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Autore: Julia_Phantomhive    31/05/2014    3 recensioni
[Trad.: Tempio dei Mari]
Ciao a tutti! Sono tornata con una nuova avventura che ha come protagonisti i due impareggiabili b-shot Riki e Samuru, insieme alla fan di quest'ultimo Jules.
La WBMA ha una nuova missione per i due giovani ragazzi, che ha come obiettivo il recupero del B-daman marino leggendario. Hanno pochi indizi e per svelare il mistero devono immergersi nel fondo degli abissi! Ma Samuru all'inizio non accetta, perché? Riki prova a convincerlo, ma lui non cambia idea.
Non vuole più mentire, non vuole trovare scuse. Vuole solo che la ragazza non lo creda un bugiardo.
A Riki, allora, viene in mente una soluzione e dopo qualche discussione, i tre si immergeranno negli abissi dell'oceano!
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Riki Ryugasaki, Samuru Shigami, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Temple of the Seas
Capitolo 1
Mistery!

 
Nella World B-daman Association si stava svolgendo una riunione segreta: i presenti erano il signor Takakura, Gennosuke Shigami, Samuru Shigami e Riki Ryugasaki. Era strettamente riservato, addirittura Rori era stata esclusa, a parte per il motivo che aveva da fare per l'organizzazione del prossimo Torneo Gran Premio B-daman.
Era passato un anno dalla fine dell'ultimo torneo, il Torneo GP Phoenix e ora c'erano nuove scoperte, nuovi misteri, i quali erano subito stati svelati dalla coppia Shigami-Ryugasaki.
Per quanto riguardava l'attuale campionato, Riki aveva riottenuto il titolo di campione, come giusto che sia, pensava il giovane Shigami, che era piuttosto preso da ben altre cose; non che non gli importassero più i b-daman e le sfide, ma non provava mai risentimento, Samuru si impegnava con tutto se stesso, ed era comunque uno dei migliori e sempre nel podio. E aveva una ragazza. La mora attendeva fuori dalla WBMA, ma stufa di aspettare girava i tacchi e se ne andava. Samuru l'aveva vista andarsene dalla finestra dell'ultimo piano.
Non gli piaceva farla aspettare, e nemmeno arrabbiare.
- Samuru! Stai ascoltando? - lo richiamava Riki preoccupato.
- ...Sì - mentiva indifferente - Continuate pure, vi ascolto. -
Il signor Takakura riprendeva a spiegare la prossima missione, Riki era piuttosto emozionato come al solito, perciò Samuru non prestava molto attenzione quando poi sapeva benissimo che sarebbe stato l'amico a spiegargli tutto.
Stavolta, però, il padre lo risvegliava dai suoi pensieri. - Ascolta, in questa missione dovrete essere concentrati entrambi, collaborare come sempre, ma metterci il massimo in ogni sfida che dovrete affrontare. Questa è particolarmente pericolosa. Non avrete molto sostegno da noi. -
- Perché? - chiedeva sempre meno interessato Samuru.
- Dovrete andare sottacqua. - terminava Takakura serissimo - Se non volete, possiamo sempre chiedere ad altri nostri esperti di investigare. Non siete costretti, ma abbiamo scelto voi perché siete i migliori per queste occasioni -.
Samuru guardava i due adulti con molta freddezza, alla fine prese una decisione e rispondeva a nome di tutti e due: - Ci rifletteremo. Vero, Riki? - gli lanciava uno sguardo significativo e fece per andarsene, quando il blu lo fermava. - Che cosa c'è altro? -
- Samuru... Accettiamo, dai.. - ma il ragazzo si avvicinava alla porta e le ante scorrevoli si aprivano. - Aspetta, Samuru! - lo rincorse e lo raggiunse solo quando era alle scale del terzo piano.
Riki era tutto ansimante, continuava a chiamarlo ma lui non si fermava.
- Riki, non intendo accettare una missione del genere. -
- Perché?! E' un vero e proprio mistero negli abissi dell'oceano! E' fortissimo! -
Samuru lo linciava. - Jules. Si è arrabbiata di nuovo, l'ho vista. Non saprei come spiegarle la situazione né vorrei filarle un'altra scusa. Non che non mi piaccia risolvere tutti questi intrighi e fare nuove scoperte sui b-daman, ma non voglio più mentire a Jules. - si era fermato ad osservare il vuoto. Lo sguardo corrucciato preoccupava Riki.
