Anime & Manga > Rozen Maiden
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Autore: Seki    04/08/2008    4 recensioni
come finirà la storia delle Rozen maiden? chi diventerà Alice? cosa succederà dopo?
Genere: Azione, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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end

END PROJECT

 

Vuoi aprire la porta jun?

-io…io apro la porta!- urlò jun con decisione. Lamplace sorrise enigmatico prima di sparire e spalancare la porta di fronte al ragazzo. Doveva andare da Shinku. Doveva andare da Suiseiseki e Souseiseki. Si, doveva andare anche da Suigintou.
Ma cosa avrebbe potuto fare ora che il patto della rosa era stato sciolto da entrambe le sue bambole?
-Nori…non so se tornerò per cena…- disse il ragazzo alla sorella, senza trovare il coraggio di guardarla negli occhi.
-vengo anch’io kashirah!- Kanaria si fece avanti. Tutte le sue sorelle stavano combattendo la rosa bianca e lei non sarebbe di certo rimasta a guardare: le avrebbe aiutate.
-fate attenzione…- la voce flebile di Nori raggiunse Jun. Il ragazzo annuì –andiamo Kanaria…- disse sicuro il medium. La seconda bambola annuì ed insieme oltrepassarono la porta.

********

-Megu!- Suigintou tentò di trattenere a se, senza riuscirci, la ragazza, mentre i rovi della settima bambola la trascinavano all’interno del N-field. –MEGU!- lacrime di rabbia solcarono le sue pallide guance mentre attraversava il confine del mondo reale per raggiungere la sua medium.
Si ritrovò in un mondo completamente bianco, bianco come il latte, bianco come la settima sorella…-Kirakishou esci fuori!- urlò rabbiosa la bambola.
-sono qui mia amata sorella…-Kirakishou apparve da dietro un cristallo, che Suigintou non aveva notato prima, nel quale era racchiusa una ragazza dai lunghi capelli biondi con l’anello delle rose al dito…-dov’è Megu?- chiese, mentre la rabbia s’impadroniva di lei.
-dietro di te sorella oscura- il viso di Kirakishou si contrasse in una smorfia di piacere sadico, mentre la prima Rozen Maiden si voltava.
Ed infine Suigintou la vide: Megu, imprigionata in un candido cristallo come la ragazza bionda, gli occhi chiusi, il viso malato sempre più pallido, sembrava che la morte si fosse impadronita del suo debole corpo.
-Megu…- un sussurro appena udibile –che cosa le hai fat…- le parole morirono in gola alla bambola, mentre un ramo di rosa le attraversava il cuore.
-ma-maledetta…- un ultimo sguardo d’odio accompagnò le parole di Suigintou mentre le forze la abbandonavano.
-vi siete indebolita mia amata sorella…mi dispiace…ma ora sei solo spazzatura-

Spazzatura…la parola risuonò nella mente confusa di Suigintou, ma ora non le importava, il suo unico rimpianto, in punto di morte, se così si poteva definire quel momento così doloroso, non fu essere definita “spazzatura”, nemmeno di non avere riabbracciato suo padre, il suo rimpianto fu quello di non essere riuscita a salvare Megu.
E mentre la sua Roza Mystica e quella di Souseiseki uscivano dal suo corpo per unirsi a quella di Kirakishou, una solitaria lacrima scivolò lungo la sua guancia.
-mi dispiace mia amata sorella…ma ho un altro passerotto con cui giocare…- e così come dal nulla era apparsa, la settima bambola nel nulla sparì.

