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Autore: barbara_f    31/05/2014    2 recensioni
Una storia diversa dalle altre che ho già pubblicato; più delicata, più insolita, più breve.
5 sensi, 5 momenti importanti, 5 sensazioni, 5 emozioni, una sola voce narrante, quella di Edward, solo sette capitoli. Spero la segiuate con lo stesso interesse con cui avete seguito le altre FF
dal prologo:
"Mi guardai attorno, cercando di trovare una spiegazione logica a quell’insolita tensione, ma non c’era nulla, niente di diverso attorno a me: tutto era al posto giusto, come ogni giorno, come sempre...
Carezzai ancora la lastra d’acciaio e un leggero sorriso fiorì sulle mie labbra...
Era il luogo in cui preferivo stare e questa, era la mia ora preferita: quella della quiete prima della tempesta.
Fra poco la stanza sarebbe stata ricolma di voci, di suoni, di odori... fra poco, come animata da una magia nota, tutto avrebbe preso vita."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Cap. 1
 
Vista

 



 
La guardavo da lontano, quella figura minuta e bellissima, la guardavo ma non osavo avvicinarla.
Era troppo eterea per poter esistere realmente, troppo splendente per essere una creatura terrena...
Le sue spalle, piccole come quelle di un uccellino, erano rivolte verso di me e i suoi capelli scuri  e lucenti, spendevano di miriadi di riflessi dal mogano al castagna , dal cioccolato al caffè, ondeggiando alla leggera brezza primaverile.
Bella e aggraziata come una ninfa di bosco, quella ragazza mi aveva rapito il cuore senza dire neppure una parola.
Una voce di bimbo risuonò nell’aria attirando la sua attenzione: si voltò.
Per un istante i nostri occhi s’incontrarono, per un istante  mi persi in quelle iridi color gianduia, per un istante pensai di aver trovato il mio personale angolo di paradiso...
****
Chiusi gli occhi cercando di regolarizzare il battito del mio cuore mentre il ricordo del mio amore conquistato e perso si disperdeva rinchiudendosi in angoli oscuri del mio cuore.
“Buonasera !” la voce di Alice mi riportò definitivamente alla realtà.
Improvvisamente realizzai dove mi trovassi e cosa stessi facendo in quel luogo; improvvisamente realizzai di essere ancora e inevitabilmente solo. 
“Buonasera a te! Sei la prima ad arrivare.”  Mi sedetti sullo sgabello in attesa degli altri allievi.
Alice mi sorrise, aperta e solare come sempre, poi, quando i miei occhi indugiarono per un istante in più sulla sua figura, arrossì e si affrettò ad afferrare il suo camice.
Era carina quella sera, aveva messo una maglietta piuttosto scollata che contribuiva a mettere in  evidenza le sue forme non proprio prosperose.
Voleva fare colpo su Jasper, il ragazzo silenzioso e timido che sedeva sempre dall’altro lato della stanza.
Si piacevano, era evidente a tutti ormai, ma lui non aveva il coraggio di avvicinarla... erano tanto troppo diversi eppure... affini, come il pecorino stagionato e il miele: avrebbe potuto funzionare.
A me era successo.
“Mi scusi Edward, non sarei dovuta entrare senza... l’igiene innanzitutto!” sorrise ancora imbarazzata.
“Ok Alice, per il momento ti perdono!” sorrisi per smorzare la tensione e l’imbarazzo.
All’improvviso un’idea prese forma in un angolo recondito della mia mente...
“Stasera lavorerete in coppia, è molto importante osservare l’altro e imparare da lui, è molto importante guardarsi a vicenda per non intralciarsi, insomma, in cucina è fondamentale il gioco di squadra...” sentii qualche sbuffo di disapprovazione ma non me ne curai.
Voltai le spalle ai miei allievi e, con un sorriso sulle labbra, pronunciai i nomi delle coppie.
Alice sorrise più apertamente prendendo posto accanto a un Jasper rosso di imbarazzo.
Oggi mi sentivo generoso e aperto alla gioia, oggi il mio pensiero era per lei, per il mio amore, per i suoi occhi caldi e quieti, per la curva morbida delle sue labbra, per il suo corpo flessuoso come un giunco.
Mi guardai le mani, tremavano,  proprio come il mio cuore.
Era passato un anno da quando Isabella non era più con me e non c’era giorno in cui non la pensassi…
 
****
La vista …
I ricordi si affievoliranno con il tempo, il cuore farà meno male, lo speravo, lo temevo.
La vista …
 
Non ricorderò più il colore dei suoi occhi?
 
Quell’intenso e caldo color gianduia.
Non ricorderò più lo splendore della sua pelle in quel meraviglioso giorno di primavera?
Lacrime di dolore premettero agli angoli dei miei occhi, le ricacciai indietro.
Lei non avrebbe approvato.
 
****
“La vista è il primo senso che entra in gioco nella preparazione di un piatto” dissi cercando di riacquistare una parvenza di normalità.
“È il biglietto da visita, è come pregustare con gli occhi ciò che si assaggerà con la bocca, con il palato, con la lingua”.
Un brivido pervase il mio corpo al ricordo della sua lingua che lentamente umettava le sue labbra secche … era stanca quel giorno la mia Isabella, troppo stanca, ed io volevo farla felice, regalarle un piccolo angolo di paradiso, un boccone degno di essere ammirato, bello e gustoso, fresco.
 