Il blu domandava: - Posso capirti. Dravise cosa dice? -
Scrollava le spalle. - Mi aiuta a tenerle nascosta ogni tanto qualche missione, ma anche lui vorrebbe raccontarle la verità. Lei è così gentile con noi, sincera e aperta. Non voglio ferire Jules. - Vedendo l'espressione triste di Riki, lo consolava - Se ci tieni tanto, accetta. Scegli qualcun altro. Non sei costretto a far coppia con me e tu lo sai. -
- Ma... Samuru, senza di te non sarà lo stesso. -
- Senza che Jules lo sappia, non mi muovo -.
A Riki si era illuminato il viso, gli era venuta un'idea, quasi brillante la definiva: - Chiediamo che venga anche lei. Sarà una condizione fattibile! Accetteranno! Andiamo a chiederglielo! - gli prese il polso e iniziava a tirarlo, ripercorrendo tutte le scale.
Entrando di nuovo in sala conferenze, Riki proponeva a loro un accordo: - Accettiamo! SE verrà anche Jules Mirai! -
Il padre di Samuru scrutava il blu in modo severo, ma non parlò. Takakura osservava i due b-shot perplesso, mentre Samuru si liberò dalla stretta di Riki, e infine commentava anche lui: - Non la trovo una cattiva idea. Sarà utile.
- In che modo? - ribatteva immediatamente Gennosuke - Quella ragazza sarà solo in pericolo. -
"Avresti voluto dire che sarà solo d'impiccio, scommetto". Regalava gratuitamente una smorfia al padre. - Viene lei, vado anch'io. Senza lei, parte Riki da solo -. "Vediamo come rispondono."
Dopo un lungo momento di silenzio, il signor Takakura sorprendeva i due ragazzi: - Va bene. La signorina Mirai verrà con voi. Erro, ma lei non ha un b-daman, vedete di procurargliene uno. Almeno per questa missione. Vi suggerirei di sceglierne uno direttamente qui -.
I due si inchinarono per ringraziare e andarono a chiamare la ragazza.

Samuru e Riki erano davanti a casa di Jules, bussavano e alla porta si ritorvavano una signora dai capelli neri e corti, segnati da qualche filo bianco, dalla corporatura grassottella, ma non eccessivamente. Portava abiti sobri e semplici, non era truccata e aveva stampato in viso un sorriso, appena riconosceva Samuru.
- Oh, ciao! Ehm... - bisbigliava - Jules mi ha detto che se venivi avrei dovuto mentirti dicendo che non è in casa, ma mia figlia è così rigida e ottusa, che l'unico modo per farla ragionare è sorprenderla. Venite dentro. -
- Grazie, Airin. Sarò sempre in debito con te. - entrava e incitava Riki a farsi avanti - Questo è Riki, un mio amico. -
Il blu si presentava: - Piacere di conoscerla, sono Riki Ryugasaki. Sono un amico di Samuru, ma anche di Jules. Vorrei parlare con lei, perché abbiamo una buona noti- fu interrotto, e soffocò la parola in un gemito. Samuru non voleva che la madre di Jules dovesse preoccuparsi adesso.
Si scrollava le spalle e si dirigeva verso la camera di Jules. - Andiamo Riki. -
Il blu lo inseguiva curioso, era la prima volta che andava a far visita a Jules, mentre Samuru sembrava così a suo agio e consapevole dove andare. "Avrà per forza passato molto tempo qui." rifletteva Riki con un grosso sorriso pensando che anche in una casa era possibile trovare tanti misteri, perché ogni oggetto poteva avere una storia interessante.
Samuru si fermava davanti a una porta decorata solo da stelle rosa e una nuvoletta con su scritto il nome "Jules" in un modo elegante e simpatico. Il Shigami bussava e l'attimo dopo, senza attendere risposta, apriva il pomello.
- Jules, ciao. -
- Mia madre non ha mentito. Che sciocca. - soffocava una risata, era nell'angoletto della stanza, sopra il letto con le ginocchia al petto, i suoi occhi pieni di tristezza riempivano il cuore del Shigami di un'agonia inimmaginabile. - Che cosa volete? Mi verrete a dire una bugia o una scusa? Siccome non vi ho chiamato, sarà sicuramente una bugia. Lo so che mi mentite, ma ancora non capisco su cosa, e nemmeno il perché. Ho sempre mantenuto qualsiasi segreto. Non lo trovo giusto che mi teniate all'oscuro così palesemente -
Riki era rimasto a studiare la camera: le pareti erano di un colore giallo pallido, piene di foto con il fratello Takeru, qualche sua con Samuru e anche una con tutta la famiglia. La scrivania era davanti alla finestra, che aveva come vista il parco del quartiere Ovest, e poi tre armadi al lato destro, mentre il letto dove vi era Jules al lato sinistro. Accanto alla porta vi erano dei contenitori con vari giocattoli e bambole e una libreria piena di ricordi: dai ripiani con libri, manga e le palle di neve, ai gioielli e varie statuine di animali con su scritto la città di provenienza.
