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Autore: MockinGleek_    29/05/2014    3 recensioni
SPOILER ALLEGIANT.
Sono passati pochi mesi dalla morte di Tris e il senso di colpa continua a tormentare Tobias. Si sente colpevole per averla lasciata sola, per non aver controllato che seguisse il piano come avrebbe dovuto, per non aver pensato a quanto lei amasse andare contro le regole fissate dagli altri. Si sente così colpevole da continuare a vedere il corpo inerte di Tris ogni volta che chiude gli occhi.
Perseguitato da mille fantasmi, decide di recuperare il siero delle simulazioni rimasto nel vecchio quartier generale degli Intrepidi per affrontare il suo nuovo scenario della paura.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Four/Quattro (Tobias), Tris
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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I can't face my fears. Not without you.
 

Non appena spingo lo stantuffo della siringa per poi lasciarla andare, la stanza davanti a me cambia.
Conosco già questo scenario, l’ho attraversato migliaia di volte. Una stanza chiusa, le pareti che lentamente mi comprimono, l’aria che diventa sempre più irrespirabile.
Mentre i muri mi schiacciano, nei miei pensieri si annida il ricordo della volta in cui portai Tris nello scenario con me. Ricordo il suo corpo rannicchiato accanto al mio e il suo odore lieve che mi solleticava il naso. Le sue mani delicate, il suo corpo minuto e fragile.
 
«Perché ti batte così forte il cuore, Tris?»
«Be’ io… ti conosco appena. Ti conosco appena e sono schiacciata contro di te in una specie di cassa, Quattro. Secondo te?»
«Forse eri tagliata per i Candidi, perché sei una frana a mentire.»
 
Lo scenario cambia improvvisamente.
Mi ritrovo sospeso nel vuoto, su una trave cigolante. Abbasso lo sguardo sulla città che vive frenetica sotto di me. Come sempre, il vento comincia a soffiare talmente forte da impedirmi quasi di restare in piedi. Questa volta però, al contrario delle altre, non sono così spaventato da sentire il fiato venir meno. Sento che sarei pronto a buttarmi giù da qui senza esitare.
 
«Al tre, okay?»
 
Sto per iniziare a contare, quando un urlo attira la mia attenzione.
«Tobias!»
Mi volto con troppa foga e incespico per rimanere in equilibrio sulla trave. Conosco quella voce.
«Tobias!»
A pochi passi da me c’è  lei. La mia Tris. Le sue gambe sono sospese nel vuoto, le sue dita si tengono a fatica aggrappate alla trave su cui io cammino. Quando un raggio di sole la illumina riesco a vedere la sua pelle: è bianca candida, quasi cadaverica. I capelli biondi ondeggiano al vento, gli occhi sono attraversati da lampi di terrore.
«Tris! Tieni duro.»
Mi sembra quasi di sentire le sue forze abbandonarla mentre, ad una ad una, le dita cominciano a mollare la presa. Le afferro la mano un attimo prima che le ultime due dita lascino la trave.
Per un attimo ci guardiamo in silenzio, poi lei prende un respiro profondo.
«Lasciami andare.»
Mi supplica con il terrore negli occhi che va lentamente scemando.
«No, non ti lascio. Non di nuovo.»
«Tobias… ti prego.»
Il tempo si ferma. Sento un corvo che gracchia sopra di noi.
Le labbra di Tris sono sigillate ma i suoi occhi continuano ad implorarmi di lasciarla andare.
Sento le lacrime pizzicarmi la gola.
«Ti amo.» Sussurro con la voce spezzata.
Lei annuisce e anche i suoi occhi diventano lucidi di lacrime.
«Anche io.»
Mormora un secondo prima che le nostre mani si lascino e lei scivoli nel vuoto.
Vola Tris, vola come una colomba. Vola libera come hai sempre voluto fare.
            Lo scenario scompare e, nella stanza delle simulazioni, rimaniamo solo io e l’immagine del volto di Tris che precipita nel vuoto. Con le lacrime che mi rigano le guance mi alzo per poi avvicinarmi al muro e colpirlo ripetutamente con tutta la forza che riesco a trovare.
«È colpa mia.»
Le mie urla riecheggiano nel silenzio per poi scappare, lasciando in me un vuoto che solo Tris sapeva colmare.
«Che senso ha la mia vita se lei non è con me?» Chiedo ai muri, ai pavimenti, alla siringa buttata sul pavimento, nella speranza che almeno uno di loro abbia la risposta.
Aiutatemi. Aiutatemi a trovare un significato ad ogni mio sguardo che non sia per lei, ad ogni mio ricordo che non sia su di noi, ad ogni mio bacio che non sia per le sue labbra.
Tris, torna da me.



 
*spazio autrice*
Shalve popolo (??) :'3
Dopo anni di esitazione (ho letto Divergent circa due anni fa), ho deciso 
di scrivere la mia prima fanfiction sul fantastico mondo creato dalla Roth. 

Spero che vi sia piaciuta :33

Vado un po' di fretta, ma prima di andare voglio fare qualche ringraziamento:
 MiriDH98, colei che mi toglie l'anima perché se non scrivo non sa che leggere;
asdadda, la mia pazza compagna di banco che mi fa montare la testa;
e ultima, ma non ultima, la mia amica storica. La pazza che mi ha sempre sostenuto
e spronato a continuare a scrivere. Grazie Vale 

 
Detto ciò, a presto! 
MockinGleek_
  
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