*******

-Sui…Sui…scappa…-
-Souseiseki!- l’urlo di Suiseiseki si espanse nel mondo in cui si trovava con la gemella, mentre dall’occhio sinistro di quest’ultima fuoriuscivano rovi di rose bianche.
-scappa!- la preghiera di Souseiseki, il suo desiderio: salvare la sua dolce sorella.
-No!! Non ti lascerò Souseiseki desu! Mai più!- urlò la terza bambola abbracciando con forza il corpo, manovrato dalla settima bambola, della sorella.
I rami le avvolsero completamente. Suiseiseki sentì le spine ferirla, i rovi soffocarla, e capì che la sua fine era giunta, che presto avrebbe raggiunto Souseiseki e avrebbe passeggiato con lei nel mar dell’inconscio…chissà…magari l’avrebbe trascinata ovunque come faceva un tempo, quando erano ancora unite, quando quel maledetto gioco di Alice non era ancora iniziato…
La stretta si fece ancora più forte, ma la giardiniera non abbandonò un solo istante il corpo della quarta bambola.
-Sui…Suidream- chiamò con voce flebile. Lo spirito artificiale si materializzò al fianco della bambola –porta la mia Roza Mystica a Shinku desu…- non avrebbe lasciato che quella parte di lei così preziosa cadesse nelle mani di Kirakishou, avrebbe fatto come Hinaichigo: avrebbe affidato la sua forza vitale alla quinta bambola. Shinku non l’avrebbe più rivista, non avrebbe più rivisto nessuno di loro…Shinku, Nori, Kanaria…Jun...sospirò. Eppure era felice. Felice perché sarebbe rimasta con Souseiseki, felice perché, per una volta, era riuscita a mantenere la promessa che le aveva fatto…
E mentre la sua Roza Mystica veniva presa in custodia da Suidream, la terza bambola sorrise, abbracciata alla sorella. Insieme per sempre.

******

Jun correva. Correva disperatamente, nel tentativo di raggiungere le bambole, di raggiungere Shinku. Kanaria era dietro di lui, ansimava, ma non accennava a diminuire il ritmo, né a lamentarsi. Poi una luce attirò la sua attenzione: la luce di una Roza Mystica. –Jun!- il ragazzo si fermò e si voltò ad osservare la seconda bambola. –guarda là!- disse Kanaria indicando nella direzione della Roza –è Suidream kashirah!- il medium segui con lo sguardo il dito della piccola bambola e, nel punto indicato, vide lo spirito artificiale della bambola perversa trasportare una Roza Mystica…la sua Roza Mystica…
-Suiseiseki…no…- Jun osservava la scena sotto shock. Suiseiseki, la stessa Suiseiseki che ogni volta che arrivava gli rompeva la finestra, quella che si divertiva a prenderlo in giro, che aiutava Nori in cucina, la sua seconda bambola…Suiseiseki aveva perso il gioco di Alice.
Kanaria osservava Jun, dispiaciuta e preoccupata, e prese la sua decisione: raggiunse lo spirito artificiale e unì la Roza della giardiniera alla sua. Subito un senso di calore e potere la investì, seguito subito dai ricordi della bambola.
-che diavolo ti è saltato in mente?!- Jun, dopo aver assistito inerme alla scena, fissava con odio la seconda Rozen Maiden. –ho dovuto farlo kashirah- spiegò Kanaria –non volevo che la rosa bianca se ne appropriasse kashirah…-la bambola abbassò gli occhi, mentre Jun la osservava. –forza…dobbiamo andare da Shinku…- Kanaria alzò lo sguardo sul ragazzo e annuì. Jun si volto, pronto a riprendere la loro corsa –scusami…- la seconda bambola sorrise –non importa kashirah- e insieme ripresero a correre verso Shinku, verso la settima bambola, verso il gioco di Alice.

******

Shinku tentava di liberarsi dalla bianca ragnatela che la teneva imprigionata, ma senza un medium non aveva forza a sufficienza.
-oh povero pettirosso…- la voce di Kirakishou risuonò nel Field in cui si trovavano –chi ti ha ucciso? Io! IO!- una risata crudele.
Shinku guardò con odio la settima Rozen Maiden, colei che aveva distrutto Hinaichigo, che aveva imprigionato Odille e che aveva tentato di fare del male a Jun.

