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Autore: Blood Candy    28/05/2014    4 recensioni
Cosa succederebbe se Frank andasse in guerra? Se Gerard entrasse nuovamente in depressione, e se il suo unico appoggio in questo momento fossero le lettere scritte ad Helena e..
Genere: Generale, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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Give me a kiss to remember

Capitolo 4



Le giornate proseguivano lente, divorate dall'attesa.

Un' attesa sconosciuta, senza meta, un' attesa infinita.

E un senso di angoscia cresceva in Mikey che pareva non farci caso.

Gerard stava più male che mai; erano passate più di due settimane, da quando Frank era sparito.

Nessuna notizia trapelava da quel paese tanto distante.

Passava le giornate sul divano, guardando i telegiornali uno dopo l'altro nella speranza di trovare qualche informazione utile.

Non gli era mai importato cosa accadesse nel mondo fino ad allora, eppure scoprire le sofferenze altrui lo aiutava a comprendere meglio le sue.

Quei telegiornali era diventati una sorta di terapia, per lui.

Mikey era andato a stare da un amico per un po' di tempo, ma mandava Ray a far compagnia al fratello.

In quel momento di instabilità, non poteva lasciarlo da solo.

Ray andava a trovarlo due volte al giorno, uscivano, gli preparava da mangiare e lo portava alle sedute di terapia... Insomma, svolgeva i compiti che usualmente avrebbe dovuto compiere Michael, dato che questo era ancora troppo scosso dai precedenti avvenimenti.

Erano infatti passate tre settimane in Mikey le ferite si stavano risanando.

Scriveva lettere alla nonna ogni giorno, le teneva tutte rilegate in un libretto sciupato, era diventato il suo diario.

Gli mancava un amico, un amico vero, un amico come per lui era stato Gerard.

Le cose però erano cambiate tanto, troppo, e ora non si potevano neppure guardare in faccia.

Gerard per fortuna usciva di rado, non accadeva mai che i due si incontrassero per strada, eppure il faccino delicato del fratello ronzava nella mente di Mikey tutto il giorno, tutti i giorni.

E allora si sfogava con la nonna, l'unica che ancora lo ascoltava in silenzio, l'unica e la sola che non lasciava trapelare a nessuno quel segreto così nero e sporco, sporco come Mikey, che aveva iniziato a sviluppare sempre di più i sensi di colpa.

E quel segreto era troppo enorme per essere nascosto nel suo piccolo corpo, lo avrebbe voluto urlare al mondo ma non poteva, quindi continuava a sopportare i sogni disturbati dal pensiero ricorrente che lo stava torturando.

I contenuti delle sue lettere alla nonna erano quasi tutti uguali, eppure gli pareva ogni volta di scrivere qualcosa di nuovo. Era fermo ancora in quell'istante, quel momento in cui quella storia era iniziata. “Gerard, ma cos” lui quindi ci aveva provato a rifiutare, ci aveva provato ogni volta che quella cosa aveva avuto una svolta, forse non era completamente colpevole.

Le idee avevano iniziato a muoversi, stava succedendo qualcosa.

 

22.30, era più puntuale di un orologio svizzero.

A quell'ora estraeva silenziosamente carta e penna da sotto il materasso che gli era stato gentilmente prestato e attaccava a scrivere.

Cercava di selezionare e riordinare i suoi pensieri, in quelle lettere scritte sbilenche sui fogli giallognoli, ma rimaneva tutto comunque un immane casino.

Questa volta sapeva però perfettamente cosa voleva scrivere, le parole comparivano nella sua mente e passavano direttamente alla mano.

Questa volta però non avrebbe scritto ad Helena, questa volta avrebbe affrontato quel blocco che lo distoglieva dalla realtà, e fu così che l'inchiostro blu di quella penna tutta mangiucchiata marchiò la pagina con un deciso “Caro Gerard”.

 

 

 

“Caro Gerard,

probabilmente stai già pensando di spezzare il foglio ma ti prego, aspetta.

Prima di tutto: come stai?

So che paio codardo a non chiedetelo di persona ma è ancora troppo presto: vedere il tuo volto, sentire la tua voce riaprirebbe una ferita non chiusa, voglio lasciare che cicatrizzi.

Non me ne sono andato, sono sempre tuo fratello, tornerò.

Chissà quanto solo ti senti in questo momento.. Ray è di qualche aiuto, in qualche modo? Spero di sì, lo spero davvero.

Mi pare ovvio che in questa lettera parlerò anche di ciò che è avvenuto tra noi, perché anche se forse per te non è nulla, a me ha sconvolto la vita.

