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Autore: lostinthefreedom    29/05/2014    0 recensioni
Un soffitto troppo sporco e una ragazza troppo assorta dai pensieri.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fisso il vuoto, in silenzio, immobile. Il soffitto diventa il tuo migliore amico nel momento in cui senti il bisogno di pensare, oppure anche quando non vuoi farlo, quando vuoi sentirti vuota, con la testa libera e leggera. Non é semplice arrivare a uno stato mentale di completa libertà, a meno che tu non abbia il cervello e il quoziente intellettivo inferiore a quello di una formica, ci vuole concentrazione. Esatto, per svuotarsi e non pensare a nulla bisogna sforzarsi e impegnarsi, che assurdo paradosso. Ecco, ho già sbagliato, sto riflettendo troppo. Continuo la mia ricerca del nulla nel bianco sporco del soffitto, ma i pensieri mi sommergono inevitabilmente e non riesco a non prestar loro attenzione, é più forte di me. La prima cosa che mi affligge é il sentirmi inutile, insomma, che bisogno avrà mai il mondo di una persona che impiega il suo tempo cercando il niente e la libertà mentale in un po' di intonaco e pittura sporca? Credo nessuno... eh già, forse sono proprio una persona inutile, forse il vuoto ce l'ho dentro e non me ne rendo nemmeno conto, forse sono una di quelle persone che occupano spazio, respirano aria rubandola agli altri, parlano tanto ma senza alcuna sostanza, sorridono sempre nonostante abbiamo il nulla dentro, ridono a sproposito per far capire di essere felice, rispondono con arroganza per far intendere che nulla le scalfisce. Che utilità avranno mai queste persone? Non l'ho ancora capito, non ne concepisco il senso e l'idea di rientrare nella loro categoria mi fa sentire abbastanza male. Forse sono debole allora, questo é il secondo pensiero che di punto in bianco mi colpisce. Forse tutte le caratteristiche appena elencate non delineano una persona inutile ma bensì una debole, fragile, "tutto fumo e niente arrosto" per intenderci. Sì, debole si addice già di più a una persona come me, ma nonostante sia vicina a una definizione della mia persona arriccio il naso. Non é abbastanza. Non arriva al concetto, non esprime in totale eloquenza me stessa. Che poi, pensandoci bene, una persona può essere descritta da una sola parola? Molto probabilmente no, infatti quando sento parlare ragazzi e ragazze delle proprie amicizie sento uno sproposito di aggettivi dietro altri: solare, depressa, simpatica, stronza, bellissima, oscena, dolce, acida, gentile, tenera, alta, bassa, mora, bionda, intelligente, stupida. Insomma una miriade di parole sia belle che dispregiative per descrivere una sola fottutissima persona. É troppo complicato così, bisognerebbe avere una parola per ognuno cosi sarebbe tutto più semplice. Dio, che discorsi inutili sto facendo. Nemmeno me ne rendo conto e distolgo lo sguardo dal mio amato intonaco bianco sporco e lo sposto verso la sveglia che segna l'ora della fine della "pausa riflessioni". Mi alzo, nonostante la voglia sia meno di zero, metto le scarpe, prendo le chiavi e penso a tutto quello che ho da fare per il resto della giornata, poi mi chiudo la porta alle spalle lasciando che le mie riflessioni e i miei pensieri confusi si dissolvano nell'aria e nella quiete del silenzio. Ah, una cosa che ho dimenticato di dire, ogni mio momento per riflettere lo uso per pensare a quella domanda, alla definizione di ogni singola persona o di me stessa, e se non sono ancora riuscita a darmi una risposta..beh allora potrebbe anche darsi che non ci sia.
  
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