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Autore: Reika_Stephan    01/06/2014    0 recensioni
A volte l'amore è più vicino di quanto si creda. A volte basterebbe avere un po' di coraggio. A volte la felicità va raggiunta con un salto.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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***Marco***
- Marco, dove sei stato? -

- Da Marta. -

- Ah, certo. -

Mia cugina di quattro anni, Giulia, che era venuta a stare da noi per qualche giorno, mi studiava con attenzione.

- Zia, Marta è la fidanzata di Marco? Come quella che ho visto nel cartone prima? Anche lei vuole tanto bene a Marco? -

- Non lo so, tesoro. Ma un segreto te lo dico, Marco vuole tanto bene a Marta. -

Giulia si aprì in un ampio sorriso.

- Marco tu le vuoi tanto bene? -

- E.. si certo è.. mia amica. -

Parve confusa. Se non fossi stato io il soggetto delle sue domande, mi sarei divertito. Per ora era mia madre a divertirsi.

- E' tua amica come me e Paco? O come Paco e la Principessa? -

Chiese indicando i suoi peluches.

- Lo vuoi un gelato? -

Ci pensò un momento.

- Alla fragola? -

- Sì. -

Annuì e sorrise.

Corsi in cucina a prenderlo. Anche Marta andava matta per quello alla fragola. E anche quello al limone. Sorrisi.
- Giulia mi ha detto che devi dirmi qualcosa tipo, Paco e la Principessa o Paco e Giulia. -

Mi voltai, era Marta con un vassoio in mano.

Rise e continuò - Non ci ho capito molto. -

- Parlava dei suoi peluche. Indovino: tua madre ti ha costretto a portarmene un po' vero? -

- Esatto "Marta è il minimo che puoi fare per ringraziarlo della visita, dal momento che ne ha voluto nemmeno uno perché doveva tornare a casa" ha detto. -

- Non si possono proprio rifiutare quei biscotti eh? -

Risi e le presi il vassoio, mettendolo sul tavolo.

- Gelato? Che gusti ci sono? -
Risi e le porsi quello che avevo preso per me (fragola e limone) e me ne preparai un altro.

Zittii Giulia prima che potesse parlare porgendole il gelato.

 La risposta alla sua domanda era davanti ai miei occhi, sedutami di fronte mentre diceva a mia cugina "Sì anche a me piace quello alla fragola! E quello al limone anche!" : Amavo i suoi occhi, le sue labbra, le sue mani, il modo in cui parlava, il modo in cui sorrideva, il modo in cui arrossiva ad un minimo complimento, il modo in cui aggrottava le sopracciglia quando era confusa, il modo in cui mi sorrideva quando la consolavo e le facevo smettere di piangere, il modo in cui mangiava, che fosse un gelato o un panino, il modo in cui in questo preciso istante mi stava guardando: confuso, imbarazzato, sorpreso? Non saprei dire, ma di sicuro stupendo. Non so se l'amore che provavo per lei facesse concorrenza a quello tra Paco e la Principessa, ma d'amore si trattava. Non c'era alcun dubbio.
******
Giulia continuava a farmi mille domande tanto che persi il filo e, tutto a un tratto, aveva smesso di parlare con me ma si rivolgeva a sua zia. Mi voltai a guardare Marco ancora ridendo, lui mi stava già guardando, ma non sembrava pensare affatto alla strana conversazione che avevo avuto con Giulia, anzi mi sorprese trovarlo così assorto. Non avevo la più pallida idea di cosa stesse pensando e il suo sguardo mi confondeva non poco. Era in quei momenti, che mi veniva voglia di digli una volta per tutte, tutto quello che provavo per lui. Giorni fa, dopo il litigio con Francesca, scrissi perfino una lettera dove gli dicevo che ero innamorata di lui. In questo momento era nella tasca dei miei jeans. Per un momento presi in considerazione l'idea di dargliela e scappare via, ma la scartai subito. Sorrise all'improvviso e dopo avermi rivolto un dolce sguardo, che poi pensai di aver immaginato, si rivolse a Giulia:

- Giulia? Paco e la Principessa si vogliono tanto bene? -

- Sì, tanto tanto. Anche più di mamma e papà forse. -
- Allora la risposta è quella. -

Guardai i peluche di Giulia pensando che Marco, quando gli avevo chiesto cosa significasse la domanda che Giulia mi aveva rivolto appena entrata, non mi aveva dato una vera risposta. E confusa lo guardai mentre Giulia gli sussurrava qualcosa all'orecchio, e vidi il suo sguardo cambiare di nuovo e di nuovo pensai che lo amavo veramente e che non potevo più nasconderlo.
***Marco***
Giulia sorrise, mi venne vicino e mi disse all'orecchio: - Ma allora perchè non le dai un abbraccio grande e le dici che le vuoi tanto bene? -

Tornò a sedersi e si concentrò sul gelato.

- Marco? -

Mi voltai verso Marta.

- Mi accompagni? Devo tornare. -

Già, perché non le davo un abbraccio grande e le dicevo che le volevo tanto bene?

- Sì. -
******
La mano mi tremava mentre la infilavo nella tasca dei jeans per verificare che la lettera fosse proprio lì. C'era.
 
   
 
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