"Mariposa"
di Daphne09
 

L'aria le correva vellutata fra le dorate corde, accarezzandole delicatamente il viso e punzecchiandolo dolcemente. Allargando le braccia accolse quell'ampia ma moderata corrente. Inarcò lentamente la gabbia toracica permettendo ai suoi polmoni di caricarsi a poco a poco di quella mirabile freschezza.

I vestiti sventolavano leggiadri lungo i fianchi stretti e le gambe asciutte, parendo quasi in procinto di levitare verso l'ignoto insieme alla loro indossatrice, così delicata, così armoniosa..

Le labbra carnose e vellutate si schiusero e dalla gola emersero note acute e soffiate dolcemente.
Quella melodia non aveva né capo né coda, forse nemmeno una metrica precisa, avanzava alimentata soltanto dalla benevolenza della donna.

Quell'aria che spostava la fitta rete di alte spighe ancora acerbe era insolito, lo si poteva quasi gustare: sapeva di felicità, genuinità; il sole che colpiva le guance della donna, leggermente puntinate da chiare lentiggini, anch'esso esprimeva gaiezza.

Ella non si preoccupava più né di gioie né di dolori, il passato era lontano ormai. Quello che contava era il presente: lei era lì, a pieno contatto con la natura, libera come un'aquila.

Era felice e si voleva bene davvero, era invincibile.