Mi sono sentito colpevole per tutto questo tempo, credevo che tu non fossi in grado di pensare in quel momento, poi mi sono ricordato di aver rifiutato.

Non è solo colpa mia, quindi, ma non è neppure colpa tua.

Ma non mi interessa dare la colpa a qualcuno, io voglio solo sapere perché.

Perché l'hai fatto? Perché non ti è bastato un bacio? Perché hai voluto continuare?

E sopratutto: cos'è stato per te, tutto questo?

Io ho paura, quello che abbiamo fatto non sarebbe mai dovuto accadere, è sbagliato, è inconcepibili.

SEI MIO FRATELLO.

Come diavolo è potuto succedere? Come mai questa situazione mi è sfuggita dalle mani? Aspetta...perché sto chiedendo queste cose a te? Ah già, perché io non sono riuscito a trovare risposte.

Però ho bisogno di sapere, perché io non dormo la notte a causa di questo.

Cosa c'è di sbagliato in me? Dammi una risposta e cercherò di cambiare, poi tutto tornerà normale.

Le cose devono tornare normali, perché io non ho nessuno se non te, e ho troppa paura di camminare in questo mondo ingiusto da solo.

Ho paura di sbagliare di nuovo, ho una fottuta paura che tutto succeda di nuovo.

E allo stesso tempo, per quanto può sembrare assurdo, mi mancano i tuoi baci.

Mi manca abbracciarti e stringerti la mano finché piangi, mi manca essere là per sostenerti e donarti tutto il mio amore.

Guarda: parlo come se fossi il tuo ragazzo.

Il tuo ragazzo...non ci hai pensato a Frank? Avremo per sempre un segreto, questa cosa non ti distrugge? Perché a me sì, questa cosa mi sta divorando dall'interno.

Ogni persona che conosco rende questo segreto più grande, voglio essere solo, completamente solo, e allo stesso tempo voglio qualcuno.

È solo casino, tutto quanto è caos.

Un caos che sta crescendo a dismisura, e quando non potremo più controllarlo che farà? Si prenderà anche noi?

Dico noi perché anche tu sei coinvolto in questa faccenda, per quanto faccia finta di no.

Come hai potuto fare finta di nulla quando sono tornato a casa, quel giorno? Cosa ti passava quel quella cazzo di testa? Cosa credi, che non affrontando il problema questo sparisca? Beh, posso assicurarti che non è così, e parlo per esperienza.

Scappavo sempre dai problemi, e ora questi mi stanno seppellendo. Mentendo a me stesso mi ero scavato una fossa, non voglio che accada anche a te.

Credimi Gerard, io ti voglio bene, credimi...forse anche troppo.

E credimi anche quando ti dico che questa storia ti si ritorcerà contro, purtroppo, e io sarò solo un peso in più.

Non voglio essere di troppo, non voglio essere un peso per te che mi hai sempre sostenuto e aiutato, per te che ci sei sempre stato, ma voglio che tu sappia che non sto bene.

Se vuoi farlo dimenticami, potrò sparire dalla tua vita in un secondo se tu vorrai, altrimenti tornerò, solo per te.

Non sono il bisogno di sprecare oltre parole, fatti sentire; io voglio solo capirci qualcosa in tutta questa faccenda
                                                                                                                                                                             
                                                                                                                                                                                  
Con affetto                                                                                                                                                                                                                                                                                                         Mikey "

 

Posò la penna sul foglio e chiuse un attimo gli occhi, lasciando che la testa pesante si chinasse indietro, tirando leggermente i muscoli del collo indolenziti, tirò un sospirò e portò le braccia dietro alla testa con fare drammatico.

Si distese supino sul letto e tenendo le braccia dietro alla nuca iniziò a osservare il soffitto basso: quella notte non avrebbe dormito.
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Salve GGGente
Come state?
Allora, ho deciso di mettere le note dell'autore today bc volevo dire che sono felicissima di come sta proseguendo la storia e avvisarvi che a breve sarà finita..
Non avevo in progetto una storia lunghissima, avevo pensato a una ventina di pagine e una ventina di pagine sono, quindi posso ritenermi soddisfatta :)
Ringrazio chi (anche se in silenzio, dato che non ho ricevuto quasi nessuna recensione :c) ha seguito la storia e ne approfitto per chiedervi se potete followarmi su twittah : 
https://twitter.com/disagiathy (@disagiathy)
ah, e ringrazio anche @disagiolars anche se lei non fa nulla bc è troppo pigra e impegnata, ma l'idea nasce da lei...so...Crazi amika E vi saluto ascoltando Bad dei miei amati U2
With Rage n love
BrainStew_Athy

 

   
 
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