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Autore: Elia_wy    27/05/2014    1 recensioni
E' il luglio del 2007 e Francesco, un bambino di 9 anni, può finalmente godersi le sue meritate vacanze estive. Le giornate trascorrono tranquille e quasi monotone, così, quando durante una passeggiata scopre una casa abbandonata, la sua curiosità si accende improvvisamente.
La storia, scritta sotto forma di lettere e di diario, vede l'alternarsi del punto di vista di Francesco e di sua madre, la quale, troppo presa dal proprio tormento interiore, è cieca davanti al figlio.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non disturbate questa casa
 
13/07/07
Caro x, odio il Lunedì; distrugge tutte le promesse di riposo fatte dal Sabato e dalla Domenica. Speravo che dopo la fine della scuola sarebbe tornato un giorno normale ed invece, nonostante siano passati trent’anni, continuo ad odiarlo. Odio tornare alla solita routine. È frustrante. Senza contare che oggi, dopo il lavoro, ho dovuto recuperare tutte le faccende arretrate.
Ieri infatti Renato ha deciso di portarci al mare. Non ti sembra assurdo? Erano anni che non veniva insieme a me e Francesco. Sembravamo quasi una famiglia felice. Tutti e tre sul bagnasciuga intenti a costruire castelli di sabbia. Ti confesso che è stato bello; per un attimo mi è sembrato quasi di rivedere l’ombra dell’uomo che ho sposato. Peccato sia stato un istante troppo piccolo.
Quando abbiamo fatto l’amore, quel riflesso era già sparito. L’uomo che avevo davanti era solo un automa che con foga cercava il mio corpo. Un sovrano che semplicemente riscuoteva il suo tributo. Ho bisogno di vederti. Ho bisogno di sentirmi stretta tra le tue braccia. Non riesco a liberarmi della sensazione delle mani di Renato sulla pelle.
 
13/07/07
Caro diario, scusa se ieri non ti ho raccontato nulla, ma ero stanchissimo. Penso di essermi addormentato sulla macchina. Mamma e papà mi hanno portato al mare. Era tanto tempo che papà non veniva con me e la mamma al mare. Ci siamo divertiti un mondo. In spiaggia c’era tantissima gente già alle 10, però siamo stati fortunati e abbiamo trovato un posto vicino alla riva. Abbiamo fatto 5 castelli di sabbia! Le onde però li hanno distrutti tutti… la prossima volta li voglio fare più resistenti! Spero che ci sia di nuovo papà così può aiutarmi.
Oggi non l’ho ancora visto. Mi sono messo a scrivere perché ho paura di addormentarmi mentre lo aspetto. È partito stamattina, quando ancora dormivo. Non so bene dove lavora, però è lontano. La mamma dice che lo fa per me, così può farmi tanti regali, però io non voglio che lui lavori così tanto distante.
Anche la mamma stamattina è andata a lavoro. Per questo io sto molto tempo con la nonna. Lei è molto gentile con me, prepara sempre dei dolci squisiti.
All’una la mamma è venuta pure lì e abbiamo mangiato insieme alla nonna. Pomeriggio siamo tornati a casa ed io mi sono annoiato. La mamma si è messa a pulire e io non avevo niente da fare. Tutti i miei amici sono al mare con le loro mamme, ma la mia oggi non ha potuto.
Caro diario, oggi non ho più niente da dirti. Aspetterò papà nel letto, speriamo arrivi presto.
 
