Pensavo sarebbe stato più facile rinunciare a te, pensavo sarebbe stato più facile non pensarci, pensavo sarebbe stato più facile mentire a me stessa, ma mi bruciano gli occhi, mi guardo allo specchio e e vedo la crudele veritá.
Ferma, in bilico tra troppe scelte.
Dove mi butterò? Forse cadrò...dove cadrò? È facile parlare, farsi film mentali, ma poi, davanti al problema ci mettiamo la coda fra le gambe e scappiamo, scappiamo da tutto, evitiamo gli sguardi.
Ma da stupida che sono faccio la masochista e scelgo di guardare dietro e precipito nella tristezza. E poi la cosa più demoralizzante è che neanche la musica mi può più aiutare, anzi, mi fa star peggio.
Sto diventando ciò che ho sempre odiato e nessuno è disposto a preoccuparsene, nessuno è disposto ad osservare, tutti si bendano. Sogno cose assurde, mi faccio tabte domande ma non ho nemmeno una risposta.
Sento la stanchezza posarsi sulle mie palpebre e smetto di pensare. Non voglio chiudere gli occhi ma è qualcosa che non posso evitare anche se so cosa mi accadrá al risveglio.
Ma devo pur affrontare qualcosa, non ne uscirò da vincitrice ma almeno saprò di aver combattuto almeno un po'.