Samuru si avvicinava cautamente, quando si sedeva sul bordo del letto e le allungava una mano sulla guancia, accarezzandola, la rassicurava. Sapeva come calmarla. Riki era rimasto sulla soglia della porta, però fu lui ad iniziare a parlare: - Siamo qui proprio per scusarci. Inoltre, abbiamo deciso di portarti con noi.
Jules alzava lo sguardo e fissava Riki perplessa, si chiedeva a cosa si riferisse. Leggendo la confusione nella ragazza, il moro passava ad accarezzare la chioma nera e liscia. - Ti ho mentito, scusami. Andavo in piccole missioni per la WBMA e siccome non erano stati del tutto soddisfatti del mio operato sulla questione degli Emblame Charge, mi hanno costretto a tenere segreta ogni missione. Altre volte, mi inventavo una scusa, perché passavano solo pochi giorni. Riki può assicurartelo. Jules, mi dispiace. -
Dopo un respiro profondo, la ragazza si calmava, lui sapeva come prenderla e consolarla. Aveva un tocco gentile, come se fosse un petalo, appoggiandosi su di lei e a scivolarle lentamente. Delicato, forse troppo per essere un ragazzo determinato e intraprendente come lui. Jules accorgendosi che Riki era fermo lì, troppo imbarazzato per avvicinarsi, lo incitava: - Cosa ci fai ancora lì, Riki? Vieni, non mangio mica. Mi dispiace, ma non sopporto i bugiardi. - rivolgeva un sorriso a entrambi, perché tutto passato - Ora mi spiegate cos'è questa questione che vengo anch'io? -
Il viso di Riki si riaccendeva: - Un mistero bellissimo! E' stata nominata dalla WBMA come "Missione nel Tempio dei Mari"! Il padre di Samuru ha trovato dei rilevamenti in fondo all'oceano, pensa che ci sia un B-daman, anzi no, un B-Animal marino che aspetta di essere scoperto! Un po' come Dragold, per questo vorrebbero che io e Samuru andassimo, perché non possiamo essere controllati poiché noi abbiamo già un partner. Per via dei nostri sensi di colpa, vogliamo che tu venga con noi, Jules. L'unica condizione posta a te è che venga provvista di un B-daman -
Riki aveva rivelato tutti i dettagli in un sol fiato, quasi sembrava che non avesse respirato nemmeno un secondo, ma quella era l'emozione, Jules lo fissava mentre gesticolava e lo trovava come sempre divertente, ma era rimasta davvero sbalordita che la WMBA le avesse concesso la grazia di partecipare.
Samuru, già prima che avesse incominciato ad ascoltare, le aveva preso una mano per aver contatto con lei. Non gli piaceva quell'espressione: sorpresa, contenta, preoccupata. - Cosa c'è che non ti convince Jules? Non sei costretta, lo sai. Inoltre non hai mai combattuto con un b-daman se non ogni tanto con Dravise o Hedgehog di tuo fratello. Jules, a me basta che tu sappia che non ti menta, questo mi basta. -
Jules si metteva sulle ginocchia sopra il letto, andava a baciare sulla guancia del ragazzo e si scambiarono un'occhiata d'intesa, Riki era arrossito perché si sentiva come terzo incomodo. La ragazza sorrideva beffarda e accettava:
- Per una volta che mi invitate, come posso rifiutare una proposta del genere? - La mora allungava una mano al blu che afferrava all'istante, e l'attimo dopo abbracciava i due ragazzi affettuosamente - Grazie! -

Jules e Samuru erano alla sede della WBMA, mentre Riki era dovuto tornare al quartiere Est prima che facesse tardi; quando entrarono, c'era Gennosuke ad attenderli. - Siete arrivati, finalmente. -
- Professor Shigami, è un piacere rivederla. - salutava educata Jules - Come sta?
Gli occhiali dell'archeologo non trapelavano nemmeno un segno d'emozione, perciò la ragazza un po' intimorita attendeva risposta; Samuru invece manteneva il sangue freddo, non c'era niente di cui preoccuparsi, pensando che dopotutto il padre l'aveva accettata, per quanto gli doleva ammetterlo.
