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Autore: MONDO_MANGA    29/05/2014    3 recensioni
la Terra sta conoscendo finalmente un periodo di serenità e pace. nessuno sa che un nuovo, grande e terribile nemico da la caccia ai nostri amici, soprattutto a uno di loro; il giovane dall' anima tanto pura quanto pericolosa. Gohan non solo dovrà scampare al suo spietato avversario ,ma dovrà imparare a sopportare dolori ben peggiori della morte.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Goku, Kaiohshin dell'Est, Un po' tutti | Coppie: Gohan/Videl
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
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Gli sembrò di essere come uno di quei detenuti che condannati a morte per i propri crimini, marciavano con lentezza inesorabile, lungo il corridoio che li avrebbe portati al patibolo.
La sua condizione  non pareva  molto diversa: camminava, ammanettato, lungo uno stretto tunnel buio e afoso, affiancato da due guardiani che non lo perdevano di vista. Gocce di sudore cadevano dalle sue tempie, i suoi abiti erano impolverati e a brandelli, il suo corpo era ferito e sul suo volto erano ben visibili i solchi rossi lasciati dalle lacrime che avevano scavato sulla sua pelle.
Non avrebbe mai pensato di finire in carcere ne tanto meno di essere arrestato. Sua madre si era sempre raccomandata di impartirgli  una severa disciplina, allontanandolo da qualsiasi compagnia che lei ritenesse non raccomandabile. Si era sempre prefissata l’ obbiettivo di fare del suo adorato Gohan , l’uomo perfetto: intelligente, volenteroso,  rispettoso delle regole e di buone maniere.  Non avrebbe mai pensato di vedere suo figlio diventare un teppista, eppure era li , incolpato di aver commesso il più grave tra i reati e giudicato da una corte divina. Il suo caso era più unico che raro; sarebbe stato incoronato il più grande delinquente di tutti i tempi. Se sua madre l’ avesse saputo, di sicuro sarebbe morta d’ infarto.
Eppure sua madre non c’era…non c’era nessuno con lui. Da solo se la sarebbe vista con le più alte cariche non della Terra, ma dell’ intero universo.
Arrivarono fino all’ uscita del tunnel, dove una luce lo abbagliò e pochi istanti dopo, Gohan si trovò al centro di quella che assomigliava ad un’ arena, al cospetto di tutte le divinità del cosmo.
Ingoiò a fatica, mentre il cuore gli martellava in petto a ritmo sfrenato.
Davanti a lui, su una sedia  assai più grande rispetto alle altre, vi si trovava uno strano ometto, dalla barba lunga e dall’ abbigliamento alquanto ridicolo. Dalla descrizione che il padre gli aveva fatto, Gohan  intuì che doveva trattarsi del Grande Maestro Re Kaio, il vertice tra le autorità del paradiso.
Il saiyan si guardò intorno: c’erano le più alte cariche sia degli inferi che del paradiso , tra cui riconobbe Re Kaio che lo guardava con apprensione.
“SU INIZIAMO LA RIUNIONE” disse quello che doveva essere il portavoce dell’ accusa , alzandosi in piedi.
“Ragazzo, lei si chiama Son Gohan è esatto?”
Gohan sussultò appena e con vergogna fece un cenno per confermare.
“Lei è figlio di Son Goku ?”
“Si…” disse il giovane, abbassando la testa.
“ Ed è un terrestre, bene. Lei è consapevole di essere ancora in vita?”
“Si certo, ma…” Il ragazzo venne subito interrotto.
“E sapeva che solo le entità divine o chi è già andato incontro alla morte, può varcare le soglie del mondo dell’ aldilà?”
“SI lo sapevo…”  era inutile. Più Gohan tentava di spiegare, più il suo interlocutore era veloce nell’ interromperlo.
“Quindi lei è consapevole di aver violato un principio inviolabile!?” disse con tono quasi aggressivo.
“IO…Non volevo fare del male a nessuno.”
“E intanto ha attaccato i nostri uomini. Ha agito da solo?”
“Si”
“E qualcuno era a conoscenza dei suoi piani?”
“Hanno tentato di fermarmi, ma non ci sono riusciti.” Rispose il saiyan con voce sincera, ripensando allo scontro con il padre e Junior.
“Bene. Quindi per riassumere: Lei, pienamente cosciente delle sue azioni, si è introdotto nel mondo dell’ aldilà, a cui ai vivi è severamente proibito e ha tentato di sequestrare uno spirito attaccando con aggressività le autorità! Inoltre per raggiungere il nostro mondo, ha utilizzato il portale di proprietà dei supremi della Terra! SI RENDE CONTO  CHE SUL SUO COLLO PENDONO  ALMENO 9 CAPI D’ ACCUSA!? E’ CONSAPEVOLE DELLA GRAVITA’ DELLE SUE AZIONI!? NESSUNO MAI AVEVA OSATO OFFENDERE GLI DEI IN TAL MODO!” Aveva sbraitato senza pietà lo spirito.
