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Autore: freaks_lover    27/05/2014    0 recensioni
questa volta mi sono ispirata alla mia web series preferita: freaks!
questa storia parla di come una persona qualsiasi possa reagire scoprendo di avere un super potere: come cambierà la relazione con l'ambiente e con altri suoi simili? come farà ad avere una vita normale, avendo un super potere?
Spero che questa fan fiction vi piaccia. Come al solito giudicate e siate pure cattivi, perché le critiche negative aiutano a migliorare! buona lettura :)
p.s: mi sono ispirata a una fan fiction che avevo letto per caso su questo sito.. in alcune peculiarità quindi potrebbe sembrare simile! :)
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Sono le 7 di sera, sto tornando dalla discoteca, sono esausta. Dopo un’intera serata a ballare sui cubi finalmente potrò godermi il meritato riposo. Questa volta sono sola in macchina nessuno per fortuna mi ha chiesto un passaggio questa sera. Mi trovo ad un incrocio, mi fa ricordare la mia vita: i miei genitori, che quando avevo solo 16 anni morirono, lasciandomi sola con mio fratello, un giovane drogato, che morì anche lui per un overdose a soli 20 anni lasciando me, una ragazza appena diciottenne sola, che per vivere e mantenersi gli studi era costretta a ballare mezza nuda sopra un cubo, durante le serate in tutte le discoteche più famose di Roma.
I miei pensieri si placarono alla vista di una scena terrificante. Una macchina di fronte a me veniva a tutta velocità un ragazzo stava sul marciapiede da una parte della strada, stava per attraversare quando una forza lo spinse indietro. Dall’altra parte un'altra ragazza bionda riccia che però attraversò non curante del pericolo. Quest’ultima fu investita dalla macchina. Non avevo mai visto così tanto sangue in vita mia. Accostai. Scesi dalla macchina e mi avvicinai alla macchina dell’incidente.
Un’altra ragazza scese dalla macchina questa volta era mora, ed era vestita veramente male. Cercai di cancellare i miei pensieri da fashion blogger, e mi avvicinai al luogo dell’incidente:
“Ragazzi, tutto apposto?” chiesi ancora sotto shock
“No, il mio ragazzo, Simone, è diventato ceco. Ti prego aiutami.”
Mi affacciai al finestrino della macchina: “ciao Simone, allora ti chiedo di stare calmo. Stanno arrivando i rinforzi, dopo ti aiuteranno. Sei solo sotto shock.” Dissi cercando di mantenere la calma. Intanto arrivò anche il ragazzo che riuscì a salvarsi: “Regà spostateve che c’ho pure er brevetto da bagnino, e tu carina che voi fa? Torna alla discoteca a fa la prostituta sul cubo, che   solo quello poi fa” alle sue parole mi arrabbiai tantissimo ma mi trattenni dal rispondergli.
La ragazza mora che stava sull’auto incidentata cercò invece di difendermi:“Almeno lei è venuta qui ad aiutarci, tu invece sei stato lì immobile”.
Le sorrisi, quasi per ringraziarla, quando ad un tratto mi volta: ma dov’è finita la ragazza? Fissai gli altri sulla scena dell’incidente, erano tutti scioccati.
Ad un tratto arrivò anche un ragazzo dai capelli ricci che aveva forse osservato la scena dall’altra parte della strada:
“Ragazzi che succede?”
“Ho fatto un incidente, ho investito una ragazza bionda” disse la ragazza scioccata
“Signorina sta bene?” chiese il ragazzo a me.
“Non sono io la ragazza che è stata investita” risposi.
“E dov’è finita?”
“Puff” intervenne il ragazzo più prepotente.
Ad un tratto vidi un ragazzo vestito in modo strano correre come se qualcuno lo stesse inseguendo, ma in realtà non vi era nessuno.
Ci guardammo confusi e improvvisamente mi iniziarono a mancare le forse, prima dei strani giramenti di testa. Notai che tutti avevano gli stessi sintomi. Improvvisamente il buio. Svenimmo tutti a terra.
Quando riaprì gli occhi mi trovavo in una casa: i mobili erano di legno all’antica, ero seduta al tavolo forse stavo cenando. Vicino a me gli altri ragazzi che si trovavano sulla scena dell’incidente. Guardai distrattamente l’orologio della tv che era accesa senza volume in un lato della stanza: erano passati due mesi, ma come è possibile?? 
  
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