- Siamo qui per scegliere un b-daman per Jules -
- Lo so. Analizzando il suo carattere e capacità, ho ristretto la scelta a questi tre. - mostrava tre b-daman posati ognuno su una colonnina, erano ancora inattivi.
Jules sperava che non si fosse fatto influenzare dal risentimento che aveva per lei, anche se si fidava. Era pur sempre un archeologo rispettabile e consigliere della WBMA. Nonché padre di Samuru. Il ragazzo le appoggiava una mano sulla schiena, per spingerla con sicurezza a scegliere quello che sarebbe stato il suo b-daman.
La mora pensava che è sempre stata un'osservatrice, non poteva credere che le sarebbe stato donato un b-daman; all'inizio le bastava vedere il fratello giocare, poi aveva incontrato Samuru ed era pienamente soddisfatta, contemplare quei due le riempiva il cuore. Mai avuto la necessità di averne uno.
- LightningFin. Se vuoi un b-daman del tipo Fuoco Rapido. - mostrando un b-daman simile a quello di Kaito, osservava la ragazza, ma spostava poi lo sguardo al successivo - DriftJaku, Controllo. - e poi l'ultimo a destra - ThunderLeo, Potenza. Questi tre rispecchiano la tua personalità e ti aiuteranno a migliorare le tue capacità. -
Samuru li guardava nella somma, e non erano dei b-daman di poco conto, ma notava crescere in Jules un po' di irritazione, che non le piacessero? Fin era uno squalo, Jaku un pavone e Leo un leone. Due su tre erano degli animali aggressivi ma molto forti, mentre Jaku un animale bello e vanitoso. "Ah, mio padre l'ha fatto apposta. La voleva provocare. Ma è anche vero che gli studi che conduce mio padre sono sempre giusti." Faceva un mezzo sorriso, quando il padre spronava Jules a scegliere.
Lei si aggrappava a Samuru, lo trascinava con lei ad avvicinarsi. - N-non c'è uno simile a Dravise? Con Dravise mi sono sempre trovata bene. - Samuru sussultava, arrossiva, non si aspettava un dichiarazione del genere - Ho visto che avete fatto altri Dracyan... quindi ci saranno altri Dravise, no? O anche Dragren o Drazeros. Non che mi interessano quei due, ma non so. Non voglio necessariamente un tipo Drago... ma - lasciava sospesa la frase, non sapeva continuarla.
Il ragazzo dai capelli blu notte interveniva: - Ne vuoi uno adatto te. Che te ne pare di Rabbit, come quello dell'amica di Riki? O qualcosa del genere, insomma. - Ma la ragazza scrollava le spalle.
- Non voglio niente del genere. Samuru, è così importante che abbia un b-daman? - supplicava il ragazzo di andarsene, gli occhioni castani lo imploravano, si sentiva come un pesce fuor d'acqua davanti a quei b-daman e non saper che fare.
La porta scorrevole si apriva e una voce gentile ribatteva all'istante: - E' importante, invece. - era intervenuto all'improvviso Novu. Jules sgranava gli occhi davanti a quella figura che sembrava meschina, ma era diventata onesta nei confronti della WBMA anche se ogni tanto farfugliava qualcosa tra sé e sé, ma era solo la forza dell'abitudine. - Non vogliamo che la signorina Mirai sia sotto il controllo di qualche B-Animal con intenzioni malvagie, no? - Lanciava uno sguardo a Samuru, sapendo che Jules per lui era importante.
- Anche tu ne sei a conoscenza, quindi? - supponeva il giovane Shigami.
Novu annuiva con un sorriso. - Signorina Mirai, - aveva un tono sincero e suadente - è per prevenire ciò che è accaduto con Rudi Sumeragi e Dragold. Non vogliamo che una ragazza innocente come lei venga coinvolta in qualcosa più grande di lei, soprattuto lei che è sentimentalmente legata con uno dei B-shot migliori, il quale non saprebbe come intervenire nel caso le si mettesse contro. Sbaglio? - scherniva Samuru, ma Jules ignorò l'ultima parte.
