Si diceva che lord Stannis Baratheon, come lord Tywin Lannister non sorridesse mai.
Invece c'era qualcuno che più volte lo fece sorridere,senza neppure volerlo.
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Era molto insolito vedere Stannis preda di una qualsiasi emozione, sia Robert che Renly concordavano su questo ed era ancor più strano vederlo tanto agitato, se si pensava che per un anno aveva resistito mangiando ratti mentre i lord Tyrrel e Redwyne banchettavano sotto le sue mura; adesso invece che sua moglie stava per partorire un figlio non pareva neppure intenzionato ad assistere alla nascita si limitava a camminare avanti e indietro per i corridoio di Roccia del Drago osservato da i suoi fratelli.
-Fratello, tua moglie sta per partorire vuoi deciderti una buona volta a starle vicino e a vedere tuo figlio nascere?-
A parlare era stato Renly,con tutta l'irruenza dei suoi dodici anni ; Robert invece non osò pronunziarsi: quando era nato il SUO primogenito lui era lontano a cacciare nel Bosco del Re.
-Davvero - tornò alla carica il più giovane dei tre fratelli - non vi capisco. Siete stati in guerra e avete paura di assistere alla nascita dei vostri figli?
Robert gli scoccò un'occhiataccia, ma prima che potesse dire alcunché entrò una serva ad annunciare che lady Selyse stava per partorire.
Stannis parve smarrito per qualche istante dopodiché a passo deciso si avviò verso la stanza in ci stava per nascere quella creatura.
Renly ridacchiò.
-Che hai da ridere?- gli domandò Robert.
-Pensavo solo - gli rispose il fratellino - che è la prima volta che Stannis riesce in qualcosa che tu hai fallito.-
-Renly - disse il re dei sette regni  in tono paurosamente calmo -dì un'altra parola e  ti do una sberla tale che ,sentirai il dolore finchè non nascerà il TUO primogenito.-
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Stannis entrò nella stanza, nello stesso momento in cui Selyse iniziava a gridare dal dolore; maestro Cressen lì vicino stava già disponendo tutti gli strumenti necessari.
Poco dopo era tutto finito.
-E' una bambina mio lord .-
Stannis fu vagamente deluso all'idea di aver messo al mondo una femmina come primogenito eppure si sentì... felice quando Cressen gli diede la bimba.
Si somigliavano: la piccola aveva i capelli neri, e la mascella come la sua e quando li aprì i suoi occhietti erano azzurri; aveva preso dalla madre solo le orecchie (purtroppo).
E quando la bimba donò al padre il suo primo sorriso, l'uomo si ritrovò a sorridere a sua volta.
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-E' nata .- si limitò a dire Stannis ai fratelli.
-Quindi è una femmina -constatò Robert.
-Bello possiamo vederla subito? Come la chiamerai? Avresti preferito un maschio?- partì a raffica il dodicenne, che era lì seduto.
A quell'ultima domanda Robert era lì lì per dargli il ceffone promesso ma non poté perché fu sconvolto dalle parole pronunciate dall'altro suo fratello:-No, mi va bene così, tutti i figli sono cari lo stesso-.
Anche Stannis fu sorpreso dalle sue stesse parole eppure capì che erano vere nello stesso momento in cui le pronunciò-
-Per il nome - aggiunse un po' imbarazzato - pensavo di chiamarla Shireen, voi che ne dite?-
-E' un bel nome-commentò Robert -Avanti Renly andiamo a conoscere lady Shireen Baratheon!-
A grandi falcate i due si diressero nella stanza
-Ti somiglia -osservò il maggiore dei tre fratelli mentre lui e Renly guardavano la loro prima nipote.
-Già - confermò Stannis - E' una vera Baratheon-
"Mentre nell'aspetto Joffrey non è lo affatto. Cerchi di dirmi questo fratello?" pensò cupamente Robert.
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3 mesi dopo.
-Allora, hai scoperto perché Shireen piange tanto?-esordì il signore della Roccia del Drago senza preamboli come suo solito.
-Mio signore ecco io...io temo che si tratti di morbo grigio.- mormora Cressen.
S'irrigidisce Stannis: un colpo della mazza da guerra di Robert gli avrebbe fatto molto meno male.
-Guariscila -intima in tono secco al vecchio saggio della Cittadella.
-Ci proverò mio lord. Farò tutto quanto è in mio potere.-
-No tu non ci proverai. Tu OBBEDIRAI.-
E obbedisce Cressen, salva la tua piccola anche se il morbo la lascia sfigurata.
E quando te lo comunicano un altro sorriso compare sul tuo volto, insieme a un paio di lacrime di gioia.
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4 anni dopo.
E' snervante cercare di mandare avanti il regno di Robert mentre lui pensa solo a ubriacarsi ed andare a puttane; le tue visite alla Roccia del Drago in fondo ti fanno piacere anche se certo non per la compagnia di Selyse.
E mentre stai camminando nel parco degli dei, un piccolo tifone ti corre incontro, ti abbraccia e pronuncia due magiche parole:-Ciao papà-.
E di nuovo il sorriso della figlia si trasmette al padre.
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5 anni dopo
Stannis marcia verso Grande Inverno deciso a riconquistarla e a portare i lord del Nord dalla sua; certo sarebbe stato più facile se il giovane bastardo Jon Snow avesse accettato la sua proposta di legittimazione, ma avrebbe dovuto aspettarsi il suo rifiuto: è suo padre nel carattere quanto nell’aspetto e mai Eddard Stark avrebbe infranto un giuramento.
Ma la sorte non gli ha voltato totalmente le spalle: il voltagabbana Theon Greyjoy è nelle sue mani e la sua morte gli farà guadagnare il favore del Nord.
Certo potrebbe morire nell’assedio.
-Se muoio -dice a ser Justin Massey - porta comunque qui i mercenari che recluterai a Bravoos.-
-Ma … perché maestà?-
-Per far sedere mia figlia sul Trono di Spade-.
E più tardi quando è solo al pensiero di sua figlia regina Stannis sorride nuovamente.
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Tutti sapevano che lord Stannis Baratheon non amava sua moglie, ben pochi sapevano quanto amasse sua figlia.
 
Angolo dell’autore
 
Benvenuti! Se state leggendo queste righe vuol dire che avete letto la mia prima fan fiction su Game Of Thrones (saga che adoro alla follia!) e mia prima oneshot in assoluto!
Stannis mi piace molto come personaggio tutto sommato è una brava persona e spero che esca vincitore dalla Guerra dei Cinque Re;anche Shireen mi piace molto sebbene sia un personaggio secondario e sono certo che Stannis le voglia bene anche se non lo dimostra molto.
L’ultima parte è tratta da un capitolo di Theon di Winds Of Winter, rilasciato da Martin qualche anno fa.
Spero vogliate lasciarmi una recensione: accetto anche critiche purché costruttive.