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Autore: IneedLemons    27/05/2014    7 recensioni
Sgranai gli occhi non appena lo vidi, anzi, li vidi...
[...]
Tutto accadde in un attimo. Sembrava la scena di un film horror, non per quanto riguardavano i personaggi spaventosi e neanche per la trama terrificante. Semplicemente sembrava un film d’orrore perché diedi un urlo che parve stonare anche Dio. E lui si trova molto in alto. 
Continuo della precedente Fan Fiction "Over Again".
 
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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Era stato solo un fottutissimo sogno, chi mi faceva credere che sarebbe diventato realtà?
Oppure, chi mi faceva credere che un figo come il signorino Horan avrebbe potuto innamorarsi davvero di me?
Oppure ancora, chi cazzo aveva detto di svegliarmi?
 
Con il broncio picchiettavo la punta del piede sulla moquette mentre ripensavo a quella scena che mi perseguitava ovunque: quando dormivo, quando studiavo, quando cucinavo, quando cagavo. Peggio dei testimoni di Geova.
Sottolineo la parola “studiavo”.
Jane che studia, applausi signore e signori. Tutta colpa di quel biondo mestruato. Per sua colpa, sua colpa, sua grandissima colpa, mi ero ridotta ad una secchiona con gli occhiali alla Harry Potter, libri in ogni angolo della stanza e atteggiamento da studentessa; ma come si dice “l’apparenza inganna” e, come volevasi dimostrare, di quella Jane non era rimasta neanche l’unghia biforcuta dell’alluce.
Al primo esame infatti, al quale fui bocciata ovviamente, raccolsi tutti i manufatti antichi che si nascondevano per casa; erano ovunque…uno perfino dietro il bagno. Daniel Defoe mi stimolava parecchio e visto che ero andata in bancarotta a causa della mia biblioteca simultanea, non potevo permettermi gli activia.
Cosa, o meglio, chi mi manteneva in vita era mio fratello Louis aka sono un cazzone monopalla.
Mi mandava dei soldi ogni fine mese e in cambio dovevo dirgli parole dolci o cose del genere altrimenti mi avrebbe minacciata di farmi morire di fame. Inizialmente mi mandava una somma consistente ogni giorno ma, scoprendo che spendevo quei soldi soltanto per comprare delle sagome di cartone di Niall e dei fucili pregiati, mi tagliò i viveri. Ricordo ancora le sue parole:
 
“Non puoi continuare ad allenarti per uccidere Niall, e non puoi spendere i miei soldi in queste cazzate. Quindi ti manderò dei soldi solo a fine mese…a meno che tu non voglia venire con me in tour.”
 
Fu quello il giorno in cui misi in pratica le mie mosse di fit-box e Louis Tomlinson ebbe in regalo un occhio nero e un materasso per dormire fuori.
Scossi la testa in preda ai pensieri che la ingarbugliavano e la confondevano ancora di più. Sembravo così sorridente, forte e temeraria ma la realtà era un’altra; ero completamente morta dentro. Venire a conoscenza che l’unica persona che io abbia mai amato sinceramente mi aveva tradito, fu un colpo basso, simile a quello che diedi a Niall quel giorno, quel fottutissimo giorno, quel merdoso giorno in cui lo scoprii a letto con quella troia. Lo mandarono al pronto soccorso e gli diagnosticarono in testicolo rientrato. Ero felice del mio gesto eroico e del tutto giustificato ma bastarono soltanto due ore per farmi realizzare cosa esattamente era successo e bastarono esattamente tre minuti per farmi finire nella disperazione.
Vidi l’ora…erano passati esattamente tre mesi, quattro ore e cinquantasei minuti dal giorno in cui lasciai il tour dei ragazzi. Salutai a malincuore ognuno di loro: Zayn mi promise che appena sarebbe tornato mi avrebbe portato a cena in uno dei ristoranti arabi del suo paese, Harry mi strinse forte a se e mi regalò uno dei suoi peluche preferiti a forma di gatto, Louis mi salutò frettolosamente perché sapeva che ci saremmo rivisti e Liam si raccomandò che facessi la brava e la studiosa. Sorrisi a tutti mentre dentro di me il cuore iniziò a frantumarsi in tanti piccole parti che neanche l’attack forza 10 avrebbe potuto aggiustare; quei coglioni mi sarebbero mancati come l’aria, erano diventati tutto per me. Da lì non vidi più nessuno di loro, erano spariti; solo Louis ogni tanto tornava a casa e puntualmente lo riempivo di botte e successivamente mi sfogavo piangendo. Per quanto riguardava gli altri, non ebbi notizie di nessuno di loro.
Niall non si fece sentire. Neanche per delle scuse o spiegazioni. Aveva sbagliato di grosso con me, non lo avrei perdonato per nulla al mondo…CERTO COME NO! se mi avesse cantato una canzone vestito da Lady Gaga probabilmente sarei stata già ai suoi piedi. Ma che dico, mi sarebbe bastato lui che mi guardava con quegli occhi rari e bellissimi. Quanto lo amavo, purtroppo. Iniziai a prendermi a sberle da sola, dovevo finirla di pensare a quel puttanone biondo. Mi aveva solo preso per culo. Si sapeva che una come me non gli sarebbe andata bene. Solo nei sogni le persone mi amano. Nella vita reale non fanno altro che prendermi in giro o deridermi facendomi soffrire. Prima James e le sue violenze, ora Niall e la sua strafottenza. Che cazzo di situazione di merda, minchia. Avrei voluto prendermi a testate contro la finestra e morire per sempre. Anzi avrei voluto che ci fosse Jimmy a darmi la forza per sopravvivere in questo inferno, che di inferno aveva solo la presenza di quell’essere tanto bello quanto dannoso.
Questa volta sbuffai alzandomi da quel putrido divano che era diventato il mio secondo letto e andai a recuperare il mio cellulare che squillava da una buona mezz’ora e che io non avevo proprio calcolato. Lo trovai immerso nei miei libri, prima appartenenti al trisnonno della cugina inglese di Dante. “il Divino kamasutra” si chiamava, era una raccolta di sessantanove volumi che spiegava ogni posizione erotica. Non so perché lo comprai ma lo avevo lì e, sinceramente, poco me ne fotteva, tanto i soldi erano di Louis. Allibita presi il telefono per ascoltare il messaggio in segreteria. Il numero non era salvato nella mia rubrica e questa cosa mi incuriosì parecchio.
Avviai il messaggio ma appena sentii “Jane” mi venne da vomitare.
Non poteva essere, era qualcosa di inconcepibile. Mi accasciai sulle ginocchia incredula mentre il messaggio si ripeteva.
 
 

 
ANGOLO AUTRICE :D
A belleee! Sono ritornata a grande richiesta con il continuo di Over Again!! Applausiiii. In questa schifosa introduzione ho spiegato in linee generali il motivo dell’odio di Jane nei confronti di Niall. Ma cosa è successo davvero? Ho troppe idee in testa, oddio. Ma soprattutto…chi è a telefono?
Nei prossimi capitoli spiegherò la vicenda in filo e per segno e così vi libererò dai vostri dubbi.
Inoltre in questa storia rientrerà un personaggio molto importante però sono ancora indecisa.
Fatemi sapere con una recensione che ne pensate…spero mi seguirete in tante come nell’altra!!
Vi aspetto <3
Terry.
 
 
   
 
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