Jun…avrebbe voluto che fosse lì con lei, ad aiutarla, ma lei aveva sciolto il loro legame pur di salvarlo, anche se fosse stato lì sarebbe stato tutto inutile.
-ora ti mangio piccolo pettirosso!- Kirakishou era al suo fianco, lo sguardo perfidamente divertito…e Shinku ne ebbe paura.
Poi, all’improvviso una musica risuonò nel silenzio, una musica che aveva un suo potere, un potere che colpì la settima bambola, allontanandola da Shinku.
-SHINKU!- Jun e Kanaria arrivarono di corsa, la seconda con il suo violino tra le mani. –Jun- bisbigliò la quinta bambola –Jun!- il ragazzo tentò di avvicinarsi alla bambola, ma invano: la ragnatela di Kirakishou la teneva intrappolata.
La settima Rozen Maiden si alzò e guardò con odio quei due che avevano interrotto la sua conquista.
Kanaria rabbrividì sotto lo sguardo della sorella, ma doveva aiutare Shinku.
-Jun lei la distraggo io kashirah…tu aiuta Shinku.- il medium annuì, e mentre la seconda Rozen Maiden si lanciava all’attacco, lui tentò di avvicinarsi alla sua bambola.
–Jun- Shinku chiamò il ragazzo, aveva bisogno di lui, della sua forza per uscire da quella trappola.
Il ragazzo non sapeva cosa fare: come poteva liberare Shinku? Come poteva aiutarla?
-Jun- il medium guardò Shinku –dammi la tua forza…- l’anello delle rose apparve al dito del ragazzo che, senza perdere altro tempo, lo baciò, ristabilendo il patto con la quinta bambola.
Kirakishou guardava con odio Kanaria. Era colpa sua se non era riuscita ad impadronirsi della forza di Shinku, e aveva tutta l’intenzione di fargliela pagare. Aprì il palmo e lo puntò contro la bambola. Rovi bianchi avvolsero Kanaria, la separarono dal suo violino, e cominciarono a stringere, sempre più forte, fino a soffocarla…

La Roza Mystica della bambola e quella di Suiseiseki fuoriuscirono da suo petto, lasciandola priva di vita, una comune bambola…
Un’abbagliante luce scarlatta distrasse Kirakishou dalla sua vittoria.
Shinku era libera. Grazie alla forza vitale di jun aveva incrementato i suoi poteri, riuscendo ad evadere dalla sua bianca prigione, ed ora osservava, fiera e combattiva, la minore delle sue sorelle.
–Kanaria...- l’anello di Jun scottava, il suo corpo perdeva energia per darla a Shinku, eppure sapeva di dover resistere, per lei, per Kanaria, per Suiseiseki, per Hinaichigo…
-Holie- lo spirito artificiale si materializzò al fianco di Shinku, prima di volare a prendere le due Roze, che andarono ad unirsi alla quinta bambola.
-io non ho mai voluto partecipare al gioco di Alice, ma ora mi vedo costretta- disse la bambola guardando Kirakishou –vediamo di finirla…-.
La quinta Rozen Maiden chiamò a raccolta la sua energia…
Un turbinio di petali rossi si abbatté sulla bambola astrale.
-non credere che sia così facile passerotto…- la settima bambola allontanò da se i petali sfruttando le cesoie del giardiniere di Souseiseki. Shinku rimase basita. –co-com’è possibile?- Kirakishou rise. –preparati a diventare spazzatura rosellina…- due enormi ali nere sollevarono la bambola che, ridendo, scagliò piume nere sulla quinta bambola. –Suigintou…- Shinku non riuscì a muoversi, scossa dalla sconfitta della prima bambola per mano di Kirakishou.
-Shinku!- Jun aveva osservato inerme il combattimento, sapeva che non avrebbe potuto fare nulla per lei, ma ora correva verso la sua bambola e, tuffandosi sopra di lei, la scansò dalla traiettoria delle piume.
-Jun…- Shinku guardò il suo medium, confusa.
-ma che ti prende Shinku? Vuoi farti ammazzare? Vuoi che il sacrificio di Suiseiseki e Kanaria sia stato vano? Reagisci Shinku!- Jun urlò con tutto il fiato che aveva in gola, voleva scuoterla, voleva farla reagire, non doveva andarsene…non anche lei…
Shinku si rianimò, punta nel suo orgoglio –sei un servitore davvero insolente- si rialzò e si preparò ad affrontare la settima bambola, seriamente questa volta.
La quinta bambola chiamò a raccolta tutta la sua energia, quella della piccola Hinaichigo, di Suiseiseki, di Kanaria, di Jun…
Un secondo turbine si generò, più luminoso del precedente, più veloce, più potente.
La settima bambola non riuscì a schivare il colpo.
Le Roze di cui era in possesso la abbandonarono per andare ad unirsi alla quinta bambola.
E sotto gli occhi esterrefatti di Jun, avvolta da una luce splendente, shinku divenne la ragazza perfetta, colei che avrebbe incontrato il padre…Alice.
Lo spazio intorno a loro cambiò. Divenne lo spazio di transito tra i vari Field. Jun e la neo Alice si guardarono intorno, confusi. Poi un piccolo applauso risuonò nel silenzio circondante. –complimenti mia piccola rosa rossa- Lamplace apparve dal nulla, come solo lui sapeva fare, applaudendo l’impresa di Shinku.
-dov’è mio padre?- chiese la bambola, irritata dal comportamento del coniglio.
Il Demone sorrise, poi una luce, la stessa che poco prima aveva avvolto Shinku, lo illuminò. Jun urlò dalla sorpresa. Il coniglio aveva cambiato aspetto. Ora era un uomo, con i capelli biondi e gli occhi azzurri, che sorrideva dolcemente alla piccola bambola confusa di fronte a lui. –eccomi, piccola Shinku…Alice-.
Shinku arretrò di un passo –Tu? Sei…sei sempre stato con noi padre?-
Rozen sorrise –sì, figliola…che hai? Non vieni ad abbracciarmi?- e Shinku lo fece. Corse verso il suo creatore, suo padre, l’uomo che aveva tanto desiderato rivedere.
-padre- sussurro in quell’abbraccio tanto desiderato.
-non sai quanto ho desiderato abbracciarti Alice- disse Rozen stringendo a se la bambola.
-Padre- ripeté Shinku. Avrebbe voluto chiedergli il perché di quella guerra assurda, del perché loro non erano perfette così com’erano, perché non le poteva amare, anche se erano imperfette… Me nessuna di queste domande fuoriuscì dalle labbra di Shinku che, forse per timore di farlo arrabbiare, non ebbe il coraggio di porle.
Rozen guardò Jun che assisteva alla scena in un rispettoso, e leggermente infastidito, silenzio –grazie per esserti preso cura della mia Alice- jun arrossì e annuì, imbarazzato. Ancora non riusciva a credere che il coniglio fosse il padre di Shinku.
L’artigiano sorrise gentile e tornò a concentrarsi sulla figlia prediletta –Alice- chiamò, Shinku alzò lo sguardo, fino a che i suoi occhi celesti non incontrarono quelli cobalto del padre –Alice…hai un desiderio?- la bambola ci pensò, poi annuì leggermente. –dimmelo, alice, e io lo esaudirò- e Shinku espresse il suo desiderio.

