"Nutriva una sola consapevolezza, nel momento in cui la sua attenzione venne richiamata dall’ipnotico canto lunare, ossia quella che al tramonto dell’astro, una patina malinconica e funesta si sarebbe stesa sui suoi occhi solitamente vivi, dipesa dall’impossibilità di ricordare ed espiare quanto di realmente terrificante la bestia che dimorava in lui avrebbe eventualmente commesso."