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Autore: ChibiNekoChan    30/05/2014    2 recensioni
[Littlest Pet Shop]
- Si vede che non sapevo che titolo mettere, vero? -
Era una mattinata pigra come altre in città, le prime luci del sole si riflettevano sui tetti delle case, ed in particolare all'interno del Littlest Pet Shop tramite l'ampia vetrata della facciata.
Tuttavia due voci rompevano il soave silenzio.
Il tono sembrava aggressivo e vagamente offeso.
- Chi hai chiamato fifone?! - una piccola mangusta col pelo sui toni del blu ringhiò sentendosi ferito.
- Hey! Non ho usato la parola “fifone”! Ho solo precisato quanto fosse facile vederti spaventato da qualcosa. - Sentenziò un porcospino marroncino.
- Ed ora cosa farai Russel, mi dirai forse che i miei numeri di magia sono delle pagliacciate? -
- Stai facendo tutto da solo, Sunil. Anche se… uhm, comunque non è questo il punto! -
La mangusta non prestò ascolto - Bene! - asserì - Anzi, ti dirò, mi spaventa alquanto rivolgerti la parola! - voltò le spalle all’amico.

Avevo poca fantasia e siccome morivo dalla voglia di scrivere una fic su LPS ho usato la prima idea che m'è venuta, sperò comunque non dispiaccia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una mattinata pigra come altre in città, le prime luci del sole si riflettevano sui tetti delle case, ed in particolare all'interno del Littlest Pet Shop tramite l'ampia vetrata della facciata.
Tuttavia due voci rompevano il soave silenzio.
Il tono sembrava aggressivo e vagamente offeso.

- Chi hai chiamato fifone?! - una piccola mangusta col pelo sui toni del blu ringhiò sentendosi ferito.
- Hey! Non ho usato la parola “fifone”! Ho solo precisato quanto fosse facile vederti spaventato da qualcosa. - Sentenziò un porcospino marroncino.
- Ed ora cosa farai Russel, mi dirai forse che i miei numeri di magia sono delle pagliacciate? -
- Stai facendo tutto da solo, Sunil. Anche se… uhm, comunque non è questo il punto! -

La mangusta non prestò ascolto - Bene! - asserì - Anzi, ti dirò, mi spaventa alquanto rivolgerti la parola! - voltò le spalle all’amico.
Russel provò ad avvicinarsi - Non essere sciocco, dai! Non volevo mica offenderti. - tentò di calmare l’atmosfera.

- NON TI SENTO! -

Le voci stavano alzando il loro volume sempre più, fin quando ogni animale del negozio non fu sveglio, ed al vedere i propri amici litigare non esitarono a tentare di farli smettere e chiarire.
Una puzzola grigia si ficcò nel mezzo senza cautela - Suvvia finitela! - intervenne.
- Non c’è bisogno di litigare come due bambini. - Commentò un cagnolino sui toni del viola, invece del suo solito copricapo nero indossava un cappellino di seta che fungeva da pigiama, giallo con sopra stampate delle stelline viola.

- Ha cominciato lui! -
- Ha cominciato lui! -

Dissero i due all'unisono, per poi allontanarsi ulteriormente a vicenda.
Russel si grattò la testa confuso, dopodiché si riferì a Zoe, la cagnolina, sussurrando - Non so davvero come sia potuto succedere, stavamo solo discutendo del campeggio di oggi pomeriggio nel bosco e poi... ho detto che probabilmente sarebbe dovuto rimanere a casa a badare a Penny Ling col raffreddore, visto che probabilmente avrebbe avuto paura venendo con noi... - lei si sbattè la zampa sul viso, sbuffando.

- OVVIO che si sia offeso! - obiettò.

Uno starnuto dal fondo della stanza fece girare tutti - Ragazzi... Apprezzo il pensiero... ma non c'è bisogno che qualcuno rimanga con me. E sopratutto non litigate, per favore... - Disse con gli occhi lucidi.

- Non preoccuparti Penny, rimarrà Sunil il fifone con te... - Borbottò la mangusta, dirigendo un'occhiataccia verso Russel, mentre egli sbottava con un “hey!”, provocando ulteriore dispiacere nel panda.

Vinnie, una lucertola verde, si stiracchiò e si stropicciò gli occhi ancora assonnato - Non so cosa sta accadendo ma spero ne valga la pena per svegliarmi nel mezzo di uno dei miei sogni migliori. - affermò ancora fantasticando su sé stesso al di sopra di un palco con una folla immensa urlante e crepitante per lui, mentre egli faceva le sue mosse senza però smettere con i capitomboli.
Pepper, la puzzola, gli si avvicinò - Sunil è arrabbiato con Russel. - spiegò con una smorfia di disappunto.