14/07/07
Caro diario, papà stanotte non è tornato. Stamattina ho chiesto a mamma come mai e mi ha detto che l’ha chiamata e le ha detto che sarebbe tornato domani sera. Ha del lavoro importante.
Oggi ho fatto una torta con nonna e anche tre disegni. Non sono molto bravo a disegnare però, e la nonna mi ha dovuto aiutare. Anche la torta l’ha fatta quasi tutta lei, io l’ho aiutata a prendere gli ingredienti. È venuta buonissima.
Mentre si raffreddava abbiamo pensato di fare una passeggiata. Il dottore ha raccomandato alla nonna di camminare tanto, in modo da mantenersi in forma e tenere sempre in movimento le ossa e i muscoli.
Durante la passeggiata ho visto una casa strana, che non avevo mai notato. Si trova tre case dopo quella di nonna. Le ho chiesto se conosce chi ci abita, ma mi ha detto che non ci vive nessuno perché tutti hanno paura dei fantasmi che ci sono dentro. Io sono un tipo coraggioso, però da fuori sembrava molto paurosa.
Siamo arrivati fino alla fontana con i pesciolini e poi siamo tornati indietro a mangiare la torta. Nonna infatti era già stanca e non poteva fare tanta altra strada.
Pomeriggio mamma mi ha portato al parco giochi e poi siamo passati a prendere la nonna e siamo andati a mare. L’acqua era un poco fredda, ma mi sono abituato quasi subito. Ho incontrato il mio compagno di classe Marco e con lui c’era anche sua sorella gemella che è nella nostra stessa classe.
Lei si chiama Chiara ed è molto carina. Prima che finiva la scuola ci siamo fidanzati. Quando sono grande io voglio sposarmi con lei perché è molto gentile e così posso avere una famiglia bella come la mia. Quando l’ho detto a mamma si è messa a ridere un pochino. Mi piace tanto quando ride, però io non la volevo fare ridere. Le ho anche chiesto dove si prendono i figli, infatti quando sarò grande voglio avere dei figli con Chiara. Mamma mi ha detto che quando si vogliono basta che si chiede a Dio e lui li fa nascere dentro ad grande fiore. Però io non li voglio ancora, perché sono troppo piccolo, per questo ho scritto una lettera per Dio che mamma ha promesso di mandargli.
Caro diario, sono molto stanco e non devo aspettare papà stasera, per questo ho deciso che vado a dormire. Mi sono anche ricordato che zia mi ha regalato un libro e che quindi possono leggerne qualche pagina. A me piace molto leggere. Il libro si chiama “Il giardino segreto” e parla di una bambina di nome Mary che nessuno vuole bene. Lei infatti non è fortunata come me. È molto interessante, però sono ancora all’inizio. Buona notte!
 
14/07/07
Caro x, sono felice che tu abbia risposto presto. Credevo che anche tu, come mio marito, fossi così preso dagli impegni da non avere neppure il tempo per rispondermi.
Domani pomeriggio è perfetto; Renato tornerà in serata. Chiamo mia madre per chiederle se può occuparsi di Francesco anche nel pomeriggio o magari chiamo la madre del suo amico Marco e le chiedo se può portarlo a mare con loro. Francesco ne sarà contento.
Ci vediamo alle 15 a casa tua.
 
15/07/07
Caro diario, oggi sono andato a mare con Chiara e Marco! La mamma non mi ha potuto portare perché sfortunatamente è dovuta restare a lavoro, però mi sono divertito lo stesso. La mamma di Chiara e Marco mi ha anche comprato un gelato. Ho detto a Marco della casa stregata, però lui dice che non crede ai fantasmi. Chiara invece ha detto che ci crede perché glielo ho detto io, ma che però ha molta paura. Io non voglio che lei abbia paura. Ho deciso che qualsiasi cosa le succeda io la proteggerò perché è la mia fidanzata e le voglio molto bene.
Scusami se ti racconto così poco, ma ho appena sentito aprire la porta e credo sia papà! Buona notte
 
16/07/07
Caro x, ieri sera è tornato Renato. Come sempre ha portato dei regali. Si ostina a tentare di barattare il mio affetto e quello di Francesco con quegli oggetti. Pensa forse che possano compensare la sua assenza? Pensa forse che io possa aspettare il suo ritorno, riempire i suoi silenzi e andare oltre la sua freddezza semplicemente in cambio di stupidi regali?
Credo sappia di noi. In fondo al cuore lui deve già aver capito che non sono più sua. Io ho te, lui lo sa. Ma Francesco chi ha? Come potrà colmare la sua mancanza?
Sono preoccupata per mio figlio. Hai qualche idea da consigliarmi?
 
