Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: ChiaraBJ    31/05/2014    2 recensioni
Una nuova collega per Ben e Semir,una donna misteriosa ,un passato che torna a tormentare Ben e che lo porterà a dover affrontare antichi fantasmi e pericoli mortali.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Jager, Semir Gerkan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TROVATELI !
“Quindi voi conoscevate tutto?” disse uno sbigottito Semir
”Sapevate che Fox era ritornato e aveva scoperto grazie al suo ex informatore che Alexia era ancora viva”
Semir si mise una mano sulla fronte , cominciò a sudare freddo e un’ondata di panico lo invase.
“Fu il commissario Kruger a gestire tutta l’operazione” disse la procuratrice Schrankmann ”E fu lei che organizzò la finta morte dell’agente Becker in cella”
Prese la parola il commissario Kruger ”Pensiamo che Jager sia stato rapito da Fox , quando ha saputo dal suo informatore che Alexia non era morta; inoltre crediamo che Muller, l’ evaso, abbia cercato di infiltrarsi nei computer dell’LKA per vendere alcune identità per conto suo e per procurarsi denaro per poter espatriare, ma non riuscendoci Muller ha  rintracciato Fox e gli ha raccontato della finta morte dell’agente Thomas e insieme hanno rapito Jager per arrivare a Kiara”
“Mapporca capo, Ben … Ben non sa nulla …” Semir era atterrito, stavano giocando con la vita del suo amico.
Una fitta al cuore si impadronì di Semir
“Ma capo si rende conto? Fox non ha avuto scrupoli a vendere i suoi colleghi , crede che ne avrà per Ben pur di arrivare a Kiara ? E Kiara? Pensate che abbia in qualche modo rintracciato Fox per salvare Ben?” disse Semir, con un tono che stava diventando sempre più furioso
Il piccolo ispettore turco sembrava un leone in gabbia e aveva paura, paura che quella stretta  sulla spalla data poche ore prima a Ben nell’ufficio della Kruger ,fosse l’ultima.
Improvvisamente la porta dell’ufficio del Commissario si spalancò,ed entrò un sconvolto Hartmut.
Senza tanti convenevoli disse ”Non so come , ma Kiara si è messa in contatto con noi”.
 
Nel frattempo in un capannone situato nella periferia di Colonia, Fox spinse Kiara dentro una stanza dove c’erano computer ed apparecchiature molto sofisticate
“Come vedi ci siamo attrezzati bene“ disse orgoglioso Fox e fece cenno a Kiara di guardare verso un angolo della stanza.
Kiara tentò di soffocare l’urlo: a terra vide un corpo con un foro di pistola alla nuca, un’esecuzione in piena regola.
Era il cadavere di Muller.
”Bastardo maledetto … lo hai ucciso “ inveì la ragazza contro Fox “lui è venuto da te perché tu lo aiutassi nella sua latitanza e tu lo hai ucciso …”
”Già” fece beffardo Fox “il tuo predecessore all’LKA, Alexia o preferisci Kiara? Mi ha raccontato di te della tua finta morte solo che non sapevamo che Jager fosse all’oscuro di tutto, ma non importa,  in fondo mi son divertito a torturarlo e poi in ogni caso sono arrivato lo stesso a te”
“Maledetto pagherai anche per questo “ replicò rabbiosa Kiara
“Comunque non volevo spartire i soldi, ne' tantomeno desideravo  testimoni” continuò nel suo delirio Fox “ed era  anche mia intenzione che tu capissi che non vado per il sottile …” detto questo spinse Kiara verso le apparecchiature.
”Forza …. al lavoro ….”  ordinò Fox

Kiara seppur riluttante si mise davanti al computer e subito cominciò a digitare il più velocemente possibile codici e password; più velocemente digitava più possibilità avrebbe avuto che Fox non si accorgesse di nulla.

”E niente scherzi intesi ? so che il programma è una tua creazione , Muller mi ha assicurato che non c’è modo di localizzarvi quindi cerca di stampare la lista che voglio e magari tu e il tuo amico sbirro potreste uscirne vivi. Una volta stampata la lista la invierai a questo indirizzo di posta elettronica e quando avrò avuto conferma del mio bonifico in una banca estera sparirò dalla vostra vita “ disse Fox allungandole un foglio con un indirizzo e-mail.
”E chi mi assicura che poi non ci ucciderai? Non mi sembra tu voglia testimoni e Muller ne è una prova …”
Kiara fece la domanda dando le spalle a Fox e continuando a digitare in maniera frenetica sulla  tastiera del computer.
“Non hai molta scelta “ disse malefico ”Quanto pensi resisterà ancora il tuo amico?”
Kiara pensò a Ben agonizzante, doveva  prendere tempo , ma anche fare in fretta altrimenti Ben rischiava di morire dissanguato.
 Cercò di spazzare via quel pensiero e la vista cominciò ad annebbiarsi, ma non doveva piangere e Fox non doveva accorgersi di nulla .