- Accidenti! - esclamò di risposta la lucertola, scrutando i due amici come se avessero commesso il peggiore dei crimini - Dunque chi ha ragione? - domandò.

- Io! -
- Io! -

Risposerò contemporaneamente i due, facendo sussultare Vinnie.
Una scimmia rosa fece capolino dal soffitto dondolandosi con in volto un'espressione pensierosa, con una zampa sul muso immersa in riflessioni misteriose - Di solito in un battibecco nessuno ha ragione, Vinnie. - Constatò - Ci sono! - Scese e corse con un sorriso in volto verso Sunil.
Quando gli fu davanti lo osservò con sguardo corrucciato - Dai, non importa come sei, noi ti vogliamo bene comunque! - Asserì Minka, la scimmia, come se fosse ovvio, annuendo a sé stessa con un grande sorriso compiaciuto.
Sunil sembrò combattuto.

- Ha ragione! - Sbottò Pepper - E' la verità, credici! - annuì anche lei.

Stavolta la mangusta non la ascoltò nemmeno, ma si voltò verso Russel, come attendendo qualcosa.

- Che c'è? - Chiese lui, confuso.

Zoe, da dietro, gli diede una leggera spinta - E' il tuo momento, scusati! - gli sussurrò e fatto ciò lo spinse ancor più forte facendolo arrivare dinanzi all'animale blu.

- Ehm... - Tuttavia nessuna parola pareva adatta per la situazione.

Dentro di sé pensava che sarebbe bastato concordare con quanto detto prima, ma una parte di lui sentiva il grande affetto per l'amico e non poteva semplicemente ignorarlo per concedergli due parole che non sentiva sufficienti.
Abbassò lo sguardo, portando una mano all'altezza del gomito dell'altra zampa, con insicurezza, incerto su cosa dire.
Penny Ling si schiarì la voce mentre Sunil cominciava a squadrare il porcospino con rancore - Sai... credo voglia scusarsi. - propose timidamente.

- Certo, questo è ciò che TU vorresti. Lui non... -
- No, ha ragione. -
lo interruppe Russel.
- … Cosa? -
- Beh, volevo scusarmi. Mi dispiace. La mia intenzione era soltanto quella di creare un piano cosicché questa giornata fosse fantastica per tutti, visto il raffreddore di Penny. - Si udì uno starnuto.
- Mi sono sentito messo da parte. - Ammise la manusta a denti stretti, senza abbandonare un'espressione colma di rancore.
- Cosa?! - Russel sgranò gli occhi, confuso.
- Ero semplicemente entusiasta all'idea di venire al bosco con voi. -
Ma cerca di capire, io volevo pensare anche al bene di Penny Ling. -
Ed in che modo insultarmi rientra nella categoria “aiutiamo Penny Ling”?! - Ringhiò Sunil.
Insultarti?! Non è colpa mia se hai paura di tutto! -

Russel sussultò e si portò una mano sulla bocca, trasalendo all'idea di poter peggiorare la situazione - … Scusa... - mormorò, abbassando lo sguardo, per poi dirigersi a passo lento su uno dei cuscini dei cuccioli e immergendovisi sopra, pensando intanto a cosa fosse appena successo. E' davvero così facile perdere un amico? Si chiedeva, perché gli pareva che Sunil stesse scivolando via lontano da lui come sabbia fra le sue mani, per poi essere trasportato dal vento. Non poteva accettarlo, ma il suo carattere imprevedibile e quasi impulsivo gli impediva di rimediare. Ogni volta che provava finiva sempre male. Non gli piaceva.
Zoe scrutò il porcospino con preoccupazione, successivamente decise di dirigersi verso la mangusta.

- Non ti pare di esagerare? Sai com'è fatto. - Chiese a voce leggermente più bassa del normale, come per non farsi sentire da Russel.

Sorprendentemente Sunil rispose con lo stesso tono - Lo so bene... mi ha fatto male come abbia detto quelle parole con tanta leggerezza. Lo so pure io come sono fatto, è ovvio! Ma... non è certo una scelta. E non è facile. - Disse.
La cagnolina stava per rispondere a sua volta, ma un suono attirò l'attenzione di tutti gli animali, eccezion fatta per Russel. La serrandina dalla quale Blythe era solita uscire per far visita agli animali si era alzata, rivelando la ragazza che, vista la scena, osservava perplessa.

- Ragazzi, che succede? -

Minka le si avvicinò con agitazione, avvinghiando poi la sua coda al braccio della giovane - Litigio! Litigio! Sunil e Russel hanno litigato! - Blythe sbarrò gli occhi, per poi scendere e inginocchiarsi accanto a Penny Ling, mentre la scimmia liberava la sua presa, seguendo però la ragazza.

