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Autore: Nerhs    27/05/2014    1 recensioni
Si scontrarono con le fronti e iniziarono a ridere, come se avessero capito che ciò che stavano facendo fosse un’emerita cavolata, eppure l’avrebbero rifatta mille volte.
Tanto lei se ne sarebbe dimenticata e lui avrebbe continuato a fissarla da lontano, fumando l’ultima sigaretta del pacchetto, e magari dopo avrebbe mangiato la punta del gelato lasciata da Stella e poi le avrebbe scroccato l’ultima gomma della scatola, accarezzandole i capelli di un “azzurro male interpretato”.
 
- Stella, mi accompagneresti a casa?- chiese con un filo di voce
 
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stella.
 
Feels like I'm falling in love alone.  Stella,  would you take me home?”
 
 
Anche in quel momento, mentre Calum stava vomitando tutta l’anima in quel water, Stella gli era accanto, con il sorriso di chi è abbastanza brilla per non capire realmente ciò che sta succedendo.
Stella continuava a sorridere, mentre quel ragazzo, un po’ più piccolo di lei, di appena quattro anni, le chiedeva di passarle alcuni fazzoletti.
Stella, barcollando gli passò ciò che lui aveva richiesto, e dopo di che, arrivò, sostenuto dalla ragazza, al lavandino per sciacquarsi la bocca. Si poggiò poi a terra e lei lo seguì a ruota.
 
- Star hai una gomma da masticare?- chiese poggiando la testa sulle piastrelle azzurre della parete
- Te ne darò una solo quando mi chiamerai con il mio nome.- brontolò lei
- Uff, Stella, avresti una gomma da masticare?- chiese di nuovo avvolgendola tra le braccia
 
La risata della ragazza riempì quel piccolo bagno e subito si affrettò a soddisfare la richiesta del ragazzo, cercando il pacchetto di gomme nei vari scompartimenti della borsa nera. Gliene porse una e l’ultima del pacchetto la prese lei.
Mentre lei era pronta ad accartocciare la scatola, Calum gliela tolse dalle mani.
La prese e iniziò a fissarla.
 
- Sei come…l’ultima gomma del pacchetto. Stella.- se ne uscì sorridendo
- Cosa vuol dire, scusa?-
- Forse non proprio. O sì. L’ultima gomma la vogliono tutti, tutti desiderano l’ultima gomma da masticare. Poi se è alla menta, come il colore dei tuoi capelli, è ancora meglio.- rise passando una mano tra i capelli della ragazza, che ancora non riusciva ad ammettere di essersi tinta i capelli di un verde indefinito, ostinandosi a ripetere che era un azzurro male interpretato.
- Quindi è una cosa bella?-
- Sei anche come…la punta del gelato. Quella dove si accumula tutta la cioccolata. L’unica parte che a te non piace. Sei come l’ultima sigaretta della scatola. Quella che fumi piano, per paura di finirla troppo in fretta.- finì guardando un punto impreciso della parete parallela a quella dove le loro teste ora erano unite.
- Mi sto innamorando di te Stella. Anzi, sono già innamorato. E so anche che tu sei abbastanza brilla, che domani non ricorderai nulla.-
- Ne sei così convinto? Sei ubriaco Cal.-
- No, giuro. Ho vomitato via anche ciò che ho mangiato a colazione.-
 
E lo sguardo del ragazzo incontrò quello della ragazza. Si guardarono come se avessero davanti il più lucente degli astri. Come se si trovassero davanti ad un quadro di inestimabile bellezza. Come se avessero di fronte il Sole che, si, brucia gli occhi, ma, diamine se ne vale la pena.
E d’un tratto, Stella trovò le labbra del ragazzo sulle sue.
Calum la stava baciando e intanto pensava che tanto lei la mattina, non appena si sarebbe risvegliata accanto a quel inetto del suo fidanzato, non si sarebbe ricordata nulla. Quindi Calum la baciava come se fosse stato l’ultimo bacio della sua vita, come se tutta la sua vita, dipendesse da quel contatto. E forse era proprio così, perché lui ne aveva bisogno. E il cuore di lui si riempì di gioia quando lei le attorciglio le braccia intorno al collo, solleticandogli la pelle con le dita che Calum aveva sempre e solo potuto stringere da “amico”. Era convinto comunque che sarebbe rimasto tale, ma ora non c’era nessuno lì con loro, nessuno avrebbe potuto vederli. E Stella si sentiva bene in quel bacio. Si sentiva adatta, sebbene avesse quattro anni in più del ragazzo a cui ora solleticava il labbro con la lingua.
Lei si sentiva dannatamente bene, come se stesse fumando l’ultima sigaretta del pacchetto, o come se stesse mangiando la punta del gelato che lei però detestava, come se stesse masticando l’ultima gomma della scatola che aveva lo stesso colore dei suoi capelli bizzarri.
La lingua di lei venne a contatto con la gomma nella bocca di lui e lui sorrise sulle sue labbra, quando lei gli morse il labbro.
Si scontrarono con le fronti e iniziarono a ridere, come se avessero capito che ciò che stavano facendo fosse un’emerita cavolata, eppure l’avrebbero rifatta mille volte.
Tanto lei se ne sarebbe dimenticata e lui avrebbe continuato a fissarla da lontano, fumando l’ultima sigaretta del pacchetto, e magari dopo avrebbe mangiato la punta del gelato lasciata da Stella e poi le avrebbe scroccato l’ultima gomma della scatola, accarezzandole i capelli di un “azzurro male interpretato”.
 
- Stella, mi accompagneresti a casa?- chiese con un filo di voce
 
La ragazza annuì e si alzò dal pavimento. Non appena furono in piedi entrambi, lei lo baciò di nuovo. Rimasero attaccati un altro po’, mentre il corpo di lei era spalmato sulle mattonelle azzurre e il petto di lui premeva contro quello di lei.
 
- Non lo dimenticherò Cal. Promesso.-
- Non voglio che tu ricorda. E’ sbagliato.-
- Ma tu mi ami.-
- E tu no. Quindi è meglio così.-
 
Calum la guardò l’ultima volta e, dopo essere uscito dal locale in cui erano entrati per prendere “una sola birra”, salì sulla macchina di lei, essendo lui troppo piccolo per guidare. La vide allacciarsi la cintura e partire. Lei si fermò davanti casa di lui e gli accarezzò una guancia. Lui la scostò brutalmente e scese dalla macchina.
Forse baciarla non era stata la migliore delle scelte.
E forse sbattergli in faccia che lei non lo amava era stato un tremendo sbaglio.
Ma tanto lei avrebbe dimenticato tutto la mattina seguente.
E lui avrebbe continuato ad amarla da lontano.
 
 
 
Nerhs’s box.
 
Piccole schifezze che si creano dopo essere uscite da danza!
Bene, stavolta l’ispirazione è arrivata dalla canzone Stella degli All Time Low. Canzone a dir poco eccezionale che io adoro e che ha dato vita alla nostra protagonista.
Mh, cosa dire a parte un “che schifo è mai questa roba”?
Capirò se mi lascerete solo insulti, giuro.
Inoltre, il banner è la mia creazione numero DUE, quindi, siate clementi <3
Vi adoro!
Nerhs xx
 
 
 

 
  
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