Si scontrarono con le fronti e iniziarono a ridere, come se avessero capito che ciò che stavano facendo fosse un’emerita cavolata, eppure l’avrebbero rifatta mille volte.
Tanto lei se ne sarebbe dimenticata e lui avrebbe continuato a fissarla da lontano, fumando l’ultima sigaretta del pacchetto, e magari dopo avrebbe mangiato la punta del gelato lasciata da Stella e poi le avrebbe scroccato l’ultima gomma della scatola, accarezzandole i capelli di un “azzurro male interpretato”.
- Stella, mi accompagneresti a casa?- chiese con un filo di voce