16/07/07
Era papà! Mi ha portato un trenino elettrico e due libri! “L’isola del tesoro” e “Il giro del mondo in 80 giorni”. Io però ancora non ho finito “Il giardino segreto” perché oggi non ho avuto molto tempo per continuare. Stamattina ho iniziato l’esplorazione della casa dei fantasmi. Ieri sera ho visto un film dove c’era un investigatore che segnava degli appunti su un quaderno, così stamattina l’ho fatto pure io.
La casa ha il numero 23, però non sono riuscito a capire in che condizioni si trova. Non sono riuscito ad entrare. Non ho visto nessun  ingresso, né un buco per guardare nel giardino. Sembra quasi di essere dentro il libro “Il giardino segreto”. È tutto molto divertente. Domani mattina spero di andare di nuovo e di avere più tempo. Oggi ho solo potuto guardare velocemente. È molto bello fare gli esploratori, da grande potrebbe essere un bel lavoro.
 
17/07/07
Caro diario, è davvero difficile trovare un ingresso. Non c’è nemmeno un uccellino che possa suggerirmi dove trovarlo. Ci sono delle piante lungo tutti i muri e dei fiori violetti che pendono. Quando ho chiesto a nonna, durante la passeggiata, ha detto che si chiamano glicine. Ho girato attorno alla casa e dietro ci sono alcuni alberi di fuori che i loro rami entrano nel giardino. Non sono altissimi ed io sono abbastanza bravo ad arrampicarmi. Domani voglio provarci. Sai, in alcuni punti le piante crescono di meno; le ho spostate un poco e ho intravisto qualcosa dell’interno.
È una casa vecchia e non molto grande rispetto al giardino. C’è tantissimo spazio per giocare all’aperto! Sono proprio curioso di entrarci. Ho chiesto alla mamma se posso stare tutto il giorno da nonna e lei ha detto che va bene. A domani! Credo che mi porterò il diario, così magari ti posso fare una bella descrizione della casa da dentro. Speriamo!
 
17/07/07
Caro x,domani è sabato e non lavoro. Francesco mi ha chiesto di stare tutto il giorno da mia madre per cui sono sola. Ero piena di amiche e amici in gioventù, com’è possibile che adesso non abbia più nessuno? L’età mi ha portato via tutto. Ho solo te. Ancora non capisco perché tu ti accontenti di me. I tuoi vent’anni scorrono e tu li perdi con una quasi cinquantenne. Non legarti a me, non giurarmi amore eterno. L’amore passa, ti scorderai di me. E se non ti scorderai, sarà semplicemente perché mi odierai per aver rovinato la tua giovinezza. Non ostinarti a concederti solo a me. Puoi avere tutte le donne che vuoi. Sei giovane. Sei bello. Goditi questo momento. Io non sarò gelosa. Io sono tua, ma tu non sei mio. A me bastano solo quelle ore che passiamo insieme. Mi stai aiutando più di quanto credi; mi sento un’idiota per questo. Una (quasi) cinquantenne che si affida ad un ventenne. Sono una vergogna. Scusa per ogni fastidio che ti creo.
 
17/07/07
Caro x, grazie per aver risposto subito.
Ti prego non giurarmi fedeltà. Non è questo che voglio. Se davvero hai a cuore la mia felicità smetti di amarmi. Io resterò comunque tua. Non posso pretendere che tu resti legato a me, io ho poco da offrirti. Sono solo una donna frustrata e stanca della vita. Trova qualcuno che possa renderti davvero felice.
Tuttavia sono un’ipocrita. Se davvero tenessi fede alle mie parole, non dovrei accettare il tuo invito. Sono debole. Domani mattino sarò a casa tua.
 
