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Autore: PinkyCCh    31/05/2014    1 recensioni
Luca non era di certo il prototipo del principe azzurro eppure per me era il Re dei principi. Era il tipico ragazzo tutto tatuaggi e piercing con la testa ferma ai dodici anni. Era il bello del quartiere, quelle che tutte aspirano. Quello per cui si smania per una notte di solo sesso. Quello il quale i capelli risplendono alla luce fredda della luna.
Cosa può accadere se una ragazza con una doppia vita incontra il principe azzurro vestito da playboy mancato?
E se lei ha un piccolo ed imbarazzante segreto?
E se lui non è il tipico playboy in realtà?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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- La luce della Luna -




“Non avrei mai creduto che tutto questo potesse accadere proprio a me. A me che ho sempre cercato di condurre una vita normale e sana anche se con qualche segreto sulla mia doppia vita.”


Questo fu il mio pensiero quando vidi Luca alla fermata degli autobus in via Pistoiese. Questo fu il fulmine a ciel sereno che colpì la mia testa e successivamente il mio cuore.
Luca non era di certo il prototipo del principe azzurro eppure per me era il Re dei principi. Era il tipico ragazzo tutto tatuaggi e piercing con la testa ferma ai dodici anni. Era il bello del quartiere, quelle che tutte aspirano. Quello per cui si smania per una notte di solo sesso. Quello il quale i capelli risplendono alla luce fredda della luna.
La luna, già. C’era proprio la luna quella notte, quando i nostri sguardi s’incrociarono e quando lui mi sorrise per la prima volta.

“Serve aiuto?” esordì Luca avvicinandosi.
“Eh? No, grazie.” Risposi imbarazzata mentre ripulivo i pantaloni sporchi dovuti alla caduta.

La  custodia della chitarra appoggiata su una sola spalla, il giubbotto di pelle, gli occhiali da sole in testa, anche se sole non c’era ed era notte fonda, la sigaretta stretta tra le due dita della mano destra e quel sorrisetto sghembo, contribuivano a creare quell’aria da playboy mancato che tanto lo rendeva affascinante.

“Sei sicura? Ti sanguina la mano.” Inarcò un sopracciglio.

Di getto abbassai lo sguardo e notai un rivolo di sangue uscire dalla mano e prontamente la strinsi e mi mordicchiai le labbra nervosamente.

“Non è nulla, grazie.” Infilai le mani nelle tasche della giacca ed incassai la testa nelle spalle.
“Chanel, vero?” incalzò Luca.

Sobbalzai e lo guardai sbigottita. Conosceva il mio nome? Luca conosceva il mio nome. Annuii quasi in trance e sorrisi di sbieco.

“Bel nome. Mi son sempre chiesto se tu fossi italiana. Sai…per il nome.” Cantilenò lui.
“Sono italiana, mia madre è inglese.” Risposi dolcemente.

E luci di un autobus illuminarono la buia fermata e socchiusi gli occhi.
“Beh ci vediamo Chanel. È stato un piacere.” Sussurrò Luca avvicinandosi al mezzo.

Spalancai gli occhi ed aprii la bocca per parlare ma ormai era tardi. Lui era già salito. Era scomparso lasciando un alone di profumo nell’aria.

“Marte. Il suo profumo è Marte.” Sorrisi isterica mentre con i piedi mi spostavo da un posto all’altro, quasi saltellando.

Alzai il viso verso il cielo ed ammirai la luna, sorridendo.

“Luna questa sera mi hai portato fortuna.” Dissi mentre anche il mio autobus faceva finalmente capolinea.

Salii sul mezzo e presi posto guardando fuori dal finestrino.

“Proprio come un sogno di mezz’estate.” Sussurrai contenta.
   
 
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