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Autore: Wolf_White    27/05/2014    4 recensioni
“In un impeto di rabbia aprì la porta e uscì, sbattendo quest’ultima con fragore.
Camminava veloce lei, per le strade di Toronto. La paura che Alejandro la potesse tradire era alta.
Poi, d’un tratto si fermò di colpo. Lei non può aver paura! Lei è Heather!
La rabbia l’attanagliò di nuovo. Il pensiero del latino che tornava a casa con un sorrisetto malizioso, lei che gli urlava contro per poi finire a baciarsi con foga in qualsiasi posto offrisse un appoggio, le urtava il sistema nervoso.”
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alejandro, Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Impossibile.
Sì, “impossibile” era il verbo adatto a quella situazione.
Alejandro non tornava da ore ormai, Heather stava iniziando ad insospettirsi. Non che fosse gelosa, ma il fatto che un tipo come il latino ritardasse, era una cosa fin troppo sospetta.
L’asiatica si diresse verso la cucina, in cerca di una mannaia nel caso Alejandro avesse bisogno di una bella ripassata.  Poi si bloccò, vedendo di colpo un bigliettino che poco prima non aveva notato.
Si avvicinò e, esitando un po’ prima di aprirla, la strappò. La calligrafia di Alejandro, senza dubbio. Pensò la ragazza.
Mi amor, oggi farò un po’ tardi, non essere gelosa, solo che devo sbrigare una commissione. A dopo chica.”
Heather rimase basita. Come osava Alejandro dirle che era gelosa?! In un impeto di rabbia aprì la porta e uscì, sbattendo quest’ultima con fragore.
Camminava veloce lei, per le strade di Toronto. La paura che Alejandro la potesse tradire era alta.
Poi, d’un tratto si fermò di colpo. Lei non può aver paura! Lei è Heather!
La rabbia l’attanagliò di nuovo. Il pensiero del latino che tornava a casa con un sorrisetto malizioso, lei che gli urlava contro per poi finire a baciarsi con foga in qualsiasi posto offrisse un appoggio, le urtava il sistema nervoso.
-Aah, chica, quando ti dico che non devi essere gelosa potresti ascoltarmi, sai?- La voce di Alejandro le rimbombava nella testa come una canzone che ti perseguita per settimane.
L’asiatica si fermò, guardandosi attorno, e vide che era in una strada di Toronto che non aveva mai visto. Si mise a passeggiare, calmando l’ira che l’aveva fatta correre per sette isolati.
Guardò di sfuggita il sole che la stava facendo morire di caldo. Dopotutto, erano gli ultimi giorni di Maggio.
Si tolse la giacca nera e rimase con una maglietta a maniche corte grigia, che scopriva una spalla e gli stessi pantaloncini del reality, solo che a differenza di quest’ultimo, erano neri, e si abbinavano perfettamente con gli anfibi del medesimo colore.
Si sentì stringere la vita da due braccia forti e muscolose, che lei ormai riconosceva a memoria, e un bacio le arrivò sulla guancia.
Si girò di scatto, paonazza, e vide quel viso da schiaffi del fidanzato.
“Sapevo che non mi avresti ascoltato, mi amor.” Lei sbuffò.
“Si può sapere dove sei stato?! Eh?!” Sputò Heather, acida.
“Se proprio vuoi saperlo, ero andato da mia madre, ma siccome tu la odi, non te l’ho detto.” Sghignazzò lui.
La ragazza roteò gli occhi al cielo esasperata.
Quel ragazzo l’ha sempre fatta impazzire anche in situazioni del genere.
“Beh, è per questo che sei sparito per ore?! Tu… Ma, che hai al labbro?” Chiese lei con un filo di preoccupazione mescolato all’acidità.
“Io e Josè abbiamo avuto una… piccola discussione.” Accentuò la parola “piccola”.
Heather non sapeva se ucciderlo subito o meno, dato che era un luogo pubblico.
Ma non c’era un’anima.
Sorrise soddisfatta dell’evidente dato di fatto.
“Ale…” Sussurrò sensuale, girandosi verso di lui, sempre fra le sue braccia, posandogli le mani sul petto e avvicinando la bocca al suo orecchio.
“Sì?” Chiese Alejandro  di rimando, avvicinando le loro labbra. Heather cercò di reprimere un sorrisetto, per poi rispondere:
“Preferisci essere ucciso in questo parco deserto o a casa? In entrambi i casi non ci saranno testimoni.”
Il latino fece un sorrisetto malizioso, per poi buttarla sull’erba del prato sovrastandola.
“Come vuoi chica, le mie labbra sono sempre a disposizione però.”
Rispose, catturando la bocca della fidanzata in un bacio passionale, unito a tutti i suoi sentimenti che ha sempre provato a reprimere ma che, poi, sono venuti a galla.
Heather si staccò: quel bacio le aveva mozzato il fiato. Lo guardò con uno sguardo malvagio:
“A casa non aspettarti tutta la mia compassione. Sei comunque morto.” Sussurrò, per poi baciarlo con più foga e determinazione di prima.
 
 
 
Angolo Autrice
Come è uscita questa One-Shot? Non lo so nemmeno io ._.
Spero che vi sia piaciuta e che non mi lanciate pomodori ^.^”
Se ci sono degli errori fatemeli notare!
Alla prossima u.u
Marty_chica

  
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