- E se non fosse così? Mi spiegate almeno perché dobbiamo risvegliare quel b-daman marino? E io che non ho mai avuto ambizione di combattere, perché dovrei rischiare? Samuru, diglielo anche tu, che sono apposto così. E poi, Samuru sa quello che deve fare se foste tutti in pericolo, non avrebbe esitazione nel proteggere il prossimo! -
Novu sottopose a dura prova la ragazza: - E lei, signorina, pensa che non avrebbe esitazione a combattere, e perdere così, la propria ragazza? Da quel che so, l'amore è uno dei fattori che può far cambiare idea facilmente. -
Dopo che era sceso un lungo silenzio, Samuru si mosse impercettibilmente e commentava: - Non voglio che ti accada nulla. Se avrai un partner sarebbe meglio, Jules. E' una buona occasione anche per capire cosa si prova ad impugnare un b-daman. - Afferrava la sua piccola mano e per poi stringerla strettamente senza farle del male.
"Non hai fiducia in me, Samuru?" pensava triste la mora. - Non voglio. Mi affezionerei e basta al b-daman, e sarebbe ingiusto poiché non lo utilizzerò più perché non sono una b-shot. - si liberava dalla stretta - Verrò, ma senza un b-daman, punto. - e scappava via.
- Jules! - urlava Samuru, mentre Novu e Gennosuke si scambiarono un occhiata. - Che intenzioni avete voi due? Volete che non venga, perché? E' innocua! E' intelligente, non si farà abbindolare. - diceva con espressione ferita. - Ora non mi perdonerà mai. - borbottava Samuru con i pugni chiusi ai fianchi.
Prima che potesse andarsene, il padre lo fermava e gli riferiva con tono severo e duro. - Questo è il motivo per cui era meglio che non avessi una ragazza adesso, Samuru. Ti stai facendo distrarre facilmente. -
Il ragazzo lo guardò imbestialito ed emise solo un - Tsk. - e se ne andava a cercare Jules.
"Dove sarà scappata ora?" Pensava il ragazzo dai capelli blu notte, ma rialzando lo sguardo, con sua grande sorpresa era all'uscita. Pioveva a dirotto e lei non aveva l'ombrello. Era costretta ad aspettarlo. "Che fortuna."
- Jules, mi dispiace per aver insistito. Verrai lo stesso? -
La mora stava per fare un passo in avanti, pur di non stare lì ad ascoltarlo, ma lui le afferrava un braccio prima che potesse bagnarsi. Troppo tardi, i capelli erano zuppi. Teneva gli occhi castani nascosti.
- Verrò. Ma non avrò un partner. -
- D'accordo - Riprendeva la sua mano congelata, lei non ricambiava la stretta - Non c'è proprio modo di farti cambiare idea, e nemmeno di tenerti il muso. - Si era avvicinato tanto da farle appoggiare la testa sulla sua spalla - Jules? - Non rispondeva, così affondava il viso sul suo incavo e inspirava il suo profumo - Jules... - Sapeva di menta, un misto di menta e terra bagnata. Si era ricordato, che prima di passare alla WBMA a prenderlo, è stata al giardino botanico con la scuola. "Avrà sicuramente preso qualche foglia di menta, ama molto il thé alle erbe..." Gli occhi sofferenti di Samuru si chiudevano lentamente e inziò a baciarla il collo attraverso i capelli. - Non essere arrabbiata. Sorridi. -
Sentiva i polmoni della ragazza alzarsi e abbassarsi, e finalmente lei rispondeva: - Non sono arrabbiata. -
- Però lo sei stata. Andiamo, ti accompagno a casa. -
Prendeva l'ombrello e la riportava a casa. - Parlane con Dravise, voglio proprio sapere che ne pensa lui. -
Samuru le posava un bacio sulla fronte e annuiva con un cenno del capo. - Sì. Ci vediamo, Jules. Avrai presto i dettagli della missione. Mi dispiace, davvero. -
Erano arrivati velocemente a casa di Jules. Non si muoveva dalla soglia della porta, era un po' bagnata, ma non pareva curarsene, mentre Samuru calmo non si aspettava molto altro. Si stava voltando, e quando le diede le spalle, la ragazza gli mormorava: - Ti amo, Samuru. -
Jules è sempre stata una ragazza ragionevole. Non si voltò, alzò solo una mano per salutare e disse:
- Anch'io, Jules. - e sorrideva gentile.

Nota d'Autrice
Hello! Sono tornata, finalmente sono riuscita a scriverla! Non potete capire da quanto questa idea mi ronzasse in testa, spero che l'idea e la storia in sé vi piaccia. So che forse Samuru è un po' OOC, ma penso che lo sia lieve perciò non l'ho messo tra le note. Spero che non ci siano problemi per il resto, ma se avete da ridire, sono aperta a tutto! Grazie per aver letto!
Prossimo capitolo: Partenza
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive
  
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