No quello non poteva essere un processo! Nessuno gli dava la possibilità di spiegare? Di sentire il perché del suo gesto? A nessuno importava la sua verità?
“Calma Reg, calma. E’ soltanto un ragazzo.”
Il Gran Maestro si era rivolto pacatamente al suo sottoposto che non accettò di buon grado l’ ammonizione.
“SIGNORE! Con tutto il rispetto, non credo che solo perché abbiamo di fronte a noi un ragazzino, dobbiamo essere meno obbiettivi! Lui ha violato..”
“SI si Reg, so benissimo cosa ha fatto, non devi ripetermelo. Ma sono curioso di sapere le ragioni per cui questo ragazzino è giunto fin qui.”
Rispose il maestro, per poi voltarsi verso Gohan:
“Su figliolo, raccontaci come è andata…”
Il saiyan guardò con gratitudine quegli occhi nascosti dagli occhiali da sole, per poi iniziare a parlare:
“Ecco…io… l’ ho fatto, perché mi è stato strappato qualcuno  a me caro. Volevo solo riaverlo con me.”
“ E questo sarebbe sufficiente per te, ragazzino?!!”  Gli urlò uno alla sua sinistra.
“ Già! I vivi devono stare al loro posto!”
“ Bhe? non sapete più riconoscere l’ amore voi?!!” urlò Re Kaio, prendendo le difese del giovane saiyan.
Si scatenò il putiferio e il tribunale sembrava molto più uno stadio.
“SILENZIOOOO!!!!” Urlò Reg e un attimo dopo tornò a regnare il silenzio.
“Spero che tu sappia ragazzo che non può bastare ciò, per giustificare il tuo atto svergognato!”
Lo ammonì ancora il portavoce, per poi voltarsi verso  una coppia di guardie che si trovavano nell’ arena.
“ PORTATELA QUI!”
“ Reg penso non sia il caso di…” tentò ancora il maestro, ma questa volta fu lui ad essere interrotto.
“Mi scusi l’ impudenza signore, ma questa è una corte di giustizia e il suo potere qui è limitato. Deve perciò sottostare al volere della maggioranza.”
Gohan stava seguendo la discussione tra i due, quando sentì  delle urla provenire dal tunnel da dove era arrivato.
“ LEVATEMI LE MANI DI DOSSO! SO CAMMINARE DA SOLA! LASCIATEMI!”
Davanti agli occhi del giovane, comparve Videl scortata da due guardiani, anche lei ammanettata.
“VIDEL!” Gohan istintivamente corse verso di lei, ma fu bloccato da due guardie che lo sbatterono a terra.
“ GOHAN!!!” urlò lei singhiozzando, vedendo il suo ragazzo malmenato e tirato in piedi di peso.
“ ORA STATE ESAGERANDO!! QUESTO E’ UN TRIBUNALE, NON UN LUOGO DI TORTURA!!” Urlò Re Kaio, sconcertato dalla piega che stava prendendo il processo, ma Reg lo ignorò completamente.
“Bene, essendo la ragazza complice del signorino Son, avrà la condanna adeguatamente  correlata a quella del ragazzo. Per le prove raccolte dall’ accusa e per l’ assenza di una difesa da parte degli imputati , chi vota per un’ imminente condanna?”
Tante, troppe mani si levarono per tutta l’ arena. I due si guardarono: stavolta era finita sul serio.
“La maggioranza vota per la condanna che stabilisce che secondo i capi d’ accusa: i due vengano allontanati immediatamente. La ragazza pagherà una pena di 10 anni nelle nostre prigioni, mentre al ragazzo verrà estratta l’ anima e spedita nel regno degli inferi, come giusta pena per le sue azioni. I due non potranno avere contatti ne ora ne mai.”
“NO VIDEL!”  Gohan si era voltato di scatto verso la sua amata che veniva trascinata via dalle guardie e allontanata sempre più da lui. Lei urlava e si dibatteva, ma nulla poteva contro quei possenti individui. Gohan lottava, tanta era la rabbia e la disperazione che ribolliva in lui. I suoi capelli stavano iniziando a rizzarsi, mentre il suo corpo si caricava sempre più di energia. Stava per perdere il controllo, quando una voce rimbombo nel tribunale degli spiriti.
“FERMI ASPETTATE!” Con  grande sorpresa dei presenti, fece la sua comparsa Son Goku.