Intanto nello scantinato Ben era ancora cosciente , cercò di alzarsi , doveva trovare un modo per uscire di lì , doveva aiutare Kiara , perché non tornava? Fox la stava torturando?  magari nello stesso modo in cui era stato torturato lui? Kiara era un’agente dell’LKA , non avrebbe mai tradito i suoi colleghi , di questo era sicuro , ma a che prezzo? Il giovane ispettore trasse un profondo respiro , cercò di alzarsi , ma una fitta dolorosissima proveniente dal fianco ferito lo invase;   cadde a terra svenuto.

Intanto al Distretto il commissario, la procuratrice e il piccolo ispettore guardarono Hartmut con un’espressione a dir poco sbigottita.
”Si spieghi, Hartmut” disse il commissario preoccupatissimo
”Dunque” esordì schiarendosi la voce il giovane scienziato della scientifica “Kiara ha creato un  sistema che nel caso qualcuno vi acceda più o meno volontariamente o venissero violate le procedure per accedere alla banca dati degli agenti infiltrati … “
“Hartmut per favore … arriva al dunque!” Semir lo interruppe bruscamente , il piccolo ispettore era agitatissimo e l’ultima cosa che voleva sentire ora erano le lungaggini del giovane tecnico
Hartmut alzò stizzito gli occhi al cielo e tornando a guardare Semir disse
“Ecco se il sistema viene violato si attiva una sorta di allarme che arriva direttamente a me, alla scientifica o al mio cellulare … insomma in modo che io lo sappia  subito … chiaro il concetto?” spiegò il tecnico della scientifica
“Magnifico , Hartmut dove sono?”
Semir stava già catapultandosi fuori dalla porta con le chiavi della BMW in mano
”Non lo so ….”
Fu la laconica risposta del fulvo tecnico
A Semir parve che la terra gli venisse a mancare da sotto i piedi.
”Come non lo so!” disse un esasperato Semir
”Semir ho detto che Kiara si è fatta viva non che l’ho localizzata, per questo ci vorrà tempo” rispose sintetico Hartmut
”Ma Ben e Kiara non hanno tempo!”    urlò Semir
”Semir così non mi aiuti ; credi che non lo sappia? il segnale è stato deviato, forse Fox ha un complice che se ne intende di computer e server. C’è una connessione Wireless collegata ad un Proxy anonimo … ripeto ci vorrà tempo ….”
”Muller quel maledetto avanzo di galera …” disse sconsolato Semir
“ Hartmut quanto ci vorrà …”
”Te lo ripeto Semir non lo so , dobbiamo solo aspettare ho già attivato lo scanner di frequenza …” rispose lo scienziato dai capelli rossi.

Due ore dopo Kiara fu ricondotta nella stanza dove c’era anche Ben. Aveva una paura folle , il cuore le batteva a mille. Si avvicinò piano piano al corpo del giovane ispettore. Era pallido e la maglietta che aveva usato per tamponare la ferita al fianco era zuppa di sangue; cominciò a piangere e si lasciò cadere in ginocchio davanti al corpo immobile di Ben.
“Mi dispiace Ben è colpa mia se Fox … “ le lacrime e l’angoscia che aveva dentro gli impedirono di finire la frase.
Ben avvertì la sua presenza e lentamente aprì gli occhi e cercò di sorriderle
“Ciao Kiara come stai?”sussurrò debolmente
“Veramente dovrei dirtelo io … ‘come stai’ ?” rispose dolcemente la ragazza
“Sono ancora vivo , quindi il mio invito è ancora …. “ ma non riuscì a finire il discorso; cominciò a tossire e smorfie di dolore apparvero sul suo volto
“Ben…” Kiara gli prese una mano e mise l’altra sulla fronte: bruciava.
Stette li ferma immobile accanto a Ben, ogni tanto le accarezzava il volto , non avrebbe saputo quantificare il tempo; già quanto tempo era passato?Un’ora o due?Quanto ci avrebbe messo Hartmut a localizzarla?E Ben? Per quanto tempo avrebbe ancora resistito?Era giovane, forte, ma aveva perso molto sangue.

