Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
Segui la storia  |      
Autore: Surii_Otouto    01/06/2014    4 recensioni
Una leggenda Giapponese dice che, fin dalla nascita, al dito mignolo di ogni persona è legato un filo rosso invisibile, seguendo il quale si arriverà alla propria anima gemella. Ma che succede se, all'estremità del filo, c'è il proprio fratello?
La mia ennesima Tranquil, perché loro due sono l'amore~
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Christopher Arclight/ Five, Michael Arclight/ Three
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tutto era cominciato pochi giorni prima, quando Christopher -ormai chiamarlo V sarebbe inadeguato, dato che si era privato di quel nome -o numero, se preferite- qualche mese prima- aveva proposto al terzogenito Arclight, quel concentrato di dolcezza e modestia che semplicemente essendo se stesso riusciva a rallegrare le sue giornate, se gli avesse fatto piacere andare al ristorante, per cena. All'osservazione innocentemente ingenua di Michael su quanto gli sarebbe piaciuto cenare fuori con la sua famiglia, Chris aveva freddamente risposto che Thomas e Tron sarebbero rimasti a casa, e sarebbero stati solo loro due a cenare fuori.
-Michael- la voce profonda del fratello maggiore interruppe la distratta lettura del menù da parte del Rosa, più impegnato a chiedersi il motivo per cui Chris fosse voluto uscire solo con lui che a leggere ciò che era scritto sul menù -C'è una cosa che vorrei chiederti.
Il tono dell'albino era leggermente impacciato, o forse imbarazzato, sebbene cercasse di nascondere ambedue i sentimenti.
-Sì, nii-sama?- chiese il quindicenne sollevando appena lo sguardo dalle candide pagine del quaderno di pelle, mostrando due occhi verdi interdetti, come se fosse sorpreso ma al contempo si aspettasse quelle parole.
-Vorrei che tu...- con un cenno della mano fece segno al cameriere di allontanarsi dal tavolo e tornare più tardi -Vorrei che tu ed io andassimo a vivere insieme. Da soli- concluse cercando di distogliere lo sguardo da Michael, che lo guardava in un misto di sentimenti differenti. Emozione, imbarazzo, stupore. Per un momento il minore dimenticò tutte le responsabilità che i due avevano sugli altri membri della famiglia, essendo loro decisamente più maturi e, generalmente, più tranquilli. Stava anche per accettare, quando gli riaffiorarono in mente Thomas e Byron. Come avrebbero fatto da soli?
-Mi dispiace- il Rosa teneva il capo chino sulla tovaglia, non trovando il coraggio di guardarlo negli occhi -Se noi ce ne andiamo...come faranno Thomas-sama e o-tou-san?- Michael era ancora incredulo del poter ricomiciare a riferirsi a Byron come "papà" -inoltre la nostra casa è alquanto spaziosa, e non vedo perchè dovremmo andarcene- aggiunse ostentando un accennato sorriso che di vero non aveva nulla.
Christopher sbattè le palpebre, sconcertato. Il resto della cena proseguì in un sielenzio irreale, interrotto solo dal rumore delle posate e dei bicchieri; ogni volta che Michael stava per dire qualcosa sentiva come se le parole gli si bloccassero in gola.
Il silenzio accompagnò anche i giorni successivi, o almeno quelle poche volte che i due si incontravano. Escludendo colazione, pranzo e cena, sembrava che l'albino facesse di tutto per non incontrarlo, dando l'impressione di programmare le sue giornate in modo da ridurre nettamente i momenti in cui rischiava di incontrarlo.
Anche Michael, dal canto suo, faceva il possibile per non incontrare quello sguardo vacuo e privo di affetto che campeggiava sul viso di Chris da quella cena e che gli faceva male, troppo.
-Nii-sama? Posso entrare?- il Vendicatore Gentile chiuse gli occhi e poggiò il capo contro la porta, ferito dall'ennesimo silenzio. Stava davvero facendo la selta giusta?
-Nii-sama...sto entrando- annunciò con poca convinzione abbassando la maniglia della porta, che stranamente si aprì. Forse, dopotutto, Chris voleva solo che Michael venisse da lui.
Il maggiore nemmeno lo salutò, preso com'era dallo studiare numerose carte disordinatamente poste sulla sua scrivania. Ultimamente non era mai in casa, e quelle poche volte che era tra le mura domestiche non faceva che chiudersi in camera dicendo di doversi occupare di questioni di famiglia.
-Riguardo a quella proposta...- il Rosa cercava di stare calmo, nonostante non riuscisse a smettere di incorciare le braccia dietro la schiena e poi puntualmente portarle sui suoi fianchi -la mia risposta è sì- fece tutto d'un fiato posando i suoi occhi sul maggiore, che lo guardava con gli occhi sbarrati, assumendo un'espressione simile a quella di Michael quel giorno.
La ritrovata armonia familiare covinse il terzogenito di aver fatto la scelta giusta, e nel giro di pochi giorni i due avevano salutato gli altri membri della famiglia e, portandosi poco più dell'essenziale, si erano trasferiti nella loro nuova casa, in un quartiere dal lato opposto di Heartland City.
Entrambi sapevano che quello non era che l'inizio di una nuova vita, insieme.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL / Vai alla pagina dell'autore: Surii_Otouto