“Ho qualcosa da dire…” disse con voce ferma, ma fu immediatamente ammonito da Reg.
“ Un’ altro umano! Lei non può tutelare l’ imputato, anzi non dovrebbe nemmeno trovarsi qui!!”
“Assicuro io per il signor Goku e rappresento la difesa dell’ imputato. Questo processo è stato fin troppo iniquo!”
Con grande sollievo di Gohan, a cui sfuggì un sorriso di gioia, comparve Kaioshin che affiancò il padre.
“Ho avvertito io Son Goku e sono stato io a portarlo qui!”
“ Bhe non avresti dovuto Kaioshin dell’ est! Quel terrestre è vivo e come tale…”
“MA INSOMMA SAI CHI HAI DAVANTI?! LUI E’ GOKU! IL SALVATORE DELL’ UNIVERSO! E QUELLO LA E’ SUO FIGLIO ACCIDENTI!!” Intervenne ancora una volta Re Kaio dalla sua postazione, facendo questa volta zittire il giudice.
“Grazie Re Kaio” Goku sorrise, ringraziando il suo vecchio maestro per l’ intervento, per poi tornare a rivolgersi ai giudici che attendevano in silenzio.
“Non voglio mancarvi di rispetto eccellenze, ma vorrei che voi ripensiate a ciò che avete appena deciso. Ci sono motivazioni su questo caso che non sono ancora emerse e che penso possano cambiare il verdetto di voi tutti.”
“Sciocco umano! La decisione è presa e il verdetto deciso! Esso non può essere modificato!” Rispose il portavoce con acidità.
“Mi spiace contraddirti Reg. Il verdetto può essere modificato se le nuove informazioni sono significative. Personalmente credo che il processo si sia svolto con troppa veemenza senza aver lasciato spazio all’ imputato. Inoltre sono molto curioso di sapere cosa voglia dirci Goku e penso di non essere l’ unico.”
Molte mani si alzarono a favore con quanto aveva detto il Gran Maestro, così a Goku e a Kaioshin fu permesso di riaprire il caso.
 
 
“Bene, la difesa vuole offrire nuove informazioni sul caso che riguarda Son Gohan?”  domandò il portavoce a denti stretti.
“ Certo” rispose prontamente Kaioshin.
“ A tutti sono note le azioni compiute dall’ imputato in queste ultime ore; ciò che sfugge però, è il motivo reale per cui le abbia commesse. Sapete tutti chi  era Argon?”
Molte teste fecero segno di assenso, non capendo dove volesse arrivare.
“Bene, egli era ritornato!”
“MA QUESTO E’ IMPOSSIBILE! IL PATTO GLI IMPEDIVA DI…”
“Il patto era rotto. Gli altri signori del regno delle tenebre erano stati eliminati e Argon aveva attuato il piano perfetto per distruggere il nostro universo.”
“PERCHE’ NESSUNO CI HA INFORMATI!?” Risposero meravigliati le divinità.
“Argon aveva agito in silenzio, guadandosi bene dal non farsi scoprire. Io stesso lo saputo per caso grazie al Sommo Kaioshin e sono intervenuto subito in aiuto dei terrestri. Argon è stato sconfitto definitivamente, ma è rilevante sapere da chi è stato eliminato!”
Nella sala piombò il silenzio, tutti era concentrati sulla vicenda raccontata da Kaioshin.
“Signori, questo ragazzo che avete condannato, questo straordinario guerriero che voi avete incolpato senza pietà, ha sconfitto il nostro più grande e antico nemico ed è grazie a lui  se siamo ancora vivi!”
Tutta l’ arena era stupefatta: Quel ragazzino aveva davvero sconfitto quel mostro!? Le guardie che tenevano Gohan per le braccia, lo lasciarono andare immediatamente per paura di una sua reazione.
“QUESTO NON SIGNIFICA NULLA KAIOSHIN! IL REATO RIMANE! NON VUOL DIRE CHE SE DIVENTA UN EROE HA IL DIRITTO DI FARE QUELLO CHE VUOLE!” Gli urlarono contro alcuni  dagli spalti.
“Avete ragione!” intervenne Goku, prendendo parola.
“Mio figlio non avrebbe dovuto farlo e sono convinto che anche lui se ne sia reso conto. Gohan è un guerriero e un uomo straordinario e non lo dico perché sono suo padre. Nella sua vita ha sofferto troppo e immeritatamente. Argon non solo lo ha torturato fisicamente, ma anche psicologicamente uccidendo senza pietà la ragazza che amava! La Terra non ha più un supremo, perché anche egli è perito nella battaglia, quindi non c’era alcuna possibilità di riportarla in vita. Gohan ha intrapreso quest’ ardua missione solo perché questa volta,  il dolore e la sofferenza erano insopportabili. Perciò vi chiedo a tutti voi: Come si può condannare un ragazzo, un EROE, per aver tentato di riunirsi a colei a cui tiene di più al mondo? Come potete distruggere due vite, voi che siete i giusti? Le azioni di mio figlio non erano spinte dall’egoismo, ma dall’ amore. Perciò vi prego di ripensarci.”