18/07/07
Caro diario, ti sto scrivendo dal giardino della casa! È pomeriggio. Ho approfittato del pisolino della nonna per venire qui. Arrampicarsi sull’albero è stato più difficile del previsto e quando sono saltato mi sono pure fatto male al ginocchio. Però è stato divertente e ora sono dentro. L’erba è molto alta, ma sembra ci fossero molti fiori qui dentro. L’esterno non si vede completamente. Ti scrivo dalla veranda. Dentro non sono ancora entrato. La casa è tutta rotta, e dentro sono cresciute molte piante, ma di fantasmi ancora non ne ho visto nessuno. Ora entro, quando esco ti dico che  è successo.
 
Non c’è niente. Quando si entra dalla veranda ci sono tante piante, ma le altre stanze hanno solo tantissima polvere. Ci sono molte ragnatele e ho visto anche qualche topolino. Sui muri sono appesi dei quadri e la maggior parte sono strappati. In alcuni c’erano persone, ma in tutti c’erano tante farfalle.
Non erano farfalle normali però; avevano solo le ali uguali,  poi c’erano attaccati dei piccoli corpicini. Non avevo mai visto nei miei libri di favole cose come quelle. Sono messe pure nei quadri insieme a delle persone. Erano come tante piccolissime persone con ali di farfalla. Avevano i capelli blu e le orecchie a punta,  gli occhi erano tutti rossi e non c’era nemmeno la parte che noi abbiamo bianca. Sembravano quasi bianchi o trasparenti.
Ora vado al piano di sopra. Vediamo cosa c’è. Ti porto con me, chissà c’è qualcosa di  interessante da farti vedere.
 
Ci sono tre camere per dormire, un bagno e un’altra stanza. La porta è chiusa, però c’è una chiave a terra. Anche qui il corridoio è pieno di quadri. Scusa se sto usando una brutta scrittura, ma sto scrivendo mentre cammino ed è difficile avere una bella scrittura. La maestra ci sgrida sempre se non siamo ordinati e anche la mamma si arrabbia perché dice che se si prende il vizio poi non lo si perde più. Io scrivo molto ordinato, ma se per questa volta uso una brutta figura non ci fa niente. Tanto la mamma non leggerà questo diario e nemmeno la maestra.
La porta si è aperta subito con quella chiave. Ha fatto un rumore stridulo mentre la aprivo, ma non ha dato problemi. Ci sono tanti libri. È una piccola biblioteca e al centro c’è un tavolo e una sedia. È leggermente inclinato. Ci sono tanti fogli sparsi per terra perché la finestra è rotta ed il vento li ha sparpagliati ovunque. Qualche libro è caduto dagli scaffali.
Caro diario, non ci crederai mai, ma ci sono tantissimi di quegli esseri che volano nella stanza. Non sono tutti uguali, ognuno ha ali di colori diversi. Non sembrano avermi ancora visto anche se sono nella stanza.
I libri sono molto molto vecchi e hanno tantissima polvere. Ti sto scrivendo dal tavolino. È molto bello stare qua, potrei venire tutti i giorni a giocare e leggere! Magari ci porto anche Marco e Chiara. Nemmeno lei avrebbe paura di quelle personcine. Ora stanno volando in cerchio per la stanza. Iniziano ad emanare una leggera luce azzurra. La luce cresce di intensità e loro stanno cantando qualche canzone in una lingua che non ho mai sentito. Forse me ne dovrei andare, però ho tanto sonno; gli occhi mi
 
