Ciao a tutti!
Lo so, lo so, la mia "Come andrà, andrà" a quattro mani con Akka ancora non è conclusa, ma avevo voglia di pubblicare qualcosa di divertente e leggero.
Spero possa far nascere un po' di sorrisi :)

Buona lettura!

Yumi

- Non se ne parla proprio!-

-Ma Sakura-chan noi...-

Bastò un'occhiata della ragazza a far tacere qualsiasi protesta di quella testolina bionda.

Naruto chinò il capo, in segno di resa. Non era da lui, ma se c'era una cosa che detestava ancor di più rispetto a perdere, era vedere la sua "sakura-chan" infuriata. Fu colto da un brivido, faceva davvero paura.

- è colpa di Sasuke!!!- Strillò, indicando una figura piantata davanti alla porta aperta del frigorifero. Il ragazzo deglutì e maledisse mentalmente l'amico, guardandolo in cagnesco. Ormai la sua fine era vicina, poteva fiutarne l'odore. Vide scorrere davanti a sè tutta la sua vita: la prima palla di fuoco e il primo mobile incendiato, l'inizio della storia d'amore con il gel per capelli, l'accademia ninja, ...

- Naruto, non ti salverai dando la colpa a lui!-

Fiuuuu, sospirone di sollievo. Quella Haruna era una ragazza intelligente e non si sarebbe mai sognata di prendersela proprio con...

-E tu Sasuke, chiudi quel maledetto frigorifero! Quei dannati pomodori sono nel portafrutta!-

... Appunto.

Silenzioso come un'ombra, strisciò verso il tavolo per fare razzia di quelle prelibatezze.

- è vero, Sakura-chan, è stata una sua idea!-

Continuò Naruto sfoderando lo sguardo-da-cucciolo-bastonato migliore del suo repertorio.

Vedendolo Sasuke quasi si strozzò.

Maledetto. Quello voleva dire giocare sporco!

Senza rifletterci due volte gli lanciò contro il pomodoro che aveva addentato poco prima.

-Ahiaaaaaaaaaaaaaaaa! Mi hai fatto male, brutto teme! Ora ti faccio vedere io, raaaasengaan!-

-Fatti sotto, dobe! Chidoriiii-

-...Ragazzi?- Sakura, allo stremo delle forze, si era lasciata cadere sul divano, massaggiandosi le tempie e sorseggiando un the verde prelibato che aveva fatto giungere proprio la settimana prima direttamente dalle lande dello Sri Lanka.

- Ancora una parola e siete morti. Tutti e due- Cantilenò dolcemente.

Calò il gelo.

Era il tono da "siete nei guai, guai serissimi".

Senza dire una parola, raccattarono mobilio bruciacchiato e pomodoro, e si sedettero accanto a lei. La guardarono, in attesa di una parola, un verdetto, una sentenza di morte,...

Sakura ispezionò con lo sguardo l'intera stanza completamente sottosopra, soffermandosi poi sui volti di quelle due catastrofi naturali che si trovava come migliori amici, compagni di sempre, compagni di viaggio, di vita.

Trattenne a stento una risata, gettandosi tra le loro braccia.

Era quella casa.