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Autore: Lovatic_crazy    28/05/2014    3 recensioni
Per Gabrielle vivere dopo la morte della sua migliore amica è stato davvero difficile; quest'esperienza l'ha portata a cambiare molto interiormente, ma qualcosa non è mai cambiato in lei: il bene profondo che ha sempre provato nei confronti di Xena. Nonostante tutto, i ricordi di lei sono sempre rimasti impressi nel suo cuore e nella sua mente..
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gabrielle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IN ASSENZA DI TE
 
Era ormai trascorso un lustro (5 anni) dalla scomparsa di Xena. Da allora Gabrielle aveva dovuto vivere sola; aveva dovuto lottare per sopravvivere; per andare avanti senza la sua amica; senza colei che per lei era tutto. Dalla morte della principessa guerriera, Gabrielle aveva cominciato una metamorfosi interiore che l’aveva condotta a diventare tutt’altro che la ragazza dolce e altruista che era un tempo. La perdita della sua migliore amica, l’aveva portata a cambiare radicalmente, a perdere tutto ciò che d’umano e sincero viveva nel suo cuore. Da quell’ultimo viaggio in Giappone con Xena, Gabrielle non aveva più aiutato nessuno; non aveva avuto più nessun amico; adesso lei era diventata nemica del mondo intero. Era isolata e temuta da tutti, e lei non cercava di far cambiare idea alla gente; a lei andava bene così; ormai preferiva l’odio all’amore incondizionato; non credeva nemmeno più all’amore. Passava le sue giornate da sola e se qualcuno provava ad avvicinarsi a lei, era finita; lei rifiutava tutto e tutti; voleva vivere da sola con la sua angoscia.

Ogni anno Gabrielle si recava nel luogo dove lei e Xena avevano parlato tranquillamente poco prima che qualcuno venisse ad informarle dei problemi che c’erano in Giappone; e li lei aveva sepolto le ceneri della sua amica. Avrebbe voluto portarle sempre con se; ma avere quella piccola boccia piena di cenere, le avrebbe fatto solo del male. L’idea che la sua più cara amica, che un tempo era stata un’invincibile guerriera, adesso non fosse altro che cenere, la distruggeva. A volte non riusciva ancora a credere d’averla persa per sempre. A volte le capitava di vederla: bella e raggiante come sempre; con quei suoi occhi blu che riuscivano sempre ad incoraggiarla, ma poi ritornava alla realtà; e lei era ancora tutta sola e così sarebbe stato per sempre. Non avrebbe mai più potuto abbracciarla, o semplicemente parlarle. L’aveva persa per sempre e Gabrielle non riusciva a farsene ancora una ragione, nonostante fosse già trascorso del tempo. L’unica cosa che aveva tenuto era il Chakram; lo conservava con cura cercando di non averlo mai sotto gli occhi; le bastava tenerlo in mano per pochi secondi che già dei ricordi cominciavano ad affluire alla sua mente. Ripensava a quando aveva visto Xena tirarlo per la prima volta; a quante volte lei lo usava per tagliare il cibo e Xena la rimproverava, a quante volte lei fosse stata salvata da quell’arma, grazie alle mani esperte della sua amica. Voleva rifiutare tutti quei ricordi; voleva vivere sola e senza emozioni; ma non era facile. Il ricordo di Xena era sempre vivo dentro di lei, nonostante lei fosse sempre pronta a scacciarlo via. L’unico giorno dell’anno in cui si concedeva di ricordarla era quando andava in quel posto dov’erano seppellite le sue ceneri. Quel giorno, lei arrivava li presto; scavava ed estraeva la boccetta; poi si sedeva con essa e il Chakram nelle mani e per tutta l’intera giornata fino al tramonto stava lì a contemplare quelle ceneri e quell’arma; faceva finta che la sua amica era lì con lei e così incominciava a sfogarsi urlando tutto il suo dolore:

<<Ciao Xena! Eccoci nuovamente qui; da oggi sono cinque anni che tu non sei più nella mia vita. Ogni giorno dello stesso anno mi ritrovo qui per ricordarti; per sfogarmi. Vorrei tenerti sempre lontana dai miei pensieri; ma sai… mi è difficile, anzi… impossibile. Nonostante io cerchi sempre di non pensarti, sei sempre nella mia mente in qualche modo. Dopo cinque anni avrei già dovuto cacciare via il dolore e invece esso è sempre vivido dentro di me; non mi abbandona mai. Il problema è che tutto mi ricorda di te. Con te ho girato praticamente il mondo; ho visto e fatto un sacco di cose; quindi ogni volta, qualsiasi cosa mi riporta a te. Non c’è luogo in questa terra che non porta il tuo ricordo. A volte penso che sarebbe stato meglio se quel giorno non avessi mai insistito tanto per venire con te; ma poi ci rifletto bene e arrivo alla conclusione che comunque tu mi hai dato tutto. Se non avessi conosciuto te, chissà che fine avrei fatto. Tu hai tirato fuori il meglio di me; e adesso… adesso che non ci sei più io sto tirando fuori il peggio. Vivere senza di te è inutile; non c’è la faccio. Non posso conoscere nuova gente e andare avanti come se niente fosse; è impossibile per me. Ogni volta che arriva il giorno del mio genetliaco penso a quell’ultimo che ho trascorso insieme a te; a quegli scherzi stupidi che ci siamo fatte e poi quando a fine giornata mi hai regalato quella poesia bellissima. Io non potrò mai dimenticare ciò che ho vissuto con te, però vorrei solo che il dolore diminuisse. Sento dentro di me un vuoto incolmabile; tu mi completavi Xena! Non dovevi abbandonarmi in quel modo. Come vorrei poterti riportare indietro; come vorrei poter cambiare le cose. Ma è impossibile. Non so se adesso tu mi stai ascoltando; non so più niente ormai. Vivo dividendomi tra la follia in cui ho allucinazioni nelle quali tu sei con me e la coscienza, in cui muoio attimo dopo attimo a causa del troppo dolore. La notte non posso dormire perché non appena mi addormento tu mi appari in sogno. Xena, tu eri tutto per me! E sono sicura che senza di te nella mia vita non andrò molto lontana. Mi dispiace se adesso sto dimostrando di essere solo una delusione per te; ma non ci riesco davvero. Questo è l’unico giorno in cui do libero sfogo alle mie emozioni, perché nonostante io voglia dimenticare tutto, voglio anche mantenere viva la tua memoria; tu sei e sarai per sempre l’invincibile principessa guerriera; sarai sempre la mia migliore amica e un giorno spero di poterti ricontrare; aspetto finché sarà il momento e poi ci ritroveremo. Ti voglio tanto bene amica mia! Mi manchi…>>.

Le ore trascorrevano così, tra le lacrime di Gabrielle e le sue parole gridate al vento; poi finalmente arrivava il tramonto e Gabrielle concludeva sempre il suo discorso dicendo: <<Mi avevi detto che anche nella morte saresti sempre stata con me; che ovunque sarei andata saresti sempre stata al mio fianco! ma ti sento così distante Xena. Torna da me ti prego! Sono qui ad aspettarti… Ti amo…>>. Dette quelle parole seppelliva nuovamente le ceneri, conservava il Chakram e ripensando a quell’ultimo tramonto che avevano vissuto insieme si sdraiava sulla sua coperta e lentamente si addormentava, per poi ricominciare l’indomani la sua solita vita solitaria e triste in attesa che un giorno qualcuno o la vita stessa le riportasse la sua Xena.

 
  
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