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Autore: scrittrice in canna    29/05/2014    3 recensioni
Un caso e la squadra Kidon, del Mossad.
Stesso caso e la squadra di Gibbs, dell'NCIS.
Le sorti del nostro team sono in pericolo e nelle mani di Ziva e della squadra.
Un ricongiungimento brutale.
Un misterioso interesse da parte di Orli.
Una Ziva che vuole ritrovare sè stessa e si ritroverà a lottare per le persone che ama.
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti, Ziva David
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Tiva everywhere.'
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Il suono della pistola riecheggiò in tutta la zona circostante, finito l’eco del boato l’unico suono percepibile era quello del corpo inerme di Parsa che cadeva a terra e mostrava Tony con la pistola ancora puntata e il fiato corto. l’aveva salvata, di nuovo. Non riuscivano a pronunciare parola, le loro labbra erano ancora serrate dal terrore.
“Credevo di averti persa.” Ammise Tony stringendola, Ziva era ancora spaventata.
Qualche secondo dopo arrivarono McGee e Gibbs con Bishop in macchina che aveva guidato come un pirata della strada perché sapeva che doveva salvarla, si trattava di etica e onore non che di voglia di dormire la notte e non di farsi attanagliare dai sensi di colpa.
 
Era sera, Monique stava finendo di caricare i bagagli su un’auto federale incaricata di riportarle a casa, Ziva era ancora dentro l'edificio, aveva appena finito di salutare Abby, avevano pianto, lei le aveva chiesto di restare, Ziva le aveva risposto che era impossibile. Non era pronta per dire addio a tutti, era la prima volta che lo faceva, prima aveva dovuto affrontare solo Gibbs o solo Tony, non era stato facile ma di sicuro quello che stava provando non era minimamente comparabile. Ducky e Palmer non si erano dilungati, le avevano solo fatto gli auguri per il viaggio e, con una stretta di mano ed un sorriso, l’avevano congedata. Restava la squadra, poi sarebbe potuta andare.

“Ehi.” Disse Bishop risvegliando Ziva dai suoi pensieri.
“Ciao.” Rispose l’altra sulla difensiva.
“La tua missione è finita, vai a casa?” chiese la biondina.
“Sì, la mia amica sta caricando i bagagli.” Spiegò.
“E perché non sei con lei…?” Ziva la guardò e lei le sorrise amaramente.
“Credo che dovrei raggiungerla.”
“È stato un piacere conoscerti.” Disse Ellie allungandole la mano, Ziva gliela strinse, finse un sorriso e andò via.
 
Gibbs stava parlando con McGee, Tony e Abby e la stavano aspettando tutti. Ziva si sentì morire, fece un passo dietro l’altro e arrivò da loro, Gibbs la guardò sorridendo e disse: “Bel lavoro, Ziver.” Le lasciò un bacio sulla guancia e fece in modo che lei potesse salutare gli altri. McGee era sull’orlo delle lacrime, aveva trovato e perso quella che per lui era la sua sorella maggiore in circa una settimana, per la terza volta, la abbracciò e le sussurrò: “Prenditi cura di te, mi raccomando.”
“Lo farò.” Gli rispose. Si lasciarono. Abby stava piangendo, ma si mise comunque a parlare a ruota: “Lo so che ti ho già salutata, ma non posso farti andare via e non vederti lasciare l’edificio, insomma non sarebbe un vero addio perché… Oh, mi mancherai tantissimo.” L’abbraccio forte, sembrava non volesse lasciarla andare, ma dovette perché Tony le tamburellò su una spalla e disse con un filo di voce: “Ehi, Abbs. Ziva deve partire.” La scienziata annuì e mollò la presa, il ragazzo era a braccia aperte, pronto per il suo abbraccio, Ziva si buttò tra le sue braccia e nascose la testa nel suo petto, pianse per circa due minuti sperando che quelle braccia potessero fare da muro insonorizzato contro gli altri, perché non voleva la sentissero.
“Ziva, calmati. Ehi, ehi. Guardami.” Bisbigliò Tony alzandole il mento con un dito, lei aveva ancora gli occhi lucidi e il naso rosso eppure non l’aveva mai vista più bella.
“Sono qui, qualunque cosa tu voglia fare. Ma sappi che questa volta non vorrei lasciarti andare, ti terrei così, con me, per sempre.” La baciò a fior di labbra, per salutarla, lei sorrise, si staccò da lui e girò le spalle per avviarsi verso l’ascensore, prima di farlo ammise: “Sono i centottanta gradi più difficili della mia vita.” Quando le porte si chiusero Abby scappò verso le scale, Tim si sedette alla sua scrivania fissando quella che una volta era stata della sua amica, Gibbs era appoggiato al muro e Tony era rimasto lì, con ancora il sapore delle labbra del suo amore sulle sue, l’avrebbe accompagnato nei suoi sogni.
 
Monique era seduta nei sedili posteriori, Ziva arrivò ancora in lacrime, l’amica le chiese: “Sei pronta?”
“Devo dirti la verità?” Monique annuì.
“No.”
“Allora non farlo.” Cominciò: “Insomma, qui hai tutta la tua famiglia. Il Mossad non potrà mai darti tutto questo, loro ti vogliono bene, tutti, anche il direttore Vance ti ammira molto, magari non tornerai a lavorare qui, magari ti farai una vita con qualcuno che ti ama, magari è questo il tuo modo di ricominciare.”
“È per questo che ti voglio così bene. Shalom, stammi bene.”  Rispose Ziva scendendo dalla macchina e prendendo i suoi bagagli dal retro.
 
Tony stava tornando a casa, non aveva senso restare, Gibbs li aveva cacciati, regola undici: “Quando il lavoro è finito, tornare a casa.” Proprio in quel momento vide qualcuno che camminava verso di lui, mise a fuoco la figura nel buio e gli sembrò di riconoscere Ziva, con i suoi bagagli, sorrise realizzando che non se lo stava immaginando, che lei era davvero lì, con lui, di nuovo. La strinse come non aveva mai fatto e le chiese, sta volta tra le lacrime di commozione: “Che ci fai qui?”
“Non avevi detto che avresti voluto tenermi per sempre con te? Fallo. Non lasciarmi più.”
“Andiamo a casa allora.” Le disse Tony vedendola felice. Finalmente.


 



 
Home is the place that when you are gone you just miss it.




 


 
scrittrice in canna's corner

Ehi Ehi Ehi.
ABBIAMO FINITO! :')
ora mi dedico del tutto ad Amnesia, che vi piace tanto, intanto chiudo questa storia che è stata il mio piccolo contributo nel ritorno virutale (?) di Ziva.
Giuro che non lo faccio più! XD 

La frase finale è del finale di Once Upon A Time e boh, mi ispirava, Neal è molto saggio e, alla fine, Ziva vuole trovare una casa... no?
quindi ci sta? No, vero? va be'. A me piace lol.
vostra
scrittrce in canna che ormai confonde pure i fandoms.
   
 
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