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Autore: aster mezzelfo    31/05/2014    0 recensioni
Questa storia è puramente un invenzione che ripercorre i tratti che penso siano l'amore vero.... I personaggi sono casuali e la storia anche, spero piaccia, essa se gradita farà parte di una serie di oneshot rosa con temi differenti e personaggi sempre nuovi a meno che non piacciano particolarmente ai lettori, ogni storia quindi sarà asestante
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata piovosa, come tutte d'altronde, ogni giorno pioveva da quando eri scomparsa dalla mia vita, la notte era più buia e il giorno più opprimente, la sete d'amore mi consuma l'anima, distruggendone i confini, perdendo la cognizione...
Il tempo, a che miraggio, cosa è per me il tempo, solo un sentore, un rumore sulla parete lontana, ma quando eravamo insieme cosa era? Non ricordo, forse nient'altro che fiumi di pensieri che scorrevano nella lenta corrente di un tuo bacio, quell'attimo sfuggente di passione che mi riscaldava, mi sentivo bruciare, e allora il "tempo" quel termine, non contava per me,  ma ora? Che dire, cammino in linea retta senza voltarmi a vedere se ci sei, magari ho solo paura di scoprire che effettivamente eri solo una finzione....
Oggi quando ero in classe fissavo le foglie autunnali cadere marce dai platani, così lente e inesorabili, come la mia sofferenza, il tuo sguardo quando vedo il cielo blu, un tocco inebriante, rido al pensiero che tu possa vedere queste cose....
Mi parlano i compagni, magari vogliono sapere dove sei sparita, e non so cosa rispondere, quindi sto in silenzio, contemplo il loro silenzio e fisso il muro opposto stanco della vita, stanco della mia vita senza te.... Loro sentendomi distante mi ignorano, mi lasciano al mio dolore continuo, quasi mi piace ora, mi sono reso invisibile ai loro occhi...hanno paura di parlarmi,  anche i professori temo, anzi... Ne sono compiaciuto, sono geloso sai? Geloso che qualcun'altro
 possa condividere il tuo ricordo nei miei occhi, che non sia il solo a possedere quel ricordo....
Ieri è venuta a trovarmi mia madre...sembrava preoccupata per me, io sorridevo e non capivo il motivo di tanta preoccupazione, insomma che c'è di male se ti scrivo un po? Oramai che mi resta per sorridere oltre questo? 
Passeggio sul molo ora, voglio scriverti mentre osservo il mare, sai oggi c'è burrasca e dicono che bisognerebbe evitare di avvicinarsi, ma io voglio sentirla... Quella sensazione che dicevi di provare quando camminavamo mano nella mano sul porto di Tokyo, quelle giornate passate a fissare l'oceano, tu dicevi che volevi sentirlo, volevi provare quella brezza che soffiava inesorabile suoi tuoi capelli color nocciola, così lisci e fluenti, quando li fissavo vibravo di emozioni incontrollabili, così liberi così puri, come il tuo volto, non riesco a non immaginare la tua faccia mentre facevamo l'amore al chiaro di luna, tu non me lo hai mai detto...ma non guardavi me vero? Fissavi il cielo e le stelle, fissavi quelle entità così vicine in apparenza ma così distanti,  mi stringevi più forte allora e mi sussurravi all'orecchio di non lasciarti mai andare.... Ed ora? Ho fallito? Oggi sono ritornato al porto, ma il tuo viso era scomparso in quelle onde, il cielo non rifletteva più i tuoi occhi, ho fallito? Non sono riuscito a trattenerti, forse ho tentato invano di non far perdere il tuo ricordo in me, ma come faccio ora che non riconosco più nemmeno me stesso... Tu mi dicevi sempre " haichi, siamo come un petalo di ciliegio, uniti a un filo sottile che si può spezzare chiamato vita, ma sai cosa ci guida? Il vento, così poderoso riesce sempre a farci rincontrare"... Non capivo, forse non vedevo, non volevo vedere quello che mi accadeva intorno, ma ora mi chiedo, dopo aver perso il mio petalo, dove è il vento per poterlo rincontrare....
L'estate arriva, le scuole chiuderanno ed io cosa faró? Probabilmente andrò da mio zio a Osaka, spostarmi più all'interno mi farà solo bene, un po di aria di campagna mi ravviverà dalla monotonia cittadina, a ora mi sono ricordato delle nostre estati, dove andavamo? A si, in quel campo a 2 km da quel paesello di allevatori, li ti stendevi e mi invitavi a metterti vicino a te, e mentre fissavi l'erba verde e il cielo blu io ti lisciavo i capelli, delicato e accurato, quasi fossero di cristallo.
Mi parlavi del tuo futuro, di quello che avresti voluto fare e dei tuoi progetti : della casa a kyoto, della tua famiglia, dei figli che avresti voluto avere con me e dell'amore che provavamo l'un l'altro.... Ed ora penso triste e rassegnato...quali progetti ho io? Cosa mi spinge a continuare a lottare senza te, cosa mi hai lasciato, oltre le notti insonni a fare l'amore e a baciarci delicati fissandoci negli occhi, cosa posso ricavare io da tutto questo... Io mi sentivo perso nel tuo sguardo, era insostenibile rispetto al mio, così profondo e carico, vivo, vicino alla tua anima così forte, che mai ha ceduto fino alla fine.
Ti scrivo per l'ultima volta amore, ora non so più cosa dire, sento che la lontananza da te mi uccide lentamente, credo di essere arrivato al capolinea, ora ricordo a malapena il tuo volto, le uniche foto che ho di te sembrano non riuscire a raffigurarti a pieno, non riescono a rappresentare la tua bellezza, nessuno puó farlo, impossibile dimenticare, ma vivere per i ricordi, è quello che faccio, la mia vita è nulla senza la tua, incompleta.
Ho crisi di panico la notte quando non ti sento vicino a me, dove sei finita... Dove è la mia Ayako....
Mi sono svegliato, ora ricordo tutto di noi... Perchè mi urlavi, perchè io non sentivo le tue parole, cosa mi impediva di sentire il tuo suono nelle mie orecchie, dove ho sbagliato, cosa ho sbagliato nel dirti " ti amo " quell'ultima sera di agosto, prima che ti mi lasciassi per ritornare a casa? Dove ho sbagliato nel dirti che ti volevo accanto a me, maledetta la mia vita, se non avessi rotto quel ramo tu ora saresti ancora con me, se non fossi stato così debole, volevo solo cercare di dimenticare quello che per me eri stata, prima che quel dannato oceano ti risucchiasse, prima che ti togliessi la vita senza che io potessi condividere quel dolore con te, morire da sola, volevo essere li con te, potevamo vivere per sempre insieme, come mi dicevi sempre, potevamo continuare a camminare in quell'oceano che tanto amavi per vivere felici, ma a quanto pare le farfalle sono solo temporanee, come essa sei nata e morta in poco tempo, ed io sono stato il tuo ramo, tu il mio petalo, ma ormai solo il vento della vita potrà farci riunire... 

23/06/13 Haichi Amane




   
 
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