“Oggi rivisiteremo un classico della cucina italiana …”
La mia voce era decisa e sicura ma dentro mi sentivo morire.
“La caprese!”
I miei studenti sembravano delusi. Pazzi, non si rendevano conto di quanto fosse complesso trovare il giusto equilibrio tra colori, profumi e gusto.
“Silenzio!”  tuonai.
Non ammettevo nessuna insubordinazione, non quando ero ai fornelli, non quando il mio cuore era così agitato al pensiero di lei e dei suoi occhi che si illuminavano alla vista di quel tripudio di colori in mono porzione.
“Allora... immaginate i tre colori alla base di questo piatto: verde bianco e rosso;  la bandiera italiana certo ma, al contempo, tre colori  che, accostati assieme, comunicano agli occhi una sensazione di freschezza...” li guardai, ora erano attenti e meravigliati.
“Comunicazione visiva, capite? Realizzare un buon piatto, non significa soltanto accostare in maniera corretta i vari componenti creando un insieme armonico per il palato... creare un buon piatto significa anche saperlo presentare... rendere equilibrata la composizione in modo che, nessun elemento ne resti penalizzato."
Distribuii gli ingredienti sul tavolo facendo segno ai miei allievi di prenderli.
“Tre colori dunque, tre sapori diversissimi, tre consistenze... Cercate il vostro personale equilibrio, create la vostra personale ricetta, stupitemi”.
Venti mani si misero al lavoro...
Alice si avvicinò a Jasper e, sorridendogli, cominciò ad affettare i pomodori.
Mi piaceva questo quadretto, mi ricordava i miei momenti più felici, quando ero con lei, quando, nell’intimità familiare, creavamo piatti dal gusto insolito al solo scopo di coccolarci, di dimostrare la reciproca attenzione.
Continuai a guardare i miei ragazzi intenti alla preparazione del piatto.
Alice cinguettava felice, Jasper era arrossito ma un lieve sorriso aleggiava sul suo volto.
“Acc....” esclamò Emmett dopo essersi tagliato affettando le zucchine.
“Edward...” mi implorò con lo sguardo mentre Rose, la sua compagna di lavoro, si allontanò sbiancando alla vista del sangue.
“Non volevo...non volevo rovinarti la creazione e, soprattutto non avevo nessuna intenzione di farmi male!” rispose a tono
“Lo sapevo! Non dovevo accettare di lavorare con te, sei sempre il solito!” frignò la ragazza, sempre impeccabile persino ai fornelli.
“Dai... Rose....scusa!” sorrise furbescamente mentre Rosalie, dopo essersi assicurata che non ci fosse più traccia di sangue visibile si riavvicinò a lui.
“...è che ne sento l’odore!” cercò di giustificarsi
“... e mi disgusta!” continuò con un sorriso imbarazzato.
Emmett sorrideva sornione, qualcosa aveva colpito l’algida Rosalie, una sua collega di lavoro, e l’aveva portato a confidargli una sua debolezza...
C’è chimica tra loro, pensai, prima di stasera finiranno a letto insieme!
 
 
 
 
Caprese monoporzione


Tre colori per tre creme da sovapporre

Verde.
Per crema alle zucchine e basilico
10 gr di Basilico,4 gr di colla di pesce,olio di oliva e sale quanto basta, 200 gr di zucchine pulite

Rosso
Per crema di pomodoro
10 gr di basilico fresco,5 gr di colla di pesce,olio e sale quanto basta, 300 gr di pomodori ciliegia

Bianco
 
burrata stracciatella, pinoli quanto basta.

procedimento:

 

  • Pulire le zucchine, togliere loro le punte e tagliatele a metà, prelevare la parte bianca con i semini  e tagliare il resto a tocchetti, per un peso complessivo di circa 200 gr di zucchina pulita e tagliata.

  • Fare scaldare due cucchiai di olio in una padella antiaderente e far saltare le zucchine per qualche minuto, fino a farle intenerire; stando attenti a non disfarle.

  • Trasferitele nel boccale del frullatore e aggiungere la metà del basilico e un cucchiaio di acqua, frullare il tutto molto bene in modo da ottenere un composto omogeneo;

  • pesare il composto ottenuto, dovrebbe essere  circa 180 gr.

Preparare anche la gelatina di pomodori:

  • pulire i ciliegini e tagliandoli a metà;

  •  scaldare altri due cucchiai di olio in un tegame per farvi cuocere i pomodorini con il resto del basilico per circa 20 minuti;

  •  prelevarli dal tegame e passarli al passaverdura;

  • pesare la passata ottenuta, dovrebbe essere circa 180-200 gr ,(dipende anche dalla maturazione dei pomodori, più sono polposi più densa sarà la salsa).

  • Mettere in ammollo la colla di pesce dividendola in due ciotole di acqua fredda, in una se ne metteranno 5 gr (per il pomodoro) e nell'altra i 4 gr (per la crema di zucchine).

  • Eventualmente filtrare la passata di pomodoro per togliere possibili semini rimasti .

  • Far  intiepidire nuovamente in due pentolini separati sia la passata di pomodoro che la crema di zucchine e poi aggiungere le due quantità di colla di pesce facendole sciogliere bene.

  • Versare direttamente la crema di pomodoro nei 4 bicchierini prescelti  e porre in frigo a rassodare.

  • Trasferire anche la crema di zucchine in una ciotola, coprite con della pellicola e mettere in frigo anche questa a rassodare.

  • Una volta che la gelatina di pomodori sarà ben soda, dividete anche la stracciatella nei 4 bicchierini, dopo averla lavorata leggermente con una forchetta in modo da romperne le fibre;

  • Versare il composto di zucchine e basilico in una sacca da pasticceria munita di bocchetta stellata di 1 cm e decorare con questa la stracciatella .

  • Far  tostare una manciata di pinoli per qualche istante in una padella antiaderente senza altri grassi e poi disporli a piacere nei bicchierini come guarnizione.

   
 
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