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Autore: Yovalssyo    30/05/2014    0 recensioni
"Il destino li ha fatti incontrare.. E saranno le bugie a farli separare?" Ivy, una ragazza un po' particolare, innamorata fin da bambina della famosissima band tedesca, finalmente dopo anni, riesce ad incontrare la band e il frontman.. Tra i due nascerà qualcosa, ma Bill sarà del tutto sincero con lei? Bill è realmente come pensiamo che sia?
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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-Sto prendendo in considerazione l'idea di venire a vivere qui.- Disse con aria sognante la ragazza, guardando il bellissimo panorama che si intravvedeva dal Ritz Carlton Hotel di Berlino. 
-Ivy, ti prego.- Scoppiò in una grassa risata il ragazzo moro, seduto di fronte a lei. 
- Che ti ridi, Fabian? - Chiese con aria seccata la ragazza, distogliendo subito lo sguardo dalla vetrata di fianco a lei. 
- No, no. E' che sei speciale, cavolo. -La guardò sorridendo il ragazzo. 
- Questo lo sapevo, ma non capisco cosa possa c'entrare con il fatto del trasferirsi qui, a Berlino. -Disse ricambiando il sorriso.
- E' che.. Lo hai detto pure delle ultime cinque città in cui siamo stati in questo periodo. - Aggiunse il ragazzo alzandosi dalla poltrona, per poi dirigersi vicino al letto, dove giaceva la sua giacca di pelle. 

Ivy era appena arrivata a Berlino con suo cugino Fabian. Si trovava lì per lavoro, amava Berlino, ogniqualvolta che le capitava di finire in quella magnifica città, per lei era un sogno. Nonostante l'avesse vista un milliardo di volte, il panorama e il clima che vi era in quella metropoli, la lasciava sempre senza fiato. Non sapeva se fosse berlino o l'intera Germania a catturarla in quella maniera, la Germania la cullava dall'età di 17 anni. Quando lei scappò a Colonia dagli zii, per sfuggire a quella monotonia adolescenziale. I suoi genitori non furono scettici a quella decisione così affrettata, anzi, l'appoggiarono. Anche loro pensavano che Ivy, o meglio, Ivonne, quello era il suo vero nome, dovesse evadere dall'Italia e dalla sua monotonia. 
Prima di partire, da poco aveva incominciato a frequentare brutti giri, e nonostante a scuola avesse ottimi risultati, i suoi genitori presero molto bene l'idea di andare vivere con gli zii. In qualche modo, pensavano che lei fosse stata un po' più controllata. E così infatti era stato, Fabian, il suo caro cugino, le era sempre stato accanto, non la mollava un secondo, ma non tanto per avere il controllo su di lei. Lui era come se fosse stregato dai suoi bei modi, dalla sua simpatia... I due non sembravano tanto cugini, addirittura sembravano gemelli, erano davvero attaccati. Fabian sarebbe stato in grado di seguire Ivy anche in capo al mondo e Ivy avrebbe fatto lo stesso. 

-Fabian, non prendermi in giro. Non me lo merito! - Disse la ragazza, mettendo su una commedia. 
-Piccola Ivy! E dai, lo sai che scherzo. -Rise il moro, estraendo un pacchetto di sigarette dalla tasca della sua giacca di pelle. 
- Lo so cugino, lo so. -Sorrise, alzandosi dalla poltrona. -Penso che a questo punto, dovremmo andare- Aggiunse dando un'occhiata al suo bellissimo orologio firmato Michael Kors. 
- Che ore sono?- Le chiese il moretto dagli occhi verde smeraldo, portandosi la sigaretta alla bocca, per poi aspirare il fumo e farlo fuoriuscire dalla bocca.
- Le tre e mezza.-Rispose sbrigativa, aggiustandosi il vestitino nero.- Devo essere in agenzia tra mezz'ora. Mi accompagni? - Le chiese poi, con occhi da cerbiatta. 
- Mhh.. devo proprio?- Chiese accennando una smorfia di pietà. La ragazza non rispose, si limitò ad ammiccare un sorriso e a infilarsi la giacchetta. Fabian avendo capito la risposta della cugina, si infilò la giacca di pelle nera e spense la sigaretta nel posacenere sopra al tavolino. 
-Andiamo!- Disse Ivy tirando il ragazzo dal braccio, per poi trascinarlo fuori dalla stanza. Il ragazzo preso alla sprovvista sussultò -Woahh!
-Non fare il pappamolle- Rise la ragazza chiudendo la porta alle sue spalle. 