- Come stai, piccola? - Chiese al panda, poggiandole successivamente una mano sulla fronte per vedere la temperatura.

Lei annuì con un po' di fatica, sorridendo forzatamente.
Dopo essersi accertata delle condizioni di Penny, Blythe si diresse verso Sunil.

- Dunque? - Domandò lei, attendendo qualche spiegazione da uno dei diretti interessati, avendo intuito in precedenza che Russel non avesse alcuna voglia di aprir bocca. La mangusta spiegò tutto dal suo punto di vista.

Lei, una volta sentito tutto, rise sollevata - Ragazzi, avreste potuto dirmelo! Rimarrò io con Penny Ling, ovviamente. - li rassicurò.

- Questo non cambia ciò che mi ha detto Russel. - Smorzò l'entusiasmo la mangusta blu.
- Suvvia Sunil, non lo vedi anche tu? Gli dispiace. - Constatò la ragazza, indicando un porcospino sempre più immerso fra le pieghe del tessuto del cuscino.

L'animale blu sospirò.

- Dai, va' a scusarti. - Gli propose, e lui iniziò a camminare verso l'amico, come se si trattasse di una marcia funebre.
- Ehm... - Mormorò senza saper bene cosa dire.

Non ce ne fu bisogno, Russel si affrettò subito ad abbracciare la mangusta, cingendogli il ventre con le zampe.

- Scusami. - Gli disse.
- Scusami tu. - Rispose l'altro.

Blythe sorrise - Venite entrambi qui, su. - Li chiamò - Vi mostro una cosa. - Concluse.
Fatto ciò prese una delle cuccie e la mise nel mezzo, fra Sunil e Russel.

- Provate a spingere. - Li incitò.

Essi si chiesero dubbiosi cosa avesse in mente, ma senza opporsi cominciarono a spingere con tutte le loro forze. Inutilmente, la cuccia non si mosse di un millimetro. Continuarono fino a ché dopo qualche momento non furono esausti.

- B-Basta c-così? - Chiesero entrambi con l'affanno, mentre goccioloni di sudore percorrevano le loro fronti.

La giovane annuì serena, dopodiché prese Russel e lo mise dal lato di Sunil - Spingete ora. - Disse.
La cuccia si mosse freneticamente ed in un'istante collise contro il muro. I due animali poggiarono le proprie schiene sul lato da loro spinto per riposarsi.
Il porcospino prese parola - Perché ci hai fatto spostare questa cuccia? - Domandò col fiatone.

- Per insegnarvi qualcosa. -
- Cosa, come spostare le cuccie? - Chiese sarcasticamente Russel.
​- Ovvio che no. Vi ho insegnato a collaborare. Ascoltatemi - si accucciò accanto a loro due - due forze opposte si annullano. Le forze opposte rappresentano due animali che litigano, in quanto ognuno ha una propria opinione e vuole farla valere. Ma se queste forse vengono messe a disposizione dello stesso obiettivo, esso sarà raggiunto con una facilità disarmante! - Constatò la ragazza con sicurezza.

Tutti gli animali si lasciarono sfuggire un “oh!” stupito. Avevano la bocca aperta dalla sorpresa.
Sunil sospirò - Direi che hai ragione. - Ammise.
Blythe gli carezzò il capo - Dunque ora che sappiamo che Penny Ling sarà felice e al sicuro con me, voi tutti potete andare alla gita! Se invece di litigare per cose futili aveste provato a rifletterci, sareste giunti alla stessa conclusione, probabilmente. - Ridacchiò.

- Eh già. - Sorrise arrossendo Russel, grattandosi la testa imbarazzato.

Minka si arrampicò sulla testa di Blythe - Allora forza, prepariamo le valigie, si parte! - Urlò entusiasta, ognunò annui e sorrise, concordando.
A volte l'obiettivo è lì a un passo da noi, ma non riusciamo a raggiungerlo perché siamo troppo occupati ad andare in senso opposto, contro chi amiamo. La soluzione migliore sarebbe sempre invece chiedere il loro aiuto.

 




- Neko's Corner -
Si si si lo so i pg sono OOC e io sono l'unica utente a scrivere fanfics
su questo cartone, ma davvero, ne merita, è figo. Guardatelo, ok? Ok.
Detto ciò, volevo espandere il verbo di questo bel cartone con una fanfic,
anche se non credo di essere stata all'altezza. Vabbé.
Oh, se lo guardate fatelo in inglese, graaazie.~

  
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