Dal testo:
Darrel non era mai stato “speciale”; un bambino normale, con un nome normale. Un tipico bambino americano di otto anni. Era in questo modo che lui voleva essere definito. Ma non era così.
“Speciale” era una cosa buona, e per questo Darrel negava di esserlo, smentendo la teoria che i suoi genitori proponevano quando, durante un tè preso con i vicini, lui parlava da solo. No, Darrel era “strano”. Molto più brutto, molto più inquietante e molto meno raro di “speciale”.