Nel frattempo. . .

-Cazzo Bill.Dovevi muoverti! -Disse un ragazzo sulla ventina, non smettendo ti tomentarsi il piercing che aveva al labbro inferiore. Era molto alto e magro, era quasi buffo. Aveva un look molto stravagante. Un Jeans decisamente troppo largo per lui, una maglia nera altrettanto larga e una camicia a quadri rossi e bianchi sbottonata, sopra alla maglietta nera. Per non parlare dei suoi capelli, lunghe treccine nere cadevano sulle sue spalle, molto piacevoli alla vista. 
- Tom, non è proprio il momento. - Disse un altro ragazzo, raggiungendo di corsa il ragazzo di prima. Se il ragazzo di prima era bizzarro, quest'ultimo era peggio. Dei capelli corvini gli cadevano all'indietro e hai lati era rasato, portava dei jeans neri e una maglietta nera, coperta dal chiodo di pelle rigorosamente nero. - So che dovevo essere qui per le tre, ma una folla di fan impazzite aveva circondato la mia auto e...- Venne interrotto dal ragazzo con le treccine. -Okay, okay.- Smise di tormentarsi il labbro e sospirò. -Non mi importa. Adesso andiamo, ormai il programma è saltato. Raggiungo Ava in camera e faccio una doccia veloce prima che arrivino gli altri.- Disse girando i tacchi e lasciando la hall del lussuoso hotel. 
-Come vuoi! - Rispose seccato l'altro moretto. In realtà si sentiva estremamente in colpa, era da molto che non stava da solo con il suo gemello, ma il suo carattere non gli permetteva di assumersi la colpa pubblicamente. Da poco, il fratello Tom aveva trovato l'amore. Ava, una ragazza poco più grande dei gemelli. All'apparenza era davvero bella, magra, bionda, con grandi occhi blu, delle labbra molto carnose e un seno assai prosperoso, probabilmente rifatto. Bill la considerava una serpe, faceva di tutto per allontanarlo il più possibile dal gemello. Bill la trovava ridicola, era una ossessionata di moda e di modelle, per quanto potesse intendersene lei, anche spendendo i soldi del fratellino, ogni abito che indossava la faceva apparire come una battona, raccolta dalla strada. Giurò di aver visto un po' di invidia qualche volta nei suoi occhi, quando sfogliava riviste di moda in cui erano presenti modelle. Bill non si intendeva di modelle e modelli, lui pensava solo al capo d'abbigliamento e allo stilista. Di certo non perdeva tempo a farsi gli affari di Heidi Klum o di Miranda Kerr, come faceva lei. Non lavorava nemmeno. Più ci pensava e più avrebbe voluto prenderla a calci, Non faceva nulla oltre che a fissarsi con quelle cazzate, non lavorava e spendeva i soldi del suo gemello in cose futili come i famosissimi vestiti da battona, tinte e creme anticellulite, a volte si chiedeva se sapesse esattamente che forma avesse un libro.