Intanto al Distretto l’attesa si faceva sempre più snervante.
La Kruger e la Schrankmann andarono nella saletta ristoro a prendere un tè , mentre un sempre più agitato Semir aveva accompagnato Hartmut alla scientifica.
”Mapporca , Hartmut quanto ci vuole?....”
”Semir te lo già detto e ripetuto cento volte , non lo so e se continui a chiedermelo ti caccio via ,così non mi aiuti”
Hartmut cominciava ad essere stufo delle sollecitazioni di Semir e le sue continue pressioni lo stavano innervosendo
“Vado a prendere aria “ disse Semir e uscì
Pensieri orribili attanagliavano il già provato ispettore; Ben dentro ad una bara, come pure Kiara.
Chissà se Ben avrebbe mai saputo che lui lo considerava come il suo terzo figlio, cosa avrebbe detto alle sue figlie se ‘zio Ben’ non si fosse più fatto … vivo?
 … E Kiara?Chissà se Ben sapeva chi era veramente Kiara? Quella ragazza misteriosa di cui, Semir ne era certo, Ben si era innamorato.

All’improvviso dall’interno dello stabile della scientifica
“SEMIRRRRR !!!” urlò Hartmut  “li ho trovati , sono nella zona della vecchia ferriera …”
Ma Hartmut vide che Semir lo fissava stralunato
”Bhè non dici niente? Grazie Hartmut, bravo Hartmut …” chiese perplesso il tecnico
”Hartmut, ma è uno spazio enorme … ci sono edifici , capannoni , scantinati , sotterranei …”
A Semir sembrò di aver perso il contatto con il mondo … un passo avanti … e due indietro.
”Mi spiace Semir , ma il server … ” ma non finì la frase
”Avvisa la Kruger “ disse Semir al giovane scienziato
 ”Fatti mandare la SEC”  ma poi pensò a Fox e il cuore si fermò ; quante persone potevano essere coinvolte ancora? quanti avrebbero voluto trovare Ben e Kiara ancora vivi?
“Hartmut “ riprese “Avvisa il capo e dille di andare alla vecchia ferriera, ci penserà lei a mandare rinforzi io vado”
Detto questo salì sulla sua BMW e partì sgommando, con la speranza di trovare i suoi colleghi e amici ancora vivi.

Intanto in uno scantinato della zona della vecchia ferriera Kiara era sempre più angosciata, Ben respirava sempre più affannosamente e il suo corpo era scosso da colpi di tosse. Ogni tanto il giovane apriva gli occhi e cercava di sorriderle.

Nel frattempo, rischiando di provocare incidenti o di andare fuori strada finalmente Semir arrivò alla vecchia ferriera.
”Ti troverò Ben … devi solo farti trovare vivo ...” si disse per farsi coraggio

Improvvisamente con un gesto teatrale Fox spalancò la porta dove erano tenuti prigionieri Kiara e Ben
“Bene colleghi” disse sarcasticamente
“Non siamo colleghi Fox , anzi ti dichiaro in arresto …” disse Kiara alzandosi; dietro di lei a terra stava Ben e nei suoi occhi si leggeva il terrore.
Fox estrasse la pistola dalla fondina.
”Sai Kiara devo darti una notizia buona e una cattiva: la buona è che è stato fatto  il bonifico mentre  la cattiva è …”
Uno sparo echeggiò nella piccola stanza.

Semir sentì uno sparo mentre scendeva dalla macchina e quasi in contemporanea l’urlo di un uomo
”BEN! o mio Dio, no …”  Semir si trovò come pietrificato in mezzo ad un piazzale, le gambe no lo ressero più è improvvisamente si trovò in ginocchio , la testa tra le mani e cominciò a piangere a dirotto … non lo avrebbe più rivisto, sentito ridere, sparare battute a raffica,suonare la sua chitarra ….
Ormai stava albeggiando e il sole stava sorgendo dietro i capannoni dismessi della vecchia ferriera, ma quel giorno Ben non lo avrebbe visto .
Il piccolo ispettore alzò lo sguardo e nonostante la sua vista fosse offuscata dalle lacrime vide una serie di lucine rosse
“ I rinforzi” pensò ”troppo tardi”  Semir vide anche un gruppetto vestito di scuro entrare in una palazzina .
”La SEC? Speriamo non siano come Fox” ma non fece tempo a formulare un altro pensiero  che un altro sparo pose fine ad ogni speranza di Semir di trovare i suoi colleghi vivi .

 
  
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