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Autore: drowninginfables    30/05/2014    2 recensioni
Una povera matrigna. Una regina malvagia. Un salice piangente. Tre ingredienti per creare una storia per bambini coi fiocchi (o almeno per provarci).
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’era una volta, tanto tempo fa, in un paese lontano lontano, un regno governato con amore e giustizia. In questi luoghi viveva un buon uomo, fabbro di professione, con la figlia ancora fanciulla e la seconda moglie.
Ma un brutto giorno una malvagia regina salì al trono: la regione divenne buia e desolata e la tristezza scese nei cuori dei cittadini.
Nel frattempo la ragazza, figlia del fabbro, crebbe con cuore malvagio e s’avvicinò alla perfida regina. Con l’aiuto di quest’ultima riuscì ad imprigionare il padre, che si era risposato dopo la morte della madre, e a fare cacciare la matrigna al di là del bosco. Da quel momento la giovane visse nel grande castello.
La matrigna, ormai lontana dal suo amato, decise di attraversare il bosco per salvarlo. Organizzò tutte le sue provviste e partì seguendo il sentiero. Camminò molti giorni e molte notti senza tregua fino a quando, esaurito il cibo, si fermò in una radura per riposare. Al risveglio, molto affamata, trovò un albero di noci e se ne cibò, senza sapere che la regina le aveva stregate per non permetterle di ritornare a casa. Subito la matrigna si trasformò in un salice piangente e restò lì, sola, a disperarsi per la sua sfortuna.
Un bel giorno una fata, sentendo i lamenti provenienti dall’albero, vi si avvicinò.
- Cosa succede mia cara?- chiese-
- La malvagia regina del regno al di là del bosco ha rapito mio marito ed ingannandomi mi ha trasformata in un albero-
- Ma a tutto si può rimediare! – e con un colpo di bacchetta la fata ritrasformò la matrigna in donna. Poi stregò due noci e le diede alla matrigna per ingannare la regina e la figlia.
Dopo molti giorni di cammino, la donna arrivò al palazzo travestita da domestica. Cucinando per le due, fece scivolare in ogni piatto una noce. Durante la cena, ingoiato il primo boccone, entrambe si trasformarono in piccoli alberi ricurvi e rattrappiti.
Così la matrigna liberò il marito e insieme regnarono sul paese, facendo ritornare la serenità tra gli abitanti. 
  
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