-Sta sera, voglio andare in un locale superfigo e sbronzarmi come se non ci fosse un domani!- Gridò Ivy, alzando le braccia al cielo, facendo voltare tutte le persone presenti nella Hall, compreso lo stesso Bill.
-Ivonne, ci guardano tutti, per favore. - Disse Fabian guardandosi attorno preoccupato.
-Ouch!- Esclamò Ivy, stampandosi un aria ingenua sul viso e diventando leggermente rossa. -Non mi ero accorta- Ridacchiò piano. 
-Si..- La guardò il cugino. 
-Uh, ora fa anche l'offeso! - Girò gli occhi la ragazza per poi accennare un sorriso. 
-Lo sai che non mi piacciono queste sceneggiate in pubblico.- Le disse prendendola per il braccio e avvicinandosi a lei. 
- E va beeene, va bene. Scusa, non lo faccio più. - Disse la ragazza alzando le braccia in segno di arresa. Il cugino la guardò e sorrise- -Sei buona ad aspettare due minuti qui senza fare danni? -Le chiese- 
-Forse.. - Rispose Ivy lasciandosi cadere sulla poltrona della hall.
-SENZA FARE DANNI. - Calcò la voce il cugino. 
- Sì capo!- Disse Ivy facendo il saluto militare.Il cugino si allontanò sorridendo. La ragazza stava seduta in modo scomposto, mentre attendeva il cugino, in modo semisdraiato e osservava le persone con un broncio sul viso, giocherellava con la stoffa della lussuosa poltrona, pareva quasi una bambina. Il suo sguardo ad un tratto si incrocioò con quello del cantante, si guardavano entrambi in modo intenso, la postura della ragazza aveva fatto sorridere il cantante e quasi avrebbe voluto avvicinarsi per poterla conoscere, osservava i suoi lunghi capelli di un color rosso tiziano e quei occhi verdi così grossi. Quella ragazza lo intrigava davvero tanto. Lei per poco non svenne, quel ragazzo era la sua infanzia, ricorda che era una fan sfegatata dei Tokio Hotel, divenne rossa e all'improvviso si accaldò, non ebbe la forza di alzarsi per andare a conoscerlo e per ciedergli una foto, benché volesse farlo, quello era uno dei suoi più grandi sogni. Anche se adesso era cresciuta e non li seguiva molto, sentiva giusto qualche canzone alla radio, le avrebbe fatto un immenso piacere, ottenere una foto con il cantante, ma non ci riuscì. abbassò lo sguardo velocemente e il ragazzo venne interrotto da due ragazzi che gli andarono in contro. Georg e Gustav, non c'erano dubbi, uno muscoloso con dei capelli che gli cadevano sulle spalle, capelli super lisci e super perfetti, di un colore molto bello, un castano quasi rossiccio. L'altro ragazzo era un po' più rotondetto, portava degli occhiali neri e aveva i capelli biondi e corti. Entrambi avevano l'aria davvero simpatica e tranquilla, A quella vista, Ivy per poco non schizzò dalla sedia urlando come un'ossessa. Per fortuna venne interrotta dal cugino, che notando i tre ragazzi collegò il tutto, così avendo finito la cosa che doveva sbrigarsi la prese e la portò fuori. 
-Oh santo cielo, stia bene?- scoppiò in una sonora risata il cugino, una volta in macchina, 
-Si, cosa ti fa pensare che io abbia qualcosa che non va? Eh? Eh? -Rispose con isterismo Ivy.
-Beh, tanto per cominciare la tua aria isterica e poi il tuo colorito. Sei passata da pallida a rossa come un pomodoro, per poi diventare viola. - Cpntinuò a ridere.
- Senti, a me non interessa niente di quel gruppetto. - Disse con aria superiore incrociando le gambe.
-Peccato che io non abbia nominato nessun "Gruppetto". -La guardò con un sorriso sornione.
-Arrrgh, Fabian!- Esclamò la ragazza.
-Billy Billy, mio unico amor ...peccato che tu sia così fottutamente gay. -Disse canticchiando il ragazzo, per poi scoppiare a ridere. La ragazza lo guardò con gli occhi sgranati e gli diete un colpetto. -A me non piace "Billy" d'accordo? E poi non penso sia così gay.. -Precisò la ragazza. 
Il ragazzo la guardo alzando un sopracciglio. -Tu sei sempre stata cotta di lui, fin da piccola, vuoi farmi credere che vederlo da così vicino la prima volta, non ti abbia fatto nessun effetto? Specialmente nel modo in cui ti guardava.. oh signore- Rise- E poi, secondo me è gay e lo è sempre stato, come ti ho sempre detto.
-No, nessunissimo effetto, caro cugino. A me non importa, è solo una diva. E non è gay. - Insistette la ragazza. -Come vuoi!- Sorrise il ragazzo mettendo in moto la macchina. I due stettero per un po' in silenzio e poco dopo la ragazza aggiunse con aria curiosa - Come hai detto che mi guardava?
Il ragazzo scosse la testa ridendo e alla risata prese posto pure Ivy. - Com'era? Ah si! " Nessunissimo effetto" - Disse il cugino prendendola un po' in giro.



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