Nota
dell’autrice:
Con gli esami alle porte e una tesina da scrivere (in
poco tempo e neanche una riga buttata giù) il mio cervello ha deciso di
scaricare lo stress iniziando a scrivere storie senza senso né vera trama.
Questa è la prima delle due (l’altra è un po’ più lunga e la farò betare) ed è
solo ed esclusivamente per farsi due risate :D è cortissima, quindi niente di
che, spero almeno di farvi divertire un po’ :) nata da una discussione con
Illucesco sugli zombie, il pov è tutto di Scott ;) ah, l’autobus la mattina
<3 Buona lettura e a presto, L.
P.S: i personaggi ahimè non mi appartengono, scrivo
per pura pazzia e divertimento e per non uccidere qualcuno… *vorrebbe un paio
di zombie sottomano per sfogare rabbia e stress*
Keep calm and kill zombies
Scott
decapitò l'ennesima testa grugnendo. Gli artigli erano talmente intrisi di
sangue che neanche ci pensava più a ripurli. Disgustato, andò a cercare il suo
branco, disperso in quel marasma di corpi senza testa. Dopo tutte le creature
sovrannaturali che avevano affrontato, rimaneva ancora dell'opinione che gli
zombie fossero quelli che odiava di più. Per lui non avevano senso, non avevano
scopo e puzzavano in maniera assurda. Stiles invece si stava divertendo come un
pazzo, felice che uno dei suoi videogiochi fosse diventato realtà e l'Alfa doveva
ammettere che si era dimostrato particolarmente abile con un'accetta in mano.
Nonostante
il disgusto che provava per quegli esseri, non poteva non notare che Allison
era parecchio sexy mentre li decapitava con i suoi pugnali, e Kira non era da
meno con la sua katana; quando le due combattevano in coppia, schiena contro
schiena, Scott non riusciva a distogliere lo sguardo da loro. E poi c'era
Isaac, felice quasi quanto Stiles, che staccava teste con un sorriso sulle
labbra, contento come un bambino con il suo giocattolo preferito (il cuore
dell'Alfa si riempì di gioia nel vederlo così spensierato). Erika e Boyd erano
un team perfetto, uno bloccava e l'altra tagliava, a turno. Derek sembrava
avere un conto in sospeso con ognuno di quei poveri corpi, decapitandoli con
ferocia (Scott pensava fosse un ottimo modo per liberare la rabbia repressa).
Lydia comandava a bacchetta Cora e Jackson, indicando dove e come colpire,
senza neanche sporcarsi per un momento le mani o i vestiti.
Peter
inizialmente si era rifiutato di combattere quelli che definiva 'Fratelli
non-morti' ma Chris gli aveva puntato una pistola alla testa minacciandolo: "O
la loro testa o la tua, DECIDI." L'ex-Alfa aveva accettato, lanciando uno
sguardo malizioso al cacciatore "Ci sono altri modi in cui potremmo usare
quella pistola, caro" e questa sua uscita gli era quasi valsa una
pallottola da parte del cacciatore, ma Peter era corso via a far saltare
qualche testa prima che accadesse.
Lo Sceriffo,
aiutato da Melissa e da Parish, stava facendo un lavoro egregio nel ripulire la
sua città, mormorando di tanto in tanto "Giusto gli zombie ci
mancavano".
Per
ultimi, con un'aria zen indissolubile, venivano il dottor Deaton, insieme a sua
sorella Marin, seguiti da Danny, che condivideva il loro stile di combattimento
tranquillo e letale.
D'altronde,
era una vita che il ragazzo aspettava di indossare quella maglia nella giusta
occasione.