‘‘Ciao Anne!’’ mi saluta il mio migliore amico con un sorriso.
‘‘Ciao Hazza.’’ rispondo io abbracciandolo e sorridendo.
Trovo che Harry sia la persona più dolce del mondo. Per me c’è sempre stato, e anch’io ci sarò sempre per lui. 
‘‘Pensavo che oggi, essendo la nostra serata, potevamo andare prima al cinema e vedere un film comico.’’
Già, oggi è venerdì, e noi il venerdì lo passiamo tutto il tempo insieme, non che non lo facciamo tutti gli altri giorni, ma il venerdì è, come dire, speciale.
‘‘Perfetto!’’ esclamo subito.
‘‘Ehm.. Anne..’’
‘‘Cosa vuoi questa volta Harry?’’ domando arrivando al punto. Insomma, lo conosco e so già che mi vorrà chiedere un favore.
‘‘Mi devi aiutare..’’
‘‘A fare..?’’
‘‘Sono stanco di fingere che mi piaccia Amber, ma non voglio farla soffrire dicendole che la lascio..’’ 
Amber è la ragazza di Harry, lui non prova niente per lei, però un giorno l’ha vista piangere per lui e quindi si è ‘sacrificato’. 
‘‘E io cosa c’entro?’’
‘‘Dobbiamo fare finta di amarci e voler stare insieme. Ti prego..’’
‘‘Non so, Haz.. soffrirebbe ugualmente..’’
‘‘Per favooooreee..’’ mi supplica imitando un bambino di cinque anni a cui è stato proibito un giocattolo nuovo.
‘‘Ok.’’ accetto infine. Insomma, infondo è il mio migliore amico e non voglio che si senta obbligato, e che ci stia male. Ci sono sempre stata e quindi lo aiuterò, come lui ha fatto e farà.
 

‘‘Oddio, non smetterò più di ridere!’’ esclamo col fiatone a causa delle risate provocate dal film.
‘‘Già, è stato troppo esilarante.’’
Usciamo dal cinema, mano nella mano. 
Molti pensano che noi siamo una coppietta, invece siamo semplici migliori amici che si vogliono un bene dell’anima, e si, ci comportiamo come se fossimo fidanzati anche se non lo siamo in realtà.
Harry è tutto ciò di cui ho bisogno.
‘‘Anne! Quasi dimenticavo, stasera c’è una festa a casa di un mio amico, ci andiamo?’’
Apro e richiudo la bocca, non sapendo cosa rispondergli.
‘‘Dai, ci sarà tanta musica e si ballerà..’’
‘‘No. N-non posso, scusami Harry.’’
Mi sottraggo dalla sua presa e corro via, vado nel negozio di mio padre, che tra l’altro ci lavoro anch’io. Salgo al piano di sopra, è il mio rifugio, anzi mio, di Harry e di altri due nostri amici. In questa stanza ci sono tutte le nostre cose, compreso il mio pianoforte, regalatomi da Harry.
‘‘Sapevo di trovarti qui.’’
Sussulto girandomi verso la porta e trovandoci la sua figura.
‘‘Har..’’
‘‘Perché non vuoi venire? Ti divertirai.. ballerai..’’
‘‘No.’’
‘‘Ma..’’
‘‘Ho detto no.’’ rispondo secca, arrabbiata.
‘‘Su, qual’è il problema?’’ si siede accanto a me, senza mai smettere di guardarmi negli occhi.
‘‘Perché ci deve sempre essere un problema? Mi secco e basta.’’
‘‘Non sai mentire, non a me.’’
‘‘E va bene.’’ prendo un respiro profondo e confesso. ‘‘Non so ballare.’’
‘‘Tutto qui? Ti insegnerò io.’’
‘‘Sono pessima, non so nemmeno ballare un lento!’’
‘‘Ti insegnerò anche quello, allora.’’
‘‘Grazie, Har.’’
Le sue braccia mi avvolgono riscaldandomi e facendomi sentire appagata, mi fanno uno strano effetto i suoi abbracci.
‘‘In cambio io ti insegnerò a suonare il pianoforte, so che lo desideri.’’
Lo sento sorridere, sento le sue labbra formare un sorriso.
 