******

-Svegliati tardo umano non lo senti che Nori ti sta chiamando desu?- la voce squillante di Suiseiseki svegliò Jun, che dormiva beato. Il ragazzo si tirò su a fatica e osservò la stanza. Shinku leggeva tranquilla, seduta per terra.
–Era ora desu!- disse la giardiniera al suo fianco –Non cominciare a rompere di prima mattina, bambola perversa- biascicò il ragazzo, intorpidito dal sonno. Shinku alzò gli occhi dal libro che stava leggendo –buongiorno Jun- lo salutò, prima di immergersi nuovamente nella lettura.
–Buongiorno Jun na no!!- Hinaichigo balzo al collo del giovane medium, abbracciandolo. –‘giorno- rispose il medium, liberandosi della sesta bambola.
–forza tardo umano! Souseiseki arriva tra poco desu! Vuoi farti trovare a letto desu?-
-anche Kana viene a trovarci na no!!-
-io ho invitato Suigintou per il te…-
-JUN!- la voce di Nori arrivò dal piano da basso –JUN PRESTO VIENI!-.
-ARRIVO- rispose il ragazzo, vestendosi, ben felice di avere una scusa per liberarsi delle bambole.
Scese al piano di sotto, seguito dalle Rozen Maiden, e andò dalla sorella.
Nori era in ginocchio di fronte alla porta, tra le mani stringeva una lettera…
-Che stai facendo Nori na no?- chiese Hinaichigo.
-Jun…leggi…- disse porgendo la lettera al fratello. Jun la prese e lesse.
Le ginocchia gli cedettero mentre calde lacrime di gioia gli bagnavano il viso.
-cosa succede Jun desu?- chiese Suiseiseki preoccupata per l’improvviso cambiamento del suo medium. Jun si asciugò gli occhi –Mamma e Papà…tornano a casa…- e abbracciò la sorella con affetto, come mai aveva fatto prima.
Shinku sorrise dolcemente guardando Jun, mentre le sue sorelle leggevano la lettera.
-bravo ragazzo, Jun-.

   
 
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