Appostati dietro ad una collina, i tre ragazzi osservarono la sorella perduta di Will, Cecily, entrare nella tenuta, che era tutt’altro che abbandonata. Un servitore giunse ad accoglierla e la fece entrare. Will era ancora sotto shock, non vedeva quella ragazza da cinque anni. Jem lo scosse leggermente per la spalla.
- Will … Will, ti prego, parlami. Che sta succedendo?
- Io … non lo so.
- Ne sei sicuro, William.
- Certo, James. – rispose Will, anche se il tono di Jem non era interrogativo, solo una semplice constatazione.
- Bene … cosa facciamo adesso? Entriamo? – Tessa guardò i due Nephilim, ma fu come se non avesse parlato. Loro erano tornati a fissare la pianura di fronte, dove due figure scure erano apparse. Due ragazzi, entrambi molto alti. Uno aveva una folta chioma dorata, l’altro dei lisci capelli neri. Man mano che si avvicinavano, Tessa scorse anche i colori dei loro occhi: il biondo li aveva dorati, come i suoi capelli, l’altro ragazzo li aveva azzurri. Assomigliava un po’a Will per questo.
Will è più bello mormorò la vocina interiore di Tessa e lei si impegnò a scacciarla via.
- E quelli chi sono? – chiese la ragazza – Demoni?
- No. – scosse la testa Jem – Hanno dei marchi, vedi? Anche se le loro divise non sono come le nostre … anche i materiali sembrano diversi …
- Alec, hai sentito? – domandò all’improvviso il biondo. L’altro ragazzo, Alec, puntò gli occhi azzurri sull’altro e sollevò un sopracciglio.
- Cosa avrei dovuto sentire?
- Qualcuno che bisbigliava … a quanto pare, non siamo soli … credo che stavolta Magnus abbia combinato un mezzo casino con il portale.
- Mmm … - mugugnò Alec  - Anche Clary potrebbe aver interpretato male la runa e magari ci ha spedito in una qualche dimensione parallela …
- Ehi! Facciamo a gara per insultare le nostre dolci metà? – esclamò indignato il biondo, portandosi una mano al petto con fare teatrale – Tu, il mio parabatai …
- Non fare il cretino, Jace. Ti prego. – si portò una mano alla fronte Alec, esasperato – Cerchiamo di capire come tornare indietro, ti va?
- Mi sembra una buona idea. – annuì Jace – Primo step: capire dove ci troviamo.
- Sicuramente non a New York. – convenne Alec.
- Giusto. Idris?
- Non credo. Noi saremmo dovuti arrivare in Inghilterra, nello Yorkshire, ma non credo che sia ancora una landa desolata. Forse in epoca vittoriana, ma adesso …
- Epoca vittoriana? – disse Will – Ma è questa l’epoca vittoriana. Da dove vengono questi due?
- Conoscono Magnus Bane. – asserì Tessa – Forse dovremmo parlare con loro …
- Tessa, aspetta! – ma prima che Jem potesse fermarla, lei si era già alzata ed avanzava a grandi passi verso i due ragazzi. Loro la notarono quasi subito e la guardarono stupefatti.
- Tessa, che ci fai tu qui? – chiese Alec, avvicinandosi a lei e accennando un sorriso timido. Lei si arrestò confusa.
- Ci conosciamo? – lo sguardo che il ragazzo dagli occhi blu le rivolse la lasciò interdetta.
- Certo. Ci siamo conosciuti una settimana fa … tu dovresti essere la testimone di nozze di Magnus.
- Magnus si sposa?! – gli occhi di Tessa si spalancarono a dismisura – Con Camille? E io dovrei fare la testimone?
Alec la guardò indignato, poi arrabbiato, poi confuso e infine alquanto perplesso.
- Magnus si sposa con me. – abbassò lo sguardo, improvvisamente intimidito. E un piccolo sorriso felice gli illuminò il viso.
- Già, è come dice lui. Io gli faccio da testimone. – Jace gli assestò una pacca amichevole sulla spalla – Fiori d’arancio per tutti…
- Ma non potete sposarvi. Siete due … uomini. Due maschi.
- Tessa, sei sicura di stare bene? – Alec fece per toccarla, ma lei si ritrasse.
- Chi siete voi? Come osate toccarmi?
- TESSA! – Will schizzò fuori dal nascondiglio e le si parò accanto, seguito da Jem – Non la toccate, o giuro che vi uccido.
- Per l’angelo, Alec! – esclamò Jace. Fissava Will come se avesse visto un fantasma. Anche l’altro lo osservava attentamente.
- Che c’è? Mai visto un Cacciatore? – ghignò sarcastico Will – Ve l’hanno mai detto che non si importunano le signore?
- Tu sei William Herondale, vero? – il biondo non smetteva di fissarlo.
- Il solo ed unico. So di essere bello, ma non voglio essere guardato con occhi da pesce lesso, ragazzo.
- Oh bhe, sai com’è, non mi capita tutti i giorni di incontrare un mio antenato che canticchia allegramente per le campagne dello Yorkshire!
- Non sto cantando!
- Era tanto per dire.
- Jace. – Alec gli mise una mano sulla spalla – Finiscila.
- Oh basta chiacchiere! – Will estrasse una spada angelica e la brandì saldamente – Mellark.
- Will! – Jem ripeté lo stesso gesto che Alec aveva fatto poco prima con Jace – Sta’calmo. Forse ho capito quello che sta succedendo.
- Ah sì? Illuminami, allora.
Jem si rivolse ai due ragazzi.
- Che anno è?
- 2007. – risposero in coro i due ragazzi.
- 2007?! – Tessa spalancò gli occhi – Ma… ma…
- Per l’angelo. Siamo tornati indietro nel tempo. Ora che facciamo? – Alec si passò nervosamente una mano tra i capelli – Magnus…
- Clary… - balbettò Jace – Come torniamo indietro?
Proprio in quel momento, un portale si aprì nel bel mezzo del nulla. Ma non era un normale portale. Era piuttosto la bocca di un tornado, che risucchiò i due giovani venuti dal futuro e li fece sparire per sempre.
- Che strano … quel biondino mi piaceva … aveva la stoffa giusta per fare l’Herondale. L’altro sembrava un Lightwood, almeno dall’atteggiamento.
- O magari erano solo dei pazzi venuti dal futuro. – concluse Jem.

Salve! Non ho assolutamente idea di come sia venuta questa cosa qui sopra, per cui potreste dirmelo voi? *faccina implorante alla Presidente Miao* Qualsiasi commento è bene accetto!
A presto e shippate Malec, mi raccomando!!!
_Alien_