‘‘Ti avviso, sono una frana.’’ avverto il mio migliore amico, che ha già sistemato tutto per la lezione di ballo.
‘‘Nah, all’inizio nessuno è bravo, ma so che dopo qualche lezione sarai fantastica.’’
‘‘Grazie, Har.’’ 
Accende lo stereo e mi mostra alcuni passi, provo ad imitarlo ma sbaglio e lui ferma la musica. Lo guardo e inizio a ridere, faccio pena. Sorride anche lui divertito e fa ripartire lo stereo.
‘‘Guarda.’’ dice dolce mostrandomi di nuovo gli stessi passi. Li ripeto e questa volta va’ un po’ meglio, ma continuo a fare schifo.
 

‘‘Allora.. pronto per la lezione di piano?’’
‘‘Certo!’’
‘‘Bene, siediti accanto a me..’’
‘‘Prima però voglio abbracciarti.’’
‘‘Ok!’’
Lo abbraccio e mi stringo forte al mio migliore amico. Com’è possibile che ogni volta che le sue braccia mi avvolgono mi sento completa?
‘‘Grazie, io e Amber ci siamo lasciati, sei il mio angelo.’’
E tu sei il mio, Harry.
 

Sono passate varie settimane da quando Harry mi insegna a ballare e io gli insegno a suonare il pianoforte. 
Ed è strano che lezione dopo lezione, dentro sento qualcosa di nuovo venire a galla. Qualcosa per lui che non ho mai provato prima.
‘‘Eccomi qui, Anne. Pronto per suonare il piano!’’
‘‘Bene, allora siediti che fra un po’ vengo.’’
‘‘Tu e la mania dell’ordine.’’ borbotta divertito scuotendo la testa, mentre fa quello che gli ho detto.
‘‘Si.’’ gli dico sedendomi accanto a lui. ‘‘Comunque, oggi voglio suonare con te una canzone che ho scritto io, ok?’’
‘‘Certo! Scommetto che è bellissima.’’
Sorrido e apro gli spartiti, per poi iniziare a suonare insieme a Harry.
 

Ad un tratto le nostre mani si sfiorano e, per non far capire ad Harry che questo mi provoca mille brividi, allontano la mano, smettendo di suonare, e mi alzo. 
‘‘Per oggi può anche bastare. Anzi, per sempre, ormai non hai più bisogno di lezioni.’’ dico ansiosa, torturando le mie mani.
‘‘Non dire sciocchezze, ho ancora bisogno di te. Cioè dei tuoi insegnamenti.’’ ribatte guardandomi intensamente.
‘‘Perché adesso non accendi lo stereo e anticipiamo la lezione di ballo?’’ cambio argomento.
‘‘Va bene.’’ accetta la mia proposta. Si alza e si avvicina a me.
‘‘Oggi ti insegnerò a ballare i lenti. Sono facili.’’
Annuisco incerta, insomma, i lenti.. dovremo stare vicinissimi.
Accende lo stereo e viene verso di me, mette una sua mano sul mio fianco, mi aiuta a sistemarmi e iniziamo a ballare.
I suoi occhi sui miei, il suo sguardo fisso sul mio. Non riesco a non guardarlo. Cavolo che mi sta succedendo? 
‘‘Brava, stai andando benissimo.’’ mi avvisa in un sussurro senza mai smettere di ballare e di fissare intensamente i miei occhi.
Dopo qualche passo di danza, lo trovo a pochi centimetri dal mio viso. Mi soffermo a guardare le sue labbra, e, wow, quanto vorrei sentirle sulle mie.
 

La musica si ferma e ci allontaniamo di scatto.
Ho davvero pensato di baciarlo?
Perché quel pensiero mi tortura la mente?
Perché mi sento così?
Cavolo, è il mio migliore amico, non mi è mai successo, perché adesso si?

E’ passato un giorno, eppure il pensiero di quello che stavo per fare ieri mi perseguita il cervello.
E adesso sono qui, nella stanza dove stava per accadere tutto, a ripensare a tutti i momenti passati con Harry, da quando abbiamo creato questo posto fino a ieri.
‘‘Anne, non posso più andare avanti così. E’ cambiato tutto. Adesso dentro di me c’è qualcosa di nuovo.’’ entra Harry distogliendomi dai ricordi.
‘‘Har-’’
‘‘Mi sto innamorando di te.’’
Non arrivo a dire nulla, vengo fermata dalle sue labbra che si poggiano dolcemente sulle mie, e cavolo, questo mi fa venire mille brividi e le cosiddette ‘farfalle nello stomaco’. Questo mi fa capire che l’ho sempre desiderato.
‘‘Io no, Har. Io mi sono già innamorata di te.’’ gli sussurro in un orecchio dopo il bacio, creandone un altro. E saranno solo i primi di tanti altri milioni di nostri baci.