25/07/07
Caro x, ormai la mia vita non ha più un senso. Sono passati sei giorni dalla scomparsa di Francesco e ancora la polizia non ha trovato nessuna pista. Non abbiamo idea di dove possa essere andato o cosa gli possa essere successo. Mia madre è caduta in depressione per il senso di colpa, ma io so chi è la reale colpevole. Sono io. Non sarei mai dovuta venire da te. Questa è la punizione divina che mi spetta. Renato è disperato quanto me; sembra si sia riscosso dall’intorpidimento degli ultimi anni. Vaghiamo giorno e notte alla ricerca di Francesco, il nostro unico figlio, il frutto del nostro amore passato. Gli inquirenti stanno cercando il diario di Francesco. Abbiamo messo la casa a soqquadro per cercarlo, ma non c’è. È stato ipotizzato che il possibile rapitore lo abbia preso per cancellare anche eventuali incontri precedenti. Ha solo 9 anni, non voglio credere che abbia deciso di fuggire di casa. Non sappiamo più dove cercare.
 
29/07/07
Caro x, forse siamo vicini a una pista. Nel pomeriggio, poco dopo l’ora in cui mia madre è andata a riposare, alcune persone lo hanno incrociato per strada con un quaderno.
Gli inquirenti hanno controllato le nostre caselle di posta elettronica ed hanno visto le nostre mail. Renato non ha aperto bocca.
 
30/07/07
Da oggi non ci vedremo mai più. Non me la sento più di continuare questa relazione, dopo quanto è successo oggi. Ti prego, non presentarti nemmeno in chiesa. Non ho la forza di sostenere un confronto e non ce l’ha nemmeno Renato. Abbiamo sbagliato tutto. Avremmo dovuto affrontare i nostri problemi matrimoniali e superarli insieme ed invece siamo fuggiti entrambi. Non fraintendere, non rimpiango l’averti amato, ma semplicemente la mia codardia. Durante quest’anno il nostro amore mi ha salvata, ma se avessi messo da parte la mia debolezza e non avessi scelto la via più facile da seguire, forse Francesco sarebbe ancora qui e non mi ritroverei con questo diario tra le mani.
L’abbiamo trovato questa mattina sul cuscino di Francesco. Non sappiamo come ci sia arrivato, ma ci ha guidato alla maledetta casa abbandonata. Francesco era lì. Non sono riuscita a guardarlo in quella pozza di sangue. Il corpo era pieno di pezzi di vetro caduti insieme a lui dalla finestra.
Quando siamo saliti al piano superiore non c’era nessuna delle creature di cui parlava ma c’era un biglietto.
X, tu non puoi ancora comprendere il dolore di un genitore che sopravvive al figlio. La sua non è più vita. È solo dolore. Tu non potresti mai reggere un simile carico insieme a me. Qualsiasi cosa tu dica non ha fondamento in questo momento, io non ti chiederò di spartire con me il mio dolore. Io e Renato lo vivremo assieme come ci ha chiesto Francesco prima di suicidarsi. Ci faremo forza l’un l’altro e continueremo ad indagare senza sosta, perché non ci arrendiamo. Il nostro bambino non può essersi tolto la vita volontariamente. Un bambino non pensa nemmeno lontanamente a certe cose. Qualcuno deve averlo costretto. Io e Renato non ci daremo pace e scopriremo anche cosa sono quelle strane creature di cui Francesco parlava nel suo diario. In quella casa è successo qualcosa e noi vogliamo scoprire cosa. Chi ha costretto mio figlio a gettarsi dalla finestra?
 
18/07/07
Padre, madre, ho la certezza che stiate leggendo questo messaggio perché il mio diario vi sarà stato recapitato dai miei cari amici. Non temete per me, io starò bene. La razza umana spesso associa, in maniera erronea, l’idea della morte del corpo a quella dell’anima.
Siate felici insieme e non rammaricatevi troppo della mia scomparsa. Io resterò sempre con voi.
Non disturbate mai più il riposo di questa casa.



PS: spero si capisca che gli errori nella parte di Francesco sono fatti di proposito :D
   
 
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