Nell’ arena piombò il silenzio. Goku, Kaioshin, Gohan e Videl si guardavano intorno per analizzare gli sguardi indecifrabili dei giudici.
All’ improvviso, il Gran Maestro si alzò in piedi:
“ Quanti a favore di una condanna?” Alcune mani si alzarono, tra cui quella di Reg.
Il Gran Maestro, dopo aver perlustrato l’ arena tornò a rivolgersi ai giudici:
“Quanti a favore di assolvere l’ imputato da tutte le accuse?”
Tante, molte mani si alzarono: quella del maestro, quella di Re Kaio e della maggior parte dei presenti.
Le catene che legavano le mani di Gohan e Videl  si sciolsero, cadendo a terra con un tonfo: erano liberi.
I due ragazzi si abbracciarono commossi dalla gioia, avevano vinto anche questa volta.
Il giovane sciolse l’ abbraccio per correre ad abbracciare e a ringraziare il padre e Kaioshin.  Il Gran Maestro sorrideva, guardando quella felicità che brillava negli occhi dei due ragazzi.
“Vi, ce l’ abbiamo fatta! Ora possiamo stare insieme!”
“Mi dispiace ragazzi…” Il maestro pronunciò a fatica le parole che avrebbero smorzato il loro entusiasmo.
“ Siete liberi, ma i fatti purtroppo rimangono: Videl appartiene a questo mondo Gohan… tu tornerai sulla Terra, ma lei deve restare qui. Se ci fosse un altro modo, vi aiuterei volentieri ragazzi, ma questo va oltre i miei poteri.”
A Gohan caddero le braccia.  Tutto era stato inutile. Tutto!
Le lacrime stavano tornando prepotenti a inumidirgli gli occhi, segno di stanchezza e frustrazione. Videl gli prese il volto fra le mani cercando di sorridergli.
“E’ questa la fine Gohan. Questo doveva essere il nostro destino. Il Fato ha voluto offrirci un’ altra occasione per dirci addio… Promettimi che quando tornerai non verserai più lacrime per me, che andrai avanti nella la tua vita, che diventerai ancora più forte, che ti diplomerai e che troverai un lavoro. Promettimi che proverai a essere felice… Promettilo e io sarò felice.”
“Te… te lo prometto Videl…”
I due si abbracciarono stretti, per l’ ultima volta, finché Videl  non si allontanò, per rendere l’ addio meno difficile.
“Ora vai. Torna a casa e fa il bravo.” Disse sorridendo trattenendo un singhiozzo.
Gohan rimase a guardarla, mentre si allontanava a fatica. Raggiunse il padre e Kaioshin e con loro si diressero verso l’ uscita.
“GOHAN!” lo chiamò ancora una volta Videl. Il giovane si voltò di scatto.
“Non dimenticarmi.”
“Non lo farò mai!” rispose fermo il saiyan, per poi voltarsi definitivamente e sparire.
Una mano gli si posò sulla spalla:
“Voi andate avanti, mi sono dimenticato una cosa, non ci metterò molto.” Gli disse il padre affettuosamente tornando indietro correndo, mentre Gohan dava il suo addio al regno dell’ aldilà e alla sua Videl.
 
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TATATATATATAAAAAAAAA!! ECCOMI QUI CON QUESTO LUNGHISSIMO E COMPLICATISSIMO CAPITOLO! Allora premetto: la storia del processo ce l’ avevo da tanto tempo e sapevo che non sarebbe stata una passeggiata scriverlo e infatti è stato un vero casino! Penso sia stato il più difficile tra i capitoli che ho scritto. PREMESSE: non so bene come si svolga un processo quindi sorvolate su questo punto, so che  non si svolge in un secondo come invece avviene qui nella prima parte, ma volevo sottolineare la drammaticità e poi non è un processo reale, quindi poteva essere in mille modi XD Le autorità divine non le conosco bene in ordine gerarchico, io ho messo al primo posto il Gran Maestro perché sono in paradiso quindi è casa sua! Ultimo punto: non sapevo se esisteva il “paradiso” nel mondo di dragon ball, ma visto che ci sono gli inferi, l’ ho chiamato cosi.
SIATE NON CLEMENTI, DI PIU’! ABBIATE PIETA’ DI ME XD
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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