Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Segui la storia  |       
Autore: scoiattolo17    27/05/2014    1 recensioni
Il ritorno di Kaori porta qualche novità a Shinjuku (e qualche rospo da ingoiare al caro Ryo). una nuova sfida ricca di insidie per i nostri due sweeper, anche se la vera sfida dovranno combatterla i loro cuori... Siate clementi!! Sono sempre alle prime armi!! Spero vi piaccia... Un saluto a tutti!! :D
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Entrando in casa Kaori ebbe un sussulto. Nulla era cambiato, era tutto come aveva lasciato, tutto come si ricordava. Anche i rumori della città che arrivavano dalla via antistante la casa sembravano immutati. Un leggero brivido le percorse la schiena. Poi guardò Ryo che aveva abbandonato il suo borsone vicino al tavolo e si era accomodato come suo solito sul divano con una delle sue solite riviste. Un moto di rabbia e tristezza le invasero la mente. Pochi minuti che era tornata dopo un anno ed eccolo là con le sue solite riviste in mano… possibile che non le fosse mancata? Possibile che non avesse nulla da chiederle? Nulla da dirle?.
Poco dopo Kaori saliva al piano superiore con il suo borsone. Lungo il corridoio incontrò un gatto.
Si. Proprio un gatto. Si fermò un istante a guardarlo con la mano sulla maniglia della sua camera e nell’altra il borsone. Il gatto rossiccio la guardò. Gli occhi stupiti di Kaori dicevano tutto. ‘un gatto?? Da quando in qua Ryo fa entrare gli animali in casa??’ Il gatto continuò a fissarla per un po’. Poi si stiracchiò. Fece uno sbadiglio e si acquattò in un angolino, coprendosi il musetto con la coda. La sentenza l’aveva data: si, quella ragazza poteva stare con loro nella casa.
Quando finì di mettere a posto tutta la sua roba Kaori scese di nuovo al piano di sotto.
-Come si chiama il gatto?- chiese Kaori mentre si avvicinava alla finestra di cucina guardando fuori
-Boy-
-Bel nome- sorrise Kaori –Devi proprio esserti scervellato per trovarglielo…-
Ryo si limitò a sorridere ed ad osservare la sua socia che si guardava attorno… aveva aperto la finestra e sbirciava fuori come una bambina curiosa, il sole che tramontava le tingeva i capelli con riflessi dorati e gli occhi nocciola sembravano diventati dello stesso colore del miele. Una folata di vento primaverile la distolse dai suoi pensieri e velocemente richiuse la finestra. Doveva andare. Non poteva perdere altro tempo.
 
-Io esco- disse, mettendosi il giacchettino di pelle
-Dove vai?- chiese veloce Ryo abbassando per un attimo la rivista
-A fare un giro…-
-E la cena?-
‘e no caro Ryo’ pensò Kaori ‘non sono certo tornata per farti da balia, i tempi d’oro sono finiti’
-Ma non ti preoccupare per me, mangio qualcosa fuori- rispose lesta la sua socia lasciandolo come un pesce sul divano e chiudendosi la porta di casa alle spalle
Scendendo le scale le veniva da ridere. Povero Ryo. Se solo avesse saputo tutta la verità chissà come l’avrebbe presa. Ma ancora non poteva rivelare niente. Almeno per il momento.
Si strinse nel suo giacchetto di pelle. Si assicurò che la pistola che portava al fianco non si vedesse. Un’altra folata di vento l’accolse uscendo dal portone della palazzina. Si guardò attorno. Poi si incamminò.
 
Ryo dall’alto seguì il percorso della socia. Qualcosa non quadrava. Gli stava nascondendo qualcosa se ne era accorto già dalla prima occhiata alla stazione. Ma cosa? E soprattutto perché?
 
Arrivata davanti al Cat’s Eyes tirò fuori dalla tasca un grosso mazzo di chiavi ed un sorriso le si tinse veloce sulle labbra vedendo il portachiavi a forma di gatto (ndA ironia della sorte povero Umibozu).
Il cartello esposto recava la scritta ‘chiuso fino a data da destinarsi’.
Eggià. Povero Falcon. Il giorno del suo matrimonio aveva visto sua moglie colpita da una pallottola accasciarsi al suolo e perdere i sensi. Subito erano scattati i soccorsi ed in breve tempo Miky, tosta come era, si era subito rimessa in piedi. Ma Falcon non poteva sopportare l’idea dell’agguato né della sua mancanza di riflessi. Non poteva sopportare un simile colpo. E ben presto, di comune accordo con sua moglie, decise di fare una vacanza, lontano da tutti e da tutto, lontano dal Cat’s Eyes, da Shinjuku e dal suo mestiere.
Kaori ebbe un brivido entrando nel locale. La campanella alla porta tintinnò e come in un flashback le parve di tornare indietro di anni. Quando la compagnia si radunava lì le sere d’estate. Quando lei rincorreva Ryo per tutto il locale. Quando Umi le offriva il suo famigerato caffè. Quando un sorriso di Miky le cambiava la giornata.
Poi si riscosse. Il locale era vuoto. Tutto era ricoperto da polvere e teli. Accendendo la luce la prima cosa che notò fu una lettera poggiata sul bancone. Non era polverosa come le altre cose. Era stata messa lì da meno tempo. Qualcuno era entrato nel locale. Veloce l’aprì.
ucciderò tua moglie davanti ai tuoi occhi, poi sarà il tuo turno. Tienila nascosta quanto ti pare. Ti troverò’ firmato: Marshall
Kaori strinse la lettera nel pugno. Corse nel retro del locale. I vetri in frantumi che calpestò le fecero capire di colpo che il bastardo era entrato dalla finestra sul retro. Veloce prese la lettera, chiuse tutto in fretta e furia ed uscì dal locale. Se era stato lì probabilmente teneva il locale sotto controllo. Non poteva farsi trovare lì impreparata, non per il momento.
Rientrando a casa la trovò vuota. Ormai era sera, la notte era calata accendendo una miriade di luci sulla prefettura di Tokyo. Probabilmente il suo socio se ne era andato per locali. Ma poco le importava. Doveva riflettere e quindi decise di andare a farsi una doccia.
Quando entrò nella sua stanza il gatto se ne stava seduto sul letto. La guardava imbambolato. Lei quasi si era dimenticata di lui.
-ehi Boy? Che combini? Sai dove è andato Ryo?- fece lei sorridendo
Quello la guardò, si stiracchiò e quasi come se l’avesse capita fece un balzo dal letto al davanzale della finestra e guardò fuori per un po’.
‘anche il gatto ha capito che va per locali’ pensò ironicamente Kaori.
Quella notte qualcuno come suo solito si intrufolò nella stanza.
Guardò Kaori dormire e Boy accoccolato al suo fianco aprì gli occhi. Mosse un orecchio e guardò Ryo per un po’.  Poi si accoccolò nuovamente vicino a Kaori, un sospiro e di nuovo dormiva beato.
‘traditore di un gatto…’ pensò sarcasticamente Ryo
Poi il suo sguardo si posò dolce di nuovo su Kaori.
‘Dio che angelo che mi hai mandato…’ soffiò lieve prima di lasciare la stanza.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: scoiattolo17