ad avere mille pensieri, mille frasi intelligenti annidate nella mente, ma che
non riuscite ad esprimere.
Loro se ne
rimango li, nella tua mente, svanendo lentamente, con le vostre speranze di
farvi capire, con i vostri sogni di regalare uno sguardo sorpreso a chi fa finta
di amarvi.
Eppure, di
qualcosa sai parlare. già, qualcosa lo sai dire anche tu. Sai trattare delle
poche cose che ami: il cibo, la tua unica ragione di vita. Lo dice il tuo
aspetto fisico, ma anche il tuo stesso nome.
Tu sei la gola,
è così che devi essere.
Amante del cibo,
che frena le tue inibizioni, che uccide quel poco intelletto che
hai.
Il tuo unico
pensiero, l'unica frase che riesci a dire è per lui. è un "posso mangiarlo", un
vano tentativo di autocontrollo.
Eppure una cosa
sopra il cibo c'era. Una cosa sola, ma c'era.
C'era lei. La
sua pelle color madre perla, i suoi capelli corvini, i suoi occhi color
ametista.
c'era il suo
sguardo triste, la sua voce languida, le sue lacrime che tu non avresti dovuto
vedere.
C'era la sua
voglia di tornare umana. La sua voglia di avere un anima e morire con
questa.
C'era lei con
tutti i suoi sogni che tu non potevi avverare, ma che non avresti dovuto nemmeno
comprendere.
Eppure per lei i
pensieri erano più facili, sembravano quasi piccoli torrenti di acqua
cristallina.
Limpidi.
Senza
macchina.
Che arrivavano
dolcemente al loro mare: le tue labbra.
Per lei avresti
fatto qualsiasi cosa, nonostante la consapevolezza della tua incapacità e
impotenza.
Spesso ti
trovavi a pensarla. a sognare di lei.
E pensare che
lei fosse il tuo cibo era una cosa sbagliata.
Lei era qualcosa
di più.
Qualcosa che mai
e poi avresti potuto avere, ma che avresti sempre guardato da lontano, ammirato
nel buio, protetto in caso di necessità.
Tu
l'amavi.
Amavi più di te
stesso quella donna senza anima, che sarebbe per sempre rimasta un fiore non colto.
___________________
Gluttony non è mai stata una figura che mi incuriosiva. L’ho sempre visto come un idiota, un personaggio totalmente inutile. Però, mentre si parlava di Fma con l’amata Treccia (ciauuuu) e si sentiva Un matto di De Andrè, mi è venuta l’ispirazione. Ho cominciato a pensare al fatto che anche lui aveva dei sentimenti, le sue passioni i suoi sogni...insomma anche lui era un “essere umano”. Quindi è così che ho dato vita a questa Ff...bhe, fatemi sapere cosa ne pensate. ^^^
Alla prossima
Emily the strange